Lupin
Come nasce la sigla di un cartone animato? Chi sceglie il compositore e l'esecutore o l'interprete? Quale percorso segue il pezzo musicale che, una volta completato, diverrà la canzone associata ad immagini e vicende che si imprimeranno nella memoria di milioni di persone e, a volte, di intere generazioni di appassionati?
Per cercare di rispondere a questi e a simili interrogativi che ogni fan di cartoni animati, almeno una volta, si sarà posto, abbiamo rivolto alcune domande al leader storico dell'Orchestra che eseguì 25 anni orsono quello spartito musicale diventato ormai storico per molti ragazzi.
La sigla storica del noto cartone animato fu incisa nel 1982, con etichetta RCA. Per semplicità, le domande sono scritte in corsivo, segnate con una "V" di Valerio, le risposte sono riportate in grassetto e segnate con la "M" di Mario:
V: Può spiegare a tutti gli appassionati come nasce una sigla televisiva, chi sceglie il gruppo che deve eseguirla?
M: Una sigla televisiva nasce adattandosi al soggetto televisivo in questione. Nella fattispecie avevamo un personaggio francese di nome "Arsenio Lupin", pertanto venne scelto un brano con caratteristiche melodiche francesi tipicamente espresse dal valzer. La scelta del gruppo viene effettuata dal produttore, nella fattispecie fu la RCA Italiana e l'Orchestra Castellina Pasi venne ritenuta la miglior interprete del genere.
V: Quanto tempo è trascorso tra l'incarico ricevuto dall'orchestra ela versione ufficiale?
M: Il Maestro Micalizzi venne a Faenza e l'intesa con il Maestro Castellina (Roberto Giraldi) fù immediata, pertanto la realizzazione avvenne in tempi rapidi.
V: Era l'unica canzone candidata a diventare sigla della serie o esistevano altre concorrenti?
M: Può darsi che il Maestro Micalizzi abbia presentato qualche altrobrano, ma la produzione (n.d.r. la RCA, ovviamente) fu assolutamente decisa nella scelta del brano "Lupin" interpretato dall'Orchestra Castellina Pasi
V: Si conoscono il numero di dischi che ha venduto la casa discografica all'epoca dell'incisione?
M: Il numero esatto dei dischi non è mai stato pubblicato (n.d.r.: si conferma la difficoltà oggettiva di stabilire una graduatoria delle sigle più vendute), ma fu molto elevato.
V: Quante volte si esibì in pubblico l'orchestra?
M: L'Orchestra Castellina Pasi si esibì circa duecento volte in un annoe a tutt'oggi ha sempre mantenuto questo ritmo di lavoro, grazie al successo di Lupin e a tanti altri brani di rilevanza anche internazionale.
Ringraziamo per la disponibilità il leader del gruppo storico.
L'intervista
Cosa vuol dire, oggi, cantare una sigla televisiva? La sigla di cui parliamo è decisamente datata: ha ancora senso parlare di brani come Lupin o possiamo considerarli "superati"?
Chi meglio di una cantante poteva rispondere a simili interrogativi? Abbiamo pensato allora di chiedere alcune curiosità alla Vocalist dell'Orchestra.
Vi presentiamo dunque Silvia Cecconi che abbiamo avuto il grande piacere e l'onore di sentire direttamente, avendo accettando di rispondere ad alcune domande sulla sua attività canora.
L'intervista è redatta con gli stessi criteri e le stesse abbreviazioni della precedente:
V: Silvia, tu hai partecipato a tante manifestazioni canore, televisive e dal vivo in tutta Italia. Si può dire che oggi, nel 2007, una sigla come "Lupin" sia "superata"?
S: Assolutamente no. Il suo valore e il suo fascino rimangono intatti, anche dopo 25 anni dalla sua prima esecuzione. Una prova è data dalla partecipazione a trasmissioni di Mediaset fino a qualche anno fa (tra cui "Macchemu") nella quale cantammo dal vivo. Inoltre, quando andiamo in tournée, ovunque ci troviamo, ci chiedono di eseguirla a grande richiesta del pubblico, giovane e meno giovane.
V: Una domanda è d'obbligo per uno speciale inserito nella Sezione Cartoni di un sito: hai mai visto la serie di Lupin? Cosa si prova a cantarne la sigla nella stessa Orchestra che la eseguì in originale?
S: Certo che l'ho vista! E devo dirti che mi piaceva. All'epoca ero piccola (n.d.r. Silvia è giovanissima, nonostante la consolidata esperienza nel settore), ma Lupin era tra le serie preferite. Adesso che la canto per me è una sensazione straordinaria e una gratificazione enorme.
V: Come saprai, noi abbiamo redatto una graduatoria delle sigle più votate dai lettori del Web. Se dovessi esprimere le tue preferenze, mi indicheresti le tre sigle che metteresti ai primi posti?
S: Sai che una domanda simile non mi è mai stata rivolta? Be', fammi pensare un attimo, sai con tutto il tempo che è passato...allora direi, nell'ordine: "Candy Candy" (era la mia preferita), ero ragazzina, poi direi "Goldrake"..
V: "Goldrake"?, ma è una sigla (come la serie) tipicamente maschile! Sei sicura di non esserti confusa con altre sigle?
S: No, nessuna confusione. Da piccola ero un po' un maschiaccio. A me "Goldrake" piaceva, me ne piacevano tanti, ma quello era uno dei miei preferiti..
V: Hai dimenticato l'ultima, la terza..
S: Fammi ricordare...direi "Ryu" (n.d.r.: da intendersi come "Un milione di anni fà"), mi è rimasta impressa senz'altro più di altre.
V: Molto bene, mi sa che aggiungeremo le tue preferenze a quelle già votate dagli altri appassionati. Ti anticipo, a ricordo, che sono già tutte e tre in classifica. Passiamo al tuo lavoro, parliamo di carriera. Come hai inziato?
S: Ero piccolina e giravo con mio padre per locali e manifestazioni. Una nota tirava l'altra e così ho iniziato dal piccolo mondo della gavetta.
V: Se qualche lettore volesse intraprendere una carriera canora, cosa indicheresti come ingredienti necessari per arrivare al traguardo?
S: Quello che serve qui è ciò che serve in tutte le cose: sconfinata dose di passione e voglia di arrivare. Non ci sono formule, bisogna solo essere convinti. L'età non conta, ma se si è piccoli è tutto più naturale e spontaneo.
V: Puoi indicarmi il sogno della tua vita?
S: Certo, anche perché sono riuscita a realizzarlo poco tempo fa: avere una famiglia, una figlia, tutta la mia vita.
V: Ti ha reso complicata la vita professionale andare in giro per l'Italia e diventare madre?
S: Non è facile, ma se vuoi ce la puoi fare. Il mio non è un lavoro che ti impegna sette giorni su sette, qualche giorno a settimana lo dedico totalmente alla mia piccola. Chi vuole ce la può fare.
V: Grazie a Silvia per la sua disponibilità. Complimenti e in bocca al lupo per il suo futuro e la sua bimba.