ISA LANDI
- 'A guagliona -
di Antonio Sciotti


Isa Landi è il nome d'arte di Concetta Polidoro. Nasce a Napoli il 28 Ottobre del 1925. Figlia di Pasquale Polidoro (operaio di un calzaturificio militare) e di Nunzia Fiorenti (orlatrice di una ditta d'abbigliamento), Isa coltiva la passione per il canto fin da piccola, quando, insieme con sua sorella minore Giustina (in arte Nina Landi) si esibisce in casa, per richiesta del nonno Edoardo, contro il pagamento di una lira.
 
Dopo alcune frequentazioni nei teatri dell'epoca, Isa, nel 1942 riesce ad ottenere un provino di audizione con il Maestro Giuseppe Cioffi. La prova canora è superata brillantemente e la cantante debutta ufficialmente come nuova promessa napoletana all'audizione di Piedigrotta Cioffi del 1942 con il motivo "E stessi rrose" firmato da Gigi Pisano e lo stesso Cioffi. Nonostante la presenza di numerosi big della canzone (Nino Taranto, Mario Pasqualillo, Eva Nova, Enzo Romagnoli, Carlo Buti e altri) la cantante riesce ad accaparrarsi l'attenzione del pubblico. Ella stessa tiene a ricordare che all'audizione si presentò con un abito lungo azzurro da alta moda acquistato e donato a lei dal M° Cioffi.

La Landi, soprannominata "a guagliona", inizia una brillante carriera, spesso ostacolata dalla sua giovane età (da qui il nomignolo "a guagliona"). In occasione dell'audizione di Piedigrotta Barbella, infatti, la cantante non riesce ad esibirsi perché i fascisti in tutte e tre le serate, controllarono il Teatro Trianon.

Sposatasi a 18 anni con Mario D'Auria, suo futuro impresario, la Landi nel decennio 1945/1955 diventa la regina delle più importanti audizioni di Piedigrotta dell'epoca (La Canzonetta, Cioffi, Di Gianni, E.A.Mario e altre) lanciando al successo i motivi: "Speranza perduta", "Suonno suonno", "L'ultima chitarrata", "Ddoje parole", "Dille a Maria", "Tutta colpa è d"a famiglia", "O carusiello", "Serenata capricciosa", "Pecchè so malafemmena", "Malombra mia"; "Famiglie 'e marenare", "Passiona luntana" e altre. In questi anni, inoltre, è tra le protagoniste della commedia musicale di E.A.Mario "<A taverna d"o Cerrillo".

Dopo la vittoria della Medaglia d'oro con il motivo "Nuie nun ce amammo" in occasione dell'audizione di Piedigrotta Zanibon, nel 1957, un avvenimento stravolge la carriera di Isa. La sua popolarità, cresciuta a dismisura, arriva fino a New York dove il noto editore Edward Rossi, consigliato da Alfredo Bascetta (popolare cantante napoletano emigrato in America, autore d'altronde della celeberrima "Lacreme 'e cundannate" dedicata a Sacco e Vanzetti), chiude con la Landi un contratto di tre mesi. Così la cantante, che affronta la sua prima tournee oltreoceano, ha modo di esibirsi già sulla nave Augustus. Succede che l'Ispettore d'Immigrazione, il Cav. Ferro, affronta la sua ultima fatica dopo 37 anni di navigazione. Per l'occasione chiede, dietro un congruo compenso, alla cantante napoletana di allietare, per tutti i nove giorni di navigazione, le sue serate. La notizia, riportata sui giornali dell'epoca, provoca tanta pubblicità che la Landi sbarca a New York già famosa. Così i tre mesi di contratto diventano due anni, durante i quali Isa si esibisce, con un repertorio melodico e di Café Chantant, a Brooklyn, Philadelphia, Chicago, New York, Boston, Montreal, Toronto, Niagara, ecc.

Durante questi due anni, la Landi, che inserisce nel suo repertorio diversi canti di emigranti ("Napoli e Gennarino", "Te manche Napule", "Doppo vint'anne", "Ll'America vene ccà", "Nustalgia 'e Napule", ecc.) è soprannominata l'erede naturale di Gilda Mignonette, appellativo di cui la Landi è fierissima. Eppure "a guagliona" non ha mai conosciuto la Mignonette. Una volta, a Napoli, ed esattamente alla Sala Roma, la Landi corse ad ammirare il concerto della Mignonette con l'intento, dopo la serata, di presentarsi al mito vivente. Succede, invece, che nonostante si presenti alla serata in incognito, numerose persone del pubblico riconoscono la Landi, causando disturbo al concerto della Mignonette. Alla fine della serata, per evitare un probabile rimprovero della regina degli emigranti, Isa scappa dalla Sala Roma con il rammarico di non aver potuto conoscere il mito vivente. Rammarico dovuto al fatto che questo concerto è anche l'ultimo della Mignonette a Napoli.

Ritornando in America, Isa, in concerto a Brooklyn, durante l'esecuzione del motivo "A voce 'e mamma" vede dal palcoscenico un movimento piuttosto strano in fondo alla sala. Incuriosita e anche un po' disturbata da ciò, dopo la canzone chiede esplicitamente cosa succedesse là in fondo. Con grande sorpresa vede Frank Sinatra che, dispiaciuto dal fracasso, chiede umilmente scusa all'artista davanti a circa trecento persone. In seguito a questo episodio "la voce" e la cantante diventano molto amici, tempi di lavoro permettendo.

Nel 1960, trovandosi circondata da personaggi alquanto oscuri, legati alla malavita del posto, "a guagliona" è costretta (nel vero senso della parola) a lasciare l'America. A Napoli Isa rinnova il contratto discografico firmando per la Kristallo ed incide una serie di 45 giri di successo. Tra questi fa piacere ricordare "A seggia elettrica" (legata al caso Sacco e Vanzetti) e "E capere d"o mercato" tratta dalla commedia musicale "O vico" di Raffaele Viviani.

Nel 1962, la cantante si lancia nel mondo della celluloide, partecipando al film di Nanni Loy "Le quattro giornate di Napoli" ed alla pellicola di Lucio Fulci "I due della legione". Il passo di qualità avviene nello stesso periodo, quando prende parte al kolossal cinematografico "Cleopatra" con Liz Taylor e Richard Burton. La Landi, all'atto della scrittura, rifiuta il ruolo della damigella della Taylor perché l'abbigliamento previsto da copione è troppo succinto ed accetta, anche se a malincuore, il ruolo minore della lavandaia.

Negli anni a cavallo tra la fine degli anni '60 e la prima metà degli anni '70, "a guagliona" rallenta l'attività per badare alle sue bambine, Angela e Nunzia. Dopo una brevissima parentesi con la Zeus Record di Espedito Barrucci, Isa completa la sua carriera debuttando a teatro nella compagnia di prosa diretta da Vittorio Viviani. Tra i lavori maturati durante questi anni, ottiene molto successo con "L'opera d"e muorte 'e famme" con Vittorio Caprioli e Antonio Casagrande e con "Campagna napoletana" con Dolores Palumbo e Miranda Martino.

Convinta dalla sorella Giustina (Nina Landi), consumata attrice di sceneggiata, Isa, nel 1980 affronta il particolare mondo della sceneggiata napoletana debuttando nella commedia musicale di Alberto Sciotti "O fuorilegge" accanto a Nunzia Greton, Rino Marcelli e Beatrice Giorgi. Ripete per qualche anno l'esperienza, prima del definitivo ritiro definitivo che avviene a metà degli anni '80.

Artista poliedrica e versatile, bella e sensuale, con una voce di grande estensione, deve il suo nome d'arte a Giuseppe Cioffi, il quale ha sempre creduto, fin dall'inizio, nelle sue innate doti. Isa ha inciso per la Phonotris, Eterfon, Fonit, Rca, Phonotype, Zeus, Smerald, Paz, Leondisco, Universal e l'Autori Associati.

Nel 2000 la Phonotype record dei fratelli Esposito omaggia "a guaglione" stampando un cd che racchiude diciotto 78 giri. Tra i motivi inseriti vale la pena ricordare il brano "A cartulina 'e Napule" che la Landi interpretò a Brooklyn senza l'ausilio del microfono.

Mi sarebbe piaciuto allegare a questa monografia, la discografia della Landi, ma ciò non mi è stato possibile. Dopo una prima stesura di tabella, infatti, mi sono accorto che dischi diversi portano lo stesso numero di catalogo e al contrario. Inoltre, diversi 45 giri non riportano per niente il numero di catalogo. Di conseguenza non avrei potuto neanche creare un ordine cronologico (considerando che la Landi ha inciso molti pezzi del repertorio antico napoletano). Ma…non disperiamo!

ANTONIO SCIOTTI