L'ESTATE
DEL
1998 – Rock moderno e pop facile
Pantani fa la storica doppietta Giro-Tour e la Francia domina i Mondiali di Calcio
casalinghi, che si contraddistinguono per lanciare un numero record di
hit nelle classifiche musicali. In America invece il Presidente Clinton il 19 agosto dichiara di essersi dedicato a un altro genere di attività fisica, coadiuvato da Monica Lewinski. Ma Bill ha ben altre gatte da pelare: le ambasciate americane in Tanzania e Kenya sono attaccate da Al-Qaida. E la musica? Le
vendite di dischi son a livelli altissimi. Tuttavia questa
estate segna anche un punto
di non ritorno negli USA. Infatti sembra che molti dei grandi hit
estivi siano acquistabili solo tramite l’album, non venendo pubblicati su cd
single. La mossa dei discografici è’ semplice: perchè accontentarsi di
vendere un singolo quando si può piazzare l’intero album? Questo può
funzionare per artisti affermati e non sarebbe tutto sommato una grande
novità. Quello che sta accadendo tuttavia è che la stessa strategia
viene impiegata per il lancio di nuovi artisti. E così si pongono le
basi per il successivo crollo del mercato: perchè dover acquistare un
cd intero quando il brano che interessa si può tranquillamente
scaricare gratis su Napster? L’estate segna un nuovo picco nella
collaborazione tra Hollywood e il pop. Sull’onda del successo titanico
di film e colonna sonora dei due James (Cameron e Horner), ecco arrivare numerose colonne sonore multimilionarie. L'R'N'B si conferma genere trainante, ma è anche un grande momento per il
cosiddetto rock alternativo, dai più duri e puri Korn ai radiofonici Matchbox 20, mentre in UK trionfa a tutto tondo il pop
facile, anche se le Spice, punta di diamante del pop britannico da esportazione, perdono i pezzi...
E
dato che siamo in estate, che magari passate il tempo impegnati in vari
giochetti enigmistici mentre vi abbrustolate su una spiaggia, ecco a
voi un po' di quiz, giochini e
aneddoti, ovviamente di argomento musicale.
Le soluzioni sono scritte in colore bianco: le potete scoprire trascinandovi sopra il cursore del mouse...
Domanda: Cosa succede
se le due Principesse in ascesa del pop black uniscono le forze?
Risposta: il N. 1 del
classificone!
Brandy & Monica - L'unione fa la forza
Iniziamo con un po' di bricolage, che ne dite? E senza usare colla
vinilica!
Come
fare il N. 1 del 1998? Semplice! Avete bisogno di un disco del 1982, un
televisore, due produttori di grido, due star in ascesa del R'N'B e un
po' di gossip...
- Recuperate dallo scaffale una copia
di "Thriller" di Michelino Jackson e selezionate il duetto con Paul
McCartney intitolato "The Girl Is
Mine". Fatto?
- Telefonate a Rodney Jerkins, noto produttore,
dicendogli che bella idea sarebbe scrivere un brano analogo a quello,
ma in versione al femminile. Fatto?
- Bene! Ora prendete la
pupilla di Jerkins, Brandy, e le proponete di scrivere con il suo
produttore un pezzo del genere. Per aiutarla, la posizionate davanti a
una TV a vedere l'orrendo "Jerry Springler Show", in cui capita di
frequente di vedere due tizie, il più delle volte cessi obesi, litigare
per via di un tipo, in genere una specie di anello di congiunzione tra
uomo e primati. La ragazza così sonderà gli abissi dell'animo umano e
troverà ispirazione. Fatto?
- Dato che il pezzo funziona come
duetto, chiamate un altro produttore, Dallas Austin,
e proponetegli di coinvolgere la sua pupilla, Monica. Fatto?
- Dato
che la prima sessione di registrazione a Los Angeles, in cui le ragazze
cantano assieme, non produce risultati soddisfacenti, fate registrare a
ciascuna ragazza la sua versione del brano, poi le fate assemblare dai due
produttori in modo da ottenere un duetto. Fatto?
- Benissimo! Adesso,
nonostante le due, star emergenti, manco si conoscessero di persona
prima di questo pezzo e non abbiano assolutamente mai avuto dispute
amorose per un ragazzo, approfittate del fatto che la stampa abbia
costruito attorno alle due una sorta di rivalità, anche a
causa delle affinità
musicali tra le due. Evitate accuratamente di smentire tali voci...
Fatto?

Bene!
A questo punto avete tra le mani
THE BOY IS MINE,
un enorme
successo che arriva al N. 1 della Billboard Chart il 6 giugno,
rimanendovi 13 lunghissime settimane (!), vendendo più di due milioni
di copie. E il primo agognato N. 1 USA per le due ragazze (che poi ne
raccoglieranno altri separatamente). Il pezzo lancia definitivamente a
livello mondiale le ragazze, che fino ad allora non avevano raccolto
molto in Europa. Arriva praticamente nelle Top 10 di tutti i paesi
europei (N. 2 in UK e Francia). E il successo del brano lancia
definitivamente l'R'N'B anche in Asia, dove il genere in precedenza non
era molto
popolare.
Come dite? Che non vi è riuscito come tutte le altre robe che vi
insegnano a fare usando la colla vinilica?
Ah,
scusate dimenticavo. Prima di tutto dovete diventare
Responsabile
Artistico della Atlantic Records e chiamarvi Paris David...
Ma il duetto tra Brandy e Monica non è l'unica associazione musicale di successo
dell'estate 1998.
E per i protagonisti della prossima, risolvete questa semplice
sciaradina/indovinello...
"L'ugola
sotto la canoppia è della foglia d'acero l'orgoglio, e dopo il titanico
successo eccola unirsi ai tre fratelli che ballarono per tutto un
sabato sera travolti da rinnovato successo..."
Risolta? Dai che è facile...
Risposta:
Celine Dion
& The Bee Gees - Highlander versione adult contemporary
Allora, la sua MY HEART WILL GO ON è ancora saldamente nelle
classifiche dopo mesi e mesi, e intanto
Céline Marie
Claudette Dion pubblica il quinto (!) singolo dal suo album
"Let's
Talk About Love",
realizzato con un autentico
parterre de roy (Carole King, Barbra
Streisand, Linda Thompson, George Martin, David Foster, Pavarotti,
Bryan Adams...) che si sta avviando verso il traguardo di 30
milioni di copie vendute...

Il pezzo sul nuovo singolo è tra gli
inediti presenti nell'album, per altro pieno zeppo di cover (ben 6 su 14
brani), ed è anche uno dei migliori dell'album, che contiene autentici picchi trash come il duetto con
Pavarotti "I Hate You Then I love You" (che è meglio ricordare col titolo originale "
Grande, Grande, Grande"
nell'interpretazione mazziniana), eseguita, come si vede dal video,
anche al Pavarotti & Friends, tenutosi a Modena il 9 giugno. Si
tratta di
IMMORTALITY, ballata confezionata su misura della Dion dai
fratelli Gibb, che interpretano il brano con la cantante canadese, loro
dichiarata fan. E il mestiere dei fratelli probabilmente evita i tipici
disastri da eccesso che di solito colpiscono le produzioni della Dion,
tipiche per la formula: "carica, carica, carica! Perchè troppo non è
mai abbastanza!". Il singolo esce a giugno e diventa un hit paneuropeo,
arriavando tra l'altro al n. 5 in UK, tuttavia non verrà mai pubblicato
su singolo negli USA, dove circola quindi solo nelle classifiche
airplay.
E a proposito di Bee Gees, per la successiva vi basta risolvere questo
quesito:
"Cosa
succede se si mette un ex-rifugiato, un vecchio matto bastardo membro
di un Clan e una quasi debuttante a lavorare su un pezzo pop country dei
tre fratelli?"
Risposta:
Pras Michel feat.
Ol' Dirty Bastard & Mya - Un superhit per Warren

Nell’estate 1998 i
Fugees son già un ricordo. Tuttavia i tre componenti
del gruppo sono attivissimi con i relativi progetti solisti. Se
l’autunno sarà di
Lauryn Hill e del suo acclamatissimo
“The
Miseducation
Of Laryn Hill” (che esce il 25 agosto) e in primavera
Wyclef Jean ha piazzato un Top 10
intercontinentale, l’estate è tutta di suo cugino,
Prakazrel Michel,
meglio noto come Pras Michel, che
debutta come solista con un enorme successo,
GHETTO SUPASTAR (THAT IS
WHAT YOU ARE).
Al pezzo, che anticipa l'album omonimo,
partecipano una vecchia
conoscenza come Ol' Dirty Bastard e la
debuttante Mya. Il brano viene impiegato nella colonna sonora del nuovo
film di Warren Beatty, “Bulworth” (Oscar per la sceneggiatura),
commedia politica in cui il
regista/protagonista si accompagna alla bella
Halle Berry. Nel film si
parla di un politico che, prossimo al suicidio, scopre la
franchezza (e la cultura hip hop).
Il campione alla base del pezzo è quanto di più lontano
si potrebbe pensare da un pezzo rap:
un pezzo country-pop scritto dai
Bee Gees. Si tratta infatti del grande N. 1 USA del 1983 “
Islands In
The
Stream”, ultimo N. 1 del canuto
Kenny Rogers e della prorompente
Dolly
Parton. Il pezzo risale a quello strano periodo in cui i Gibb negli USA
sfornano hit su hit per altri artisti, ma devono guardarsi dal
presentarsi in prima persona su un palco, pena il fiasco. La versione
rap di Pras abbina al ritornello di quel pezzo, affidato alla voce di
Mya, un campione di "
Get Up, Get Into It, Get Involved" di
James Brown
e l'arrangiamento di "
Under The Influence of Love" della
Love Unlimited
Orchestra di Barry White. "Ghetto Supastar" si piazza al N. 2 UK, rimanendo
nella
Top 5 albionica per 8 settimane, quasi
un record di longevità nella
classifica britannica di fine anni '90, caratterizzata dalle porte girevoli. Se
in
tutta Europa il brano è un successo clamoroso (N. 1 della Eurochart), negli States è un
discreto hit, fermandosi al N. 15.
A dire il vero il pezzo di Pras si basa un po’ troppo
sul ritornello di "Islands In the Stream", tuttavia siamo ben lontani
dai delitti musicali compiuti da Puff Daddy...
E dato che lo abbiamo evocato...
Che ne dite un giallo a
soluzione multipla per l'estate?
Puff Daddy feat.
Jimmy Page - Circonvenzione di incapace o, semplicemente, "pecunia non
olet"?
Sean Combs,
meglio noto come Puff
Daddy (o P. Diddy o come diavolo si vuol far chiamare) può essere
accusato di circonvenzione di incapace?
Esaminiamo
i fatti.
Kensington, Londra. Una limo bianca chilometrica si ferma davanti
a The Tower House, un palazzo gotico creato dall'architetto William
Burges e attuale dimora dell'oggetto di attenzioni da parte di Sean. È
una notte fredda e le ombre proiettate dal palazzo assumono un
carattere a dir poco inquietante. Tuttavia il rapper può ritenersi
fortunato. Se quell'incontro fosse avvenuto 20 anni prima probabilmente
si sarebbe trovato sulle sponde di Loch Ness, davanti ai cancelli di
Boleskine House, la casa maledetta che fu dell'occultista Aleister
Crowley.
Oppure davanti a un'altra casa destinata a diventare maledetta,
The Old Mill House, teatro della morte di John Bohnam...
Insomma,
poteva andargli peggio. Ed ecco il nostro presentarsi alla porta del
villino in
perfetto completino catarifrangente molto pimp, con le mani
ingioiellate che manco un ex voto
e pellicciotto di mammifero estinto (l’ultimo della specie l’ha fatto
fuori lui). Il solito codazzo che lo accompagna, formato da
avvocati, collaboratori, guardie del corpo, servitori,
spacciatori, groupie,
ecc..., è costretto a rimanere fuori. Entrato, viene condotto nel
salone, dove è ricevuto dalla persona che voleva incontrare. È un
vecchio. Il
vecchiaccio ha conosciuto momenti migliori, e si può dire che dimostri
più della sua età. D’altra parte le tonnellate di droghe assunte,
il sesso smodato con qualche milione di fanciulle (anche con il
suddetto milione in contemporanea) e qualche rito demoniaco di troppo
avrebbero
fiaccato chiunque. Senza parlare,
con un cenno, fa accomodare l'ospite sulla poltroncina Luigi XV su cui,
si dice, la Pompadour abbia dato più volte la virtù. Attorno a lui un
autentico museo dell'occulto. Il vecchio è seduto sotto un ritratto di
un uomo dallo sguardo cattivo. Molto cattivo. Altro che Bad Boy. Quello
è Crowley, il satanista. E sembra fissare Sean, inizia a stringere la
mano attorno a uno dei crocefissi in platino con diamanti...
Anche
il vegliardo lo fissa, seduto su
una
poltrona in pelle. Le malelingue dicono si tratti di pelle umana
e che se la sia aggiudicata a un’asta di reperti nazisti
tenutasi in qualche località sperduta del Sudamerica... Sean distoglie
lo sguardo dal quadro, giusto per scorgere con la coda dell'occhio
un'immensa libreria. I libri. Quella cosa che aveva fatto comprare per
darsi un tono. Poi aveva scoperto che vendevano delle scatole a forma
di libro. Che costavano meno e potevano essere usate per nascondere
cose ehm... scomode... Solo che i libri che sono su quella libreria
sembrano molto vecchi. E alcuni hanno strani titoli e strani segni. per
tacer di quello aperto dentro quella teca...
È
in quel momento che la mummia apre la bocca. "Allora?". A Sean sul
momento gela il sangue, ma subito dopo sopraggiunge l'uomo d'affari.
D'altra parte non è che quel vecchio incartapecorito sta stringendo tra
le mani un'arma. E così fa la sua proposta. Dato che il
vegliardo sembra un po'
rincoglionito, gliela deve fare più volte. Vogliono fare un film su un
grosso rettilone giapponese che spacca New York. E lui ci farebbe un
rappettino sulla base di un certo pezzo della band che fu del
vegliardo. "
Fammi campionare "Kashmir" e ti riporto in classifica!".
E gli mostra le referenze di
Sting, che con i proventi ottenuti da un
notorio campionamento di
un suo brano si è comprato mezza Toscana...
Il vecchio forse ha un'altra dimora maledetta da acquistare... Dopodichè l’impellicciato
con un abile
gioco di mano fa compariore un contratto predisposto dai suoi 27 avvocati. E propone al
vecchio di firmarlo...
E a questo punto avete
tre soluzioni: vediamo se indovinate!
Soluzione
1) Il
vegliardo emette una risata terrificante. Poi inizia a recitare alcune
frasi in una lingua oscura. Al risuonare di un tuono il ritratto di
Crowley sembra animarsi. L'impellicciato è colto da un'ondata di
calore. E si accorge che attorno alla sua poltroncina è comparso un
pentacolo sul pavimento. Un pentacolo di fuoco. E dal ritratto emerge
una specie di figura demoniaca armata di un martello. Il vecchio urla:
"suona il martello degli Dei!". Le ultime parole udite da Sean Combs.
Il martello, enorme si schianta su di lui, riducendolo in polvere
mentre la sua anima viene risucchiata nell'abisso infernale che si è
aperto sotto i suoi piedi. Pochi secondi dopo, tutto finisce come nulla
fosse accaduto. Sul pavimento c'è ancora il contratto. Il vecchio lo
raccoglie e, arrotolandolo, si fa un cannone...
Soluzione 2) Proprio mentre il vecchio sta per
apporre con la mano tremante la propria firma, l'impellicciato viene
scosso da un sussulto e lo ferma. In quel momento Puff ha capito che
non può continuare a rubare riff e ritornelli per rapparci sopra
qualche cazzata. Vuole diventare un vero musicista! E i soldi
non son poi tutto. E perciò ha deciso di comporre per quel film un brano
sperimentale completamente inedito. Quel brano sarà un sonoro fiasco commerciale
all'epoca, ma 10 anni dopo verrà considerato un classico dell'hip hop
alternativo, un pezzo che ha aperto orizzonti che il rap neppure osava
immaginare...
Soluzione 3) Il vecchio,
a cui cade per due volte la penna, firma, mentre Puff Daddy gli asciuga
la bavetta da un angolo dalla bocca. Puff è tutto sommato uno onesto, e
garantisce alla cariatide la citazione nei crediti e la comparsata nel
video, in modo da fargli raggranellare qualche
altro quattrino. Vuoi mai che stavolta la mummia si compra un castello
con i fantasmi? E probabilmnete si deve essere sentito molto generoso
quando ha promesso al vecchio una serie di prestazioni speciali di Lil'
Kim. Il vegliardo era così contento che batteva le manine emettendo
ancora più bava. In seguito i due
entreranno in una sala di registrazione, coinvolgendo nel blasfemo
progetto come produttore uno
che sembrerebbe un tipo serio, ovvero
Tom Morello dei Rage Against The
Machine (secondo me pur di lavorare con Jimmy Page avrebbe
prodotto pure Gigi D'Alessio). Poi il vecchio Page andrà pure a suonare il pezzo,
intitolato
COME WITH ME con il Puff al Saturday Night Live. E il pezzo,
inserito nella colonna sonora di
"Godzilla", arriverà al N. 2 UK
(fermato dalle Spice Girls, che qualcosa di buono l'han quindi pure
fatto!) e al N. 7 USA. E la versione "casta" del brano vedrà alcune
parole pronunciate da Puff coperte da ruggiti di Godzilla (che però non
è stato messo - ingiustamente - tra gli interpreti accreditati!).
Secondo voi come è andata?
La soluzione corretta, seppur un po' romanzata, è la N.
3,
ovviamente...
Pras e Puff Daddy ci permettono di introdurre un tema in particolare evidenza
questa estate: la presenza di numerosi brani di colonne sonore...
Un'estate al cinema
Sull'onda del leggendario successo di "Titanic" e della sua colonna
sonora, sono moltissdime le colonne sonore che intasano l'etere di
questa estate. I brani son oltremodo vari, mentre i film
sonorizzati sono accomunati dall'aggettivo "ciofeca". Si potrebbe dire
che nell'estate del 1998 escano alcuni dei film più brutti dell'intero
decennio. E da un decennio che ci ha regalato perle come "Independence
Day", "Batman & Robin" e "Con Air" è tutto dire...
Sembra
che tra i "cervelli" di Hollywood si sia diffusa l'idea che i
blockbuster siano dedicati a un pubblico di deficienti. Se dedicati ai
maschi, la regola è: infarcisci di esplosioni, usa gli effetti speciali
a sproposito, adotta un'ironia da caserma e muovi a vanvera la camera
in modo da indurre un senso di mal di mare che impedisce al pubblico di
cogliere l'estrema demenzialità della sceneggiatura e dei dialoghi, che
sembrano scritti da uno scimpanzè con problemi di comprendonio (e probabilmente strafatto). Se
invece il prodotto è dedicato alle donzelle, infilaci un po' di new age
da supermercato, melassa in quantità e smorfiette telefonate, evitando
accuratamente ritmi che possano svegliare dallo stato di torpore il cervello.
E poi
ci si meraviglia che un film tutto sommato "old style" come il
"Titanic" abbia fatto sfracelli. È tra i pochi blockbuster del periodo fatti col cervello.
Ma
torniamo alle colonne sonore. Jimmy Page non è l'unico vecchiaccio
coinvolto in una colonna sonora. Accenno (dato che il botto il pezzo lo
farà in autunno) a un gruppo di vegliardi miracolosamente sopravvissuti
a se stessi e ad
una marea di vizi che avrebbero stroncato anche un capodoglio. No, non sto
parlando di Andreotti & C., ma di Steven Tyler e dei suoi
Aerosmith, che in settembre otterranno per l’unica volta un N. 1 nella
classifica dei
singoli USA. Certo, per farlo han dovuto vendere l’anima al diavolo,
ovvero a Diane Warren, nostra signora delle ballatone, che confeziona
sulla pellaccia raggrinzita (e malamente tirata) di Tyler e soci l'epica I DON’T WANT TO
MISS A
THING.

Diciamo che la band si avvicina pericolosamente al territorio
battuto da... Celine Dion. In ogni caso la colonna sonora, sospinta
dalla ballatona funziona e arriva al N. 1 USA in luglio. E in autunno
la ballatona sarà in vetta alle classifiche di mezzo mondo, nostra
compresa.
Merito anche della promozione offerta dal filmaccio musicato dal pezzo
musica,
“Armageddon”, classico filmazzo steroideo girato da Michael “un
tanto al chilo di esplosioni” Bay, uno che riuscirebbe a infilare
un’esplosione dirompente anche girando una commedia romantica, facendo ovviamente 500 stacchi in 3 secondi. La trama
è “
asteroide sta per farci fare la fine dei dinosauri ma Bruce Willis salva il mondo sacrificandosi”.
Tra retorica e idiozia, l'unica cosa bella del film è
Liv Tyler. Nel
film è la figlia di Bruce e la morosa di bisteccone Affleck. Nella vita
è la bimba di Steven e per me questo rappresena
un autentico rompicapo genetico (come può essere venuta fuori dai geni
di Steven Tyler una siffatta angelica creatura?!?).
Comunque del pezzo e degli Aerosmith riparlerò quando si affronterà l'autunno del 1998.
"Armageddon"
è di una bruttezza eccelsa, e forse in virtù di questo, vince la sfida
degli incassi contro un rivale che si rivela invece un mezzo fiasco.
Probabilmente perchè è "solo" brutto...
Negli anni '50 un
lucertolone di gomma ha demolito Tokyo esemplificando quella che è
diventata l'ossessione del popolo del Sol Levante: la catastrofe
atomica. Il lucertolone, chiamato Gojira (unione di gorilla e balena in giapponese), da allora è
diventato uno dei mostri cinematografici più popolari, "recitando" in
numerosi film giapponesi "
Kaiju eiga"
("film di mostri
giganti"). Negli anni '90 grazie alla computer grafica Steven Spielberg
ha fatto una marea di quattrini resuscitando il T. rex. E allora,
quello stracane di Roland Emmerich che fa? Adottando la massima "le
dimensioni contano" (frase di lancio anche del film), pensa che, se con
un T. Rex lungo 12 metri son stati fatti tutti quei soldi, con un
bestio
grande come un grattacielo ne dovrebbero arrivare ancora di più! E
allora eccolo rispolverare il rettilone più
leggendario della storia del cinema, in versione hi-tech.. Ovviamente
non c'è nulla di nuovo sotto il sole. E gli americani all'epoca devono
ancora imbattersi nella propria tragedia nazionale per trattare il tema
della distruzione apocalittica con la necessaria partecipazione.
Conclusione: una boiata già vista che rubacchia a qualche centinaio di
pellicole, per brevi tratti vagamente divertente. I giapponesi
comunque non gradiranno e di lì a poco faranno un film in cui il
loro Godzilla farà fuori la versione americana, battezzata solo "Zilla"
(togliendo quindi ogni riferimento "sacro").
Ma
la musica? Beh, per la colonna sonora non si bada a spese. Di Puff
Daddy e della sua vampirizzazione dei Led Zeppelin ho già parlato. Ma
ci sono altri due singoli estratti. E uno è una cover. I
Wallflower di
Jakob Dylan (figlio di Bob e Sara Lowndes) sono reduci da un 1997
trionfale grazie al successo milionario dell'album "Bringing Down The
Horse". Ora nulla aggiungono al capolavoro bowiano
HEROES (
qui l'irraggiungibile originale), rendendolo appena appena un
po’ più radiofonico. Insomma, una cosa inutile ma almeno non offensiva.
Nella
colonna sonora del film ci son per fortuna anche degli inediti,
compreso un N. 1 UK. Si tratta della riuscita DEEPER UNDERGROUND, bel
pezzo dei Jamiroquai che a dirla
tutta si distingue proprio per non essere il “solito” pezzo della band. Un funk elettronico a tinte acide. E i
britannici se ne accorgono, spedendolo al N. 1 a metà luglio. Sarà
l’unico singolo da
N. 1 della band di Jason Kay. Memorabile il video con Jason in un
cinema distrutto dal bestio. Sarà incluso nell'album del 1999 del
gruppo, "Synkronized".
"Godzilla"
è quel che si può definire un remake fatto solo in virtù degli effetti
speciali. Ma c'è in circolazione un remake che riesce ad essere ben
peggiore.
Parlo di “City Of Angels”, fiero rappresentante della categoria dei film “inutili” per donzelle.
Allora,
qui vorrei fare una premessa. Non amo Wim Wenders. O meglio, non amo
gran parte dei suoi film (tra le eccezioni c'è "Paris, Texas"). E il
suo
“Cielo Sopra Berlino” proprio non mi è piaciuto. Quando uscì era un
film che “doveva” piacere, e mi son sentito per un bel po’ di tempo una
bestia, visto che mi aveva provocato una crisi di sonnolenza a ogni
tentativo di visione – certo non siamo ai livelli narcolettici indotti
da
“Sacrificio“ di Tarkosky ma... Fatto sta che il suo insipido remake
USA non era propriamente in cima alla mia lista dei film da vedere.
Oltretutto l’accoppiata Meg Ryan (che, “Harry Ti Presento Sally” a
parte, è sinomino di film insulso) e
Nicholas Cage (che è insulso di suo) non faceva presagire molto di
buono. Però mi ha fregato
la colonna sonora. Piacendomi, mi ha portato a vedere il film. Una
martellata sulle palle sarebbe stata meno dolorosa...
E
così ho constatato sulla mia pellaccia come una buona colonna sonora
sia effettivamente importante per la promozione di un film. Insomma, i
cinematografari sanno quello che fanno quando piazzano una
bella canzoncina nel loro film. Peccato che poi si dimentichino di
girare film che non siano cagate
pazzesche, per dirla alla Fantozzi.
Ma chi è il colpevole? Chi
mi ha attirato a vedere un film in cui l'unico momento piacevole è
quando la Ryan in bici si schianta contro un camion (cosa che purtroppo
avviene fuori campo)?
Beh, si potrebbe trattare di una congiura, dato che i colpevoli son almeno tre... E la prima è...
Alanis Morissette - Il ritorno post-meditazione dell'ex incazzata

La sua
UNINVITED
è una ballata epica che
diventa la prima vera uscita ufficiale della canadese,
reduce dal travolgente successo di "Jagged Little Pill".
Nonostante, o forse a causa di quel successo, la cantautrice è
disillusa dall'ambiente discografico e inizia a dedicarsi alla
meditazione e allo yoga, andandosene per sei settimane in India.
Tornata, partecipa a un paio di album come ospite, ovvero
"Vertical
Man" di Ringo Starr e
"Before These Crowded Streets" della
Dave Matthews Band. Ma ritorna sotto i riflettori proprio con
"Uninvited", brano che già segnala che qualcosa è cambiato in Alanis
dopo il suo viaggio in India.
Il pezzo, prodotto con Rob
Cavallo, è un'emozionante ballata in crescendo che ricorda certo rock
anni '70 (non so, ma il finale epico mi fa venire in mente proprio
"Kashmir" degli Zeppelin, ma probabilmente è un frutto della mia mente bacata).
L'attesa per un nuovo lavoro della cantautrice è tale che le radio
iniziano a trasmetterla ancor prima della sua uscita. E l'attesa una
volta tanto è stata ben ripagata e varrà ad Alanis un altro paio di
Grammy. Tuttavia, dato che il brano non verrà pubblicato su singolo (e
non verrà accompagnato da alcun video),
non comparirà mai nella Hot 100 di Billboard, nonostante passi l'intera
estate nella Top 10 dei brani più programmati dalle radio USA.
Nel
2007 i Freemasons remixeranno il brano in chiave dance, anche se per questioni legali non potranno usare la voce di Alanis, ripiegando su quella di
Bailey Tzuke. Otterranno un Top 10 UK nell'autunno di quell'anno.
Intanto, nell'autunno 1998, Alanis tornerà con un album, l’atteso successore di “Jagged
Little Pill”. Venderà molto meno ("solo" 10 milioni di copie), ma sarà un altro bel disco.
Ma
torniamo ai "colpevoli" della mia visione del film. Dalla stessa
colonna sonora, è tratto anche l’hit radiofonico dell’estate americana.
Goo Goo Dolls - Tutti i colori dell'iride

Anzi,
dirò di più. Con
18 settimane di dominio assoluto della airplay chart
di Billboard,
IRIS dei Goo Goo Dolls è in assoluto
il brano
radiodonico di maggior successo del decennio oltreoceano. Nella Hot 100
comparirà solo a dicembre, al N. 9, quando i singoli "solo airplay"
verranno considerati elegibili ai fini della compilazione della
classifica. Ma ovviamente il botto il pezzo lo fa in estate. Narra la
leggenda che il cantante e leader del gruppo,
Johnny Rzeznik,
l'abbia scritta dopo aver sofferto di un lungo blocco dello scrittore,
per risolvere il quale si è pure sottoposto a una terapia psichiatrica.
Incaricato di scrivere un pezzo per il film, vi riesce una notte in cui
pone fine al suddetto blocco grazie anche a un certo aiuto
alcolico...Beh, evidentemente, visto il successo del brano, la cosa ha
funzionato. Il testo è influenzato a grandi linee dal film e dal
personaggio dell'"angelo caduto per amore", in quanto parla di una
persona che vorrebbe svelare la propria identità alla persona
amata ("
I just want you to know
who I am").
L'origine del titolo è tuttavia piuttosto prosaica: sembra che Rzeznik l'abbia
trovato su un giornale (alcune fonti dicono si tratti del nome di un
negozio di estetista, altre che sia stato trovato negli annunci
mortuari...). Ma il titolo (mai citato nel testo) ha anche più chiavi di lettura, riferendosi
anche alla parte dell'occhio umano e, per estensione, a come le cose
possono essere viste attraverso di esso. Meno verosimili sono invece i
riferimenti ad Iris (o Iride), dea greca dell'arcobaleno.
Da
notare che nel pezzo figura, accanto ad archi, anche un mandolino. Era
dai tempi di "
Losing My Religion" dei R.E.M. che lo strumento non
arrivava nelle Top 10 USA. Il singolo ottiene un buon successo anche in
Europa (da noi arriverà al N. 1), mentre viene snobbato dai britannici.
D'altra parte, salvo rare eccezioni, durante la fine degli anni '90
quasi nessuna delle nuove band USA riesce a ottenere oltremanica un
riconoscimento paragonabile a quello ottenuto in patria. Ma lo stesso
accade per le band britanniche, che vengono regolarmente snobbate negli
States. Insomma, pari e patta...
Purtroppo il pezzo verrà rifatto dal fastidioso
Ronan
Keating. E verrà cantata pure dalla nana malefica
Avril Lavigne (in duetto con
Rzeznik).

E dato che non c'è due senza tre, dalla colonna
sonora del film viene tratto anche un terzo grande successo, che
tuttavia arriverà nella Top 10 USA tra autunno e inverno. Si tratta di
ANGEL, bel brano acustico di
Sarah MacLachlan. Va tuttavia detto che il
pezzo non è stato scritto apposta per il film, ma è incluso nell'album
del 1997 della cantautrice, il multiplatino
"Surfacing" (vedi anche
autunno 1997). Ovviamente il titolo e il testo ne hanno favorito
l'inclusione nella colonna sonora, similmente a quanto accaduto anche
per
"If God Will Send His Angels" degli U2. Tornando tuttavia alla
MacLachlan, questa estate sta ottenendo un enorme hit in terra
americana con l'altrettanto bella
ADIA (N. 3), associata ad "Angel"
sullo stesso singolo, dal doppio "lato A" (anche se in epoca di CD
single, parlare di lati non ha più senso). "Adia" sarà anche l'unico
Top 20 UK della MacLachlan.
Questa canzone parla delle
difficoltà di rapportarsi con gli altri, di come sia difficile sentire
il peso della responsabilità nei confronti di altri, specie se si è
responsabili involontari di sofferenze altrui ("Adia I do believe i failed you"). Da
notare che il pezzo inizialmente doveva intitolarsi "Emily", tuttavia
poi il nome è stato cambiato per evitare paragoni con il pezzo di Simon
& Garfunkel "For Emily, Whenever I May Find Her". E il nome finale
Sarah lo legge nei titoli di uno show TV (bella accoppiata con Rzeznik...).
Riguardo
alla vera identità di "Adia" son molte le speculazioni. Sebbene in
parte ispirata al padre di Sarah, sembra si rivolga ad una sua cara
amica,
con cui la cantautrice ha rotto dopo che ha iniziato a frequentarne l'ex,
diventato in seguito suo marito. Durante i concerti del Lilith Fair
Tour del 1999 la introdurrà con una poesia di Leonard Cohen, "For
Anne". E Sarah dirà che il brano è stato ispirato anche da "Lucille" di Kenny
Rogers...
E a proposito di Kenny Rogers, rimaniamo in terra canadese per parlare di pop country...
American Pop!
Shania Twain - Pop! La Cenerentola del country fa il botto...

La Regina del genere a
fine anni ’90 è sicuramente
Eilleen Regina Edwards, nota come
Shania
Twain. La bella dell'Ontario (Twain è il nome del patrigno, che di
fatto l'ha cresciuta) viene da un'infanzia tribolata, segnata dal
divorzio dei genitori e dallo stato economico precario della famiglia.
Da brava montanara canadese tuttavia la ragazza si da da fare, e in
casa da una mano andando a caccia per i boschi, spaccando legna
(idea che si potrebbe adottare per molte nostre sedicenti star) e
guadagnando qualche quattrino come cameriera al locale McDonald. E
giusto per alimentare l'agiografia, la nostra inizia a cantare nei bar
locali per portare a casa qualche altro soldino, spesso rimanendo a
cantare oltre l'orario di chiusura. Shania definirà quei locali fumosi
la sua "
scuola d'arte sulla strada".
A
13 anni, come Eillen Twain,
la ragazza debutta a uno show della TV canadese. Ma la sfiga nera è
dietro l'angolo. Nel 1987 sua madre e
il patrigno muoiono in un incidente d'auto e la 22enne ragazza
deve occuparsi dei fratelli, che cerca di mantenere cantando in
vari locali.
Nel
1991 cambia il nome e ottiene il primo contratto. Il primo album,
chiamato
"Shania Twain" esce nel 1993 ed è un discreto successo (negli anni venderà più di un
milione di copie). Ed è in questo momento che entra in contatto
con il noto produttore rock
Robert John "Mutt" Lange, già all'opera con
gente come Def Leppard e Bryan Adams. I due legano non solo artisticamente e alla fine del
1993 si sposano. E a questo punto la ragazza trova nel marito un
autentico pigmalione. Mutt le produce il secondo album, del 1995
"The
Woman In Me", che si rivela un grosso successo che riesce a varcare i
confini del country: venderà nel complesso oltre 12 milioni di copie.
Ma il botto definitivo arriva col terzo album,
"Come On Over". Uno dei
più
colossali successi del decennio (36 milioni di copie!!!), nonchè album di
ispirazione country e album di un'artista femminile più venduto della
Storia. Il tutto grazie a una mistura tra country e pop rock che non
sarà raffinatissima, ma funziona alla grande in FM.
In
realtà,
le
critiche non mancano: i puristi del country accusano infatti Shania (e
la contemporanea Faith Hill) di svendere il genere al supermercato pop,
accusa che tuttavia non è tanto collegabile al fatto che venda (basti
pensare a Garth Brooks, che vende carrettate di album ma non viene mai
additato come uno “svenduto”). Più che altro è dovuta alla ricetta
adottata dai coniugi Lange, effettivamente più vicina al pop
facile che al
country. Anzi, potremmo definirla la versione al femminile di Bryan
Adams. In ogni caso gli acquirenti di dischi apprezzano.

Uscito
nel novembe 1997, l'album a dire il vero parte piano, ma con la
pubblicazione della ballata dedicata al maritino,
YOU'RE STILL THE ONE,
letteralmente esplode, vendendo vagonate di copie. Il pezzo diventa il
primo pop hit della cantante e arriva al N. 2 USA il 2 maggio e vi
rimane per 9 lunghe settimane non consecutive, rimanendo in Top 10 per
23 settimane. E diventa anche il suo primo Top 10 UK. Il pezzo è
un'autentica ode al consorte che evidenzia come tutte le critiche alla
relazione (tra i due c'è una notevole differenza d'età) fossero
infondate. Praticamente dice: se li stavamo ad ascoltare ci saremmo
persi una cosa meravigliosa... Ah, l'amore.
E a seguire un giochino di parole che vi rivelerà una sorpresina finale (ma solo se avete letto bene il paragrafo!)...
Riempite
le caselle in base alle definizioni, poi leggete la frase derivante
dall'unione delle lettere che occupano gli spazi grigi. Concluderete
che Verdone aveva proprio ragione...

1)
Nome assunto dall'Eroina della fiaba nel 1991; 2) "Come On Over" è
un... ; 3) Terra natale di Shania; 4) Copie totali vendute dal terzo
album; 5) Di chi è il cognome Twain?; 6) Shania l'ha fatta da
MacDonald; 7) Facile: cognome assunto da Eilleen; 8) Cognome del
Principe Azzurro della situazione; 9) Band hard rock "sorda" che ha
avuto a che fare con Mutt; 10) Mutt lo fa per campare e ci campa bene!;
11) Titolo della seconda uscita della Bella; 12) Tipologia a cui
appartiene "You're Still The One"; 13) La Twain lo poppizza...; 14) Ci
passa 23 settimane con un singolo.
Soluzione: Si sono separati nel duemilaotto - eh, si, l'amore è eterno finchè dura, come diceva un titolo del comico romano...
Ma Shania non è l'unica superstar musicale in circolazione... Anzi, ci son tutte e tre le "Grazie" del pop anni '90...
MY
ALL è il grande hit estivo di
Mariah Carey. N. 1 USA il 23 maggio,
diventa l'ennesimo hit mondiale della vocalist. Quinto hit (e terzo
singolo) tratto da
"Butterfly", il pezzo è scritto da Mariah con
Walter
Afanasieff, con cui ha collaborato più volte. Tuttavia stavolta
la cantante prende il comando delle operazioni,
costringendo il produttore a seguirla anzichè seguirne strettamente le
indicazioni. D'altra parte, il brano nasce durante il periodo in cui si
consuma la rottura tra Mariah e il marito Tommy Mottola, ovvero quando
la cantante è intenzionata a far di testa propria uscendo
definitivamente dal bozzolo.
D'altra parte nel pezzo
latineggiante (influenzato da un viaggio della
cantante a Porto Rico), lei dichiara, tra i vocalizzi, di essere
disponibile a dare tutta
se
stessa per ottenere il suo scopo. E il video mostra che la farfalla è
definitivamente uscita dal bozzolo e ce la presenta citando la
Venere
Botticelliana...
Il singolo segna un
record per la cantante. È il suo tredicesimo N. 1 negli States e la
rende l'interprete femminile col maggior numero di singoli in vetta
alla classifica americana, superando Diana Ross & The Supremes. Da
notare che entra sparata al N. 2 USA e dopo due settimane è al N. 1,
rimanendo nella Top 10 per buona parte dell'estate. Tuttavia con questo
singolo iniziano ad emergere alcune crepe, dato che il successo è
nettamente inferiore tra le radio. Poco male per la Diva, che intanto
impazza nelle discoteche grazie ad un remix ad opera di David Morales e
nel mercato latino grazie alla versione in spagnolo, "Mi Todo".
Intanto, "My All" diventa anche un buon hit internazionale, arrivando
al N. 4 UK.
Un'altra
Diva in circolazione è Janet Jackson, che nella stessa settimana in cui Mariah è in vetta, è
al N. 3 USA con I GET LONELY, terzo estratto dall'album. Rispetto alla
versione dell'album, prodotta dal duo Jimmy Jam e Terry Lewis, la
versione su singolo è un remix di Teddy Riley in cui la Diva dalle tette pneumatiche collabora con i
BLACKstreet. Non sarà l'unica collaborazione tra la Jackson e la band
R'N'B. Infatti nel 1999 Janet parteciperà al nuovo singolo
"Girlfriend/Boyfriend" della band. Il pezzo è arrivato a tarda
primavera al N. 5 UK. Durante l'estate invece la Diva piazza nella Top
20 britannica un quarto singolo, l'erotica GO DEEP (solo singolo
radiofonico negli USA), praticamente un adescamento sonoro memore di
Prince.
La seconda star negli USA del decennio, dietro alla
Carey, intanto è in pieno tour mondiale. Il Velvet Rope Tour viene
immortalato durante una tappa al Madison Square Garden da uno special
della HBO: raccoglie 15 milioni di spettatori.
E completiamo la santa trinità con quella dal nome più appropriato...
Madonna - Illuminata sulla via orbitale

Eccola
qua, resuscitata come una novella Lazzara grazie alla cura electro-new
age impartitale da
William Orbit. Fresca del trionfo di
FROZEN, ancora
in classifica, la nostra mette a segno un altro bel colpo con
RAY OF
LIGHT, la title-track del suo settimo album di studio. Uscito il 21
maggio, il secondo singolo s'invola al N. 2 UK e al N. 5 USA (entrando
in tale posizione direttamente), diventando il secondo Top 10
consecutivo per Madge.
Il pezzo è ispirato a una composizione dei
Curtiss Maldoon datata 1971 e intitolata "
Sepheryn". In realtà quel barno è già stato
oggetto di rielaborazione da parte di Orbit, che ci ha lavorato con
Christine Leach prima di iniziare la collaborazione con Madonna. Alla
fine il risultato finale vede molti cambiamenti nel testo e nella
musica, con il brano trasformato in un mix tra dance elettronica e rock
chitarristico, tuttavia sia i Curtiss Maldon sia la Leach sono stati
accreditati come co-autori. Gli americani considerano questo brano
innovativo, ma a dire il vero il pezzo dimostra perfettamente come
Madonna abbia imparato la lezione di artisti come Bjork, rendendola più
accessibile.
Il brano verrà eseguito da Madonna agli
MTV Video Music Awards, con l'accompagnamento di Lenny Kravitz. Il video, diretto da
Jonas Åkerlund,
si
porterà a casa il premio come video dell'anno. E qua a dire il vero
qualche polemicuccia nel nostro paese la crea, dato che assomiglia a un
video di Biagio Antonacci (di cui non ho trovato il video su
youtube...). Che la Material
Girl, dopo aver copiato i crocefissi alla Bertè (ebbene si, s'è sentita a suo tempo pure questa!), abbia pure depredato
di un'idea tanto sopraffina il povero Biagio? Beh, a dire il vero da
qualcuno ha copiato, come sempre. Ma il segreto della nostra è che
attinge a modelli alti, ben più dell'Antonacci. L'idea (immagini
accelerate che
descrivono
a ritmo accelerato una giornata sul globo terraqueo) è infatti
chiaramente ispirata al film
"Koyaanisqatsi", epocale opera sperimentale di Godfrey Reggio prodotta da Coppola nel 1983 (e musicata, per chi non lo
sapesse, da
Philip Glass). Però per 5 minuti i titoloni hanno urlato Biagio plagiato da Madonna...
Da
notare che il brano verrà utilizzato dal DJ Mark Vidler per un mash up
con "Pretty Vacant" e "Anarchy In The UK" dei Sex Pistols intitolato
"
Ray Of Gob"... E nel 2001 "Ray Of Light" verrà impiegata dalla Microsoft per il lancio di Windows XP...
E dopo aver letto questi ultimi paragrafi, provate a risolvere questo
anagramma, che evidenzia
un elemento comune a Mariah, Janet e Madonna...
VEDRAI PERFETTI TORBIDI PORTUALI
(5, 10, 3, 4, 7)
Soluzione:
ABILI PRODUTTORI PER DIVE RIFATTE
Tra
le altre interpreti femminili che stanno ricuotendo un buon successo,
va citata la ex cantante dei 10.000 Maniacs,
Natalie Merchant, che
ottiene un altro Top 20 USA con
KIND & GENEROUS.

Altro successo al
femminile quello di
Vonda Shepard, che approda nella Top 20 USA
(airplay) con
SEARCHIN' MY SOUL. Il successo del pezzo è legato al
fatto che è la sigla di uno dei telefilm più popolari del periodo:
"Ally McBeal", con protagonista l'ossuta avvocatessa interpretata da Calista
Flockhart.
Ma parlando delle interpreti femminili del periodo, per parlare di quella che azzecca l'hit dell'anno dobbiamo traslocare in Australia.
Infatti la ragazza proviene dalla terra dei canguri, anche se il suo
cognome tradisce ascendenze italiche e alla fine la sua carriera
musicale sboccia in Gran Bretagna. Il pezzo che l'ha lanciata nella
stratosfera è uscito in Albione addirittura nel novembre
1997. E dopo essersi piazzato al N. 2 UK e aver venduto 1 milione di
copie
solo in Gran Bretagna, il brano è diventato un grande hit mondiale
e ora inaugura l’estate al vertice della Airplay Chart
americana, rimanendovi, a partire da metà maggio, per 11 settimane,
fino al primo agosto, data in cui cede il passo a "Iris"...
Natalie Imbruglia - Straziami ma poi i dischi comprami

Sto parlando di
TORN di Natalie Imbruglia, che è senza di dubbio uno dei classici del decennio. La bella
Natalie Jane Imbruglia,
australiana con sangue siciliano nelle vene, a poco più di 16 anni, nel
1991, entra nel cast della popolare soap opera
"Neighbours", nel cui
cast hanno militato molte altre future popstar, in primis
Kylie
Minogue, ma anche
Delta Goodrem e
Holly Valance. Dopo un paio di
anni nella soap, la ragazza molla tutto e si concentra sulla carriera
musicale, trasferendosi a Londra. L'essere tuttavia l'ex star di una
soap non aiuta ad essere credibili, e nel giro di un po' di tempo al
ragazza si trova completamente al verde. Alla fine arriva l'aiuto
provvidenziale di
Roselyn Della Sabina, che le frutta un contratto con
la BMG. A questo punto serve un pezzo per debuttare.
Natalie e
la Della Sabina scelgono un pezzo del 1995 di un'oscura band americana,
gli
Ednaswap. A dire il vero quel pezzo è già stato rifatto da una
pletora di artisti.
Anne Previn e Scott Cutler degli Ednaswap la
scrivono nel 1993 e a quell'anno risale la prima versione: è in danese,
si intitola "
Braendt" ed è ad opera di
Lis Sørensen.
Ricorda abbastanza la versione della Imbruglia. Poi, nel 1995, è venuta
la versione degli autori originari, gli Ednaswap appunto, leggermente più "dura". Poi è arrivata la versione, più melodrammatica, della norvegese
Trine Rein, del 1996. Poi riecco nel 1996 gli Ednaswap, con una nuova versione, più
lenta, da power ballad. E finalmente arriviamo al 1997, e alla versione
della Imbruglia. La sua versione è decisamente più pop e
ballabile, pur riprendendo in toto l'arrangiamento della chitarra delle
versioni precedenti - specie da quella della Rein (e, dicono le malelingue, copiando nel finale l'arrangiamento di
"
She's A Star", hit di inizio 1997 dei James...).
Nel
1998 gli Ednaswap ne fanno l'ennesima versione, che si avvicina proprio
a quella dell'australiana. Per ringraziarla delle royalties?
Il
successo del brano (oltre 3 milioni di copie vendute, tenendo conto che
negli USA non è uscito il singolo!) lancia in orbita Natalie che
diventa di punto in bianco una delle pop star di maggior successo del
pianeta (con una
barca di fanciulle che subito ne imitano il taglio di capelli con la
frangetta). Merito di una bellezza non comune e di un pezzo pop
pressoché perfetto (che si tratti di una cover poco importa). Il testo, a partire dal titolo,
"Torn", ovvero "straziata", è tutt'altro che allegro e parla di
una relazione finita. A lanciare il pezzo ci pensa anche un video
semplice ma efficace, in cui la bellezza acqua e sapone della nostra
risalta. Insomma, il brano prima o poi doveva avere successo prima o poi e
diciamo che la Imbruglia si è trovata al momento giusto con la faccina giusta. Sembra
tuttavia che la ragazza all'inizio farà un po' la furba, facendo
credere di averla scritta lei... Narra la leggenda che allo Show TV di
Chris Evans, il presentatore si complimenterà con lei per il testo del
pezzo, e lei si guarderà bene dal dire che non l'ha scritto, almeno
fino a che dal pubblico uno urlerà che si tratta di una cover...

Tuttavia
Natalie non è una one hit wonder. Poco dopo pubblica il fortunato album
di debutto,
"Left Of The Middle" (oltre 7 milioni di copie vendute), da
cui vengono tratti altri hit. E dopo la primaverile "
Big Mistake",
arriva in estate nelle classifiche il terzo singolo,
WISHING I WAS
THERE, entrambi brani più in stile Alanis Morissette, seppur in salsa
più pop. Quest'ultimo pezzo si piazza nelle classifiche su ambo le sponde Atlantiche.
Tuttavia l'album, pur piacevole, rivela da subito il limite
dell’interprete, che è appunto troppo debitrice
nei confronti dei milioni di ragazze con la chitarra che l’hanno
preceduta. In ogni caso, la carriera della Imbruglia continuerà tra
alti e bassi per
tutto il decennio successivo.
Anche se di “Torn” ce n’è stata solo
una...

Ma
rimaniamo in Australia per un altro pezzo che è una vecchia conoscenza
e che sta ancora funzionando alla grande in Europa. Si tratta dell'ex
N. 1 USA
TRULY MADLY
DEEPLY degli australiani
Savage Garden (di cui parlerò in altra occasione). I Savage Garden
di
Darren Hayes e Daniel Jones arrivano tuttavia nella Top 3 UK (e nella Top 30 USA) con la
ristampa di un loro hit precedente a
“Truly Madly Deeply”, ovvero
TO THE MOON AND BACK. Il pezzo, con un
arrangiamento molto anni ’80 e un testo che parla di una ragazza che si
è rifugiata in un mondo di fantasia in seguito a dolorose esperienze
vissute, è stato un grande hit in Australia (N. 1) nel
1996. A dire il vero questa è la seconda stampa internazionale del
singolo, che ha tentato, con minor successo, la scalata delle classifiche
nel 1997.
Come detto prima,
"Torn" non viene piubblicata su singolo negli USA. La
strategia degli illuminati discografici è di spingere la gente ad
acquistare l'album. Mossa questa che non tiene conto che chi acquista
volentieri i singoli spesso è poco propenso a comprare album
interi. Se ne accorgeranno con l'avvento dei download...
Molti
altri hit americani di questa estate sono solo "airplay", ovvero
successi radiofonici. E molti di questi appartengono a un supergenere
che sta funzionando alla grande negli States a fine anni '90. Gli
americani
lo chiamano “
Modern Rock”.
Rock moderno dagli USA
Ora,
definire il modern
rock è come definire il termine “pop”.
È tutto e il contrario di tutto.
In base a Wikipedia, il modern rock è riconducibile a tutta la musica
vagamente rock che è arrivata dopo il Punk, con l'avvento della New
Wave, per differenziarlo invece dal "Classic Rock", che racchiude tutto
il rock precedente o quello che a questo si rifà maggiormente. Diciamo
che nel modern rock ci stanno tutte le forme di musica vagamente
alternativa, dall’elettronica al rock da college al punk. Si tratta
della musica che costituiva l'ossatura del Festival itinerante
Lollapalooza,
che tuttavia, per ironia, proprio nel 1998 viene sospeso per mancanza
di gruppi disponibili a fare da headliner, dopo 7 edizioni.
Inutile
massacrarsi la testa pertanto nel tentare di definirlo un genere. È più
un formato
che Billboard ha definito e dotato di una propria classifica, giusto
per differenziarlo dal classic rock o dal rock mainstream (che al
precedente si rifà). Ma non è
detto che un brano “modern rock” non figuri pure nella “mainstream
rock”... Insomma, lasciamo perdere. Meglio ascoltare per capire come in effetti sia un gran (bel) calderone...
Tra i
pezzi già elencati sono considerati "Modern Rock" "Uninvited", "Iris",
"Adia" e "Torn". Ma la lista è ancora bella lunga...
Iniziamo con una band il cui nome deriva...
1) da un lancio nel baseball
2) dal gioco del biliardo
3) da un film porno
Risposta in coda al paragrafo!
Fastball - La strada per la classifica
"Where were they going without ever knowing the way"

"
Il miglior singolo che Tom Jones non ha mai realizzato".
Così è stata
definita
THE WAY dei Fastball, band di Austin, Texas. Il trio nasce
come Magneto U.S.A., ma alla firma del contratto con al Hollywood
Records son costretti a cambiare il nome. Dopo un primo album del 1996,
a inizio 1998
Tony Scalzo, Joey Shuffield e Miles
Zuniga svolgono ancora lavori "normali" per mantenersi. Ma tutto cambia
con il secondo album, "All The Pain That Money Can Buy" e il primo
singolo estratto.
Il trio ottiene infatti il successo
proprio con
questo brano dalle sfumature anni ’60 che parla di una misteriosa
scomparsa nel deserto. Il pezzo deriva da un fatto di cronaca. La
storia di Lela e Raymond Howard, una coppia di anziani del Texas che
mentre si dirigeva a una riunione di famiglia è scomparsa nel nulla.
Lei soffriva di Alzheimer e lui era reduce da un intervento al
cervello. La loro scomparsa genera l'interesse dalla stampa locale e
del cantante e bassista della band, Tony Scalzo, che propone di
scriverci su un pezzo. Dopo aver scritto il pezzo tuttavia la band
scoprirà che la coppia è stata trovata morta sul fondo di un canyon in
Arkansas. A circa tre giorni di viaggio dalla loro destinazione.
La
storia della coppia è resa in modo "melanconicamente romantico", quasi
come fosse una fuga definitiva dalla vita di tutti i giorni, "su una
strada d'oro verso l'estate eterna", dove "never get hungry", "never get cold", "never get old and grey".
Tuttavia si presta anche a letture differenti e potrebbe riguardare
l'intera generazione degli anni '60, che da "hippies" son diventati
"yuppies", di fatto perdendo la strada intrapresa.
Da notare
che nei rumori di sintonizzazione del canale radio all'inizio del pezzo
figura un accenno di "Foolish Games", hit dell'autunno precedente ad
opera di Jewel.
Il pezzo, non pubblicato su singolo negli USA,
passa tuttavia l'intera estate nella Top 10 airplay (arrivando al N. 5
a fine giugno), rivelandosi uno dei maggiori successi radiofonici
dell'anno. I britannici son invece freddini (si ferma al N. 21), ma è
un destino comune a quasi tutte le band USA del epriodo. In compenso
"The Way" diventa anche un buon hit internazionale. E nel 1999 verrà
rimixata da Gigi D'Agostino nel suo album "L'Amour Tojour".
Ah, come soluzione del quesito... Il nome
della band è ispirato al loro film porno preferito, ambientato nel mondo del baseball...
"The
Way" passa 7 settimane in vetta alla classifica "Modern Rock" di
Billboard, venendo detronizzata da un altro grande hit radiofonico
dell'estate americana...

Si tratta del debutto in classifica
anche
per i
Semisonic, trio di Minneapolis formato da
Dan Wilson, John Munson
e Jacob Slichter, che piazza in classifica
CLOSING TIME.
Il singolo rappresenta un tipico esempio di sonorità pop rock post
grunge, fortemente melodiche. Come affermato da Slichter, il pezzo è dedicato al
figlio che il cantante Dan Wilson sta aspettando. Infatti il tempo che
sta per scadere è quello dentro il ventre materno. Tuttavia la
prospettiva è resa in modo da far apparire il pezzo come dedicato a una
persona che sta per uscire da un locale all'ora di chiusura. Questo, a
detta di Wilson, per non fare il solito pezzo trito e ritrito sulle
gioie della paternità...
La
band è nata nel 1995, in piena esplosione post-grunge, e dopo un EP e
un album dallo scarso successo, scala le classifiche con questo pezzo,
N. 11 per tutto agosto nella airplay chart di Billboard, e l'album
"Feeling Strangely Fine". Purtroppo per loro, "Closing Time" sarà il
loro unico Top 40 USA. Tuttavia nel 1999 otterranno un altro hit in UK
con la ballata "Secret Smile", che invece scomoderà paragoni
nientemeno che con Hall & Oates...
Ma la band che in assoluto sta ottenendo il maggior successo negli USA durante il 1998 sono i Matchbox 20. Della band di Orlando, Florida, abbiamo già parlato nell'autunno 1997. Ebbene il loro album di debutto,
che già in quei mesi stava ottenendo un buon successo, "Yourself or Someone Like You"
è ancora bello alto
nella chart USA e si è nel frattempo trasformato in un successo
clamoroso da oltre 10 milioni di copie (ne venderà in totale 12 solo
negli USA). Merito della sfilza di singoli estratti. Dopo
“Push” infatti è toccato a "3 A.M.". E ora è il turno del terzo Top 10
consecutivo, REAL WORLD, una specie di "se fossi" musicale scritto dal
leader Rob Thomas
(N. 9 in agosto). Da notare che ufficialmente il brano si ferma solo al
N. 38 della Hot 100, ma questo perchè il pezzo vi entrerà quando
ormai il suo successo è in declino, ovvero quando si deciderà di
inserire anche i pezzi
solo airplay nella Hot 100.

Dopo l’ondata
ska-core del biennio precedente, adesso nelle chart USA c’è una
mini-invasione di gruppi swing generata di fatto dalla prima. Ebbene si, c’è il
recupero di
sonorità da big band anni ’40 e '50, ovviamente filtrate attraverso il rock.
Se il botto vero lo fa l’ex Stray Cats
Brian Setzer con la sua
orchestra di 17 elementi, che questa estate inziia la scalata e arriverà in autunno
nella Top 10 degli album USA con "
The Dirty Boogie", grazie al successo del
singolo radiofonico
JUMP, JIVE N’ WAIL (cover di un pezzo del 1956 di Louis Prima), durante l’estate sta
funzionando anche il sound dei
Cherry Poppin' Daddies con la divertente
ZOOT SUIT RIOT, che da il nome all'album omonimo.
La
band è nata nel 1989 e dopo aver fatto parte della scena ska degli anni
'90, si è gradualmente spostata verso il revival swing. E quando il
revival arriva al grande pubblico arriva la popolarità. L'album "Zoot
Suit Riot" è di fatto una raccolta dei pezzi swing contenuti nei tre
precedenti album della band, prontamente realizzata dalla Mojo Records.
E diventa un successo multiplatino, trasformando la band di veterani
guidata da Steve Perry in una delle rivelazioni dell'anno... Il
successo a livello di mainstream durerà giusto un anno, poi la scena
rientrerà nell'underground e così pure i Cherry Poppin' Daddies, che
nel frattempo sperimenteranno con altri generi, tra cui il glam rock,
con il grande Tony Visconti al timone della produzione. Nel frattempo
Perry si laureerà in biologia molecolare...

Che la
scena “moderna” USA sia piuttosto vitale lo dimostra anche il successo
di moltre altre band, tra cui gli
Everclear, che piazzano nella Top 40
USA
I
WILL BUY YOU A NEW LIFE. Come altri brani della band (vedi
Autunno
2000), il brano è ispirato alla vita personale del leader
Art Alexakis
e al suo rapporto con la moglie. I due vivevano in una zona povera
e sognavano di trasferirsi in un bel quartiere. Cosa che accadrà dopo
il successo della band.
Una
one hit wonder sono invece gli Harvey Danger, band nata a Seattle
nel 1992. La scatenata FLAGPOLE SITTA, divertente inno alla
masturbazione che parla dei malefici effetti della società sulla psiche
umana, resta l'unico Top 40 nella chart americana. Comparirà in molti
film, tra cui "American Pie" (scelta inevitabile visto l'argomento trattato...).
Ma il cosiddetto Modern Rock presenta anche un lato decisamente più duro...
Korn - Segui il capo verso il dirupo al N. 1

Con una copertina disegnata dal grande fumettista
Todd McFarlane, il 18 agosto esce nei negozi il terzo album dei Korn,
“Follow The Leader”. La band si è inserita sulla strada tracciata da alcune band di metà anni ’90, miscelando il suono rallentato e pesante dei
Pantera e l'aggressivo crossover di
Rage Against The Machine,
ottimizzando la ricetta che miscela punk, metal e hip hop, lavorando
sul dinamismo del ritmo ma mantenendo il suono più pesante che mai
(usando chitarre a sette corde).
Verrà classificata nu-metal. La band del paranoide
Jonathan Davis al blues del primo metal sostituisce l’hip hop, chiamando a collaborare gente come
Ice Cube, Tre Hardson dei Pharcyde e Fred Durst (nell’ironica "
All In The Family").
Davis e compari non solo stravolgono la struttura canonica della rock
song, assemblando in piena libertà strofe, riff, bridge e ritornello,
come evidenziato da grandi pezzi come la grandiosa
FREAK ON A LEASH, vero e proprio attacco all’industria musicale (uno dei tanti mossi dalla band). Il primo singolo è invece la trascinante
GOT THE LIFE,
vero e proprio anelito “a qualcosa di più” di Davis. Ma la band si
diverte anche ad alterare la normale sequenza dei brani: l’album inizia
con 12 tracce silenziose, partendo poi col brano N. 13. Questo perché a
Davis, superstizioso, non piaceva il fatto che l’album finisse con il
tredicesimo brano. I 12 perzzi silenziosi costituiscono un minuto di
silenzio dedicato a un fan della band, malato terminale di cancro.
L’album è il primo della band che esce per l’etichetta formata dal gruppo, la
Elementree Records, che proprio questa estate ottiene il primo disco di platino con l’album di debutto degli
Orgy, delicatamente intitolato
“Candyass”, trainato dalla loro cover di “
Blue Monday” (dell'originale dei New Order ho parlato a lungo nell'
Estate 1983).
“Follow The Leader”, grazie anche a un tour della band in stile
campagna presidenziale (definito “Kampaign”), diventerà il secondo
clamoroso successo dell’etichetta, con più di 10 milioni di copie
vendute. Niente male per i nuovi rappresentanti delle giovani
generazioni di nichilisti, incazzati e paranoidi…
Se i Korn sono
tra le forze emergenti del rock americano, c'è invece una band che ha
fatto il rock degli anni '90 che sta iniziando a perdere pezzi...
The Smashing Pumpkins - Siamo rimasti in tre...
"Adore"
è il quarto lavoro della band che si rivela profondamente invecchiata
dopo le meraviglie di “Mellon Collie”. D’altra parte la band arriva da
un periodo non facile, che li ha visti rimanere in tre, con il
batterista
Jimmy Chamberlin messo da parte a causa dei suoi problemi di droga (e sostituito con drum machine). E il leader
Billy Corgan
è stato profondamente segnato dalla morte della madre, alla quale
dedica un pezzo di questo nuovo album. L’album di fatto segna una netta
virata verso l’elettronica. D’altra parte già ai tempi del
fortunatissimo predecessore la band predicava che il futuro stava
nell’elettronica. Messe da parte le chitarre distorte, il trio vira
anche nell’immagine, addobbandosi in stile gotico-vampiresco nel video
di
AVA ADORE, il primo singolo, girato con un unico piano sequenza, con Billy novello Nosferatu.

La
genesi dell’album è oltremodo tribolata. Parte a Chicago, ma i primi
nastri non vanno bene a Corgan. E così si muove a Los Angeles. Il
produttore
Brad Wood viene licenziato e al suo posto viene chiamato
Flood. L’album è essenzialmente un lavoro di Corgan, dato che a quanto detto da lui,
D’Arcy e James Isha
non si son rivelati molto interessati al lavoro. Probabilmente tutto
questo emerge nel disco, che si rivela un mezzo flop. Nonostante le
buone recensioni e la campagna promozionale che vede la band impegnata
nel tour “An Evening with The Smashing Pumpkins“, finalizzato a porre
l'attenzione sui pezzi dell’ultimo album a scapito dei classici della
band. Negli USA parte bene, arrivando al N. 2, ma poi crolla. Va un po’
meglio all’estero, dove vende piuttosto bene (arrivando al N. 1 in vari
paesi), mentre "Ava Adore" si rivela un discreto hit, arrivando, tra
l'altro, al N. 11 UK. Ma forse i fan americani si son accorti più che
altro dal messaggio implicito contenuto in esso: la band non sta
semplicemente cambiando. Sta ormai disgregandosi.
E per concludere, ecco a voi un bel Crucipuzzle rock moderno...
Definizioni: 1) Temporaneamente defunto festival USA itinerante della musica alternativa; 2) gli anziani
protagonisti del pezzo dei Fastball l'hanno persa; 3) industria
attaccata dai Korn; 4) la band di "Closing Time"; 5) Cognome del leader
dei Matchbox 20; 6) Il suo revival è tra le mode del '98; 7) Quelle di
Billy stanno esplodendo, in tutti i sensi...; 8) Film in cui compare
"Flagpole Sitta"; 9) Alanis vi si è dedicata; 10) Natalie lo è nel suo
pezzo più famoso; 11) Stato americano da cui arrivano i Fastball; 12)
Su di esso Johnny Rzeznik vi ha trovato il titolo del suo hit; 13) Nel
loro album i Korn invitano a seguirlo; 14) Lo erano i Gatti di Brian
Setzer; 15) A quello di Dan Wilson è dedicata "Closing Time"; 16)
La loro città è stata musicata dai Goo Goo Dolls e da Alanis; 17)
Nazionalità di Sarah McLachlan; 18) Biondina che si sente nell'intro di
"The Way"; 19) Band che vuole trasferirsi nei quartieri alti; 20) Il N.
1 dei Goo Goo Dolls.E se non sapete proprio risolvere le definizioni, eccovele criptate (e mescolate)...
Thomas,
Swing, Zucche, Meditazione, Lollapazoola, Strada, Discografica,
Semisonic, Everclear, Iris, Americanpie, Randagi, Texas, Canadese,
Angeli, Giornale, Figlio, Straziata, Leader, JewelSe
Lollapazoola è temporaneamente estinto, l'estate 1998 è tuttavia teatro
di numerosi festival rock. In Italia si tiene all'autodromo di
Imola la prima edizione dell'
Heineken Jammin' Festival, tra il
20 e il 21 giugno. Pienone per Vasco, ma presenza anche di Ash, Tori
Amos, Natalie Imbruglia, Kula Shaker, Elisa e Jesus & The Mary
Chain. L'esperimento avrà successo e continuerà, ingrandendosi anno
dopo anno. In Gran Bretagna invece oramai il Festival per eccellenza è
Glastonbury,
chiamato affettuosamente Glasto. Nato negli anni '70, quest'anno vede
tra i protagonisti Pulp, Cornershop, Chemical Brothers, Bob Dylan,
Blur, Tricky, Primal Scream, Fo Fighters, Portishead e Tricky...
A Glasto, che si tiene il 26-27 giugni, risponde il
Prince's Trust
a Hyde Park, decisamente più pop con Boyzone, Shania Twain e All
saints, tra gli altri. E negli USA i nostalgici possono andare a
Bethel, dal 14 agosto, per festeggiare il 29esimo anniversario di
Woodstock con alcuni dei protagonisti dell'evento. Insomma, per tutti i gusti...
Gli
Smashing Pumpkins non sono i soli a perdere pezzi. Passiamo
l'Atlantico e passiamo al pop più commerciale per trovare una
situazione analoga che riguarda alcune ragazze speziate...
Pop albionico e dintorni: girls o boys, ma quasi sempre b(r)and...
Spice Girls – Per sempre? Mica tanto...
L’estate
1998 sul versante albionico segna ancora una volta il recupero di un
certo tipo di suono che sembra destinato a non morire mai (vedi che sta succedendo nel 2008...): l’Abba sound.
Non che i Fantastici Quattro di
Svezia siano tornati in campo. A loro bastano i proventi milionari
delle loro raccolte, che vengono continuamente acquistate a piè
sospinto nonostante gli spirilioni di dischi già venduti, per tacer del
progetto di musical che tra breve si
abbatterà come un maglio sia nel West End che a Broadway. Sta di
fatto che, in una generale tendenza al recupero del sound anni ’70,
spesso vampirizzato da produzioni di bassa lega, ci son alcuni singoli
che sono stati realizzati con i santini degli svedesi sul mixer...
VIVA
FOREVER delle Spice è uno di questi. Una ballata con titolo
spagnoleggiante che affronta il tema della perdita di una persona cara
e sta a metà strada tra i pezzi latineggianti della Madonna e le
melanconiche ballate sudamericane degli Abba. Tutto sommato è tra
le poche cose decenti
messe a segno dalle sciammannate. Il singolo rimette a posto le cose
dopo il mezzo pazzo falso della motowneggiante
STOP,
arrivata “solo” al N. 2 UK. Infatti, il pezzo scritto dalle cinque
con
Richard "Biff" Stannard (già
autore di altri loro hit come "
Wannabe"), diventa il settimo N. 1 delle
Spice,
arrivando al N. 1 UK il primo agosto e rimanendovi due settimane.
Tuttavia le
Spice hanno poco di cui essere allegre, visto che il 31 maggio hanno
perduto un pezzo. La rossa
Geri Halliwell,
autoconvintasi di
essere una
grande star e di avere una personalità travolgente con cui coprire le
evidenti lacune artistiche, decide che
la band è una gabbia che imprigiona il suo spirito artistico. E così il
31 maggio Geri ufficializza la propria uscita, salutando le amiche
con un bel gesto
dell'ombrello. E alla vigilia della parte americana dello Spiceworld
Tour, che viene intrapresa
comunque dalle quattro superstiti a partire dal 15 giugno.
D'altra parte, proprio la
pubblicazione tribolata di "Viva Forever" su singolo avrebbe dovuto far
sospettare che qualcosa non andava. Il pezzo infatti sarebbe dovuto
uscire l'11 maggio su un singolo dal doppio lato A, abbinato a "
Never
Give U On The Good Times". Poi il singolo viene posticipato. Allo show
della Lotteria Nazionale, tenutosi il 27 maggio, le Spice si ritrovano
in quattro, con Geri che si da malata. Ed eseguono "Viva Forever" con "Spice Up
Your Life", che sostituisce quindi la prevista "Never
Give U On The Good Times". Poi Geri se ne va. E quest'ultimo pezzo alla
fine viene depennato dal singolo, in quanto in esso la
"traditrice"
vi aveva una parte di rilievo e pertanto avrebbe dovuto essere
ri-registrato. Posticipato più volte finalmente il singolo di "Viva
Forever" esce a fine luglio.
"Viva Forever" viene pubblicata in quanto Geri vi canta solo nei cori. E Ginger compare
anche nel video, anche se sottoforma di un pupazzo. In esso, diretto da
Steven Box della Aardman (la casa produttrice di "Galline In Fuga" - nessun riferimento a Geri! - e
"Wallace & Gromit"), le cinque son infatti rappresentate da fatine.
Il video ha richiesto più tempo nella lavorazione dell'intero film
delle cinque, "Spiceworld".
Nonostante la scarsa promozione, il
singolo diventa un Top 5 paneuropeo, mentre non viene pubblicato negli
USA. Da ricordare, per gli amanti dell'ultratrash
l'allucinante
versione del pezzo realizzata dalle quattro superstiti con Big Luciano
al "Pavarotti And Friends" (l'orrore... l'orrore...).
Ma il popolo britannico, o
meglio, quella fetta del popolo britannico costituita da teenager con
la camera piena di peluches e da superchecche bisognose di modelli femminili, sta già trovando i
suoi nuovi beniamini, forniti su un vassoio d’argento dal premiato allevamento di Pete Waterman, ex Stock
Aitken & Waterman (no, non si son estinti a fine anni ’80!).
Steps - Scalata al paradiso (o all'inferno, a seconda dei punti di vista)

Sono
gli
Steps,
quintetto misto formato da tre fanciulle (
Claire Richards, Faye Tozer e
Lisa Scott-Lee) e due maschietti
più effeminati delle prime (
Lee Latchford-Evans e Ian 'H' Watkins).
Artefici di un pop facile facile, dopo un primo singolo di successo datato 1997, una
specie di orripilante techno-country intitolato "
5,6,7,8",
i cinque
firmano per la Jive Records e vengono affidati alle cure di Pete
Waterman, che inizia a plasmarli. Nelle sue intenzioni dovrebbero
essere una sorta di emanazione di fine millennio di band come Abba
(ovviamente
questi ultimi son su un livello nettamente superiore), Brotherhood Of
Man o Bucks Fizz, ma con l’aggiunta di una spolverata di Take That. E
così, sotto la sua guida, i
cinque otterranno una sfilza di hit a cavallo tra il 1998 e il 2001,
anno del loro scioglimento. E il primo Top 10 UK arriva con la cover in
salsa abbesca di un pezzo delle
Bananarama,
LAST THING ON MY MIND, che si piazza al N. 6. Praticamente
una ballata degli Abba con l'aggiunta di una ritmica dance (tanto che
verranno definiti "Abba on speed" - giocando sul duplice significato di
speed, velocità e droga...).
E in agosto il gruppo pubblica il N. 2 UK l'altrettanto abbesca
ONE FOR THE SORROW (praticamente "
The Winner Takes It All" parte 2) il primo di 14 Top 5 consecutivi (!).

E restando in tema di quartetti svedesi, alle
Bananarama e a un loro vecchio hit pensano anche gli
Ace Of
Base, che piazzano nella
Top 10 USA una cover piuttosto karaoke di
CRUEL SUMMER (per l'originale,
Estate 1983). In UK e Europa
invece funziona un loro pezzo
inedito, l'estiva
LIFE IS A FLOWER (N 5 UK), il pezzo più suonato dalle radio europee dell'anno. Entrambi son contenuti nell'album
"Flowers",
il loro terzo, che li riporta al successo. L'album negli USA invece
viene intitolato "Cruel Summer" e "Life Is A Flower" viene trasformata
in "
Whenever You're Near Me" (con nuovo testo scritto da
Mike Chapman).
Evidentemente
i quattro pensano che i fiori non piacciono agli americani...
Nonostante il successo dei singoli, i tempi di "
All That She Wants" e
"
The Sign"
son tuttavia lontani anni luce ormai...
Una curiosità: la cantante principale nei primi due dischi,
Malin "Linn" Berggren, lascia i maggiori oneri e onori alla sorella
Jenny in "Flowers". Nessun grave motivo: solo non ama essere sotto i riflettori e la fama acquisita la disturba.
Rimanendo in terra scandinava,
da segnalare anche il quarto Top 10 UK degli
Aqua,
MY OH MY, che in
realtà è stato pubblicato dal quartetto in patria nel 1997, prima del
botto di "
Barbie Girl".

Intanto, le
orme delle Spice ormai sono calpestate da numerose altre band. Le
All
Saints
tutto sommato rivelano una propria personalità che le rende più
vicine ai gruppi vocali R'N'B americani e questa estate la loro
classica
NEVER EVER, già N. 1 UK, arriva al N. 4 USA il 22 agosto.
Tuttavia le quattro pollastre intanto si son rese responsabili di
un'autentico delitto, una insulsa versione R'N'B della classica
UNDER
THE BRIDGE dei
Red Hot Chili Peppers, accoppiata con una cover di
LADY MARMALADE, grande successo del '75 delle
LaBelle. Parlando di
cover in salsa R’N'B da parte di gruppi femminili britannici,
ecco pure le sorelle
Cleopatra che rifanno pari pari
I WANT YOU BACK dei
Jackson 5.
Ma
ecco che in campo scendono il 6 giugno le
B*Witched, praticamente la
Spice Girls irlandesi, o meglio, la versione femminile dei Boyzone. Non per nulla due di loro, le gemelle
Edele e Keavy Lynch, son le sorelle di
Shaun Lynch dei Boyzone. E proprio il fratellone aiuta le due a trovare un manager, Kim Glover, che è proprietaria della
Glowworm Records, sussidiaria della Epic. E così le due, più
Lindsay Armaou e Sinéad O'Carroll firmano un contratto.

Le quattro ragazzine, vestite da maschiacci, debuttano così con
C'EST
LA VIE,
un poppettino che rimane due settimane in vetta alla UK chart,
diventando il primo di quattro N. 1 britannici consecutivi. E non solo:
le quattro sono il gruppo femminile più giovane mai arrivato al N. 1 in
Gran Bretagna. Il successo viene replicato in vari altri paesi e nel
1999 le ragazzine riusciranno anche ad ottenere un piazzamento nella
difficile Top 10 USA.
Potenza degli emigrati dell'isola di Smeraldo? Sta di fatto che suona
come se le Spice Girls avessero fatto una gita in Irlanda: bubble gum
pop con influenze celtiche...
I
gruppi di ragazze vendono bene, tuttavia poi iniziano a litigare,
rompono i maroni e alla fine rischiano di farti saltare i piani. Basta
vedere che è successo alle Spice. Per cui qualche produttore previdente
ha ben pensato: perchè
non provare a lanciare anche ragazze singole? Ed ecco così approdare al
N. 1 UK l'11 luglio BECAUSE WE WANT TO di Billie Piper.
La ragazza tuttavia ha già un certo curriculum. Prima appare in un
programma per bambini della TV britannica, poi partecipa a uno spot che
pubblicizza il settimanale musicale Smash Hits. Nel 1996 partecipa a un
singolo dance e poco dopo viene messa sotto contratto. E a 15 anni
diventa l'interprete più giovane che debutta al N. 1 UK. Il pezzettino,
che ricorda un po’ certo pop
anni ’80, si fa ascoltare. La carriera di Billie durerà giusto un paio
di
anni.
Ma non crediate che la ragazza sia sparita dalle scene. Si è riciclata
abilmente come attrice, diventando molto
popolare in UK, grazie anche al ruolo recitato in una delle serie cult
della Tv britanncia, “Dr. Who” (è Rose, la collaboratrice del
dottore a partire dalla nona stagione).
Dal canto nostro, riusciamo a piazzare nella Top 20 britannica la
terrificante GIMME LOVE di Alexia,
che però all'epoca non ha 15 anni, ma 31, nonostante si atteggi a teen
ager scema... Ah, lo sapete che Alexia è anche il nome di un disordine
del cervello? Ah, la cultura di Wikipedia...
Tornando
all'Irlanda, tuttavia, passiamo a un'altra pop band che arriva da
quell'isola, e siamo decisamente su un altro livello...
The Corrs - Come agguantare (finalmente) il successo grazie al remix...

C'era
una volta a Dundalk una coppia formata da
Gerry e Jean Corr. Il primo
impeigato amministrativo, la seconda casalinga. Tuttavia entrambi
nutrono un grande amore per la musica e fanno parte di una band, i
Sound Affair, che suona nei pub cover di band come Abba (rieccoli!) e Eagles. A
quei concerti assistono anche i quattro figli della coppia, che inziano
così a prendere confidenza con la musica... Queste le origini
del gruppo famigliare composto dalle tre belle sorelle
Andrea,
Sharon e Caroline e dal fratello
Jim. Il quartetto, nato come gruppo di
folk celtico, viene segnalato nientemeno che a
David Foster,
uno dei
produttori più importanti degli USA (tanto per fare due nomi, Chicago
e Celine Dion). E proprio l'interessamento di Foster fa ottenere
loro un contratto con la Atlantic nel 1995. Il primo album,
"Forgiven, Not Forgotten", complice un'apparizione
alle Olimpiadi di Atlanta del 1996 e un tour come band di apertura di
Celine Dion, trova la strada di molte classifiche, ma non di quella
della Gran Bretagna. Poi, nella primavera 1997 arriva il
suo successore,
"Talk On Corners", prodotto da
Glen Ballard, già
noto per "Jagged Little Pill" di Alanis Morissette. Tuttavia il lavoro
passa completamente ignorato in UK e così pure i primi tre singoli
estratti.

Poi si verifica la svolta: la band realizza una cover
di
DREAMS,
grande classico dei Fleetwood Mac per un album tributo alla band.
Il pezzo viene presentato (con la partecipazione di
Mick Fleetwood!) in un concerto ripreso dalla BBC in occasione della Festa di San
Patrizio. E una versione rimissata del pezzo viene pubblicata su
singolo, diventando il loro primo Top 10 UK (N. 6 a maggio). A questo
punto le cose cambiano nettamente. "Talk On Corners", ripubblicato con
la cover, dopo un periodo passato a impolverarsi sugli scaffali,
diventa in un batter d'occhio un best seller, arrivando alla vetta
della classifica degli album a fine giugno. Dominerà la classifica
UK per 10 settimane non consecutive, tra giugno 1998 e aprile
1999, diventando uno dei dischi più venduti in UK del decennio.
Il
successo dell'album è carburato anche dal nuovo singolo, che arriva al
N. 3 UK ad agosto. Si tratta di
un remix di un altro brano,
WHAT CAN I
DO, rimissata per l'occasione dei produttori inglesi
Tin Tin Out, già
responsabili di un Top 10 primaverile in proprio con la loro cover (con alla voce
Shelly Nelson) di "
Here's
Where The Story Ends", in origine dei
Sundays.
Durante
l'estate la fama dei Corrs cresce anche in tutto il continente. Dalle
nostre parti si fanno vedere, tra l'altro, al drammatico Pavarotti And
Friends, dove, in nome de una giusta
cuasa, si seviziano le orecchie dei malcapitati con inverosimili
versioni di brani pop cantante dai vari interpreti con il nostro Big
Luciano. In quel concerto Andrea suonerà il piffero (ehm...) pure durante
l'esibizione di "My Heart Will Go On" cantata dalla Dion...

E a proposito di Terra di San Patrizio, e dato che li abbiamo nominati prima a proposito delle B*Witched, ecco i
Boyzone.
I cinque di Louis Walsh ottengono il maggiore hit della carriera (e il maggior hit
dell'anno in UK) con
NO MATTER
WHAT, che arriva al N. 1 UK il 15 agosto, restando il vetta per tre
settimane. Una canzone pop molto tradizionale scritta nientemeno che
dall'accoppiata
Andrew Lloyd Webber (il Re del musical, papà di "Jesus
Christ Superstar" e "Il Fantasma Dell'Opera", giusto per dirne due) e
Jim Steinman (autore dei successi di Meat Loaf e di "
Total Eclypse Of
The Heart" di Bonnie Tyler) per il musical
Whistle Down The Wind.
Il
musical ha debuttato nel 1996 negli USA ma non è stato un grande
successo. Il primo luglio debutta nel West End londinese (in versione
nettamente riveduta e corretta registicamente rispetto a quella
americana) e per il suo lancio viene realizzato un album con i pezzi
del musical interpretati dalle pop star del momento. E come singolo
viene scelto il
pezzo interpretato dai Boyzone.
Il
successo del singolo è tale (N. 1 in 18 paesi!) che diventa
il
singolo di maggiore successo di sempre tratto da un musical (!),
nonchè, con buona pace degli U2,
il singolo più venduto di sempre in UK
da parte di una band irlandese. Tanto per dire quanto ha
successo, dopo quattro mesi vende ancora talmente tanto che la Polydor
ne abbassa il prezzo per non renderlo più eleggibile per la classifica,
in modo da non competere con il previsto nuovo singolo della boyband
irlandese. Lloyd-Webber e Jim Steinman scriveranno una pubblica lettera
di protesta. Oggi con i download praticamente tali espedienti sembrano
appartenere ad ere geologiche passate...

Già
che ci siamo accenniamo anche alle altre boy band. I
Backstreet Boys
stanno replicando oltreoceano il successo di
EVERYBODY (BACKSTREET’S BACK). Il
pezzo ha fatto da apripista al secondo album del gruppo, mentre è
incluso nel primo album americano, che, come già detto (vedi
Autunno 1997), è una sorta di
"Best Of" dei due primi
lavori internazionali del gruppo. E subito dopo arriva
la ballata che ha infestato le classifiche europee nel 1996, I'LL NEVER BREAK YOUR HEART. I
cinque tartarugati di Lou Perlman dunque fanno sfracelli negli USA.

Ma
c'è un'altra boy band che riesce a piazzare un singolo nella Top 10
americana. Si tratta della band più hot tra le 13enni britanniche,
ovvero i
Five (o 5ive).
Mentre la maxmartina
WHEN THE
LIGHTS GO OUT entra nella Top 10 di Billboard, i cinque ragazzotti si
piazzano al N. 3 UK il 20 giugno con
GOT THE
FEELIN’. E il loro album, intitolato
"5ive",
arriva in vetta alla UK
chart il 4 luglio. Venderà oltre 3 milioni di copie in tutto il Mondo.
La band attualmente produce poppettini-ini-ini con inserti
rap che, pur molesti,
tutto sommato non rappresentano abomini. Che arriveranno, non temete,
date loro tempo...
E ora beccatevi 'sto Crucintarsio Pop...

1)
Casa d'animazione famosa per le galline con cui lavorano le Spice; 2)
Serial BBC in cui reciterà la Piper; 3) Le santerelle da strada
londinesi; 4) I cinque assemblati da Louis Walsh; 5) Il cognome della
bionda abbesca; 6) I danesi... umidi; 7) Una delle All Saints; 8) I
quattro...pescivendoli di Stoccolma; 9) Il cognome di tre Assi; 10)
Quello
dei componenti di una boyband è indicato nel loro nome; 11) Nome di
battesimo della cantante acquatica; 12) Il nome di battesimo del
burattinaio dei cinque di Orlando; 13) Le ex cinque ora quattro del pop
britannico; 14) I Gradini di Waterman; 15) Il nome della leader dei
fratelli Corr; 16) Con la copertina dei Peperoncini ci vanno sotto le
Sante; 17) I quattro fiorai dell'estate '98; 18) Andrea e i suoi
fratelli; 19) Il nome di battesimo del leader dei Boyzone; 20) Cognome
di Claire degli Steps; 21) Nazionalità degli Abba.
Soluzioni: 1)
Aardman; 2) DrWho; 3) AllSaints; 4) Boyzone; 5) Faltskog; 6) Aqua; 7)
MelanieBlatt; 8) Abba; 9) Berggren; 10) Numero; 11) Lene; 12) Lou; 13)
SpiceGirls; 14) Steps; 15) Andrea; 16) Ponte; 17) AceOfBase; 18) Corrs;
19) Ronan; 20) Richards; 21) Svedese.
Ormai
ci siamo trasferiti in terra britannica, e perciò esaminiamo gli altri
grandi hit del periodo lanciati dalla classifica britannica. La parola
d'ordine è pop-dance, possibilmente con recupero di sonorità anni '70 e
'80.
Discoteque

Il 30 maggio irrompe al N. 1 britannico
FEEL IT, singolo
dei
The Tamperer feat. Maya che campiona un classico del 1981 dei
Jacksons, “
Can
You Feel It”, con le inconfondibili campane, combinato per l'occasione
col testo della misconosciuta "Wanna Drop a House (On That Bitch)", pezzo del 1996 degli
Urban Discharge
feat. She. Che si
tratti di un caso di vampirismo è evidente, tuttavia la rielaborazione
del pezzo è sufficientemente divertene per evitare la pena capitale.
Dietro la sigla tuttavia si nasconde un duo italiano:
Mario Fargetta e
Alex Farolfi, a cui si accompagna la cantante americana
Maya Days,
reduce dal musical "Rent". Ebbene si, due delle colonne di Radio Deejay
sono arrivate al N. 1 britannico (e otterranno nei mesi successivi
altri due Top 10). E per tutta l'estate una domanda risuona nelle
disco e nelle radio europee: "
What's she gonna look like with a chimney on her?".

Un
altro tormentone dance dell'estate si piazza al N. 2 UK e arriva dalla
Germania, sebbene la nazionalità dell'autore rappresenta decisamente
una novità per l'epoca. Si tratta infatti del DJ turco
Mustafa Gundogdu, meglio noto come Mousse T..
E il suo hit si intitola
HORNY '98 (arrapata/o). Mousse T. per l'occasione si fa accompagnare da due vocalist debitamente battezzate
Hot and Juicy... Si, siamo in
pieno ambito trucido, ma il pezzo funziona alla grande nelle
classifiche e in discoteca. Tuttavia Mousse T. non è l'ultimo
arrivato, anzi. Ha iniziato nel 1990 come tastierista di una band
chiamata Fun Key B. Nel frattempo, fonda uno studio di registrazione
personale e diventa un DJ molto popolare. Scrive pezzi per altri
artisti e nel 1993 fonda col collega
Errol Renalls la
Peppermint Jam
Records, etichetta di musica house e acid jazz. E nel 1998 ottiene l'hit
di dimensioni colossali.
Il successo del pezzo porta il DJ
in serie A e a realizzare remix per gente come
Tom Jones ("
Sexbomb") e
Michael Jackson. Da notare che le due ragazze che l'accompagnano
rispondono al nome di
Emma Lanford e
Nadine Richardson. La prima collaborerà ancora con il DJ, cantando in
un'altro Top 10 UK, "
Is It Cos' I'm Cool", del 2004. Nel 2006, "Horny" verrà unita in un mash-up con "
Bohemian Like You" dei Dandy Warhols, chiamato "
Horny As A Dandy".
A proposito di Germania, l'11 luglio si tiene a Berlino la nuova
Love Parade
che attira più di un milione di partecipanti. Tuttavia la
manifestazione viene vista come troppo "commercializzata" da alcune
frange che già dal 1997 hanno creato una manifestazione parallela e
opposta, che da quest'anno viene chiamata "Fuckparade" (ovvero "Fuck
The Love Parade")...
Un altro produttore di base in Germania, il poliglotta della dance
Sash!, invece piazza l’ennesimo N. 2 UK con
MYSTERIOUS TIMES, brano stavolta cantato in inglese dall'aspirante diva dance
Tina Cousin.
LOOKING FOR LOVE, cover (e come si sente!) di "
I Didn't Know I Was Looking For Love" brano del 1993 degli Everything But The Girl, diventa l'unico hit di
Karen Ramirez quando arriva al N. 8 in UK a luglio. In seguito è anche un buon hit europeo.
Ma
la musica dance riserva questa estate autentiche bombe...
Stardust - Polvere di Stelle francese
Il 22 agosto arriva al N. 2 UK un'autentica perla della house francese: MUSIC SOUNDS BETTER
WITH YOU
degli Stardust. In questo caso la definizione di one-hit wonder si presta perfettamente alla Polvere di Stelle. Infatti è una
collaborazione che dura giusto una canzone tra il cantante
Benjamin
Diamond e i produttori
Thomas Bangalter (metà dei
Daft Punk) e
Alan
Braxe. Dopo aver trionfato nelle discoteche estive, il
pezzo esplode nella chart UK a fine estate per poi diventare un enorme hit paneuropeo
durante l'autunno. Molti arriveranno a definirlo
il più grande pezzo house del
millennio...
Il singolo è basato su un campione di un brano datato 1981 di
Chaka Khan, "
Fate". Le origini del brano risalgono al
Rex Club di Parigi, dove i tre stanno suonando un live set. Bangalter e Braxe
realizzano una base su cui Diamond di getto inizia a cantare il titolo
del brano. Il giorno dopo i tre vanno in studio e realizzano la
versione definitiva del pezzo, aggiungendovi il campione di Chaka Khan. Nonostante
le offerte milionarie tuttavia i tre decideranno di non dar seguito
all'esperienza. Mentre Bangalter si riunirà a
Guy-Manuel de
Homem-Christo per lavorare al secondo album dei Daft Punk, Diamond e Braxe realizzeranno lavori solisti. Da notare che per mesi il
brano non viene accompagnato da un video, neppure quando sfonda in Gran
Bretagna. Quando arriverà tuttavia, il video sarà diretto dal grande
Michel
Gondry. Per la serie i francesi non badano a spese...
Ma gli inglesi non son da meno, dato che mettono in campo nientemeno che il DJ/produttore che sta per essere nominato il Re del Big Beat...
Fat Boy Slim - Norman inizia a ballare lo Skank
"Right about now, the funk soul brother. Check it out now, the funk soul brother!"
Quentin Leo Cook, nome d'arte Norman Cook,
già membro
di quella meraviglia anni '80 che rispondeva al nome di Housemartins, fondatore di vari esperimenti pop-dance, tra cui
Beats International e Freak Power, autore di hit dance sotto lo
pseudonimo di Pizzaman, sembra aver trovato l'alter ego definitivo,
ovvero lo Smilzo Grasso. Sotto tale identità ha già messo le mani su
alcuni lavori altrui ed è proprio grazie al suo frenetico remix che "Brimful Of
Asha" dei
Cornershop trova la strada per la vetta della UK chart.

E come Fatboy Slim il nostro
sforna in prima persona uno dei pezzi dance più memorabili del decennio, una sorta di
surf techno funk in acido che si piazza al N. 6 UK a fine giugno:
THE
ROCKAFELLER SKANK. Il singolo apre la strada al nuovo album del nostro, il suo secondo,
"You've Come a Long Way, Baby".
Il
pezzo rappresenta al meglio lo stile di Cook: campionamenti del
passato, ritmica adrenalinica e un sapore funk. Costruito attorno a un
campione vocale del rapper
Lord Finesse, campiona un pezzo Northern
Soul del 1972, "
Sliced Tomatoes" dei
Just Brothers, e "
Beat Girl", strumentale della
John Barry Orchestra dell'anno di grazia 1960. Il singolo diventa un hit europeo e trova anche la strada
della classifica americana, diventando il primo successo oltreoceano di
Cook dal 1990, anno di "
Dub Be Good To Me" dei Beats International. Il
video segna invece l'inizio della collaborazione di Fatboy Slim con il geniale
Spike Jonze, che produrrà altri video acclamatissimi come "
Praise You"
e "
Weapon Of Choiche".
E intanto Norman mette le sue manine, all'epoca d'oro, anche sui lavori di altri artisti. Come "Body Movin'" (con
video ispirato alla versione cinematografica di
"Diabolik" di Mario
Bava), secondo estratto dal nuovo album di un trio di ragazzi terribili (e geniali), una delle
uscite più clamorose di tutta l'estate 1998...
The Beastie Boys - Un pizzico sul collo di Mr. Spock"From
the family tree of old school hip hop / Kick off your shoes and relax
your socks / The rhymes will spread just like a pox / Cause the music
is live like an electric shock..."
Anticipato
dal fenomenale singolo
INTERGALACTIC, arriva a luglio nei negozi il quinto
formidabile album del trio hip hop formato da
Michael "Mike D" Diamond,
Adam "MCA" Yauch e
Adam "Ad-Rock" Horovitz.
"Hello Nasty" si
piazza al N. 1 su ambo le sponde dell'Atlantico, entrando nelle Top 10
di 17 paesi. Merito anche del primo
estratto, una sorta di delirio spaziale che si apre con una voce robotica al
vocoder (anticipando l'invasione che colpirà le classifiche a breve, da
"
Believe" in poi) che campiona
Rachmaninoff (nell'interpretazione
di
Les Baxter) e un pezzo dei
Crusaders quando ancora si chiamavano
The
Jazz Crusaders, "Love Is Blue" (ahimè nessun link). Il testo spazia da Mr. Spock ("
Like a pinch on the neck from Mr. Spock")
a Urano, dal rapper Kool Moe Dee a The Five Stairsteps. Memorabile
anche il video, girato a Tokyo, in cui i tre pilotano un robottone in
uno scontro con un
mostro di gomma su scenari di cartone. Altro che il Godzilla di
Emmerich! Se negli USA il singolo arriva al N. 28, diventa l'unico Top
5 della band in UK.
L'album
è anticipato da numerose voci, tra qui quella, messa in giro dalla band
stessa,
che si tratti di un album country
(!). La band è solita fare
scherzi del genere e sulla copertina della successiva raccolta "The
Sound Of Science" racconteranno una storiella inverosimile che
vede Mike D colpito da un oggetto volante non identificato perdere
la memoria e credere di essere un cantante country di nome Country
Mike. E dato che lo psichiatra dice di assecondarlo, la band lo avrebbe
assecondato fino a che non ha riacquistato la ragione... Ovviamente è
una
panzana inventata dai tre mattacchioni, ma nel 2000 Mike realizzerà
(solo per parenti e amici)
"Country Mike's Greatest Hits", una raccolta di pezzi country. Diventerà uno dei bootleg più richiesti su Ebay dai fan della band...

Alla
fine quando l'album esce il 22 luglio, vende negli USA in una sola
settimana quasi 700.000 copie. Il lavoro segna il ritorno dei tre a New
York, dopo circa dieci anni passati in California. Il lavoro,
realizzato in collaborazione con il produttore
Mario Caldato Jr.,
che segue la band dai tempi di "Paul's Boutique" (1989), segna anche
l'ingresso tra i collaboratori di
Mix Master Mike, eletto nel 1996
migliore DJ del mondo, che prende il posto del dimissionario
DJ Hurricane.
E la nuova collaborazione porta ad un'ulteriore evoluzione del suono della
band, sempre più mirato verso un suono alternativo, con un inserimento
ancor più massiccio di pezzi strumentali ed esplorando anche forme
inedite per la band, come la ballata.
Da notare che l'album
vincerà il Grammy come miglior disco alternativo, mentre
"Intergalactic" ne vincerà uno come miglior singolo rap.
Per l'unica volta nella storia un artista hip hop vince anche un premio destinato alla
musica alternativa.

E
rimanendo
in ambito fantascientifico non possiamo non parlare di
LOST IN SPACE degli
Apollo 440. Si
tratta della formidabile versione Big Beat (N. 4 UK) del tema dell’omonimo
telefilm d’annata, realizzata dal gruppo elettronico di Liverpool per il film
ispirato a quella serie. Se il film passerà alla storia solo per aver
deposto dal N. 1 della classifica settimanale degli incassi USA il
“Titanic” di James Cameron (rimasto in vetta per mesi), la nuova versione
del tema del telefilm è decisamente godibile. E a luglio gli Apollo 440
si uniscono nientemeno che a
Jean Michel Jarre in
RENDEZ-VOUS 98,
dedicata, anche questa, ai
Mondiali di Calcio Francesi...
E indovinate allora di che si parla ora...
La Partita di Pallone
L’evento
sportivo dell’estate 1998 sono sicuramente i
Mondiali di
Calcio che si svolgono in Francia. E l'evento ha le sue notevoli
ripercussioni sulle classifiche musicali del Vecchio Continente e delle
Isole Britanniche. Strana sorte quella degli inglesi, che,
ringalluzziti
dopo l'europeo casalingo del 1996 (vinto dalla Germania), sperano che
questa sia la volta buona. Ovviamente non lo è, ma prima
dell'eliminazione della nazionale inglese la speranza porta molti
inglesi a comparare molti singoli a tema... Si potrebbe dire che la UK
chart sia attraversata da una particolare forma di febbre che, citando il romanzo di Nick Hornby e il relativo film, è la "Febbre a 90°", ovvero quella per il
pallone...

E
così, accanto alla resurrezione della deliziosa
THREE LIONS dei
Lightning Seeds, l'inno degli
Europei di due anni prima, che nella
versione ’98 ritorna in vetta alla UK chart
il 20 giugno, soffiandolo alle B*Witched, e rimanendoci 3 settimane.
Gli Inglesi ci credono ancora: il calcio sta per tornare a casa... E
così, al
N. 2 UK, alle spalle dei Lightning Seeds si piazza
VINDALOO di
Fat Les,
nome dietro cui si cela un gruppo a dir poco composito, formato nientemeno che da
Alex James dei Blur, dall'attore
Keith Allen (specializzato in hit calcistici, avendo scritto con i New Order l'inno associato a Italia '90, "
World In Motion" )
e dall'artista
Damien Hirst.
Memorabile il video, che sfotte quello di "
Bitter Sweet Symphony"
dei Verve. Inutile
dire che entrambi i singoli crollano subito dopo l’eliminazione della
nazionale inglese... Ma non prima di aver venduto una carrettata di
copie. E ancora oggi entrambi i pezzi vengono cantati negli stadi britannici.

Un mezzo fiasco in termini di vendite invece
l’inno uffciale adottato dalla BBC, ovvero
(HOW DOES IT FEEL TO BE) ON
TOP OF THE WORLD, ad opera di
England United, nome dietro il quale si nasconde una strana accozzaglia di gruppi:
Spice Girls, Echo & The Bunnymen, Space e Ocean Colour Scene.
Conclusione: doveva attirare i fan del pop e dell'indie, invece tutti
lo schifano. Come ci si sente in vetta al mondo? Beh, considerato
tutto, calcisticamente parlando, è una domanda che sarebbe meglio non
rivolgere agli inglesi... Non l'hanno capito neppure gli ex
anarcoidi
Chumbawamba, a cui va anche peggio con
TOP OF THE WORLD (OLE,
OLE, OLE). Vabbè buttarla in
pezzi facili per fare soldi con la scusa di destinare i proventi al
sovvertimento del sistema, ma il pezzo è proprio brutto...
Non
che i pezzi scelti come inni ufficiali della manifestazione francese
siano da meno, tutt'altro! Il trionfo dei padroni di casa si
accompagna al fastidiosissimo coro del pezzo ufficiale della
manifestazione...
Ricky Martin - Scuote il suo bon bon per i calciatori

Trattasi di
LA COPA DE LA VIDA. Esempio di
tamarraggine suprema, la canzone segna il ritorno dell’ex Menudo dopo
il successo di “
Maria”,
di cui, giusto per non confondere il pubblico, è
quasi la copia carbone (in peggio). Mentre
“Maria” è riuscita a introdursi nella chart britannica, questa
nuova proposta non riesce a invadere le Isole Albioniche. Non penso che
Ricky si sia preoccupato, dato che il singolo è un hit mondiale
delle dimensioni di un leviatano: arriva al N. 1 in 60 paesi! Questo
grazie anche al formidabile traino pubblicitario offerto
dall'esibizione del cantante durante i Mondiali. Se ben ricordo, la
canta sia nella Cerimonia di Apertura sia prima della Finale tra
Francia e Brasile. Se in Europa esce la versione originale in spagnolo,
inserita nell'album uscito a inizio '98,
"Vuelve", negli USA, meno sensibili a quello che chiamano "soccer", il pezzo esce in versione inglese, intitolata "
The Cup Of Life", e verrà incluso nell'album del 1999
"Ricky Martin", quello della "Vida Loca", cantando la quale l'anno prossimo Ricky sculetterà dal N. 1 USA e UK...

Il portoricano non è tuttavia l’unico che si guadagna la pagnotta
approfittando dei mondiali del pallone. C’è pure
Dario G (nome di derivazione calcistica, vedi
Autunno 1997) che ci
propina la "fantasia musicale"
CARNIVAL DE PARIS,
brano che poi verrà impiegato anche nelle successive manifestazioni
calcistiche (compresi i recenti Europei). Il video è praticamente la
versione calcistica del suo precedente "
Sunchyme".
Ed
eccovi un bel Sudoku. Basta sostituire ai colori le prime nove lettere
dell'alfabeto, da porre in base alle definizioni riportate sotto
(iniziali delle soluzioni)

Rosso) Gruppo di cui Bangalter è metà;
Giallo) Lord che collabora con Fat Boy Slim;
Verde) L’hit dei Ragazzi Bestiali;
Azzurro) Una delle band coinvolte in England United;
Arancio) Quella della vita la canta Ricky;
Rosa) Così si sente Mousse T;
Grigio) Lo è il Beat di Fat Boy Slim;
Blu) Segue Dario;
Marrone) I 440 persi nello spazio.
Soluzioni:
Daft Punk, Finesse, Intergalactic, Echo & The Bunnymen, Copa, Horny, Big, G, Apollo

Che ne dite di passare ora a un po' di R'N'B e Hip Hop?
Tutte le tonalità del black
E
iniziamo
proprio dall'Hip Hop. La classifica estiva degli album USA è
praticamente
dominata da colonne sonore e album di questo genere. Le già citate
colonne sonore di
"City Of Angels" e "Armageddon" passano rispettivamente tre e due
settimane al vertice. Tuttavia tra loro si infilano ben quattro album
hip
hop. Del maggiore successo della stagione, ovvero dei Beastie Boys,
abbiamo già parlato poco fa. Ma loro vanno oltre i confini del
genere. Va invece
segnalato che vi sono due album di un'etichetta che arrivano al N. 1,
ciascuno per due settimane. Il primo dal 20 giugno, il secondo dal 22
agosto.

L'etichetta è la
No Limit Records, nata a Richmond nel
1990 (cesserà di esistere nel 2003). Il nome deriva da quello del
negozio di dischi in cui viene creata da
Percy Miller, meglio noto al
pubblico come
Master P.
Narra la leggenda che l'abbia fondata con i 10.000 dollari ricevuti dal
nonno come eredità. Ed è proprio Master P a piazzare a giugno
al N. 1 USA
"MP Da Last Don",
il suo settimo album e secondo N. 1
consecutivo (venderà più di 4 milioni di copie). Rapper
grossolano (come d'altra parte tutta la banda della No Limit), è
più che altro un
perfetto businessman con un vero e proprio impero (con tanto
di erede designato, il figlio Romeo) fondato sul rap. Propone un
rap tutt'altro che raffinato, a metà strada tra quello "sporcaccione"
sudista e il "gangsta". Questo tipo di rap è all'epoca
osteggiato dalle major, e questo fa la sua fortuna, perchè è
l'unico (per fortuna) a
propinarlo. Il doppio cd che esce questa estate viene spacciato per il
suo
album del ritiro (tenterà di diventare un giocatore di football
americano...). La mossa evidentemente funziona, ma tra due anni
verrà smentita da
"Only God Can Judge Me" (un titolo un programma...).
I GOT THE HOOK UP
è l'hit estivo (tratto dalla colonna sonora del film omonimo,
interpretato dal rapper) e segue alla stessa posizione, ovvero al N.
16 USA la precedente fastidiosissima
MAKE EM'
SAY UHH!, realizzata dal rapper assieme ad alcuni suoi accoliti:
Silkk The Shocker (suo fratello minore)
, Mia X e
Mystikal.

Ad
agosto arriva al N. 1 invece il debutto per la No Limit di
Snoop Dogg,
che passa al suono caratteristico dell'etichetta, una sorta di mix tra
quello West Coast e Dirty South, con l'album
"Da Game Is to Be Sold, Not to Be Told". Snoop
ha mollato l'etichetta che l'ha portato al successo, la
Death Row, per
una serie di motivi. Il suo pigmalione
Dr. Dre se n'è
andato per conto suo nel 1996 per beghe contrattuali, l'amico
Tupac è stato ammazzato e il
"paron"
Suge Knight ormai fa più notizia nella cronaca nera. Legato a
un contratto capestro, il nostro riesce a liberarsene, "regalando"
all'etichetta e al suo (ex) capo un'ultima registrazione, affettuosamente chiamata
"
Fuck Death Row".
Il passaggio alla No Limit, che di fatto è
l'etichetta indipendente più popolare del periodo, porta anche
all'accorciamento del
nome, che da Snoop Doggy Dogg passa a Snoop Dogg. Ovviamente per
molti il passaggio equivale ad un tradimento. E l'album non viene
accolto molto bene dalla critica. Tuttavia, come testimonia la posizione in
classifica raggiunta, vende bene. Praticamente mette in atto il titolo,
"
l'importante non è essere sulla bocca degli altri, l'importante è
essere venduti (o meglio vendere)". Il primo singolo è
STILL A G THANG,
che arriverà al N. 19 USA a settembre.

Tupac
è morto ma nelle classifiche c'è già il suo degno erede, che con lui
condivide una vita decisamente violenta. Il 6 giugno arriva sparato al N. 1
USA
"It's Dark And Hell Is Hot", debutto per la Def Jam di
DMX (all'anagrafe
Earl Simmons,
il nome d'arte deriva da una drum machine digitale) e primo dei 5 N. 1
consecutivi che raggranellerà. L'album, cupo e gotico a partire
dal titolo,
di fatto rilancia l'Hardcore
hip hop,
ovvero quella frangia dell'hip hop più "dura e pura",
caratterizzata da sonorità più dure e testi diretti e violenti. E si guadagna al
contempo il rispetto negli ambienti più legati alla strada e il
successo commerciale. Tutta
un'altra cosa rispetto all'hip hop propinato da Puff Daddy, una cui
produzione viene tuttavia campionata nel singolo
GET AT ME DOG (N. 39
USA) (i cani - ovviamente aggressivi - sono una mania del rapper). L'estate non passa tranquilla per DMX, che viene arrestato
con l'accusa di aver violentato una spogliarellista nel Bronx.
Verrà scagionato dall'esame del DNA... Non temete avrà mooolte altre
rogne con la giustizia...
Passiamo a qualcosa di più tranquillo?

Incrocio tra Hip
Hop e R'N'B tutto al femminile è quello
di
Nicole Monique Wray, meglio nota come
Nicole, che si abbina a
Missy Elliott (reduce dal successone dell'album "Supa
Dupa Fly") per
MAKE IT HOT,
produzione del futuro Re Mida
Timbaland che giunge al N. 5 USA in
agosto. Se Missy si sta avviando a diventare una delle figure più
importanti e innovative del panorama hip hop, questo resta invece
l'unico hit per la bella Nicole.
Un altro rapper ha dimostrato di essere un ottimo businessman. A dire il vero, definirlo solo businessman è poco, dato che sta
percorrendo raidamente la strada verso il titolo di Star N. 1 di
Hollywood. Si tratta di Will Smith, che per l'estate estrae dal
fortunato album “Big Willy Style” l’ennesima
vampirizzazione
di un classico del passato. Stavolta tocca a JUST THE TWO OF US, che
nella versione originale, del 1981, era interpretata da Billy Preston e
Groover
Washington Jr.
Il buon Willy la rifà alla sua maniera, ovvero rap nelle
strofe
e melodia del ritornello originale in bella evidenza. Il pezzo viene
trasformato da canzone d'amore in un pezzo dedicato al rapporto tra
padre e figlio. E infatti nel video
compare anche il figlio di Will, Jaden Christopher Syre, che in seguito
interpreterà con il babbo "Alla
Ricerca Della Felicità"... E parlando di cinema, la versione di Will
verrà ripresa in un divertente duetto tra Dr. Male e Mini Me nel secondo episodio di "Austin Powers".

Tra
i pezzi dell’estate americana c’è sicuramente la raffinata
ANYTIME di
Brian McKnight,
ballata (dui cui tuttavia esiste anche un
remix ritmato che funziona non poco nelle radio USA) che arriva nella
Top 5 airplay USA. Ebbene si, anche in questo caso un brano non
pubblicato su singolo che funziona alla grande. L'ex cantante del
coro delle Chiese Avventiste del Settimo Giorno vende oltre due milioni
di copie dell'album omonimo. Un'altra ballatona R'N'B sta andando molto
bene in Europa questa estate, dopo aver sbancato la chart americana in
primavera, raggiungendone la vetta. Si tratta di
ALL MY LIFE degli ex membri dei Jodeci
K-Ci & JoJo, di cui parlerò in altra occasione. Ha funzionato
alla grande in primavera, arrivando al N. 1 USA, e funziona anche per
buona parte dell'estate, il singolo N. 1 dell'anno negli USA, ovvero
TOO CLOSE
dei
Next,
un bel R’N’B ballabile che un po’ a
sorpresa invece non sfonda al di qua dell’Atlantico. Per vederla al N.
1 della classifica UK ci vorrà, purtroppo, la mediocre
cover karaoke ad opera dei Blue datata 2001.

Il
destino dei Next tuttavia è comune a molte altre band vocali R'N'B
americane degli anni '90 che ottengono un grande successo in patria con
brani che invece i britannici snobbano, salvo poi acquistarne in massa
qualche cover karaoke ad opera della boy band di turno. E la cosa
succede anche questa estate, quando
FREAK ME del quartetto degli
Another Level
(praticamente i Blue versione 1.0, verranno cestinati quando questi
ultimi, dal maggiore potere onanistico, verranno assemblati) arriva
alla vetta della UK chart il 18 luglio. Si tratta infatti della cover
fotocopia di un
sensuale N. 1 USA datato 1993 per un gruppo R’N’B americano, i
Silk, all'epoca snobbato dai sudditi di Elisabetta...
I Voices of Theory, praticamente la versione latina dei Boyz II Men, invece approdano in Top 10 USA per l'unica volta con SAY IT.

Chi invece non è destinato a fermarsi a un solo hit è
Usher Raymond che, dopo aver raggiunto il N. 1 UK
con “
You Make Me Wanna” (vedi anche
Autunno 1997) e il N. 1 USA con "
Nice & Slow", piazza al N. 2 USA
MY WAY,
fermato solo da Brandy & Monica. Il pezzo è title-track del suo
secondo album, che sta avviandosi verso gli oltre 6 milioni di copie
vendute negli USA. Ovviamente il brano non ha niente a che fare con il
pezzo cantato da Frank Sinatra e migliaia di altri. Anche Usher
tuttavia sembra al momento colpito dalla "
maledizione britannica dell'R'N'B".
Infatti se il suo singolo “You Make Me Wanna” è arrivato, un po' a
sorpresa, in cima alla classifica britannica, il suo successore,
nonostante abbia conquistato la vetta di quella americana, si è
rivelato un sonoro fiasco oltremanica, tanto che questo terzo singolo
non viene neppure pubblicato in Gran Bretagna. Niente paura, a partire
dal suo terzo album, "8701" del 2001 non sbaglierà più un colpo, su
ambo le sponde atlantiche...
Un altro cantante R'N'B è
Jon B. (
Jonathan David Buck).
Jon ha iniziato come autore per la La Face Records di Babyface e L.A,
Redi (la stessa per cui incide Usher). Arrivato al secondo album
solista, ottiene il suo più grande hit (N. 7 USA) con il doppio lato A
ARE U
STILL DOWN /
THEY DON'T KNOW. Nel primo pezzo compare anche Tupac, e questo probabilmente influisce non poco sul suo successo.
BE CAREFUL, N.
7 UK e grande hit radiofonico negli USA ci porta invece a conoscenza di
Sparkle (all'anagrafe Stephanie Edwards),
scoperta di R. Kelly
(che duetta con lei nel pezzo). Oddio, conoscendo le abitudini del
losco individuo la definizione
“scoperta” è un po’ ambigua. Ma nel caso di Sparkle si tratta
esclusivamente di "scoperta artistica". Anche perchè a quanto
successivamente emerso, R. Kelly, a cui piacciono, come ben noto
anche alla legge, molto giovani, era intento a scoprire le grazie della
nipote della cantante, le cui prestazioni col cantante/produttore
vengono pure immortalate in un video che girerà per la rete
(evidentemente la zia non le ha detto abbastanza chiaramente di "
stare attenta"...).
Storiacce a parte, Sparkle è stata notata da R. Kelly che l'ha
fatta cantare nei cori del primo album di Aaliyah, altra sua scoperta
(notoriamente anche qui in tutti i sensi), e in "Share My World" di
Mary J. Blige. E ora la ragazza sembrerebbe destinata a una propria
carriera, che viene inagurata con questa bella ballata e con un
album che va bene. Purtroppo poi la ragazza lascerà l'etichetta del
mentore per passare alla Motown. Il suo secondo album farà fiasco e poi
scoppierà la storiaccia della pornonipote. Passato il momentaccio la si
rivedrà a Las Vegas cantare con l'amica Toni Braxton.

Sul versante
pop-soul britannico da segnalare alcuni brani di notevole
successo. In
primis
LIFE di
Des’ree. Il brano si ferma al N. 8 UK, ma diventa un
enorme hit in mezza Europa, Italia compresa, dove si insedierà al N.
1. Non sarà invece un hit in America, dove la sua precedente "
You Gotta Be"
invece era arrivata in Top 10. Il successo del pezzo nei paesi non
anglofoni è probabilmente aiutato dal fatto che il testo assume
un'importanza minore. Perchè dico questo? Perchè questo brano vincerà
nel 2006 un poco ambito sondaggio della BBC sul peggior testo della
storia del pop. Sembra che il "merito" sia dovuto in particolare alle
seguenti strofe dylaniane: "
I don't want to see a ghost, it's the sign that I fear most / I'd rather have a piece of toast and watch the evening news". Ovvero: "
non
voglio vedere un fantasma, è il segno di cui ho più paura / preferisco
prendere un pezzo di pane tostato e guardare il telgiornale". A
questo punto potremmo far partire un nuovo sondaggio: che droga aveva
preso Des'Ree? Lei si giustificherà dicendo che è una canzonicina
semplice che parla di paure, superstizioni e viaggi. Sta di fatto
che dopo di questa non ne azzeccherà più una...

Rimanendo in ambito britannico, c'è da segnalare anche il ritorno
di
Mick Hucknall, ormai unico elemento dei
Simply Red, che arriva al N.
1 britannico con l'album "Blue", trainato dal Top 10
THE AIR THAT I BREATHE, cover R'N'B dello
splendido classico portato al successo dagli Hollies (vedi
Primavera
1974). La band britannica R'N'B (seppur ben intriso di pop easy listening) di maggior successo del periodo sono però i
Lighthouse Family, il cui secondo album sta vendendo a palate. Il duo è arrivato al quarto Top 10 tratto dal disco:
LOST IN SPACE (da non confondere ovviamente con il pezzo degli Apollo 440), mentre la
precedente
HIGH è ancora in giro nelle classifiche europee a più
di 6 mesi dall'uscita. Ne riparlerò.
Pop
reggae per l'americana dell'Oklahoma
Lutricia McNeal,
una che ha trovato l'America in... Svezia. La cantante con uno dei nomi
più allucinanti della storia è infatti arrivata in Europa dove si è
associata ai produttori svedesi
Rob'N'Raz (già noti a fine anni '80 per una collaborazione con Leila K - qualcuno ricorda "
Got To Get"?),
con cui ottiene alcuni hit in Svezia. Poi avvia una carriera solista
che le frutta una manciata di grossi hit europei di cui
STRANDED, N. 3 UK, è il maggiore.
E
con Lutricia abbiam parlato di Svezia. E dalla Svezia arriva anche un
altro artista di grande successo questa estate. Tuttavia per parlarne
ci dobbiamo spostare più verso il pop-rock (abbinato a un sano quiz per
testare le vostre conoscenze in materia: per ogni terna di domande la
prima risposta vale 1 punto, la seconda 2, la terza 3)... E non barate
usando internet!
Rock in The UE
Eagle-Eye Cherry - L'ultima notte di Occhio d'Aquila
"Take this wine and drink with me / Let's delay our misery"

Eagle-Eye.
No, non è un nome d'arte. È proprio il suo nome. Come chiamiamo il
bimbo? Ma Occhio d'Aquila, amore! Beh, sempre meglio di certi nomi che
ultimamente certi calciatori affiabbiano ai figli...
Eagle-Eye Lanoo Cherry nasce in Svezia nel 1971. Suo padre è il grande trombettista jazz
Don Cherry ed è il fratellino minore della già nota
Neneh Cherry.
E con Neneh passa parte dell'infanzia in tour con papà. Dopo aver
passato una dozzina di anni negli USA, dove tenta anche la carriera
d'attore, nel 1996 il nsotro torna in Svezia per dedicarsi
esclusivamente alla musica. E lì scrive e registra l'album di debutto,
"Desireless". E dal suddetto album pubblica come singolo nell'ottobre 1997 un singolo,
SAVE TONIGHT. Il
pezzo parla di un'ultima notte con l'amata prima di un'inevitabile
partenza e invita appunto a conservare il ricordo di quei momenti.

Il
successo arriva prima in Svezia, dove arriva al N. 2, e poi si espande
in tutta Europa tra la primavera e l'estate 1998. E proprio questa
estate entra nella Top 10 britannica, piazzandosi al N. 6. Arriverà al
N. 5 USA a cavallo tra il 1998 e il 1999. Eagle-Eye riuscirà a piazzare
anche un secondo Top 10 in UK, "
Falling In Love Again".
I suoi successivi lavori otterranno un discreto successo, ma non
riuscirà più ad egualiare il successo del suo singolo di debutto.
Quiz:
1) Con che artista senegalese Neneh Cherry ha duettato in "Seven Seconds"?
2) Qual'è stato il primo successo di Neneh Cherry datato 1988?
3) Qual'è stato il primo grande hit dei produttori di quel brano?
E se il buon Eagle-Eye passa la nottata presumibilmente trombando con
l'amata, c'è invece chi ci invita a passarla ballando... Sono i Mavericks, che ottengono a sorpresa uno degli hit britannici più consistenti della
stagione con DANCE THE
NIGHT AWAY. La formazione pop
country tex mex (giusto un'etichettina...) è nata nel 1989 a Miami per opera di Raul Malo e Robert
Reynolds. Nel corso degli anni precedenti il gruppo ha già fatto comparsa più volte nelle classifiche country USA, ma
questa è la loro prima e unica incursione nelle classifiche pop. Mentre
il singolo arriva al N. 4 UK rimanendo in classifica parecchie
settimane nella Top 10, l'album che lo contiene, "Trampoline", si
piazza nella Top 10 britannica degli album. Mentre in Europa la band
sta ottenendo un successo inaspettato, negli States invece viene
snobbata, stranamente, visto il successo dei lavori precedenti. La band si
scioglierà nel 2003 e il cantante Raul Malo si dedicherà alla carriera solista.
4) Che pezzo si sente all'inizio del video dei Mavericks?
5) Vi ricordate come si intitolava il pezzo lanciato nell'estate 2002 da Raul Malo?
6) Che band ha inciso nel 1979 un hit con lo stesso titolo di quello dei Mavericks?
E dopo la notte che arriva? Ma la mattina. E questa estate la mattina è Pura...
Placebo - Le amiche di Brian
Brian Molko.
Quello che avrebbe tanto voluto essere il frutto delle nozze tra David
Bowie e Marc Bolan e che alla fine potrebbe essere considerato la
(lontana) zia
in acido di certe pop star con chioma ad ananasso che la Germania
esporterà nel nuovo millennio...
Quest'estate Brian e i suoi Placebo, ovvero Stefan Olsdal e Steve Hewitt, mettono a segno uno dei pezzi che provocano più polemiche dell'anno. Con
una struttura ritmica ipnotica che
ricorda la di poco precedente "Ava Adore" degli Smashing
Pumpkins (già vista prima), PURE
MORNING ha un testo che è un autentico concentrato di provocazioni. Con
esso Brian celebra dell'amicizia con le fanciulle, in modo
decisamente
alternativo. A quanto pare queste sue care amiche (definite
"sanguinanti", riferendosi alle mestruazioni, per distinguerle dagli
amici maschi) gli forniscono l'erba, e son
ben disponibili a fornirgli qualunque altra cosa, magari vestite in
pelle... D'altra parte un amico con il seno e tutto il resto è meglio...
E
il video non è da meno, con Brian che sembra sull’orlo di suidicarsi, salvo poi riservare una sorpresa.
Il
barno arriva alla N. 4 UK e anticipa l'album
"Without You I'm Nothing", che segna il definitivo decollo internazionale della band.
Va detto che inizialmente la traccia dovrebbe finire sul lato B di un
singolo, ma la band ne è talmente soddisfatta da promuoverla a pezzo principale del
primo singolo tratto dal nuovo lavoro.
Ma cos'è una mattina
pura? Beh, è la mattina di Brian, quando lui va a letto mentre il
resto del mondo si sveglia. In quel momento la solitudine lo assale e
l'unica cosa che vorrebbe è un amico/a a cui aggrapparsi mentre si
addormenta. Che tenero, eh? Certo, se l'amico ha le tette ed è vestito
in pelle, meglio...
"A friend in need's a friend indeedA friend with weed is betterA friend with breast and all the restA friend who’s dressed in leather"7) I Placebo son mai stati a San Remo?
8) Come si chiamva il marziano alter ego di Bowie nei primi anni '70?
9) A che film, dedicato a un loro nume tutelare, Brian e soci hanno partecipato?

Se Brian Molko non è un tipino facile, neppure la cantante della
prossima band può essere considerata un tipo semplice... Parlo di
Shirley Manson dei Garbage. Il quartetto, dopo aver piazzato in Top 10 UK il singolo “
Push
It” al N. 1 degli album il secondo lavoro,
“Version 2.0”, porta tra i
primi 10 di Britannia anche la seconda traccia estratta,
I THINK I’M
PARANOID, una sorta di "millefoglie musicale" (oltre un centinaio di
tracce!) che diventerà ulteriormente
popolare grazie a uno spot TV. Il brano, a detta di
Butch Vig,
parla dell'industria musicale. E una strofa ("
If I feel down, prop
me up with another pill") fa riferimento a un fatto
accaduto: un giorno Shirley non sta bene e un
collaboratore le da una pillola per calmarla... Non ha funzionato...
10) Come si intitola il pezzo che i Garbage hanno scritto per 007 nel 1999?
11) Di che storico album di inizio anni '90 Butch è stato produttore?
12) Tra i brani citati in "Push It" ce n'è uno di una band californiana. Sapete il nome della band?

Doppio
Top 10 britannico per gli "Oasis depressi dei poveri", ovvero gli
Embrace, che
piazzano prima
COME BACK TO WHAT YOU KNOW (nessun video migliore su youtube) e poi
MY WEAKNESS IS NONE OF
YOUR BUSINESS. Entrambi i brani vengono tratti dall'album di debutto della band,
"The Good Will Out", che arriva al N. 1 UK il 20 giugno. Il ngrupo guidato dai fratelli
Danny e Richard McNamara
quindi parte col botto. I due album succesisvi tuttavia venderanno
molto meno e la band rischierà di sparire. Non succederà, grazie a un
brano gentilmente concesso da
Chris Martin dei Coldplay,
che li resusciterà nel 2004. E dato che abbiam parlato di calcio prima,
nel 2006 toccherà a loro il tema ufficiale dei Mondiali per la BBC...
13) Parlando
di pezzi calcistici, qual'è il vero titolo del brano che sulle nostre
sventurate curve è diventato famoso come "Po Po Po Po Po"?
14) Come si intitola il primo album dei Coldplay?
15) E riparlando di pezzi calcistici, che pezzo dei Village People risuona spesso negli stadi europei?
Tra i recuperi
eccellenti di questa estate, vale la pena segnalare
YOU’RE THE ONE THAT
I WANT,
storico duetto da "Grease" tra
John Travolta e Olivia Newton-John che,
uscito per festeggiare il ventennale del film, arriva al N. 4 UK.
Arriva invece al N. 12 (stesso piazzamento raggiunto in origine nel
1985)
BOYS OF SUMMER di
Don Henley.
16) Di che band fa parte Don Henley?
17) Che altro duetto tra Travolta e la Newton-John tratto da "Grease" è arrivato al N. 1 UK nel 1978?
18) Con che grande cantante americana Henley ha duettato nell'album di debutto di questa, datato 1981?
Risultati:
0 punti - Scusa, ma sei venuto qui dentro per sbaglio, vero?
1-6 punti - Mumble mumble, non è che ascolti solo Vasco o i Tokio Hotel? In ginocchio sui ceci!
7-12 punti - C'è ancora da fare, ma le basi ci sono...
13-20
punti - Bravo! Buona conoscenza media! Non sei ancora malato come il
sottoscritto! Il tuo cervello è ancora sano! Premialo col tuo disco
preferito!
21-27 punti - Complimenti! Mi sa che adesso ti aspetterà
una terrificante discussione pipparola relativa a quale sia stato
l'album chiave degli anni '90...
28-35 punti - Sei un professionista allora! Mi assumi?
36 punti - Ne sai (molto) più di me! Quand'è che mi dai il cambio?
Soluzioni:
1) Youssou N'Dour2) "Buffalo Stance"3) "Beat Dis" dei Bomb The Bass4) "Something Stupid"5) "I Said I Love You"6) Van Halen7) Si, nel 2001, e Brian ha pure spaccato la chitarra sul palco8) Ziggy Stardust9) Velvet Goldmine10) "The World Is Not Enough"11) "Nevermind" dei Nirvana12) The Beach Boys13) "Seven Nation Army" dei The White Stripes14) "Parachutes"15) "Go West"16) The Eagles17) "Summer Nights"18) Stevie Nicks
E
parlando di Don Henley, passiamo ad affrontare le offerte musicali che
arrivano dal Vecchio Continente... Che collegamento ci può essere?
Europop!

Allora, nell'anno di (dis)grazia 2003 un bieco individuo chiamato
DJ Sammy prenderà il classico di Don Henley e lo massacrerà con una
truzzissima cover eurodance cantata dalla solita fighetta, similmente a quanto già fatto con "
Heaven"
di Bryan Adams. Ok, ma voi direte, che c'entra un delitto del 2003 con
i successi pop continentali dell'estate 1998? Semplice, perchè il bieco
DJ, all'anagrafe lo spagnolo
Samuel Bouriah,
e la fighetta, all'anagrafe l'olandese
Marie-Jose van der Kolk, nota col nome d'arte di
Loona,
son già in circolazione nel 1998. E formano una vera e propria coppia
alla Bonnie e Clyde, dato che pure si sposeranno. Ebbene i due dominano
per 6 settimane la classifica tedesca con
BAILANDO. E, come i futuri successi di DJ Sammy,
anche "Bailando" è una cover, dato che l'originale è delle
Paradisio
(che a dispetto del nome son belghe!) ed è stata un successo nel 1997
anche dalle nostre parti. L'originale era già abbastanza tamarra per
cui i nostri si limitano a fotocopiarla... E sarà una cover anche il
suo successivo hit da N. 1 tedesco,
"Hijo De La Luna", versione fotocopia della
ballata anni '80 dei Mecano (da noi nota come "Figlio Della Luna"), a cui per firtuna non aggiungono un tump tump dance...

Ma Loona e DJ Sammy non son nulla in confronto a due tra
i
più terrificanti revenant della storia, in confronto ai quali gli zombie mangiabudella di Romero son simpaticoni. Pensavamo di essercene liberati
definitivamente alla fine degli anni '80. Poi purtroppo mi sa che hanno
finito i (molti) soldi guadagnati ed eccoli rispuntare come la
gramigna... Sono i
Modern Talking, che ci "deliziano" con la versione fine
millennio di
YOU'RE MY
HEART, YOU'RE MY SOUL.
L'originale
era già brutta abbastanza, ma riescono a superarsi aggiungendovi un
tump tump più marcato e un negrazzo che fa il rap (d'obbligo negli anni
'90 come il talk box nell'epoca attuale...). Praticamente siamo
nel gotha della
monnezza musicale... I tedeschi ovviamente non sembravano aspettare
altro dato che li spediscono in visibilio subito ai vertici della loro
classifica... Il pezzo poi lancia l'album del ritorno,
"Back for Good",
che passa settimane in vetta alla classifica tedesca e venderà a
livello globale 6 milioni di copie... Il lato positivo è che il
cantante
Thomas Anders si è finalmente tagliato i lunghi boccoli...
Parlando dell'Autunno 1997
abbiamo affrontato un trend tipico delle ultime stagioni:
l'hit esotico. Ovvero gli europei vanno nel Villaggio Vacanze nel Continente
Nero o in qualche altro paese esotico. Lì, tra una Macarena e un Ballo
del Qua Qua, gli animatori propinano loro anche qualche "prodotto
locale". E quando gli Europei tornano a casetta belli abbrustoliti,
sono colti dalla smania di ascoltare qualcosa che ricordi i giorni
felici passati a divertirsi per forza. Ed ecco quindi dei surrogati
predisposti per l'occasione. Alla stregua dei mobili esotici che si
trovano al Supermarket del Mobile...

E così ecco i francesi
Nomads di
YAKALELO, sorta di miscuglio tra sonorità medio-orientali, europop, rap e... "
Kalimba De Luna"
(?)... Su un fronte un po' più verace, ecco la cover di PATA PATA (no
link youtubesco), in origine grande successo della grande
Myriam Makeba (anno di grazia 1967) interpretata dalla senegalese
Coumba
Gawlo.
E parlando di cover, spopola anche quella da festa paesana con tanto di finale in stile balcanico che fa tanto "Casatchok" di I WILL SURVIVE ad opera degli olandesi Hermes House Band.
La cover risale al 1994 ed è diventata un inno da stadio, per
l'esattezza del Fejenoord. Nel 1998 se ne accorgono i tedeschi e i
francesi e arriverà a vendere oltre 2 milioni e mezzo di copie... E la
band non si fermerà ci regalerà altre "perle" con cover di John Denver,
Doris Day e Opus...
Perchè aggiungiamo l'Eurochart? Ma per farvi
godere appieno l'Europop! I produttori di Eurolandia che per
l'occasione si trasforma trionfalmente in Tamarrolandia, non fanno
altro che attualizzare le formule già applicate nel corso dei gloriosi
'70, quando la "cosa" si chiamava Eurodisco e negli anni '80, ai tempi
della Eurodance. Il nome cambia, ma il cattivo gusto rigorosamente resta!
E
per continuare in bellezza, ecco la trionfatrice dell'ultima edizione
dell'Eurofestival, la cui canzone gironzola per le classifiche europee
durante
l'estate. Si tratta della transessuale israeliana Dana International, che trionfa con l'europop trash DIVA, che si piazza anche al N. 11 UK.

Dana è tuttavia anche il nome di una tribù
celtica, e c'è chi ce lo ricorda questa estate. Si tratta dei
Manau, un trio hip hop bretone formato da
Martial Tricoche, Cédric Soubiron e Hervé Lardic,
che abbina melodie celtiche con ritmiche hip hop. Il singolo
LA TRIBU DE DANA esemplifica perfettamente il loro stile. Inserito nell'album di debutto
"Panique celtique", vende oltre
1,7 milioni di copie e diventa uno dei più venduti di sempre in
Francia: praticamente passa quasi tutta l'estate in vetta alla
classifica d'oltralpe (12 settimane), e il suo successo si estende -
meritatamente - nei paesi vicini.
Beh, come appena visto, non tutte le cose che arrivano dal Vecchio Continente son improntate al trash...

Con una tutto sommato simpatica versione R'N'B ritmata di
STAND BY ME gli statunitensi
4 The Cause
trovano l'America in Europa, arrivando tra l'altro al N. 2 tedesco (in
patria si son fermati al N. 82...). Il quartetto vocale di Chicago è di
fatto un altro gruppo famigliare, formato da quattro cugini. Sono
partiti nel 1993 col nome Young Warriors for Christian, poi diventati
Young Warriors for tha Crusade e infine Young Warriors 4 the Cause, poi
accorciato. Evidentemente il loro Santo in Paradiso lo trovano. In
autunno riusciranno addirittura a penetrare la Top 20 UK. Tuttavia il
giochetto non riuscirà più e resterà il loro unico hit.
E noi? Beh, non siamo senza colpa. Noi abbiamo la già citata Alexia. Ma
tra gli hit continentali c'è anche un pezzo italico cantato in Italiano: si tratta di
LAURA NON C'E' dello Sting de 'noaltri,
Nek.
USCITE CHIAVE
Periodo
ricchissimo di uscite quest’estate. Di alcune tuttavia ci sarà
occasione di parlare in altre occasioni, dato che domineranno le
classifiche autunnali, come "The Miseducation of Lauryn Hill" e "This Is My Truth Tell Me Yours" dei Manic Street Preachers.
Parliamo invece di album che non troveranno la strada per le zone alte
delle classifiche ma che si guadagneranno lo status di cult....
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Il 23 giugno esce
“Mermaid Avenue”, realizzato dall’accoppiata formata da
Billy Bragg e Wilco. Come è stato possibile unire il cantautore politicizzato inglese e il gruppo country alternativo americano? Beh,
il merito è del fantasma di Woodie Guthrie.
Il leggendario cantautore folk americano, padre spirituale di tutti i
cantautori e defunto il 3 ottobre 1967 è infatti la casua che porta
Bragg ad unire le forze con i Wilco. No, non gli è apparso in sogno.
Nel 1992 Bragg suona a un concerto commemorativo della nascita di
Guthrie, al Summerstage di New York.
Qui lo sente la figlia di Guthrie, Nora, che gli propone di musicare alcuni testi scritti dal padre. Per
Billy l’impegno tuttavia è troppo oneroso e accetta solo nel 1995.
Tuttavia capisce di non poter farcela da solo, e allora contatta i
Wilco. L’album che ne deriva prende il nome dalla strada di Coney
Island, a Brooklyn, in cui Guthrie visse durante la seconda guerra
mondiale. Registrato tra Chicago e Dublino, il lavoro pesca alle radici
della musica popolare americana, al folk bluegrass. Ma non è
archeologia musicale: omaggiando il grande cantautore, se ne
traghettano i testi nell’epoca del rock. E così che l’album si guadagna
un posto tra gli album del decennio secondo “Rolling Stone”. Tra le
tracce, vale la pena citare le meravigliose ballate
WAY OVER YONDER IN MINOR KEY, in cui compare ai cori
Natalie Merchant che canta anche
BIRDS AND SHIPS. Mentre
INGRID BERGMAN rivela l’amore cinematografico di Guthrie,
CALIFORNIA STAR brilla per l’interpretazione di
Jeff Tweedy dei Wilco.
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Un altro album folk esce il 30 giugno. Si tratta di
"Car Wheels on a Gravel Road", album che porta al successo la cantautrice
Lucinda Williams, arrivata al quinto lavoro. Vera cantastorie, la Williams registra l’album a Nashville, collaborando con grandi come
Emmylou Harris e Steve Earle.
Le ci son voluti 6 anni per pubblicare un nuovo album. Diciamo che si è
presa tutto il tempo che serviva. Ma il risultato dimostra che ne
è valsa la pena. L'album, che la porta a un buon successo di vendite e
a un grande successo di critica, travalica i confini del folk e del
counrtry per intraprendere un viaggio nella musica popolare americana,
pop compreso, ma evitando gli hard discount frequentati dalle varie
Shania Twain e Faith Hill. E la sua voce notevole racconta storie
spesso dal finale tragico, come
2 KOOL 2 BE 4-GOTTEN (purtroppo non c’è un vidoe migliore su youtube). Da ricordare anche
DRUNKEN ANGEL e la
title-track.
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E concludiamo in territorio metal alternativo. Il 30 giugno esce anche
“System Of A Down”,
debutto del gruppo omonimo. Con una copertina che cita un lavoro
grafico di John Heartfield per il partito comunista tedesco durante il
Terzo Reich e lo slogan “
5 dita per afferrare i nemici” che ritorna sul retro di copertina,
il lavoro presenta al pubblico la band californiana guidata da Serj Tankian. La band è nata dalle ceneri di un gruppo di Los Angeles chiamata Soil, in cui militava Tankian con il chitarrista
Daron Malakian,
che fondano così i System Of A Down, nome che deriva da una poesia
scritta da Malakian. A dire il vero si dovevano chiamare Victims Of The
Down, ma il loro bassista nonché (allora) manager
Shavo Odadjian
ritiene che System suoni meglio… Dopo svariati demo realizzati per
pubblico, la band viene notata suonare nel 1997 al leggendario Whisky A
Go Go dal produttore
Rick Rubin
e così la band realizza un demo destinato ai discografici. E questo li
porta a un contratto con la American/Columbia Records. Il quartetto
formato da Tankian, Malakian, Odadjian e dal batterista
John Dolmayan
unisce metal, blues, rap, hardcore e influenze orientali (i membri son
tutti di origine libanese e armena) e non delude le attese. Testi
impegnati ma iniettati di umorismo, accompagnati a passaggi melodici
alternati a brusche accelerazioni e inseriti quasi jazz, definiscono il
marchio di fabbrica della band. Tra i pezzi, da citare
SUGAR e
SPIDERS.
E
per concludere... Un bel crucintarsione (il cruciverba non son riuscito
a farlo...)! Risolvendolo, unendo le lettere in grigio comparirà una
frase...
orizzontali
1)
Titolo dell'album del '98 dei ragazzi bestiali; 5) Quella della Dion è
grande e non parlo di voce; 7) Iniziali del produttore che fu di Alanis
e poi di Andrea; 8) Titolo dell'hit di Natalie; 9) Chi è il dottore
accanto a cui reciterà Billie Piper?; 12) Nome del papà del leader dei
Wallflowers; 16) Canuto countryman campionato da Pras e ispiratore di
Sarah; 17) Iniziali del titolare dell'orchestra campionata in "Ghetto
Supastar"; 19) Vi arriva al N. 1 "Feel It"; 20) Come finisce Starr? 21)
Iniziali di uno dei due autori di "Whistle Down The Wind"; 22) Le
iniziali del Vecchio Bastardo che ha collaborato con Pras; 25) I
titolari originali dei sogni dei Corrs; 30) Del suo raggio canta
Madonna; 31) La tribù che ha vinto l'Eurofestival; 32) Cognome del
cantante dei Mavericks; 33) Quello che cerca Laura per l'Europa; 34) Le
Spice dopo Geri; 36) Cognome del cantante dei Fastball; 39) Lo sono i
Punk francesi; 40) Nome del cantante dei System Of A Down; 42) I Grassi
di "Vindaloo"; 44) Specialità della Aardman; 46) Le Saints di "Never
Ever"; 47) Iniziali di chi musicò "Koyaanisqatsi"; 51) Gli hanno
rifatti gli Another Level; 52) Quella angelica è musicata dai Goo Goo
Dolls; 54) Maestro di Cerimonie e... Mariah; 55) Il Club parigino in
cui è nata la Polvere di Stelle; 56) Isola da cui arrivano le
B*Witched; 58) Lo è Mariah nel video di "My All"; 60) Numero di
settimane di dominio tedesco di Loona.
verticali
1)
Grande hit della Famiglia del Faro; 2) I Savage Garden ci vogliono
andare mentre Loona ne canta la progenie; 3) Occhio D'Aquila vorrebbe
passarla trombando, mentre per Raul suggerisce di passarla ballando; 4)
Titolo dell'hit di questa estate di Lutricia; 5) I Backstreet Boys non
te lo romperanno mai, mentre quello di Celine andrà avanti; 6) Lo sono
gli scandinavi della base; 10) Nome di battesimo della Scott-Lee dei
Gradini; 11) La Rossa degli Abba; 12) Il signor David Jones, nume
tutelare di Molko (e non solo); 13) Iniziali dei ragazzi del vicolo sul
retro; 14) L'album multimilionario di Sarah McLachlan; 15) La prima
versione di "Torn"; 18) Iniziali del regista de "Il Cielo Sopra
Berlino"; 23) Aiutano Janet a non sentirsi sola; 24) Gli dedicano un
pezzo sia Will Smith che Dan Wilson; 26) Usher canta della sua, mentre
i Fastball di chi l'ha persa; 27) Il produttore che illuminò la
Madonna; 28) Recidivi tedeschi; 29) Una delle ossessioni di DMX; 32)
Nome di due Spice; 35) L'ex ragazza incazzata che è andata in India;
37) I danesi che bagnano; 38) Come i giapponesi han chiamato un
rettilone americano; 40) Il brano alla base del raggio luminoso di
Madonna; 41) Iniziali del portoricano sculettante; 43) Iniziali del
biologo molecolare che faceva swing; 45) La può produrre un ascolto
intensivo degli album della Dion; 48) La band nu-metal che segue il
capo; 53) Le hanno nuove sia Mariah che Janet; 55) Personaggio
interpretato in un telefilm da Billie Piper; 57) Nome del leader degli
Everclear; 59) Iniziali della cantante "cara e generosa" che collabora
anche con Billy. Soluzione:
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Alla
prossima puntata, visita ad un'estate di metà anni '70, quando una
pinna triangolare attira folle al cinema e nelle discoteche si balla
l'hustle. E c'è chi dice che non è innamorato...
Marco
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