Damon Albarn (Londra, 1968 - voce e tastiere), Graham Coxon (Riteln, Germania 1969 -chitarre), Alex James (Bournemouth 1968 - basso) e Dave Rowntree (Colchester, 1964 -batteria) formano nel 1989 i Seymour (dal nome di un personaggio di Salinger) proponendo uno stile eclettico che attinge a diverse correnti musicali, dal prog-rock alla psichedelia anni ’60, con influenze che vanno dai Sex Pistols ai King Crimson, dai Cardiacs agli XTC. Vengono presto notati dalla Food, un’etichetta indipendente che li mette sotto contratto nel marzo del ’90 con il nuovo nome di Blur. Il singolo di debutto é She’s So High, un brano dal tono quasi Syd Barrettiano, in bilico tra psichedelia e shoegazing. Il singolo successivo, There’s No Other Way, col suo accattivante ritmo baggy, movimento imperante in Inghilterra nei primi anni ’90, entra nella Top Ten, catapultando la band verso il successo commerciale e aprendo le porte per il primo album Leisure (1991). Da segnalare la presenza sull’album - oltre ai due singoli di debutto - di Sing, il loro brano piú ambizioso fino a questo momento, in seguito incluso nella colonna sonora del film Trainspotting. L’uscita di Leisure coincide peró con un drastico cambiamento di tendenza nell’industria musicale; l’avvento del grunge unito ad un disastroso tour americano, problemi manageriali e la propensione della band all’autodistruzione portano i Blur sull’orlo dell’implosione. Il primo singolo post Leisure, Popscene, immeritatamente rimane nelle zone basse della classifica inglese. L’umore della band in questo periodo é perfettamente catturato nel film-documentario Starshaped. Il riscatto arriva con il secondo album Modern Life Is Rubbish (1993); con le sue influenze (Kinks, Jam, Madness), l’album aderisce al nuovo manifesto di Albarn, il quale invoca la rinascita della musica britannica come antidoto alla massiccia presenza nelle charts inglesi del grunge e di band americane quali i Nirvana e i Pearl Jam. In questo contesto, "Modern Life Is Rubbish" viene visto come l’album precursore del cosiddetto Britpop, il movimento che annovera alcune tra le band inglesi piú interessanti e creative degli anni ’90: Pulp, Elastica, Suede e, piú avanti, Oasis. Ma sará il terzo album Parklife (1994) a portare la nuova estetica anglo-centrica della band all’attenzione di un pubblico piú vasto, consacrandone definitivamente il successo. Ai Brit Awards (gli Oscar della musica inglese) i Blur raccolgono 4 titoli (Miglior Singolo, Miglior Video, Miglior Album e Miglior Gruppo), un primato a tutt’oggi rimasto imbattuto. The Great Escape (1995), l’album successivo, scopre invece il lato oscuro del Britpop: la fresca ironia dei testi di Parklife viene sostituita da personaggi piú inquietanti e l’aspetto "pop" della musica viene spinto al parossismo, con risultati non sempre convincenti. A dispetto di ció, brani come Best Days, He Thought Of Cars e la splendida The Universal mantengono ed elevano lo standard raggiunto con Parklife, sebbene l’album sia pervaso da quella tensione che rischia di portare la band ad una fine prematura. Il cambiamento di rotta del quinto album, appropriatamente intitolato Blur (1997), quasi a voler sottolineare un ritorno alle origini e il progressivo allontanamento dagli eccessi che segneranno la fine del Britpop, é ben incapsulato in piccoli gioielli come Beetlebum, Country Sad Ballad Man e Strange News From Another Star. Da segnalare la presenza sull’album dell’onnipresente Song 2, a tutt’oggi il singolo con il maggior successo di vendita nonché il brano che conquista definitivamente il pubblico americano. L’avvenuta maturazione della band viene consacrata da 13 (1999), un album difficile e caleidoscopico, costruito intorno alla fine della relazione di Albarn con Justine Frischmann delle Elastica. Molti i brani emotivamente carichi, in un susseguirsi di stili che spaziano dal gospel al blues al prog-rock, con una strizzata d’occhio a Led Zeppelin e Van Der Graaf Generator. Il nuovo millennio vede i Blur festeggiare dieci anni di carriera con l’uscita di un Best Of (2000), il loro ritorno in studio per il nuovo album e, purtroppo, la dipartita di Coxon, in una separazione piuttosto acrimoniosa che la band descrive come "un difficile divorzio". A dispetto delle premesse nefaste, Think Tank (2003), registrato fra Marocco e Devon, riporta il gruppo alla ribalta con un nuovo suono intriso di hip-hop, rock e world music e riafferma il talento unico di Albarn come songwriter. Ricchissima la produzione di progetti collaterali e collaborazioni esterne. Tra i numerosi lavori solisti di Albarn, spiccano la band virtuale dei Gorillaz (2001) e l’album Mali Music (2002), nato dalla collaborazione con musicisti africani quali Afel Bocoum e Toumani Diabaté. Dopo quattro album solisti volutamente introspettivi e realizzati a basso costo, il nuovo album post-Blur di Coxon, Happiness In Magazines (2004) ha sorpreso critici e pubblico per la sua freschezza e piú curata produzione. I Blur partecipano come ospiti stranieri a San Remo nel ’96; in quell’occasione Coxon e James vengono laciati indietro a seguito di passaporti scaduti e ritardi aeroportuali. Sul palco dell’Ariston Albarn e Rowntree si presentano accompagnati da un roadie e da una sagoma di cartone raffigurante Coxon alla chitarra! Ritorneranno tutti e quattro per l’edizione del ’99, durante la quale presentano il nuovo singolo Tender, tratto dall’album 13. Michela Sacchi O'Brien Fare clic qui per inserire un commento a questa monografia. DISCOGRAFIA ESSENZIALEALBUM
Leisure (Agosto 1991):
Modern Life Is Rubbish (Maggio 1993):
Parklife (Aprile 1994):
The Great Escape (Settembre 1995):
Blur (Febbraio 1997):
13 (Marzo 1999):
Blur: The Best Of (Ottobre 2000):
Think Tank (Maggio 2003):
SINGOLI
She’s So High (Ottobre 1990):
There’s No Other Way (Aprile 1991):
Bang (Agosto 1991)
Popscene (Agosto 1992)
For Tomorrow (Aprile 1993)
Chemical World (Luglio 1993)
CD1: Chemical World (reworked)/ Never Clever/ Pressure on Julian/ Come Together (All b-sides live at Glastonbury ’92)
Sunday Sunday (Ottobre 1993)
Girls & Boys (Marzo 1994)
To The End (Maggio 1994)
Parklife (Agosto 1994)
End Of A Century (Novembre 1994)
Country House (Agosto 1995)
The Universal (Novembre 1995)
Stereotypes (Febbraio 1996)
Charmless Man (Aprile 1996)
Beetlebum (Gennaio 1997)
Song 2 (Aprile 1997)
On Your Own (Giugno 1997)
M.O.R (Settembre 1997)
Tender (Febbraio 1999)
Coffee And TV (Giugno 1999)
No Distance Left To Run (Novembre 1999)
Music Is My Radar (Ottobre 2000)
Out Of Time (Aprile 2003)
Crazy Beat (Luglio 2003)
Good Song (Ottobre 2003)
Nota: le edizioni qui sopra elencate riguardano gli album e i singoli usciti in Gran Bretagna e in Italia. Non sono qui incluse le versioni americane, giapponesi e altre edizioni speciali. Non sono stati inlcusi i lavori solisti, le collaborazioni, brani apparsi su compilatios e bootlegs.  
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