di Antonio Sciotti
L'audizione di Piedigrotta Marechiaro del 1932 può, senza dubbio, essere
considerata una manifestazione che anticipa i grandi Festival degli anni
'50 e '60 del '900.
La caratteristica di questa rassegna si trova nel totale appoggio della
casa discografica Phonotype Record di Americo Esposito. L'editore,
infatti, decide che a cantare i motivi in gara siano solo cantanti
appartenenti alla propria etichetta discografica. Di conseguenza, tutti
i brani presentati all'audizione sono portati su supporto a 78 giri e
distribuiti in tutta la Penisola.
La manifestazione, organizzata da Americo Esposito sotto la direzione
artistica del M° Rodolfo Falvo, si disputa il 12 agosto 1932 alla Sala
Roma, per poi spostarsi nei vari teatri del napoletano e della Penisola. I motivi presentati sono sedici (dieci in dialetto napoletano e sei in lingua) assegnati a sei cantanti, appartenenti in quell'anno al team di scritturati della Phonotype Record. La casa discografica, in verità, possiede molti più cantanti. E' Rodolfo Falvo ad effettuare la selezione degli artisti e stranamente lascia fuori alcuni cantanti che già hanno raggiunto un'ottima popolarità nel varietà (Leo Brandi, Rosa Moretti, Carlo Moreno, Vitolina, Elsa Moreno, Arturo Gigliati, Salvatore Papaccio, Gigi Pisano e altri), appartenenti in quell'anno all'etichetta discografica. Probabilmente la selezione è stata fatta in base alla disponibilità o meno degli artisti, nonché al loro cachet. Falvo convoca, per l'audizione, due donne e quattro uomini, più l'Orchestra Phonotype (formata da 18 professori). Lina Resal e Carmen De Angelis sono le due ragazze convocate. La Resal (26 anni, vero nome Raffaella Gatta) ha raggiunto, oramai, lo scettro di nuova regina della canzone partenopea. I suoi dischi vanno a ruba. La sua ugola ha raggiunto una gran maturità ed una mirabile sicurezza nell'estensione e nel vibrato. La Resal spazia dal drammatico all'allegro con grande facilità ed è apprezzata, in entrambi i casi, dai suoi numerosi fans (Americo Esposito, dopo la definitiva partenza per New York di Gilda Mignonette, punta moltissimo sulla Resal. Egli la considera la nuova punta di diamante della Phonotype). Carmen De Angelis, la 25enne napoletana di giunonica bellezza mediterranea, è una ragazza dal carattere libertino. Oggi di qua e domani di là. Non ha mai legato, almeno in periodi lunghi, con nessuna etichetta discografica o impresario teatrale. Tenace e decisa, la sua forza non è tanto nella sua ugola, quanto nel suo modo di porsi sul palcoscenico. Famose le sue ammiccanti e sensuali interpretazioni. Il cast maschile è formato da Franco Capaldo, Giorgio Schottler, Roberto Ciaramella e Gino Ruggiero. Franco Capaldo, il trentunenne napoletano, proviene dallo strepitoso successo della canzone "Torna", nonché da una grande tournèe in Sud America, a New York, in Germania ed in Russia; Gino Ruggiero, il 27enne napoletano, proveniente da Radio Napoli, su cui punta moltissimo Americo Esposito; Giorgio Schottler, l'intramontabile 58enne napoletano, noto per le sue esibizioni con Enrico Caruso. Partecipa, infine, Roberto Ciaramella, oramai consolidatosi cantante, attore, commediografo, musicista e poeta. Il 45enne napoletano rientra, senza dubbio, nella schiera dei primi cantautori italiani d'inizio '900. All'audizione l'artista firma ben sei pezzi (di tre canzoni Ciaramella realizza sia il testo letterario sia la musica). Singolare la partecipazione, in qualità di concorrente, dell'Orchestra Phonotype che esegue i motivi "Che me ne 'mporta 'e Napule " e "Non lo so" con il corale dei sei cantanti in gara. Il compilatore del fascicolo Piedigrottesco è Decio Carli che firma l'articolo "Parliamo un poco di lui" con riferimento al M° Rodolfo Falvo, mentre il poeta Corrado Della Gatta, in gara con quattro canzoni, presenta l'audizione con l'articolo "La Nostra Nuova Produzione". Tutte le canzoni sono portate dagli interpreti originali su supporto a 78 giri, tranne il motivo di Ciaramella "Ta-ra-ku". La canzone, dopo un attento esame, è considerata, dal discografico, troppo spregiudicata. I doppi sensi (classico delle canzoni di Cafè-Chantant) sono molto chiari e anche con un'interpretazione non volgare, non si può celare, di certo, il vero riferimento del brano. Nella versione ufficiale "Ta-ra-ku" racconta di un medico cinese che guarisce i mali d'amore, ma è abbastanza chiaro che "Ta-ra-ku" si identifichi nell'organo genitale maschile e che la cura d'amore sia costituita dalla sodomizzazione. La canzone diventa, così, l'unico brano non inciso dell'audizione Marechiaro.
Molto applaudita, durante la manifestazione, è la canzone "Voce 'e
Napule" eseguita da Lina Resal e dedicata al Comm. Francesco Fedele. Il
motivo rientra nei Canti d'emigrazione.
"Primmavera e tutt'o munno", sottotitolata "Primmavera diplomatica" è
una canzone che fa parte nel genere delle canzoni di guerra ed è un
appello al disarmo universale. Il brano è bissato da Franco Capaldo.
Ma il vero motivo che trionfa all'audizione Marechiaro è "Il talismano",
un'accattivante canzone a tempo di fox che parla di iettatori e di
oggetti pronti a impedire le maledizioni. In verità, anche questa
canzone è in doppio senso. Il talismano, infatti, è chiaramente
identificato con l'organo genitale maschile: A questo punto sembra insolita la decisione di Americo Esposito di far incidere questo brano e di escludere "Ta-ra-ku". Probabilmente, visto il successo al Salone Margherita, il discografico non ha potuto evitare l'incisione de "Il talismano".
Corrado Della Gatta in "La Nostra Nuova Produzione" scrive: L'audizione Marechiaro rappresenta, in definitiva, in poco meno di sedici brani, numerosi generi musicali: dalla canzone rumba ("Non lo so") alla barcarola ("Voglio fa pace"); dalla canzone tango ("Tango dell'illusione") alla stornellata ("Come ti chiami tu"), dalla canzone sceneggiata ("Chiamma a tte") all'immancabile tarantella ("Comm'è bello a suspirà"). Tra gli autori in gara, Edoardo Nicolardi si firma con lo pseudomino di Lardini e lo stesso Enzo Fusco (Sergio I). Dal punto di vista dell'Hit Parade, quattro motivi trovano così largo successo di vendite che sono recuperati ed incisi nello stesso periodo da altri cantanti dell'epoca ("Il talismano", "Com'è bello a suspirà", "Voce 'e Napule" e "Voglio fa pace"). In particolare "Voglio fa pace" è incisa, in meno di 30 giorni, da Lina Resal, Gino Ruggiero e Franco Capaldo.
CANZONI IN GARA
TITOLI (Autori) - INTERPRETI
TABELLA DEI DISCHI A 78 GIRI:
Antonio Sciotti
|
  |