Supercar Gattiger: la formazione di guida unita
di Valerio

Titolo originale
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Sigla


 

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NOTE DI COSTUME

Diventare pilota del Gattiger

Non è annuncio lavorativo di qualche casa automobilistica, ma il sogno di ogni nato nel decennio 1970-1980. Dopo quello di imitare Actarus nella sua volata verso il Goldrake, c'era questo desiderio: trovarsi al posto di Jo Tabuki per ordinare la leggendaria guida in formazione unita, magari con il mitico sottofondo della sigla dei Super Robots.

Il filone delle auto supertecnologiche e decisamente inverosimili, tutte provenienti dalla fantasia degli sceneggiatori del Sol Levante, non comprendeva solo questa serie, ma anche eorici veicoli quali Ken Falco, Grand Prix e il Campionissimo e tante altre che la memoria dei cartofili più appassionati senz'altro ricorderà.

I Superobots ed Ennio Morricone

Cosa c'entrano i Super Robots ed il maestro indiscusso delle colonne sonore in Italia? I più attenti tra gli spettatori della Tv anni 80 probabilmente intuiranno il contenuto del testo che segue prima di proseguire.

Gli autori della sigla culto della serie sono Martino e Centofanti. Quanto a Gloria Martino (autrice dei testi) poco da discutere e poco da osservare. Qualche commento in più va indirizzato invece alle musiche e agli arrangiamenti, di Alessandro Centofanti. Nel 1978 (tre anni prima dell'incisione del 45 giri della sigla), Ennio Morricone compose la colonna del film Così come sei, tra le cui tracce il brano Dance On è un'anticipatrice della sigla del Gattiger. Lo stesso motivo verrà utilizzato da Carlo Verdone nel suo film Bianco, Rosso e Verdone. Per avere idea della somiglianza invitiamo chi volesse, a visualizzare questo video scovato su quel contenitore inesauribile che è Youtube. In uno spezzone della pellicola è facilmente riconoscibile quella che sembra essere una copia della sigla della serie in esame. In realtà è vero l'esatto contrario. Nel 1981.


L'AMBIENTAZIONE

I luoghi della serie

Le gare cui il Gattiger partecipa si svolgono in varie parti del mondo:

  • Americhe;
  • Polo Nord;
  • Spagna.

    I Gran Premi, più battaglie tra macchine robots che vere gare atuomobilistiche, vedono i demoni sfidare la superauto per rubare i segreti del motore ad energia solare.

    Il tempo della serie

    Un fotogramma del 15° episodio mostra la lapide del dottor Watson, deceduto, secondo i commenti del Tiger Team, poche settimane prima. E' chiaramente leggibile il 1977 quale anno di decesso dello scienziato che Jo voleva incontrare per chiedergli notizie della madre.

    E' da ritenere, pertanto, che i disegnatori si siano limitati ad ambientare gli eventi nel periodo in cui la serie veniva prodotta, pur avendo molti elementi di fantascienza che farebbero pensare ad un futuro prossimo.


    LA TRAMA

    Il professor Tabuki, ingegnere meccanico, progetta un'auto frutto dell'unione di 5 veicoli più piccoli e capace di sfruttare l'energia solare in tempi in cui il petrolio e il carbone vanno esaurendosi. La setta dei Demoni neri, guidata dal loro capo, è intenzionata ad impossessarsi della tecnologia del dottore per scopi egoistici. Per guidare il veicolo viene scelto il figlio del professore stesso, Jo, il quale scopre solo dopo l'attentato al padre di essere figlio di una donna ancora viva e non defunta come gli era stato detto.

    Scatta la caccia alla madre, della quale possiede solo una foto. Il ragazzo prende coscienza, gara dopo gara che il pilota ignoto che da tempo lo sostiene in segreto potrebbe essere proprio lei. Solo tardi la verità gli viene rivelata grazie al racconto del custode del castello di famiglia: sua madre è la regina dei demoni, che sta cercando di ostacolare i disegni del padre anche a dispetto della stessa fiduca nei propri confronti.

    Il vero nemico del Gattiger, tuttavia, è Eric Wergen, perfido e tenace braccio destro del capo della setta, il quale, ucciso il padre di Jo, non esita a far esplodere anche l'auto della regina e quindi ad affrontare di persona lo stesso rivale, nella speranza di ucciderlo ed impossessarsi dei progetti del Gattiger. Solo la morte di questo diabolico rivale chiude la serie e le ostilità.


    Personaggi

    Jo Tabuki
    Voce: Massimo Lopez
    Pilota dell'auto di testa della formazione unita: al figlio del suo progettista spetta il posto di comando dell'auto. Non è questione di bieco nepotismo, ma di abilità e qualità personali. Il ragazzo è leader del tiger team, e con il carisma che si ritrova riesce ad imprimere al gruppo una solida personalità.

    Tuttavia nella sua mente ronza un cruccio più rumoroso del rombo della sua auto: quella foto, quel volto, tanto misterioso quanto familiare e caloroso come la presenza di una madre tanto desiderata, ma assente. Il vuoto c'è e si sente. Lo spettatore conosce la verità, lui no. Sembra una beffa del destino, cioè degli ideatori, quello di lasciarlo al buio anche sotto il sole cocente dei circuiti di gara.

    Deve attendere fino a serie inoltrata per ascoltare la verità dal custode indiano che sorveglia il castello di famiglia. Un quadro e una foto gli rivelano la scomoda verità: il suo nemico giurato (il Demone Nero) è suo nonno, la regina addirittura sua madre. Insomma una "tegola" che non si digerisce facilmente, anzi, non si digerisce e basta. Tanto è vero che il ragazzo decide di farla finita con tutto e tutti. Ci vuole la forza per farlo tornare in pista, a combattere, ma non quella dei cazzotti di Hiroki, ma quella del rombo del Gattiger. Lui non lo sa, ma la madre lo ha sempre appoggiato, contro ogni ostacolo e a dispetto dei sospetti di tutti. Una matassa difficile da sbrogliare.

    Sakjo Wakazaki
    Voce: Cristina Boraschi
    Pilota dell'auto di destra della formazione unita: non poteva mancare la fanciulla di turno in una formazione prettamente maschile. Ma non si tratta di ragazza comune, questo grazioso pilota è la figlia del professor Wakazaki, la prima dei due figli. Un episodio la vede protagonista vanitosa: si lascia sedurre dalle proposte allettanti del falso stilista Eric e mette nei guai l'intero gruppo. Serve tutta l'abilità dei compagni per ritarla fuori dai guai. Al di là del dettaglio, non di poco conto, la ragazza si fa rispettare sia come personalità, che come qualità di guida.

    Per gli amanti del gossip animato, è appena accennata la sua attrazione verso l'affascinante Jo, che sembra ricambiare le attenzioni. Ma lo spazio per i sentimenti non c'è in una serie che viaggia a 200 km orari e ad energia solare, nemmeno quando ad insinuare la presenza del "tenero" sono i compagni stessi.

    Hiroki
    Voce: Marco Mori
    Pilota dell'auto di sinistra della formazione unita: stavolta non c'è vincolo di parentela. Il bravo Hiroki tiene alla formazione unita quanto può tenere alla sua famiglia, della quale, non a caso, nulla si sa. Addirittura arriva alle vie di fatto con Jo quando si tratta di mantenere unita la compagnia. Il suo eroismo arriva a salvargli la vita, gesto poi ricambiato dallo stesso Jo.

    Ken
    Voce: Fabrizio Temperini
    Pilota dell'auto di centro della formazione unita: il ragazzo ha chiare origini indiane, che spesso sbandiera ai quattro venti per sottolineare la fedeltà ai suoi valori. Il tecnico della superauto, peraltro grande e grosso, si invaghisce palesemente della giovane Barren, di pari origini, ma che (sfortuna vuole) scompare sul più bello, quando tra i due nasceva un caloroso sentimento di complicità. Niente da fare, tutto rinviato a tempi migliori.

    Kajumi Wakazaki
    Voce: Anna Marchesini
    Pilota dell'auto di coda della formazione unita: il più piccolo di tutti, il più esuberante di tutti ed anche, a volte, il più vulnerabile. Si spaventa (a buona ragione) per la nuova strategia di agganciamento, quella a rotazione. Per un ragazzino come lui superare la prova è più un miracolo che una questione di coraggio. Il falco, Taro, lo convince che di impossibile c'è poco o nulla. Lui, il falco, ha sconfitto un condor, almeno tre volte le sue dimensioni. Così il ragazzo si fa coraggio e prova il salto nel vuoto con contatto finale e avanti col Gattiger.

    Il professor Wakazaki
    Voce: Mauro Bosco
    Ingegnere elettronico, mente pensante e capo del team. Grazie a lui l'umanità conosce la potenza del motore ad energia solare. Il primo esempio di ambientalismo nelle serie televisive. C'è da esserne contenti.

    Questo scienziato illuminato dedica la sua vita al progresso scientifico e come il suo collega defunto il risultato più gratificante è proprio l'auto che cammina grazie al sole. Ma non è tutto qui, l'auto che progetta è una composizione di auto. Davvero geniale come idea.

    Quando i demoni vogliono eliminarlo per impadronirsi dei progetti, si finge morto nell'esplosione. Si scatena il dolore di tutti, per una doppia scomparsa: lui e il falco. Colpi come questi fanno più male dei proiettili sinistri dei demoni. Ma, fortuna, la sua era tutta una finta. Persino i suoi ragazzi gli hanno creduto. Quando si ha mente acuta, questa funziona in ogni circostanza.

    Il professor Tabuki
    Il personaggio dalla vita più breve di tutti, dura circa 15 minuti. L'attentato dei demoni lo stronca, mentre viaggia in auto. Poi la sua sopravvivenza si trasferisce nei ricordi di Jo: il nastro che gli ha lasciato è un macigno per il figlio. Avrebbe forse fatto cosa più giusta svelandogliela in vita, una verità così grossa.

    Ma l'errore commesso in giovane età, sposando la figlia del demone nero, è più pesante del dovere di verità. Così ha finito per lasciare quella verità sepolta nella cassaforte più sicura che esista: se stesso e il proprio silenzio. Ma sono quei silenzi che durano finché qualcosa, o qualcuno, non li infrange: allora il rumore è più fragoroso dell'esplosione che gli manda in frantumi l'auto. Ora quel rumore si sposta e investe il figlio, innocente, senz'altro, ma investito di un carico forse più gravoso di di quello che possa tollerare. Ci mette un'intera serie per trovare se stesso.

    La Regina dei demoni
    Voce: Anna Marchesini
    Ogni serie deve avere il personaggio "cattivo", ma questo non è un personaggio comune. E' l'unica persona dagli intenti leali pur tra persone malvage. Stride, in questo senso, il contrasto tra padre, tenebroso e insensibile, e figlia, comprensiva e quasi umana. Il disegno, particolarmente delicato e gradevole nel suo caso, deve rispecchiare proprio caratteri così positivi. Non dimentichiamo, d'altra parte, che si parla pur sempre della madre del protagonista della serie.

    Ma il suo ruolo non è quello della madre come tipicamente si rappresentano nelle serie: questa è una madre costretta alla lontananza dal figlio. Non disedegna, quindi, di intervenire sulle piste delle gare per aiutare sotto mascherate spoglie il figlio in difficoltà. Jo la sente, ne intuisce la presenza ma deve soffocare il suo desiderio di vicinanza. In questo senso la serie, breve e sintetica, riesce a rendere decisamente bene il rapporto combattuto a metà tra il dramma e un romanticismo che non scade mai nel noioso sentimentalismo di vicende simili.

    Eric Wergen
    Voce: Marco Joannucci
    Ci voleva il tipico (solito) malvagio spietato. Senza di lui questa serie non potrebbe giustificare la corsa senza tregua alla riuscita del motore ad energia solare e, soprattutto, non sarebbe ben reso il dramma di una famiglia nata per errori reciproci ma pur sempre legata da vincoli di sangue. E', in sostanza, il personaggio "parafulmine" della serie.

    Così si assiste ai più nefasti atti di violenza verso creature assolutamente indifese, uomini, donne, animali. Qualche fotogramma non ci risparmia nemmeno gli interventi chirurgici su cani catturati e manipolati come si farebbe nei moderni e diffusi laboratori dove si pratica pseudo-scienza a basso costo.

    Ma Wergen, nome dalle sinistre assonanze occidentali di inizio secolo XX°, non si limita alla manipolazione e agli omicidi facili, arriva a compiere veri e propri atti terroristici, come avviene per il padre di Jo, per la sua regina. In breve quello che si direbbe un malvagio impenitente ed incorreggibile. Alla fine, quando lo si vede precipitare nel precipizio con l'auto in fiamme, viene spontaneo tirare un sospiro come quando un incubo è cessato.

    Demone Nero
    Voce: Mauro Bosco
    Pur essendo il capo dei malvagi, costui non incarna il male. Pur dando ordini al suo "braccio destro", non riesce a suscitare il risentimento che meriterebbe. Il motivo è altrettanto chiaro, come sopra: è un "cattivo" di famiglia. Il suo aspetto tenebroso è stemperato da un amore paterno che lui vorrebbe rinnegare ma che non può trascurare. Così come la regina non può rinnegare l'amore materno verso Jo, così lui non può nascondersi dietro il proverbiale "dito" e fingere che la donna che in fondo gli trama contro è la figlia. Qui la serie diventa una sorta di metaforico boomerang dove ciò che si è lanciato contro gli altri, torna indietro più tagliente di quando è partito.


    LA RECENSIONE

    La formazione di guida unita

    L'aspetto più spettacolare della serie, quello che l'ha resa memorabile, ne è la chiave di lettura. Ovviamente non per l'energia solare, e nemmeno per l'ingegnosità della sceneggiatura che anticipa qualche produzione hollywoodiana ad effetto.

    Protagonista assoluta della serie è lo spirito di gruppo con i vantaggi che comporta. La condanna ad ogni individualismo riempie ogni angolo della serie. Chi cade nell'eccesso di megalomania riceve puntuale la condanna ad un disagio. E' il caso di Sakjo, che si lascia sedurre dallo stilista e finisce nei guai. E' il caso di Jo che per aver lasciato il gruppo si trova nei guai fino a quando non viene salvato dai compagni; infine il Demone Nero e la figlia soffrono di una inguaribile forma di solitudine, il primo per aver sottovalutato l'importanza dell'amore filiale, la seconda per aver accettato di staccarsi dal figlio.

    L'inno alla collaborazione vede l'apice nella foresta dove gareggiano le squadre rivali. Per salvarsi l'una deve essere di sostegno all'altra. La malcapitata ragazza alla ricerca della sua statua rimane uccisa quando si stacca dal gruppo e diventa facile bersaglio delle scorribande dei demoni.

    Persino Eric, il malvagio, deve pagare il forte dazio della megalomania: uccidendo la regina e Jo diventerebbe capo della setta, ma diventa vittima del suo stesso gigantesco ego. Il finale della serie, per chi la ricorda, ci lascia con cinque auto che corrono verso il sole all'orizzonte. Dovrebbe bastare.

    Non solo ambientalismo

    Il punto fermo fermo della serie, quasi un'ossessione, è la scarsità delle fonti d'energia tradizionali. Petrolio, carbone, inquinano e vanno incontro all'esaurimento. Da qui l'esigenza di riccorere alle alternative: il sole.

    Ma, senza trascurare il dato nudo e crudo nel suo significato, la serie non ha obbiettivi di carattere socio-ambientale. Alcuni episodi confermano una lettura decisamente di più ampio respiro. Jo è deciso a salvare la vita del piccolo Ryosuke anche vendendo la sua auto, in caso di sconfitta al Gran Premio. Il premio serve a farlo operare. Il suo amico Shingo muore perché ha anteposto l'ambizione all'amicizia. Il sole diventa quindi il simbolo della devozione religiosa di chi sa di non potere fare a meno dell'aiuto divino. Dal Paese del Sol Levante una chiara concessione alla tradizione occidentale.

    Curiosità della serie

    Non tutti avranno notato che i due doppiatori principali della serie sono due artisti noti al piccolo schermo come componenti del Trio di comici della Tv anni 80 e successivi. Nel caso specifico, Jo ha la voce del celebre comico Massimo Lopez.

    Alla sua collega Marchesini, invece è stato assegnato il ruolo del piccolo Kajumi, con un timbro di voce già noto in qualche performance televisiva.

    La frase memorabile: Hai sempre saputo che tua madre è morta; invece lei è ancora viva, ma non posso dirti altro. Il professor Tabuki al figlio


    EPISODI

    Serie originale e serie televisiva

    Con questa serie si assiste all'ennesima manipolazione dell'originale per ottenere il discutibile risultato di "allargare" artificiosamente il numero di episodi considerato (evidentemente) troppo ridotto ai fini della programmazione televisiva. L'emittente che acquistò la serie negli anni 80 pensò di ricavare alcuni episodi montando alcuni spezzoni di altri già trasmessi, ignorando il dettaglio che solo lo spettatore (molto) distratto avrebbe considerato la serie di 25 episodi.

    Così ci è stato necessario rimettere ordine nei titoli per "riaggiustarla" ed avvicinarci all'esatta composizione degli episodi che la compongono. La rete, purtroppo, è colma di fonti che si riprendono vicendevolmente e così facendo si perpetua l'errore che certo non giova all'appassionato della storia della Tv anni 80 e della serie in particolare.

    Dunque, per cronaca e per chiarezza elenchiamo il titolo degli episodi ideati appositamente per allungare la serie ma (purtroppo) semplici ripetizioni di alcuni precedenti:

    • l'episodio n.3 (Gattiger in pericolo) si ripete nel 19° episodio (La Terra è in pericolo) .

    • l'episodio n.1 (La grande corsa -parte prima), si ripete nel 21° episodio (Super Gran Premio).

    • l'episodio n.2 (La grande corsa - parte seconda)), si ripete nel 22° episodio (Inseguendo un sogno nel cielo)

    A questo punto possiamo supporre che la serie in questione sia composta dai 25 episodi trasmessi meno i replicati. Poiché i duplicati sono 3, il numero presumibile totale è di 22, che sintetizziamo:

    1° episodio: La grande corsa (1° parte) (Vai allo spezzone)

    Dopo aver terminato con successo la costruzione del Gattiger, il professor Tabuki, designer dell'auto, muore dopo un attentato alla sua auto. Il figlio Jo, primo pilota della nuova auto, viene a sapere che sua madre è ancora viva, ma per conoscerne l'identità dovrà vincere il Gran Premio del Sahara.

    2° episodio: La grande corsa (2° parte)

    La corsa nel deserto inizia a creare non poche insidie per il Gattiger, ma Jo è intenzionato a vendicare la morte del padre sconfiggendo il demone che cerca di impadronirsi dell'energia solare. La futura principessa dei demoni, madre di Jo viene destituita dal padre che sospetta la sua incapacità di eliminare il figlio.

    3° episodio: Gattiger in pericolo

    La sfida successiva si svolge al Polo nord, dove tra i ghiacci il Gattiger viene intrappolato. Solo grazie ad una foca riconoscente i cinque ragazzi si salvano.

    4° episodio: La macchina Condor

    Il misterioso ciondolo regalatogli dal padre al momento della scomparsa, perseguita la mente di Jo tanto da distrarlo dalle prove in pista. Deciso a vincere la gara per evitare che Wakazaki lo distrugga, Jo riceve un misterioso messaggio dalla madre, con un condor che attacca l'auto. La foto salva la vita a tutti i piloti e Jo vince la gara.

    5° episodio: Un piccolo uomo coraggioso

    Il Gran Premio delle Ande è noto per la tortuosità dei suoi vicoli, dove il Gattiger non potrà unirsi e combattere. Per questo Jo propone e convince tutti con la formazione unita in rotazione. Il piccolo Kajumi deve vincere la sua paura di fallire il contatto.

    6° episodio: La valle della morte

    La giovane Barren è fuggita dalla base dei demoni portando con sé un microfilm che svela i piani terribili del demone nero. Ken viene costretto a portarla presso il suo popolo, ma finisce per affezionarsi al pilota ed affidargli il microfilm, poi distrutto dai demoni.

    7° episodio: La corsa di mezzanotte

    La corsa più difficile si tiene proprio nel quartiere della famiglia Demon. Qui, a sorpresa, Sakjo rivede la sua amica di liceo Keiko che ha conosciuto il successo musicale grazie al malvagio Eric. La malvagità dei Demon le contrappone nella gara automobilistica e Keiko, pur di evitare la tragedia, si immola per salvare l'amica.

    8° episodio: Il misterioso corridore mascherato

    I demoni sfidano nuovamente Jo sulle montagne dell'America meridionale, ma stavolta il loro piano per impossessarsi del motore ad energia solare è perfetto. Non hanno previsto, però, l'intervento del corridore mascherato, nella realtà la madre di Jo preoccupata per la sorte del figlio. Grazie al suo intervento il ragazzo si salva dalla tragica morte.

    9° episodio: La corsa di Trans-Rocky Mountain

    Il piccolo Ryosuke, compagno di Kajumi, è malato e per guarirlo occorre un intervento del costo di 200.000 dollari. Il Gattiger deve vincere il premio per la gara pericolossima tra i ghiacci americani. Una sfida con i demoni neri che non lasceranno facilmente il premio.

    10° episodio: L'amico di Jo

    Il pilota Shongo, amico di infanzia di Jo, vuole realizzare il suo sogno di avere un'azienda automobilistica ed Eric Welgen gli offre l'opportunità di realizzarlo in cambio dell'uccisione del suo amico. Il tentativo fallisce e Shingo viene ucciso per il suo tradimento.

    11° episodio: L'invulnerabile Jo

    I piani dei demoni stavolta sembrano ineccepibili: costringere il Gattiger sott'acqua e farlo distruggere con la pressione della profondità. Dopo la caduta, Jo rimane nell'auto per salvarla e viene catturato, ma si salva nuovamente grazie ai compagni.

    12° episodio: Uccidete Jo

    In Spagna i demoni hanno intrappolato le auto del Gattiger in una torre ad alta tensione elettrica. Per uscirne deve intervenire il pilota mascherato, che Jo non riesce a bloccare per scoprirne l'identità. Eric sospetta però della fedeltà della sua regina e le chiede l'omicidio del figlio per metterla alla prova. La regina riesce ad eludere la prova.

    13° episodio: Uno spettacolo terrificante

    Il professor Wakazuki accetta di esporre il Gattiger alla mostra del futuro, ma proprio durante la mostra Sakjo si lascia convincere da Eric, travestito da stilista, a sfilare per lui. Il vestito è comandato a distanza e la ragazza viene rapita. Servirà lo sforzo comune per salvarla.

    14° episodio: Il segreto della madre

    Jo ripercorre tutte le circostanze nelle quali gli eventi hanno reso lampante che qualcosa gli tiene nascosto un segreto importante nella sua vita. Sospetta della coincidenza tra sua madre e la regina dei demoni. Per conoscere ogni cosa, il professor Wakazuki gli consegna una busta da consegnare al dottor Watson, che portò a conoscersi i suoi genitori.

    15° episodio: Viaggio perduto

    Il viaggio in America si rivela inutile: Watson è scomparso poche settimane prima e la figlia, Suasanna, non sa essere di aiuto al ragazzo, che decide di andare a North View, nella residenza dei Demon, ormai abbandonata. Qui vede un quadro, raffigurante il capo della setta e una donna, identica alla madre.

    16° episodio: Una dolorosa scoperta (Vai allo spezzone)

    Il castello dove finalmente Jo è arrivato è sotto la custodia di un indiano amico del padre, che può rivelargli la verità sulla madre, consegnadoli progetti del padre nascosti dall'occhio dei demoni. Ma Jo non può credere alla verità e fugge per cercare una spiegazione alla realtà. I demoni decidono di dare fuoco al castello per evitare che i progetti del padre vengano scoperti dal nemico: ma il professor Wakazuki ne ha già esaminato il contenuto.

    17° episodio: Amici per la pelle

    Saputa la verità, Jo decide di non partecipare alla gara in India e di lasciare il gruppo. Hiroki lo redarguisce e lo maltratta tacciandolo di tradimento. Il professor Wakazaki gli ordina di affrontare la regina, sua madre. Il ragazzo accetta e nell'inseguire la madre in fuga dall'incontro viene attirato in un tranello dal quale esce vivo solo con l'aiuto dei conpagni.

    18° episodio: Aspettando l'aurora

    Il nuovo motore, nato dai progetti del dottor Tabuki, sta per essere sperimentato. I demoni devono impedirne a tutti i costi la'ttuazione per non essere sopraffatti, ma il Gattiger riesce a difenderne gli intenti. All'aurora le luci del giorno danno energia all'impianto, ma l'esperimento fallisce per l'intervento dell'armata dei demoni.

    19° episodio: Fuga dalla giungla della morte

    Una gara per assegnare la preziosa statua di Absara, tra il Gattiger e la squadra Plagra. Stavolta però la giungla dove si svolge viene cosparsa di plancton e così la crescita smisurata della vegetazione impedisce la formazione di guida unita e il sole non penetra nei fitti boschi che la affollano. Ci vuole l'aiuto di tutti i piloti e quello, immancabile, del pilota mascherato per uscirne vivi.

    20° episodio: Volate ali d'amore

    Il professor Wakazaki ha ideato un amplificatore di potenza sul quale i demoni hanno centrato la loro attenzione. Per rubarlo hanno manipolato la mente di alcuni cani, tra i quali un cucciolo viene adottato da Kajumi. Solo il falco Taro riconosce e smaschera il trucco.

    21° episodio: Trappola diabolica

    Eric ha ideato una trappola per ingannare Joe e compagni w liberarsi del Gattiger. Per fortuna di Joe, il pilota mascherato interviene in tempo ad evitare guai seri.*

    22° episodio: Gareggiando nel sole (Vai allo spezzone)

    Ormai, convinto del tradimento della regina, Eric decide di farla eliminare e fa esplodere la sua auto, dalla quale, però, lei esce prima della distruzione. Eric, falliti tutti i tentativi, decide di gareggiare lui stesso e combattere Jo sul campo. La sua è una lotta all'ultimo sangue, dalla quale esce sconfitto. Il capo dei demoni, constatato il fallimento del progetto, autodistrugge la base e la madre di Jo decide di rimanere nell'anonimato, mentre Jo e i compagni continuano la loro gara in cinque.

    *Si ringrazie Paolo D. per la puntuale segnalazione sul numero esatto degli episodi.


    Rivediamoli insieme

    La serie è breve, per sintetizzarla sono stati selezionati tre momenti ritenuti cruciali nella trama:

    La grande corsa


    Dentro la scena

    E' con questa esplosione che si apre la corsa personale di Jo verso la verità sulla madre.

    Una dolorosa scoperta


    Dentro la scena

    La ricerca si chiude in questo episodio, qui si può dire che la serie divida il suo corso in due.

    Gareggiando nel sole


    Dentro la scena

    Un finale di una serie automobilistica poteva chiudersi solo con le auto in corsa.


    Bello ma impossibile

    Parecchi elementi sono fantastici, ma alcune contraddizioni prescindono dalla tematica trattata:

  • La giungla pensata nell'episodio n.19 esiste solo nella serie; oltretutto il plancton non è un concime per vegetali.

  • La formazione di guida unita a 200 km orari per di più a rotazione è una trovata molto spettacolare ma impossibile anche per un pilota professionista.

  • La setta dei Demoni legge senza problemi il giornale giapponese ma scrive in inglese il nome della regina (Queen) dietro il suo medaglione.

  • Le gare automobilistiche cui assistiamo sono trasmesse in tutto il mondo, ma nessuno batte ciglio di fronte agli incidenti mortali che si verificano durante il loro svolgimento.

  • Il piccolo Kajumi è solo una trovata spettacolare: il ragazzino con i suoi 10 anni (circa) si trova a pilotare un bolide.

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