con la collaborazione straordinaria di Riccardo Zara
Il sito Hit Parade Italia Cartoni Animati ringrazia il musicista e cantautore Riccardo Zara per aver collaborato alla redazione di questa pagina straordinaria dedicata al gruppo storico de I Cavalieri del Re. Tutti i testi di questa pagina sono stati elaborati nel corso di numerose conversazioni intercorse con Riccardo Zara. Le informazioni qui riportate possono essere riprodotte per intero o per stralcio previa citazione della fonte dalla quale vengono attinte. In ogni caso è vietato l'utilizzo dei testi a scopo di lucro. Impossibile pensare agli anni 80 senza accostare la memoria al leggendario gruppo dei Cavalieri del Re i quali, dietro la guida e la creatività artistica di Riccardo Zara, suo leader e fondatore, hanno conosciuto nel decennio citato la loro più fertile e straordinaria produzione musicale. Per raccontare tutto il gruppo e tutta la sua discografia forse non basterebbe un sito. Qui abbiamo molto meno di un sito: possiamo disporre di una semplice pagina. Si è imposta quindi la necessità di sintetizzare i contenuti di tante conversazioni in pochi e mirati paragrafi, nei quali abbiamo tentato di inserire tutte quelle informazioni che un appassionato di cartoni animati e di sigle può essere interessato a conoscere. Ne è uscita una pagina che abbiamo così suddiviso, in accordo con Riccardo Zara: Riccardo Zara inizia il suo percorso musicale negli anni 60. All'epoca, ancora poco conosciuto dai più, scrive e collabora con altri gruppi e musicisti del periodo: il vero trampolino diventa però il pezzo scritto per i Dik Dik, Il viaggio di un poeta, che lo porta al successo una volta trasferitosi a Milano. Qui, infatti, entra in contatto con la casa discografica I.N.C., acronimo de Il Nostro Concerto, fondata da Umberto Bindi. Inizia un periodo eccezionale per il cantautore, il quale in contatto con la casa discografica Ricordi, viene incaricato di comporre ed arrangiare anche per altri autori.Negli anni 70 vanno in voga le cover di pezzi noti, che vengono riarrangiati e pubblicati. Così viene incaricato di lavorare su brani già cantati da autori celebri e decide di fondare uno studio in società con colleghi appassionati all'investimento. La svolta avviene con la proposta di ideare la sigla di Rin Tin Tin; comporre sigle per ragazzi non è il suo sogno, ma Riccardo accetta la sfida e in un pomeriggio scrive il pezzo. La sigla piace molto, ma per complessi problemi discografici non può essere associata alla serie televisiva. La sigla viene pubblicata ugualmente e ha una buona tiratura nazionale. Dopo Rin Tin Tin, viene il turno di Lassie, firmata con uno pseudonimo; quindi arriva un successo unico, inciso in compagnia del nascente complesso delle Le Mele Verdi: Woobinda. Ormai Riccardo diventa popolarissimo per le sigle televisive. Da questo momento la carriera di Riccardo Zara subisce una svolta epocale: un incendio distrugge lo studio esistente e così inizia in proprio la carriera di compositore ed arrangiatore. Il decennio 80 Riccardo propone alla Fonit Cetra la sigla della prima serie giapponese Wickie il vichingo, per la quale, però, la casa discografica ha già deciso di riutilizzare la base tedesca e il pezzo viene accantonato. Ma il successo è solo rinviato: Riccardo porta il pezzo alla Rca, che entusiasta dell'idea porta il brano a Roma; l'idea è di associarla ad una serie di cartoni animati che verrà trasmesso di lì a poco La spada di King Arthur. Il tempo però stringe: il direttore artistico chiede di rifare i testi in soli tre giorni e ripresentarla. Riccardo si deve ingegnare: sulla base di un libriccino su Re Artù inventa il nuovo testo e lo ricanta con la moglie Clara. Il pezzo viene rispedito Roma e qui utilizzato dalla Rca dando un nome opportuno al gruppo: I Cavalieri del Re. Nel successivo mese di ottobre, mentre Riccardo lavora con Ambra Orfei, le fa ascoltare la sigla La spada di King Arthur: lei conosce già il pezzo, che a Roma ormai è popolarissimo, perché trasmesso su reti locali. Dopo un mese la serie arriva a Milano e il disco viene venduto in grandi quantità. Riccardo viene chiamato ad eseguirla sulla neonata Fininvest: per l'occasione nel gruppo include anche la cognata Guiomar e il figlio Jonathan: è l'inizio della notorietà sul palcoscenico nazionale. Le proposte per le serie, che si susseguono a ritmi vertiginosi, continuano ad arrivare e Riccardo viene incaricato di comporre la sigla del leone Kimba. Per l'occasione a Clara viene assegnato un nome sostitutivo, visto che il gruppo Cavalieri del Re è di esclusiva RCA. Così l'interprete viene chiamata La mamma di Jonathan e pubblicata. La Rca allora propone a Riccardo un accordo triennale per eseguire esclusivamente per la casa discografica. L'esclusiva con Rca Passano pochi mesi e la casa discografica decide di affidare a più autori la composizione per ben cinque serie televisive: Banner, lo scoiattolo, Moby Dick 5, L'uomo tigre, X-Bomber e Sasuke. La più urgente delle cinque è la prima, Banner. Riccardo in tre giorni compone la sigla, ma a Roma arriva il giorno precedente la versione composta da Mitsi Amoroso, per le Mele Verdi, già scelta per la serie. Le altre gli vengono assegnate nel corso dei mesi successivi. Arriva l'anno 1982, l'anno più profico per il gruppo. Lady Oscar? Non datela a Riccardo Zara In Italia arriva una serie che fa sperare al successo di grande vastità. La storia è quella ambientata ai tempi della rivoluzione francese in cui un uomo, generale delle Guardie Reali, aspetta un figlio da allevare come comandante, ma gli nasce l'ennesima femmina. La Rca deve commissionare le sigle per due serie: Lupin e Lady Oscar. Riccardo lavora alla prima, ma alla casa discografica non piace, preferisce un motivo alla francese, e lancia la celeberrima sigla dell'Orchestra Castellina Pasi. Riccardo parte con un gradino di svantaggio sui concorrenti (27 candidati): la Rca ha chiesto di escludere Zara dalle candidature, temendo di stancare il pubblico con troppe sigle composte da lui. Riccardo arriva a Roma per presentare il provino della sua versione, sulle 28 in concorso. La sigla è cantata da lui stesso, con un pianoforte, una chiatarra e il basso. Il pezzo piace, ma il direttore, consapevole che Zara ne è l'autore propone di farla cantare da Marisa Interligi, già impegnata all'epoca con la novela Occhio di serpente. Lui, nel frattempo, ha già composto la base con la moglie Clara sua inteprete e la propone. La casa discografica la sceglie come sigla: vende oltre 450.000 copie. Inizia un ciclo unico di produzioni. Sulla scorta del successo già ottenuto dal lungometraggio di Candy, la Rca commissiona un intero Lp a Riccardo, che può lavorare come esclusivo autore sulle musiche associate al film. Per i motivi già esposti ad inizio pagina, abbiamo deciso di prendere in esame, per farci raccontare come sia nata, una sigla storica del complesso di Riccardo Zara. Non a caso, il pezzo è stato tra i più venduti della storia dei cartoni animati. Riccardo Zara ci ha spiegato come ha ideato le musiche ed i testi. Da premettere che la sigla venne realizzata in tre giorni, inclusa la registrazione in studio e l'assemblaggio degli strumenti e dei cori di accompagnamento. Riccardo riceve pochissime informazioni telefoniche sulla serie televisive e sulla base di quei pochissimi elementi deve ideare la sigla. Ecco come ideò musica e testi: la strofa iniziale vuole dare l'idea della gioia per la nuova nascita nel regno. Ovviamente la frase iniziale mette in risalto la grande importanza che verrà dato al personaggio nel corso della serie. Sappiamo bene, infatti, che il primo episodio è solo in parte festoso per la famiglia del generale. continua la descrizione della nuova arrivata della famiglia a corte. La prima parte viene smentita dalla seconda: non per scelta dell'autore, ma per la volontà del padre della bambina. A dispetto del colore dei capelli e della delicatezza dei lineamenti femminili, il suo nome sarà Oscar. anche la sigla spiega, in sintesi, cosa era avvenuto nella casa del generale delle guardie reali. Per l'appellativo di buon padre, la casa discografica aveva manifestato il suo disappunto, ma era troppo tardi. La macchina editoriale era partita. Così l'autoritario padre di famiglia, che impone educazione femminile all'ultima figlia, passa alla storia della serie come "buono". un verso sintetizza l'intero dramma vissuto dalla protagonista che vivrà una vita a metà tra caratteri femminili e disciplina militare tipicamente mascolina. Un dramma che segnerà il successo della serie e che la sigla riesce in modo mirabilmente breve a racchiudere in questo verso. Al posto di avere oggetti tipicamente femminili, ad Oscar viene figuratamente messa in culla una spada, che la rende perciò stesso una donna dalle connotazioni forzatamente maschili. l'autore si riferisce all'ingresso trionfale che avviene quando la ragazza si presenta a corte quale difensore dei reali. La festa è infatti il risultato della sicurezza con cui protegge la famiglia del re di Francia. l'allusione è all'abilità con cui Oscar usa la spada. Così abile da battere in duello persino i più esperti spadaccini di corte. La stessa grande agilità che le permetterà di battere anche il suo feele compagno André. l'essere stata educata come un figlio maschio, ha conferito alla ragazza grande abilità nei combattimenti, per questo suscita grandi invidie a corte, tra le dame che vivono di soli pettegolezzi di corte. nonostante l'abilità con la spada, la ragazza conserva tutto il fascino della femminilità e così il risentimento delle cortigiane diventa duplice. l'autore immagina un agguato ai reali nel mezzo della notte. Nonostante l'insidia doppia del buio e dell'assalto dei briganti, la protagonista non si fa cogliere impreparata. l'autore immagina un agguato ai reali nel mezzo della notte. Nonostante l'insidia doppia del buio e dell'assalto dei briganti, la protagonista non si fa cogliere impreparata. con scatto felino ed abile mossa colpirà tutti e tre Oscar, previsto l'agguato è pronta a fronteggiare i malintenzionati e con un colpo di spada li neutralizza tutti e tre. Oh lady lady Oscar anche nella mischia vincere tu sai Oscar è così abile con la spada che quando la maneggia l'arma taglia l'aria, i suoi colpi sono infallibili, persino in mischia. Abbiamo diviso per anno l'enorme mole di brani editi dal gruppo.
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