Jenny la tennista: racchette, gioie e delusioni
di Valerio

Titolo originale
Anno di uscita (in Italia)
Ideatore
Episodi
Sigla iniziale


 


NOTE DI COSTUME

Una precisazione storica per cominciare: questo cartone animato nasce come fumetto. Il successo divenne tale, che qualcuno pensò bene di farne un cartone animato, poi un lungometraggio. La serie televisiva iniziale, del 1980-1981, ebbe un seguito: una seconda edizione quasi dieci anni dopo, con titolo (Jenny Jenny) e doppiaggio differenti.

La serie di cui ci occupiamo è la prima e non la seconda. Non tanto per l'affetto verso le voci o le vicende originarie, quanto perché la seconda serie risale al 1989/1990, ormai nell'era dei "nuovi" cartoni. Con il dovuto rispetto, la Sezione Cartoni è nata per quelli storici.

Anche con questa serie siamo di fronte al primo cartone animato che tratta di uno sport popolare sì, ma insolito per una serie televisiva: il tennis. Ma in questo caso specifico, occorre fare una doverosa precisazione: Jenny non è solo una tennista, anzi, per chi ne seguiva le vicende, era una ragazza che doveva superare ostacoli importanti e la discpilina sportiva era solo un pretesto con il quale misurarsi. La particolarità della serie, non sta nelle ambientazioni, ma nella vicenda. Jenny è un'adolescente in crescita, con i suoi sentimenti, le sue paure, le sue vittorie, le sue delusioni, proprio come lo spettatore che la seguiva, da qui la sua enorme popolarità.

Vogliamo dare il giusto merito anche alla celeberrima sigla italiana, interpretata dal bravissimo Nico Fidenco: il 45 giri descrive tutta la fatica del giocatore di tennis e calza pienamente con le immagini della serie. Nota come Destra-sinistra, sinistra-destra, la sigla Jenny and Jeremy divenne il simbolo dello stesso cartone animato e dei giovani aspiranti al gioco con racchetta.


L'AMBIENTAZIONE

Non è difficile inquadrare l'età in cui la serie viene ambientata. Ci sono elementi evidenti:

  • Il liceo Nishi: siamo in età contemporanea, una scuola, allievi che la frequentano. Orari scolastici e istruttori fanno pensare ad epoche vicinissime.
  • Racchette e campi da tennis: seppure avessimo avuto necessità di conferme, ora le abbiamo inequivocabili.
  • Abiti: la moda è degli anni '70. L'età di edizione della serie stessa.
    LA TRAMA

    Jenny, iscritta al primo anno del liceo Nishi, viene scelta a sorpresa dall'allenatore Jeremy, per disputare i campionati regionali. Da questa convocazione si diramano le vicende della serie. Un avvicendarsi di vittorie, delusioni, conquiste, sentimenti forti e scoperte dolorose. In tutto 26 episodi che non si fatica affatto a seguire nel loro svolgersi.


    Personaggi
    Le voci

  • Jenny - Piera Vidale
  • Reika - Silvana Sodo
  • Jeremy - Riccardo Rossi
  • Mary - Monica Cadueri
  • Evelyn - Stefania Giacarelli
  • Teddy - Massimo Corizza
  • Norman - Riccardo Rossi
  • Rosy - Stefania Patruno

    Jenny
    E' lei stessa a fornire le informazioni su se stessa: ha 15 anni, è nata tra il 23 ottobre e il 22 novembre (è dello scorpione). A voler eccedere in pignoleria, mancherebbe l'anno di nascita. Proviamo ad "indovinarlo" con un piccolo giochetto di calcoli: la serie giapponese è del 1973. Se gli autori la disegnano quindicenne in quell'anno, la ragazza potrebbe essere nata nel 1958..ma sono supposizioni.

    La protagonista è essenzialmente una ragazza timida, piuttosto riservata, ma dotata di tenacia e forza di volontà ammirevoli. Nutre una stima sproporzionata verso la più elegante tra le atlete del Collège ed è proprio questa ammirazione fuori posto che la penalizzerà, radicando in lei la convinzione di non poter gareggiare con giocatrici tanto talentuose. E' la convinzione del suo allenatore che la porta a convincersi lentamente del contrario. Solo quando prende coscienza che l'impossibile è un vincolo solo mentale, allora scatta in lei la molla che mancava alla sua realizzazione. La serie è davvero efficace nella descrizione dell'evoluzione che vive il personaggio: parte dal complesso vero e proprio di considerare inarrivabili le sue compagne, arriva alla consapevolezza delle capacità che possiede. E' un cammino difficile e faticoso, nel quale riceve il costante sostegno dell'allenatore e dell'instancabile Mary i due pilastri della serie.

    Jenny diventa così il simbolo della persona vincente, che conquista i propri traguardi con il sudore del volto, con il sacrificio quotidiano. Chi la segue nelle sue vicende non può fare a meno di constatare che dove c'è volontà, c'è l'inizio della propria realizzazione personale.

    Jeremy
    E' da subito inquadrabile come un temperamento forte, quasi impenetrabile: la voce di Riccardo Rossi (la stessa voce di Lowell Gray di Georgie) gli conferisce un'aria al tempo stesso distaccata ma calorosa. L'allenatore ha il merito di individuare il talento della giovane tennista prima ancora che sia evidente agli occhi altrui. Nel primo episodio Jenny non regge ancora in mano la propria racchetta, ma lui è convinto che può fare strada, unico a crederci. Ma non è un semplice allenatore, sarebbe errore di prospettiva enorme pensarlo come tale. Jeremy è l'uomo "chiave" della serie: combatte una battaglia apparentemente persa di fronte ai suoi numerosi oppositori, tra i quali, in prima linea, si trovano le atlete anziane che si vedono confrontate con una novella dello sport. Più volte criticato per i metodi eccessivamente faticosi, per la sua palese preferenza per la matricola Jenny, pur di affermare e dimostrare l'esattezza delle sue convinzioni, minaccia le dimissioni, segnala la giovane tennista agli organi che dovranno decidere della convocazione nazionale. Quest'uomo scommette se stesso prima di ogni cosa, per questo può guardare con occhio distaccato ed imperturbabile, ogni critica che gli piove addosso.

    Reika
    Sin dal primo episodio ci viene presentata come Madama Butterfly, per via dell'eleganza del suo gioco. Reika è un modello di atleta, di donna, ammirata, ai confini dell'immaginabile. Ma, come si suol dire, non è tutto oro quello che luccica. Tradotto nel nostro caso: i limiti li possiede, e più numerosi di quanto sembri a prima vista.

    Non nasconde la propria vanità di fronte al rispetto che le colleghe coetanee le tributano, definendosi addirittura "la regina del tennis" dimostrando innanzitutto di non essere regina di modestia. La sua stessa vanità la penalizza e la castiga in più di una circostanza. Per una contusione al braccio, si prende il lusso di colpire l'allenatore schiaffeggiandolo, ne sindaca le decisioni quando viene affiancata nel doppio a Jenny, tranne poi a constatarne il valore indiscutibile quando si trova a malpartito durante la gara in finale.

    Ad inizio serie sembra vivere dell'ammirazione dell'intero liceo. Quando la figura di Jenny emerge quasi a pareggiarne la popolarità, inizia a viverla con sentimenti di rivalsa, di distacco, quasi come farebbe una regina che teme di essere spodestata da un suddito capace.

    Azzardando un accostamento geometrico, la serie ci consegna una Reika come una parabola discendente: parte dall'alto e lentamente discende, fino ad arrivare al livello dei comuni mortali. In finale di serie, sarà lei stessa a definire la sconfitta contro Jenny "più preziosa delle tante vittorie": anche Madame Butterfly ha compreso che non c'è punto di arrivo, ma solo crescita costante. Nello sport, come nell'esistenza stessa.

    Evelyn
    E' una tra le migliori atlete del liceo Nishi, alleata di Reika. Ne segue e ne appoggia le scelte, fin quando non viene isolata per via della sua incurabile invidia verso Jenny, a lei preferita per i tornei regionali.

    Al contrario di Madame Butterfly la sua parabola (l'accostamento geometrico prosegue) è ascendente: parte malissimo. Offre in omaggio le tattiche studiate dal mister Jeremy, per facilitarne la sconfitta, ma il suo piano fallisce. Escogita persino un furto della racchetta regalata a Jenny dalla compagna Reika pur di farla sfigurare agli occhi delle colleghe: anche questo disegno fallisce, più miseramente del primo.

    Ma con il passare degli episodi, il personaggio guadagna il terreno che, in un gioco strano di ruoli, Reika perde. Nasce ammirazione per Jenny e diventa addirittura sua alleata, chiedendole di realizzare per lei i sogni di tennista, quando deve arrendersi per via del braccio malandato. Tutto è bene quel che finisce bene: una volta si diceva così..

    Mary
    Il personaggio più commuovente della serie: segue Jenny ovunque difendendola contro tutti e contro tutto anche quando la difesa sembra insostenibile. Chiunque sognerebbe un amico o un'amica al proprio fianco come lei. Non la lascia un solo istante, si prende carico delle sue paure, dei timori, delle preoccupazioni, come fossero cose proprie. La stimola quando tutti dubitano, la esalta quando gli altri la condannano. Di fronte ad un personaggio simile, c'è solo da augurarsi di incontrare, sul proprio cammino, qualcuno che le assomigli anche lontanamente.

    Teddy
    E' il "bello" della serie. Un ragazzo pacato, gentile, molto abile nel gioco. Lo sguardo pulito e genuino con cui è dipinto lo rendono un esempio di appetibilità maschile, ma anche un personaggio sufficientemente inverosimile. Incoraggia la giovane tennista di cui è invaghito già dal secondo episodio e le sta a fianco nelle prove difficili. Come è normale e sottinteso, lei non può che ricambiare le attenzioni, mostrando (è pur sempre quindicenne!) di apprezzare i modi e la cavalleria con altrettanto candore e genuinità. Il punto debole del personaggio è che pare disegnato apposta per essere il "buono" della serie, il puro che si abbina alla protagonista inesperta e vulnerabile. Una sceneggiatura troppo prevedibile per essere incorniciata nella serie.

    Norman
    L'inseparabile compagno di gioco (in doppio) di Teddy, lo vediamo e lo conosciamo meglio nell'episodio Il segreto di un doppio quando i due compagni descrivono gli inizi della loro avventura tra le racchette. Il giovane fà palesemente da "spalla" al più affascinante compagno di gioco. Lo accompagna persino quando si disputano le gare regionali. Ruolo non certo centrale nell'economia della serie, ma pur sempre costante e vicino alle vicissitudini di Jenny.

    Rosy
    E' la sorella di Jeremy, anche se non si direbbe. Dotata di un servizio trita-palla, è lo spauracchio delle avversarie. Non si rivela mai ostile verso Jenny, ma diventa sua consigliera quando la giovane collega deve affrontare difficoltà che sembrano superarne le capacità. Prende comprensibilmente le difese del fratello quando questi viene accusato di metodi discutibili. In sintesi è senz'altro un personaggio interessante anche se per molti versi indecifrabile.

    Il gatto Goemon
    Anche se palesemente riempitivo della serie, questo simpatico animaletto fà compagnia costante alla tennista. Sembra volerle garantire la sua vicinanza: addirittura riesce a partire con lei per il ritiro delle future convocazioni nazionali nascondendosi nel bagaglio della padroncina. E' un elemento anche comico della serie, riesce più volte a spezzare il ritmo teso e concitato di alcuni episodi dando una vena di tenerezza e allegria che non guasta.



    Censuriamo la censura

    Se parliamo del cartone animato occorre fare una premessa doverosa: quello che vediamo in Italia, quasi mai coincide con l'originale giapponese. Per questa serie valgono le regole che sono state enunciate per altre serie.


    In epoca difficile come quella della prima edizione, venne insinuato un rapporto decisamente "fuori delle righe" tra Jenny e Madame Butterfly. I più credettero che si fosse tagliato qualche frammento in cui tra le due protagoniste si evidenziasse qualche inaccettabile attrazione reciproca. Nulla lo lascerebbe suppore nemmeno guardando la serie originale giapponese, che pure qualche licenza potrebbe consentirsela, visto che il cartone animato non è considerato di per sé un prodotto per un pubblico infantile. Dobbiamo dunque lasciare il sospetto a chi lo ha insinuato senza poter concludere in senso positivo. Nel corso della serie abbiamo una sola frase che potrebbe rafforzare una tesi simile: "O me o il tennis" afferma Reika quando constata che la giovane tennista ha acquisito una pericolosa popolarità. Ma da qui a farne scaturire il sospetto di un legame ambiguo francamente serve una buona dose di fantasia.

    Discorso leggermente diverso va fatto per l'altro legame affettivo della serie: quello tra Jenny e Teddy. Che tra i due corra molto più di una semplice simpatia nessuno può dubitare. Il fatto è che i "malpensanti" appassionati alla serie hanno ritenuto che dall'originale alla versione italiana ci sia stato qualche taglio di troppo per evitare di mostrare qualcosa di più palesemente affettuoso tra i due. Per dirla in breve, si è ipotizzato che qualche bacio sia stato tolto. Il problema è di ordine differente rispetto al primo aspetto: qui il legame non è in dubbio. Si discute sulla sua libera "espressione animata". Se il poi fumetto lo dimostri in maniera inequivocabile, non è questione che attiene alla nostra analisi: nel cartone animato ci fermiamo alla sola dichiarazione dei sentimenti. Tanto basta per un cartone che vuole dimostrare (e dimostra) molto di più di una vicenda sentimentale capace magari di intenerire il pubblico affamato di gossip animato, ma anche superflua nell'economia della serie.


    LA RECENSIONE

    Jenny la tennista, parliamo (come già anticipato) della prima serie, riscosse notevole successo. Il perché è da capirlo. Il personaggio che la televisione ci mostrava era senz'altro affascinante. Non per motivi scenografici. La fanciulla non vola, non ha poteri magici, non si tramuta e non pilota robots di un mondo fantascientifico: siamo di fronte ad un personaggio decisamente verosimile e comune. Jenny è una quindicenne normale, tanto normale che per diventare ciò che sogna impiega 26 episodi della serie che la vede protagonista. Sono episodi avvincenti, tirati, peggio delle palle da tennis che si scagliano violentemente contro le avversiarie. In una serie quasi del tutto normale (in Bello ma impossibile vedremo il resto) l'unica plausibile spiegazione della sua piena riuscita rimane proprio la sua normalità. Jenny istruisce perché è una normale ragazza della sua età che ottiene ciò in cui crede, che realizza il suo sogno.

    Per lo spettatore che ne segue le vicende è un incoraggiamento verosimile a fare altrettanto. Proprio per la sua normalità risulta molto più vicina alla media del pubblico, di quanto lo siano personaggi alieni o uomini dotati di poteri fuori del comune. Jenny suda, fatica, perde gare, rinuncia persino ai sogni (tranne poi a tornare sui suoi passi): situazioni che ognuno può trovarsi di fronte e che più di una volta ha messo a dura prova qualunque persona. Si ammira la ferrea volontà di arrivare in fondo, di non arrendersi mai. Ma questo non è un potere estraneo all'essere umano comune: la volontà è carattere tipico dell'uomo. Dunque se la giovane promessa del tennis di carta è riuscita in ciò che sognava, perché un comune mortale non può fare altrettanto sapendo che la formula magica è la forza di volontà e la convinzione nei propri mezzi?

    In tal senso, la serie si rivela altamente istruttiva. Lascia un messaggio che rimane nel tempo senz'altro più a lungo di tanto osannati lungometraggi di attori veri. Poco importa se il cartone ha delle lacune di disegno o di doppiaggio: la perfezione formale ha vita spesso breve, la qualità dei valori trasmessi, a quanto pare, ancora resiste. Tanto vale impugnare la nostra racchetta quotidiana e cercare di allenarsi tanto a lungo da riuscire lì dove Jenny ci ha solo preceduto.


    EPISODI
    Nota di redazione

    Gli episodi evidenziati in rosso sono approfonditi nella sottosezione Rivediamoli insieme.

    L'edizione italiana di Jenny la tennista si compone di 26 episodi:

    1° episodio: La mia Madame Butterfly

    Jenny frequenta il liceo Nishi che prepara gli iscritti per i campionati regionali di tennis. Lei è una matricola, ma con grande sorpresa di tutti, viene scelta dal nuovo allenatore Jeremy per formare la squadra che si presenterà ai campionati. Si accende l'invidia delle giocatrici più anziane.

    2° Episodio: La tennista sei tu

    Lo scalpore generale di fronte alla convocazione del tutto inattesa, scatena la curiosità delle giocatrici più esperte di sapere il motivo della scelta. L'esclusa di turno, Evelyn sfida a duello Jenny e vince la gara. Ma riceve a sua volta lo smacco di conoscere la verità: l'allenatore l'ha esclusa perché priva di stile personale.

    3° Episodio: Mira alla vittoria

    Jenny è chiamata alla prima partita del torneo regionale. La pressione della prima prova sembra schiacciarla; l'allenatore interrompe la gara.

    4° Episodio: La sfida di Evelyn

    Approfittando della prestazione incolore di Jenny nella prima gara delle regionali, Evelyn le propone una sfida, che l'allenatore accetta di considerare come duello per scegliere la partecipante alle gare successive. Evelyn perde con una gara irriconoscibile.

    5° Episodio: La rivolta contro l'allenatore

    L'allenatore decide di sottoporre Jenny ad una massacrante prova di rovesci per prepararla alle semifinali. La schiera di malpensanti rivali attribuisce il trattamento "privilegiato" a comportamenti "audaci" della tennista nei confronti del mister.

    6° Episodio: Il giorno delle semifinali

    Jenny affronta timorosa le semifinali, ma sfoggia qualità che persino lei credeva di non possedere. Riesce a vincere la sua partita, ma il peggio deve arrivare: ci sono le finali..

    7° Episodio: I servizi di Rosy

    Le semifinali oppongono Jenny a Rosy un'atleta dal servizio fulminante (letteralmente). La protagonista, scoraggiata e avvilita, perde la sfida prima nella sua mente, poi in campo. Intanto tra l'allenatore e Reika nasce uno screzio, che muoverà le acque già increspate del gruppo.

    8° Episodio: La sfida delle rose rosse

    Un'assemblea viene indetta per discutere sulle scelte tecniche e sui metodi dell'allenatore Jeremy. Evelyn minaccia di abbandonare il Circolo qualora Madame Butterfly, finita in ospedale dopo un incidente in campo, non rientri il giorno successivo. La sfida viene persa, la stessa giocatrice si ripresenta il giorno dopo, con grande stupore delle anziane del liceo.


    9° Episodio: Il momento chiave

    Per uno sfortunato sorteggio, Jenny deve vedersela alla prima partita con Reika. L'incontro è senza storia solo per risultato, ma Jenny sfoggia talento inimmaginabile e dà filo da torcere all'elegante concorrente.

    10° Episodio: Triste congedo

    Jenny viene affidata a Teddy per allenarsi oltre l'orario ordinario. Purtroppo le attenzioni che le sono rivolte scatenano le invidie delle colleghe, Reika compresa, che le impone una scelta: mantenere il rapporto tra loro o giocare a tennis. Jenny si ritira, ma la decisione dura molto poco.

    11° Episodio: Un colpo pauroso

    Tanto pauroso è il colpo dell'avversaria al torneo che Jenny ha di fronte dopo aver ripreso a giocare. Il servizio è ad effetto, e rispondere al servizio richiede grande forza fisica. Jenny vincerà con grande difficoltà, con il sostegno dell'allenatore.
    12° Episodio: L'incontro decisivo Reina Rosy

    La vittoria contro la terribile concorrente ha dato a Jenny una popolarità nel liceo che rischia di intaccare il prestigio da cui Reika è circondata. In più, pur avendo vinto l'incontro con la temibile Rosy poi infortunatasi, Madame Butterfly ha maldigerito che l'allenatore abbia dedicato più attenzioni alla rivale sconfitta che non a lei.

    13° Episodio: Sono pazza di Teddy

    I rappresentanti della Lega del tennis decidono di riunire gli atleti del Liceo per festeggiare le nuove nomine per il campionato internazionale. Jenny è tra i quattro convocati, ma c'è un grosso inconveniente: ora Reika si dichiara palesemente sua rivale e nemica, rifiutandosi di giocare in coppia con lei.

    14° Episodio: Allenamento speciale

    Jenny è sottoposta al primo allenamento con un doppio, ma è disorientata. La sua prova è imbarazzante. E' sull'orlo di abbandonare gli allenamenti, quando le sue risorse le suggeriscono di fare qualcosa per riprendere morale.

    15° Episodio: Il segreto di un doppio

    La soluzione ai problemi della giovane tennista arriva da un dialogo tra Teddy e Norman, incrociati senza essere vista in un bar vicino il College. I due parlano del loro passato e svelano il segreto del doppio: giocare in due con una sola testa. Jenny ha la chiave per continuare il suo percorso..

    16° Episodio: Un servizio violento

    La prima gara di doppio vede Jenny al fianco di Reika, ma l'esperta atleta cerca la prestazione in solitaria, rispondendo da sé ai servizi delle due avversarie. Le sue qualità trovano un ostacolo sul servizio tornado avversario di fronte al quale nemmeno Jenny può nulla. La partita non finisce lì...

    17° Episodio: Un servizio folle

    Jenny e Reika si affiatano, cercano la strategia per combattere il servizio tornado e in due ottengono quello che vogliono.

    18° Episodio: Contro la spia nera

    Due atlete avversarie, cercano di studiare le qualità di Jenny, per riuscirci la sfidano in un doppio cui partecipa anche Evelyn. La sfida insegna a Jenny i giusti movimenti in campo.

    19° Episodio: Una vittoria emozionante

    Scuola Nishi contro liceo Bronx, questa è la semifinale, con un curioso episodio di mancato fair play l'anno precedente tra Reika e Margareth. Jenny stavolta traina la compagna, trovando le risorse per vincere contro un'ombra sul passato di Madame Butterfly.

    20° Episodio: Nella luce splendente del mattino

    Jenny prepara la finale allenandosi anche al mattino. Così facendo riceve l'invito di Teddy a giocare con lui. Durante gli allenamenti emerge qualcosa che va ben oltre una gara di gioco.

    21° Episodio: La finale del doppio

    Nonostante una ferita al braccio per un incidente automoblistico, Reika accetta di giocare la finale. Jenny riesce a dare tutta se stessa pur di aiutare la compagna di gioco.

    22° Episodio: Un addio senza lacrime

    A causa di una lesione al braccio, Evelyn è costretta a lasciare il tennis. Decide di disputare una partita di addio, con le altre migliori atlete del liceo. Jenny diventa la giocatrice nella quale ripone le sue speranze di vittoria e i suoi sogni.

    23° Episodio: La schiacciata

    Tra le partecipanti ai tornei distrettuali, vengono scelte le candidate alla nazionale. Jenny dovrà dimostrare di essere all'altezza, per questo viene sottoposta ad un durissimo allenamento, per acquisire stile e potenza maschili. Intanto Teddy si dichiara esplicitamente ma non tutto va per il verso giusto.

    24° Episodio: Amore in campo

    Jenny vince la sua prima partita nelle selezioni, ma questo non basta all'allenatore Jeremy il quale le impone di mettere da parte i sentimenti per pensare solo al tennis. Teddy, avvisato della scelta compiuta, accetta di buon grado, attendendo il momento giusto per dedicarsi a lei.

    25° Episodio: Gioventù dedicata al tennis

    L'allenatore decide di far incontrare Jenny contro uno tra i più potenti uomini iscritti al torneo. La partita viene vinta da lui, ma Jenny comprende che la strada per riuscire in quello che crede è giusta.

    26° Episodio: Jenny contro Madame Butterfly

    Per decidere se convocarla o meno, il Consiglio decide si testare le qualità di Jenny facendola giocare contro la "regina" del tennis. L'incontro è estenuante, ma la protagonista ottiene la vittoria sperata.


    Rivediamoli insieme

    Questo cartone animato vive numerosi momenti avvincenti. Le partite di tennis mostrano tecniche decisamente rare, se non irreali, di servizio o di schiacciata. Abbiamo ritenuto di rievocare gli episodi più importanti per contenuti più che per lo spettacolo.

    La mia Madame Butterfly

    Dentro la scena

    - La scena si compone di due fasi: la prima vede Jeremy entrare nello spogliatoio per dare l'annuncio delle designazioni. La seconda descrive la sorpresa delle tenniste alla notizia della convocazione di una matricola.

    - Si sa che nella lista contenuto il nome di Jenny. E' un fatto non noto, ma facilmente intuibile. Quello che ci si aspetta è il modo con cui la scelta viene annunciata e la reazione comprensibile delle colleghe mosse da stati d'animo contrastanti.

    - Alcune (Reika per prima), danno l'impressione di voler proteggere la matricola dalle difficoltà della designazione. Nel seguito della serie si comprenderà che di sentimento protettivo c'è molto poco, lasciando ampio spazio alla vanità personale e alle rivalità reciproche.

    - Un particolare ci viene chiaramente espresso dalle immagini: il nome di Evelyn non è assente, ma cancellato. Il perché della scelta è sottile: l'allenatore non ha solo scelto, ha fatto qualcosa di più. Evelyn è depennata perché superata dalla debuttante matricola: nella lista c'era, ma le preferenze vanno alla promettente collega.

    - Irremovibile Jeremy di fronte alle perplessità delle giocatrici. Nessun dubbio, nessun ripensamento. La sua è una decisione presa con convinzione, senza alcun dubbio sulle qualità della giovane atleta.

    I servizi di Rosy
    Dentro la scena

    In assoluto una tra le più belle scene dell'intera serie. Jenny fugge la difficoltà che ha di fronte: sente la palese inferiorità rispetto all'avversaria. Forse al suo posto chiunque farebbe la stessa cosa.

    L'errore della giovane tennista è a monte: ancora non ha imparato a crescere con la sconfitta. Vive ancora nell'idea che perdere sia un disonore. Non diversamente da quanto fanno le sue anziane colleghe, non ha la consapevolezza che dall'errore si può solo apprendere. Jeremy, in tal caso, è un eccellente insegnante: la spinge con forza verso l'ostacolo che fin quando verrà vissuto come lo vive lei, resterà insormontabile a vita. Sembra un uomo cinico e insensibili; in realtà è il passo iniziale verso la crescita e il successo.

    Jenny contro Madame Butterfly

    Dentro la scena

    Il duello chiude la serie, ma lo fà in modo singolare: Jenny vince e da ammiratrice convinta di Reika ne diventa una sorta di esempio da imitare. Come si direbbe in questi casi l'allieva supera la maestra. Con una precisazione necessaria: l'insegnamento più prezioso lo trasmette con il sacrificio che spende per arrivare al suo risultato, non per la singola vittoria.

    Reika, dal canto suo, dimostra di aver compreso che non si vince sempre e solo vincendo, ma che qualche "sana" sconfitta può insegnare molto di più. Finale migliore la serie non poteva regalare.


    Bello ma impossibile

    Nella Recensione accennavamo alla verosimiglianza della serie. Questa è la sede adatta per parlare delle sue inverosimiglianze. Un cartone animato dove tutto sembra rientrare nei nostri canoni ordinari, qualcosa tradisce questa sensazione.

  • La contusione di Reika: Madame Butterfly subisce un colpo per una palla scagliata a velocità elevata contro il suo braccio. L'impatto le comporta una contusione che la costringe addirittura in ospedale: più che una palla sembrerebbe essere colpita da un vero proiettile..
  • La potenza di Rosy: La tennista Rosy, sorella dell'allenatore Jeremy, allenandosi di sera riesce a scagliare la palla contro il muro e frantumarla. Chi può dar torto a Jenny che scappa all'idea di essere colpita da un simile proiettile?
  • Il servizio tornado: la serie inventa il servizio tornado, che mette in difficoltà le tenniste del liceo Nishi. La stranezza che hanno ignorato gli sceneggiatori è che quando la palla torna al suolo, rimbalza per tre o quattro volte prima di ricevere risposta. Chiunque mastichi di tennis, sa bene che la palla non può rimbalzare più di una volta su terreno senza chiudere il gioco. Dunque la brava Reika escogita inutilmente la contromossa al servizio.
  • La racchetta di Jenny: in preda alla rassegnazione e alla delusione, Jenny lascia la racchetta tra gli scogli. La abbandona di sera, lontana dagli sguardi dei curiosi. Davvero abile, quindi, la nostra instancabile Mary a trovarla e portarla con sé in gita l'indomani mattina.