di Antonio Sciotti
Nel 1924 i titolari della casa discografica Phonotype Record, Amerigo e Vincenzo Esposito,
in collaborazione con il M° Rodolfo Falvo, realizzano un progetto, già diverse volte
accantonato: mettere su un'editoria musicale. Il 1° marzo del 1924, il progetto è inaugurato. In questa data, infatti, nasce la casa editrice Marechiaro che avrà vita fino al 1936, anno in cui Rodolfo Falvo, Gigi Pisano e Gianbattista De Curtis, capisaldi dell'editoria, non rinnovano la scrittura per firmare con l'etichetta La Canzonetta (Falvo e De Curtis) e la Cioffi (Pisano). In questi dodici anni di vita la Marechiaro ha un team d'autori e compositori veramente eccezionale (Pisano, Mangione, Fusco, Baratta, Ciaramella, Letico, Cannio, Colonnese, Nicolò, Mazzucchi, De Filippis, Cinque, Rajola e altri), oltre ad un cast di cantanti all'apice del successo. La prima audizione della Marechiaro si svolge nell'agosto del 1924. Essa ha la caratteristica che tutte le canzoni proposte sono portate su supporto a 78 giri. I dischi sono venduti a cinque lire, mentre il prezzo delle copielle dei brani in gara va da 60 a 90 centesimi per mandolino, da 100 a 150 centesimi per canto e piano. Il fascicolo piccolo della Marechiaro 1924 costa una lira, mentre quello grande (con la musica per canto e piano) costa otto lire. Il Maestro Falvo (in gara con cinque canzoni) è nominato direttore artistico ed esecutivo dell'audizione, mentre il tenore Fernando De Lucia e la canzonettista Elvira Donnarumma intervengono alla rassegna come ospiti d'onore. La manifestazione musicale si disputa al Teatro Politeama Giacosa di Napoli e prevede 29 motivi in gara: quattordici sono in dialetto napoletano e quindici in lingua. L'unico brano che non è portato su disco è "Ci rivedremo" del poco conosciuto Oscar Marchetti. Il poeta Alfonso Mangione firma i suoi brani con lo pseudomino di Alman, mentre Enzo Fusco con il nomignolo Sergio I. La canzone "Oh! Mister Bloms" è sottotitolata "Non ho più le ciabatte". "Pecchè 'o papa nun è rre" è l'unico duetto in gara. Il motivo "Cerco una bambola come lei" è considerato, dagli stessi autori, un raccontino sentimentale. Notevole il cast di cantanti presenti. Tutti artisti al massimo della popolarità. Tra questi segnaliamo il poeta Gigi Pisano che, per un momento, si ricorda dei suoi trascorsi di cantante di Café Chantant e partecipa alla gara sia come poeta sia come cantante. Pisano, dei quattro motivi che interpreta, solo uno porta la sua firma, lasciando agli altri cantanti le canzoni scritte per l'audizione. Grande lotta di voci tra Giuseppe Godono, Vittorio Parisi, Salvatore Papaccio e Alfredo Capaldo, ossia tra tenori con trascorsi di lirica, mentre Roberto Ciaramella, visto il suo impiego nella prosa, punta soprattutto su interpretazioni teatrali. Trascina, infatti, dalla sua compagnia di prosa, per il duetto "Pecchè 'o papa nun è rre", la bella e brava attrice Adelina Pretolani. Gennaro Pasquariello, divo acclamato, è tranquillo, anche se, con il brano "O Belvedere", spera nella vittoria finale. Ria Rosa (vero nome Maria Rosaria Liberti) dà tutta se stessa per l'unico brano a lei assegnato "Ammore gnurante". La futura diva di New York riesce così a farsi spazio tra le voci ed è premiata per la sua interpretazione, a dir poco superba. Silvia Coruzzolo, stranamente, è l'unica artista a non incidere il suo disco. Probabile che la nota attrice di sceneggiata napoletana abbia avuto, successivamente alla rassegna, problemi con l'etichetta di Amerigo Esposito. Lo stesso succede con Ester Baroni (vero nome Maria Pandolfi), l'ex sartina di Via Chiaia ed ora regina incontrastata del Café Chantant, che non incide il suo pezzo, probabilmente per non aver ottenuto il permesso dalla Phonotype (la Baroni incide con la Columbia). Successivamente alla rassegna, infatti, "O palazzo 'a spuntatore" è portato su supporto a 78 giri da Salvatore Papaccio. Le voci tenorili sono sconfitte da una voce attoriale. Trionfa, infatti, alla prima audizione di Piedigrotta Marechiaro, il 37enne Roberto Ciaramella, affermato attore di sceneggiata che s'incammina verso una carriera d'autore, con il motivo "Pecchè 'o papa nun è rre" (un modo dire napoletano che significa: perché così devono andare le cose e nessuno può cambiarle). La canzone, un accattivante e ironico duetto d'amore, racconta di una coppia di sposini che si pone molte domande senza risposta. O meglio, l'unica risposta è "Pecchè 'o papa nun è rre". La rassegna musicale "Marechiaro 1924" consegue molto successo, forte anche dell'appoggio di una casa discografica. Molti motivi, infatti, sono incisi e stampati numerose volte ("Ammore gnurante è incisa dalla Rosa, da Parisi e dall'orchestra Phonotype; "Lo scialle" da Godono, da Papaccio e dall'Orchestra Phonotype; "Pecchè 'o papa nun è rre" da Ciaramella, da Pisano e dalla Pretolani; "Cerco una bambola come lei" e "Nido azzurro" da Godono, Parisi e l'Orchestra Phonotype, ecc.). Vista l'intensa collaborazione tra Amerigo Esposito e l'editore italo-americano Edward Rossi, molti brani della manifestazione trovano molta popolarità in America, Canada e Argentina.
CANZONI IN GARA
LE INCISIONI A 78 GIRI (tutte Phonotype)
Antonio Sciotti
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