Anno: 1959
Altri titoli: -
Interpreti: Brook Benton
HitParade: #10, giugno 1959
Chart annuale: Top 100
Altri interpreti: Sonny James -
Glen Campbell - Randy Travis - B.B. King
|
Compiango i più giovani che non hanno avuto il piacere di condividere l'ascolto
delle meravigliose canzoni di Brook Benton, black singer da troppi dimenticato,
ma che per più di 10 anni ha scalato le classifiche americane e mondiali con una
invidiabile serie di successi, l'uno più bello dell'altro.
"It's just a matter of time" rimane uno dei suoi "biggest smash" (N° 3 pop Usa)e
fu composto da Benton medesimo, insieme con Clyde Otis e Belford Hendricks: dopo
un melodioso attacco di orchestra d'archi, parte la voce di Brook, evocativa e
carezzevole, in grado di scendere in note basse come la Fossa delle Marianne
(quel "...go home" ...magnifico) o di alzarsi, scivolando tra gli accordi, tra
nuvole eteree di semi falsetti. La pronuncia è chiara ed educata, il modo di porgere
è da gran signore della musica. La canzone in se stessa è "very country oriented",
anche se l'artista veniva considerato Rhytm and Blues. Erano purtroppo tempi che
impedivano ai cantanti neri di accedere nelle classifiche country, e Charlie Pride,
colored country singer di immenso successo negli anni '70, era ancora nell'uovo.
Molti altri hanno ripreso la composizione, e nessuno è mai riuscita a rovinarla,
talmente era perfetta: nè Sonny James, nè Glen Campbell, nè Randy Travis, la cui
cover è la migliore dopo l'originale; e nessuno ha mai avuto l'ardire di cambiare
l'arrangiamento orchestrale, se non in piccoli particolari non significativi.
Consiglio l'ascolto prolungato dei suoi hits, che devono essere quelli incisi a
suo tempo per l'etichetta Mercury: So many ways, Kiddio, For my baby, The Same
One (sublime), Think twice, Revenge, Shadrack, Another cup of coffee, Hotel
Happiness, Rainy night in Georgia, The Boll Weevil song, Hit Record (le ultime
due parlate), i duetti con Dinah Washington... tutto di Brook Benton è buono,
ed è il cantante ideale per il relax. Buon ascolto.
(Giovanni Villata)
|