I doppiatori dei cartoni animati

Speciale Liù Bosisio
di Valerio con la collaborazione straordinaria di Liù Bosisio

 


Note sui diritti d'autore

Questa pagina è stata redatta dietro espressa autorizzazione dell'attrice e doppiatrice Liù Bosisio, che ringraziamo per il suo indispensabile contributo. Le informazioni fornite, i testi biografici, nonché il materiale fotografico sono stati pubblicati prelevandoli dal sito di Liù Bosisio. L'intervista è stata rilasciata esclusivamente alla sezione Cartoni di HitparadeItalia e come tale è riproducibile solo indicando la fonte HitParadeItaliaCartoni.


Liù Bosisio: un'artista, più voci




Dopo un mese e mezzo di lavorazione, innumerevoli scambi e confronti con la protagonista stessa, la sezione cartoni animati degli anni '70 e '80, ha l'onore e il piacere di presentare e far conoscere in maniera ravvicinata una delle voci più note della Tv dell'epoca (e non solo): Liù Bosisio. Gli appassionati di cartoni animati non dimenticheranno mai che questa professionista ha regalato emozioni indimenticabili prestando la sua voce a personaggi come Marge Simpson, il gatto Doraemon, Spank, per non parlare di personaggi che incontriamo in Kimba, il leone bianco, L'uomo tigre, Chappy, Candy Candy, Banner, e gli altri inseriti nella sottosezione dedicata al doppiaggio.

Il nostro speciale è un viaggio nella vita artistica di questa professionista, attrice di teatro e di cinema prima di essere doppiatrice. Abbiamo creduto, in accordo con lei, di fare cosa gradita agli appassionati che assiduamente ci leggono, di farle domande, di raccontarci curiosità sulla sua vita di doppiatrice. Lo abbiamo fatto con una serie di domande cui Liù ha gentilmente accettato di rispondere e con un filmato, a lei dedicato, nel quale abbiamo cercato di rivisitare (ahimé solo sinteticamente) alcune delle sue straordinarie interpretazioni. Ovviamente, la nostra attenzione si è soffermata, sulla sua esperienza professionale per i cartoni animati.


Mappa dello speciale


L'attrice di teatro



Le foto sono di proprietà del sito
LiùBosisio.com

  • 1953/55 - Accademia d'Arte drammatica
  • 1955 - Teatro Manzoni di Milano "Mon bebè" con la compagnia e regia di Romolo Costa. Ruolo: "servetta"
  • 1956/57 - Compagnia Teatro per Ragazzi diretta da Enzo Convalli. Ruolo: "Jim " nell' Isola del tesoro.
  • 1958/59 - Televisione e Radio. Registi: C.Fino, M.Lanfranchi, G.Serra, A.Gagliardelli, E.Convalli, G.Stagnaro, Maurizio Scaparro.
  • 1960/61 -.Teatro Convegno di Milano: "Robinson o l'eterno amore" di J.Supervielle, (la giovinetta) "Il mantello" di D.Buzzati, (la figlia) "Questo matrimonio si deve fare" di V.Brancati (cameriera buffa). Regie di Enzo Ferrieri.
  • 1961/62 - Piccolo Teatro di Milano: "Un cannone per Mariù" di G:Fusco - Regia di V.Puecher. (ruoli molteplici)
  • 1962 - Radio e Televisione. Registi:M.Sartarelli, L.Cortese, A.G.Majano, G.Bettetini.
  • 1962 - Spettacolo estivo "La Tempesta" di W.Shakespeare, con Alberto Lupo, regia di F.Torriero, ruolo"Ariele".
  • 1963 - Teatro Manzoni di Milano: "Il Tarfante" di N:Ambrosino. Regia dell'autore. Ruolo: "la donnina che creava i fiori".
  • 1964/65 - Teatro Cabaret al "Nebbia Club", testi e regie di N.Ambrosino, R.Danè, E.Vaime, F.Nebbia.
  • 1965 - Roma, Teatro delle Arti: "Il cabaret sul palcoscenico".
  • 1966 - Milano Teatro Convegno: Compagnia Elsa Merlini "la Veggente" di Roussin, regia di Carlo Di Stefano, ruolo "Biscotto".
  • 1966/67 - Compagnia Gianni Santuccio: "Corruzione al Palazzo di Giustizia" regia di F.Torriero, ruolo: "la crocerossina".
  • 1967/68 - Comp. S.Mondaini: "Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno" di P.B.Bertoli, regia di M.Baldi, ruolo: "Cacasenno".
  • 1968 - Teatro Quirino di Roma: "Il candelaio" di G.Bruno, regia di Luca Ronconi, ruolo: "la meretrice"
  • 1969 - Spoleto Festival dei due Mondi: "Orlando Furioso" di L.Ariosto, regia di Luca Ronconi. Ruoli: "Alcina" e "Cabrina".
  • 1970 - "Orlando Furioso" Tourné a Lugano, Belgrado, Stoccolma, Parigi, Madrid, New York, etc.
  • 1971 - Teatro Eliseo di Roma: "La tragedia del Vendicatore" di C.Tourneur, regia di Luca Ronconi. Ruolo "il Duca".
  • 1971 - Teatro Odeon di Parigi: "XX" , regia di Luca Ronconi. (recitato in lingua francese), ruolo "la vittima".
  • 1972 - Zurigo: "Caterina di Heilbronn" di H. von Kleist, regia di Luca Ronconi, ruolo "la balia".
  • 1972 - Roma, Teatro delle Arti: "Quando si fa giorno" di E.Bond, regia di A.Pugliese. Ruolo: la "Regina Vittoria".
  • 1972/73 - Venezia: "Orestea" di Eschilo", regia di Luca Ronconi. Tourné Belgrado e Zurigo. Ruolo: "coreuta" e una delle tre "Erinni"
  • 1973/74 - Teatro Argentina di Roma: "L'anima buona di Sezuan" di B.Brecht, compagnia del Teatro Stabile, regia di B.Besson, ruolo: "il nonno"
  • 1974/75 - Roma, Teatro Argentina: "Centocinquanta la gallina canta..." di A.Campanile (commedia musicale). Compagnia del Teatro Stabile, regia di F.Crivelli. 13 ruoli .
  • 1975 estate - Teatro di Ostia antica: "I Menecmi" di Plauto, regia di M.Scaparro. Ruolo "la moglie".
  • 1976 estate - Teatro Romano di Verona: "Sogno di una notte di mezza estate" di W.Shakespeare, regia di M.Bolognini, ruolo: "Elena".
  • 1977 - Roma Teatro Politecnico:"Povera gente" da F.Dostoevskij. Riduzione teatrale di L.Bosisio e P. Venetucci. Regia dello stesso. Ruolo: Varinka.
  • 1977/78 - ATER (Teatro Emilia Romagna): "L'uomo difficile" di H.Hofmannsthall, regia di S.Fantoni, ruolo "Crescence".
  • 1978/79 - Genova Teatro Stabile: "La supplice" di A.Cecov, regia di M.Sciaccaluga, ruolo: "la supplice"
  • 1979/80 - Genova Teatro Stabile: "Turcaret" di Alain-René Lesage, regia di E.Marcucci, ruolo: "la nana".
  • 1980/81 - Milano, Teatro Nazionale: "Applause" commedia musicale, regia di A.Falqui, ruolo: Karen.
  • 1981/82 - Roma Teatro Sistina: "Applause"
  • 1982/83 - ATER (Teatro Emilia Romagna): "Il Cavaliere della rosa" di H.Hofmannsthall, regia di E.Marcucci. Ruolo: "la nana".

L'attrice di cinema

  • "Gran bollito" di Mauro Bolognini
  • "Fantozzi" di Luciano Salce
  • "Il pranzo è in tavola, Barone Frankestein" di Morissy e Andy Warol
  • "Il secondo tragico Fantozzi" di Luciano Salce
  • "Sballato Gasato Completamente Fuso", di Steno: la giornalista Fallani
  • "Il tassinaro" di Alberto Sordi
Ha lavorato inoltre, tra gli altri, con i registi: Dino Risi, Steno, Paolo Cavara, Edmo Fenoglio, Giorgio Moser, Neri Parenti, Giancarlo Cobelli, Pinotto Fava, Vittorio Sermonti, Giorgio Bandini, Federico Fellini (doppiaggio di "Casanova"), Vito Molinari, Nanni Fabbri.

La doppiatrice

Liù è stata doppiatrice sia per il cinema che per la televisione. Abbiamo raggruppato per settori i personaggi doppiati o interpretati.

Per il cinema
:

  • nel film "Barry Lyndon": Marie, madre di Barry - Marie Kean
  • nel film "Alice non abita più qui": Flo Castleberry- Diane Ladd
  • nel film "La lettera d'amore": Geraldine McEwan - Miss Scattergoods
  • nel film "Gorilla nella nebbia": Julie Harris - Roz Carr
  • nel film "Telefoni bianchi": voce della protagonista Agostina Belli
  • nel film "Provaci ancora Sam": Susan Anspach - Nancy Felix
  • nel film "Il cav. Costante Nicosia demoniaco ovvero Dracula in Brianza":Valentina Cortese
  • nel film "La storia meravigliosa": Fabienne
Per i film d'animazione
:

  • Torna a casa Snoopy: la voce di Charlie Brown
  • Le avventure di Bianca e Bernie: la voce di Ellie Mae
  • Gli Orsetti del Cuore - Il film: la voce di Nonna Orsa
  • Il gobbo di Notre Dame: la voce di Laverne

Miniserie
:

  • la voce dell'oca in "Fantaghirò" e "Fantaghirò 2"

Telefilm
:

  • nella serie: "La mamma è sempre la mamma": Vicki
  • nella serie: "Lucy Show": Vivian

Telenovele
:

  • Colorina: Rosario - Marichu de Labra
  • Tris di cuori: Magnolia - Marilena Ansaldi
  • Lampiao e Maria BonitaJurema: Pena - Mariinha

Cartoni animati
:

  • I Simpson: Marge Simpson, Patty e Selma
  • Kissyfur: Jolene
  • Charlie Brown: Charlie Brown(5 episodi)e Pipperita Patty
  • Un videogioco per Kevin: Perfidia
  • Cappuccetto a pois: Cappuccetto a pois
  • Martina Martina: Martina
  • Hello! Spank: Spank
  • Doraemon: Doraemon
  • X-Bomber: Ryu
  • Candy Candy: Capo infermiera al St.Joseph
  • Lo scoiattolo Banner: Banner
  • La maga Chappy:Duncan
  • Kimba, il leone bianco: Coco
  • L'Uomo Tigre, il campione: Ruriko
  • Una sirenetta innamorata: la Sirenetta e la Strega del mare


L'intervista

Liù ha gentilmente accettato di rispondere ad alcune nostre domande, relative alla sua attività di doppiatrice. Prima di lasciarvi alla lettura dell'intervista, ci sembra doveroso ed opportuno ricordare che con alcune domande abbiamo tentato di "sfidare" la memoria storica della professionista, la quale ha dovuto far ricorso ai suoi ricordi più nitidi per risponderci. Solo per citarne una, Hello Spank risale al 1982, vale a dire 25 anni orsono, non proprio recentissima. Ringraziamo, pertanto, Liù per la sua cortesia e disponibilità.

Per una maggior immediatezza di lettura, le domande sono contrassegnate da una V e scritte in corsivo, le risposte da una L scritte in grassetto:

V: Potresti spiegare agli appassionati che ne avessero desiderio come si fà per diventare doppiatori? Quali scuole, che tempi di preparazione, costi...guadagni, e magari soddisfazioni?

L: Non si diventa doppiatori se non si diventa "prima" attori. Ci sono molte scuole di recitazione, ma bisogna stare attenti a dove si cade. Molte scuole sono fasulle: chiedono molti soldi e non danno garanzie. Meglio rivolgersi alle scuole statali (Accademia d'Arte drammatica di Roma, ad esempio). I guadagni sono relativi all'esperienza accumulata negli anni. La soddisfazione che se ne trae è soggettiva, dipende cioè dalla persona se si diverte a farlo oppure no.

V: Il doppiatore conosce la voce originale del personaggio? Quando doppia può sentire musiche ed effetti del cartone o vengono inseriti dopo?

L: Sì. Il doppiatore sente la voce originale di chi ha doppiato il cartone in altra lingua. Sente altresì i rumori, i suoni e relative musiche. Non vengono messi dopo : restano gli stessi che stanno sulla colonna originale. Salvo qualche eccezione (canzone tradotta in lingua italiana).

V: Molti appassionati di cartoni animati amano i personaggi che hanno conosciuto in Tv. Tu sei stata la voce di "Spank" nel 1982, di "Ruriko" (L'uomo Tigre) nel 1981, di "Doraemon", di "Marge Simpson" Quali capacità deve avere il doppiatore di un personaggio di "carta"?

L: Sopratutto avere dentro di sé, vivo e curioso, il bambino che era. L’amore per il gioco, per la risata. E deve avere fantasia e generosità, a mio giudizio.

V: Che differenza c'è tra il doppiare un cartone animato e un attore vero?

L: Per doppiare i “cartoni” bisogna essere attori. Non trovo che ci sia differenza. Forse deve avere qualcosa in più : una certa duttilità vocale.

V: "Spank" non è un protagonista "normale", come tutti gli altri. Stiamo parlando di un cane dai sentimenti umani. Come è nata l'idea della sua voce?

L: Semplicemente guardandolo: faceva un’immensa tenerezza. Inoltre c'è da dire che è un bimbetto, in questo caso cagnolino, molto piccolo, non può avere un linguaggio completo. Dice “pappa”… Non: “voglio mangiare”… ok? Questa fu la trovata che lo portò al successo.

V: Quanto tempo è servito all'epoca (1982!) per doppiare l'intera serie?

L: Non ricordo… Forse un mese… non so.

Nota di redazione: Non deve ingannare la brevità apparente del periodo: nella serie, il cane aveva il ruolo preponderante e quindi la stragrande maggioranza dei dialoghi erano della doppiatrice

V: Per doppiare "Spank" hai "dovuto" vedere l'intera serie: ti è piaciuto il personaggio? Quale scena ricordi più nitidamente delle altre e per quale motivo?

L: Sono passati troppi anni perché io possa ricordare… Ricordo però una cosa molto importante. Spank aveva lunghissimi monologhi, faceva da “filo conduttore”…(cioè voce narrante) Io questa soluzione non la trovai adatta. Perciò proposi di fargli dire il minimo indispensabile: solo suoni, reazioni, qualche piccola parola (essendo molto piccolo non poteva avere un vocabolario ricco). E così si fece. Doppiai tutto “all’impronta”, senza testo: io vedevo l’immagine e reagivo a seconda di ciò che sentiva o vedeva Spank. Fu molto bello doppiarlo così.

V: In "Hello Spank" hai lavorato con professionisti come Laura Boccanera (gli appassionati la ricordano per "Candy" e "Maria Antonietta") e Cinzia De Carolis (la voce di "Lady Oscar"): cosa puoi dirci di loro?

L: Sono delle bravissime doppiatrici.

V: Per tutti i lettori della Sezione Cartoni potresti raccontare un episodio curioso, particolare, della tua esperienza nel doppiaggio in genere?

L: A parte il fatto su citato, posso dire un’altra cosa curiosa. E devo parlare di Marge Simpson. Quando andai a fare il provino per Marge, di provini ne erano già stati fatti molti ed alle migliori attrici di quel momento. Mi chiesi: “Come batterle? Vincere?”…Mi misi in ascolto della doppiatrice americana e… non feci altro che IMITARLA. Niente di eccezionale dunque: una semplice imitazione. Mandarono i provini in America e fui scelta io. A volte basta pochissimo.

V: Usciamo un po' dai nostri "binari" consueti: puoi dirci qualcosa sulla tua carriera di attrice. Hai interpretato nel 1975 un film che ormai è un cult anni 70: "Fantozzi". Cosa è significato, per la tua carriera, interpretare "Pina", la moglie del ragioniere più famoso della storia del cinema?

L: Nulla, se non per essere, ancor oggi, chiamata “Pinaa!” per la strada. Siamo in Italia e si sa che le caratteriste lasciano il tempo che trovano.

V: Purtroppo in Italia si è troppo portati ad "etichettare" un personaggio, spesso associandolo a ciò che di più divertente ha fatto, senza sapere che c'è altra qualità e valore alle spalle...il tuo caso lo dimostra (nota di redazione)

V: Doppiare e recitare, cosa è preferibile per una professionista?

L: Senti, io lo considero un lavoro, un lavoro come un altro ed è forse per questo che non amo parlarne. Comunque sia tutte e due le cose fanno parte dello stesso tipo di lavoro. Io mi ritengo con orgoglio una buona artigiana e sono contenta di questo. Ciò che mi stupisce è come la gente sia interessata a questo tipo di artigianato e non ad altro. Un buon corniciaio, se fa bene il suo mestiere, non gode del plauso di cui godo io. Mi ritengo fortunata, ma lo trovo esagerato.

Nota di redazione: Liù riceve settimanalmente corrispondenza che riguarda il doppiaggio dei Simpson. L'eccessiva attenzione per un'attività per lei "ordinaria" genera la sua opinione sul fenomeno. Del tutto comprensibile.

Avviso per gli appassionati: chi volesse, può visitare il sito dell'attrice cliccando sul banner qui sotto.


Tributo a Liù

Non abbiamo potuto sottrarci ad una tentazione enorme, così grande da ritenerla irrinunciabile: riproporre alcuni spezzoni di serie doppiate da Liù e riviverle con tutto il loro sapore. Per motivi facilmente immaginabili, abbiamo dovuto limitare a pochi minuti il contributo filmato, ma ci auguriamo che sia sufficiente a rendere l'idea di quale delicato lavoro sia doppiare un personaggio di un cartone animato e quali caratteristiche e doti servano per conferirgli una personalità umana (Spank compreso).


Dentro la scena

  • Il gobbo di Notre Dame: il capolavoro dell'animazione di casa Disney dovrebbe essere noto a tutti a più di 10 anni dalla sua edizione. Ci limiteremo solo a descrivere alcuni dettagli del lungometraggio. Quasimodo è stato allevato di nascosto nel campanile della celebre Cattedrale di Notre Dame. Il suo aspetto deforme lo ha convinto di essere inferiore agli altri uomini, ora vorrebbe vivere una vita normale come sarebbe giusto per lui. La Verne, statua dall'aspetto anziano, vive solo nel rapporto con lui e gli fornisce i consigli da saggia esperta di problemi umani. Dietro il personaggio, ovviamente, la nostra Liù Bosisio.
  • I Simpson: la serie più celebre degli ultimi anni televisivamente parlando ha il grande pregio di miscelare nella giusta dose l'ironia pungente dei dialoghi, alle tematiche spesso attuali che gli episodi toccano. Dietro la madre Marge, naturalmente, c'è la "nostra" doppiatrice.
  • Hello Spank: la serie del cane più famoso dei cartoni animati anni'80 ottenne un successo fuori previsione all'epoca. Nell'episodio preso a riferimento, il povero protagonista era stato scacciato dalla giovane Aika per averle disobbedito. Disperato, vaga a zonzo per trovare consolazione, ma non riesce ad avere pace. Tenta di buttarsi dal precipizio, ma anche quell'azione gli viene difficile. Il tutto reso da una recitazione che rende appieno il dramma "umano" del piccolo animale. Inutile sottolineare che la prestazione della doppiatrice conferisce una tenerezza e una compassione unica al personaggio.