Settimana del 4 Febbraio 1984
( da DeeJay Parade )

  1. Wang Chung - Dance Hall Days
  2. Re-Flex - The Politics of Dancing (LP) (The Politics of Dancing /Hurt)
  3. Darryl Hall & Joan Oates - Say it isn't so
  4. Paul Young - Love of the common people
  5. Industry - State of the Nation / Communication
  6. Queen - Radio Ga Ga
  7. Yes - Owner of a lonely heart
  8. Talk Talk - It's my life
  9. Thompson Twins - Hold me now
  10. Skeletronics - Your love is alright
  11. Al Di Meola - Sequencer
  12. Jona Lewie - Love detonator
  13. Maxine - 1984
  14. Kim Wilde - Catch as catch can (LP) (Love Blonde/ Dancing in the dark)
  15. Marilyn - Calling your name
  16. Sophie St. Laurent - Sex appeal
  17. Lloyd Allen - Keep Pumping
  18. Ian Cussick - Danger in the air (LP) (I Read Your Letter/ Send My Love Through)
  19. Cube - Concert Boy
  20. Toni Basil - Toni Basil (LP) (Go for the burn / Space Walkin'The Dog / Over my Head)
Mentre in America spadroneggiavano il Freestyle, l'electro e la Break Dance, in Italia la Classifica era dominata dalla New Vawe e dall'Hi-NRG Disco.

Gruppi come Wang Chung , Re-Flex , Industry , Talk Talk , Thompson Twins fondono Rock,New Vave e Dance Altri gruppi storici del Rock strizzano l'occhio alla Dance: sono i Queen e gli Yes. Sospesi tra New Vave e Hi-Nrg Jona Lewie, Maxine, Kim Wilde , Marylin, Sophie St. Laurent , Toni Basil.

Al primo posto in classifica Una Band New Wave Londinese: I Wang Chung con un gran bel disco che diventerà un classico da Discoteca anni 80 "Dance Hall Days".

Al secondo posto i RE-FLEX, band Inglese che attinge dagli Heaven 17,Gary Numan e David Bowie. Il loro più grande Hit è proprio "The Politics of Dancing" tratto dall'album omonimo, che presto viene programmato in tutto il continente europeo. Rispetto a molti altri successi del periodo, occorre sottolineare il tono graffiante del testo della canzone, che riascoltato oggi si distingue per la modernità del contenuto.Una curiosità, il brano venne scartato dai produttori del Film Footloose. Che al suo posto nella colonna sonora scelsero "Dancing in the Sheets" degli Shalamar.

Daryl Hall e John Oates sono il duo di maggiore successo della storia del pop. Se non siete convinti, fatevi persuadere dai numeri: con una ventina tra dischi di platino e d'oro e sei singoli arrivati al numero 1 della classifica statunitense, Hall & Oates fanno parte di diritto della storia della musica anni Settanta e Ottanta, loro due, bianchi cresciuti a Philadelphia offrono un'interpretazione libera della musica nera.Il pezzo in classifica è l'elegante "Say it isn't so". Proprio nel 1984 l'annuncio: Daryl Hall & John Oates hanno superato gli Everly Brothers in quanto a dischi d'oro e di platino e sono così diventati il duo di maggior successo della storia. L'apoteosi per questa coppia di bianchi che sognavano di cantare come neri, e ce l'hanno fatta.

Paul Young Sfruttando la propria voce da "nero bianco", interpreta canzoni soul e rhythm & blues. Nel 1984 pubblica l'album "No Parlez", grande successo di vendita anche in Italia, dal quale verranno estratti diversi singoli di successo nelle discoteche (l'intero LP entrerà in classifica).

In classifica anche gli Industry e la loro State of The Nation, canzone antimilitare ancora molto attuale (sul lato B del 12'' è presente un altro brano programmato in discoteca: "Communication").

I Queen nel 1984 entrarono prepotentemente in classifica con un brano molto ritmato ed adatto alle discoteche.Il gruppo Inglese ha il merito di aver Trasformato l'hard rock in un fenomeno di massa. Facendo dell'eccesso sonoro e visivo una filosofia di vita. Il gruppo di Freddie Mercury riuscì a fondere il rock, senza snaturarlo, con la tradizione del music hall inglese e con l'opera italiana. Giocarono con la confusione sessuale, mischiando l'immagine del macho con quella dell'omosessuale. Suonarono brani profondi, ma anche pacchianate kitsch. Hanno fatto tutto e il contrario di tutto, passando dal rock per puri e duri ai suoni dei sintetizzatori, dal glam alla disco.

Un altro gruppo storico fa apparizione in classifica sul finire del 1983: gli Yes.Una delle più longevi e acclamate Band Di Progressive Rock.Nati nel 1968 il gruppo di Jon Anderson, Voce e leader degli Yes ingaggiarono il guru della musica Dance Trevorn Horn che produsse per loro un grande esempio di Dance-Rock moderno che a cavallo tra il 1983 e il 1984 sconvolse le discoteche e le classifiche di mezzo Mondo: "Owner of a Lonely Heart".

Nel 1984 i Talk Talk pubblicano un singolo-bomba: "It's My Life". Curiosamente, la canzone diventa un grande successo in tutta Europa, Italia compresa, tranne che in Inghilterra. Anche l'album, dal medesimo titolo, fa la stessa fine. IL gruppo è stato fondato da Mark Hollins (voce e chitarra) che abbandonato il corso di studi in psicologia infantile alla Sussex University entra nel giro delle punk band londinesi. Grazie all'interessamento del fratello Ed, già introdotto nell'ambiente, firma un contratto con la Island Records.

Il 1984 è l'anno della definitiva affermazione dei Thompson Twins, trio inglese che deve il proprio successo oltre all'orecchiabilità dei brani anche al loro look, volutamente arruffato e coloratissimo, da emarginati metropolitani post atomici.Il gruppo si è formato nel 1977, su iniziativa d'un aspirante pianista classico, Tom Bailey. Per un paio d'anni suonano nei locali di Londra, ma il nome Thompson Twins stenta ad affermarsi fino al 1983, quando, per tutto l'anno pubblicheranno singoli di successo come " Love On Your Side", " We Are Detective" fino ad arrivare al brano presente questa settimana in classifica: " Hold Me Now".

Un artista fuori dal comune in classifica: Al di meola, chitarrista Jazz Americano presente con il Remix di "Sequenser" Brano che unisce pop,fusion e electro grazie all'uso del Sintetizzatore Roland e delle drum machine.

Prima settimana di Febbraio che vede in classifica anche l'artista di punta dell'etichetta indipendente britannica Stiff Records: Jona Lewie cantante Punk/New Vave.

Kim Wilde è presente con l'intero album "Catch as catch can" dal quale sono estratti 2 pezzi che funzionarono bene in Discoteca: "Love Blonde" e il Remix di Nile Rodger di "Dancing in the dark". Kim, Figlia d'arte, (il padre è Marty Wilde, cantante di successo negli anni Cinquanta, la madre Joyce Smith faceva parte delle vernon Girls - Kim Smith Wilde) firma il primo contratto discografico a soli 20 anni. La cantante punta molto sull'impatto visivo e preferisce distribuire video (di " Kids In America" e di "Chequered Love") piuttosto che fare concerti. La strategia funziona e l'album d'esordio "Kim Wilde" arriva subito secondo in classifica.

I cube prodotti da Mauro Malavasi.Dopo aver completato i propri studi al Conservatorio, Mauro Malavasi ha suonato per qualche anno con musicisti jazz, fino all'incontro con Fred Petrus, con il quale fonda l'etichetta Goody Music e produce gruppi di disco music italiana di un certo successo: Peter Jacques Band, Cube, Change. Con la fine della disco-music, prosegue nella sua attività di produttore, arrangiatore (nonché tastierista) per artisti italiani: tra questi, Lucio Dalla, Luca Carboni, Ron, Biagio Antonacci, Loredana Berté, Mango, Gerardina Trovato, Gianni Morandi e molti altri. Per Andrea Bocelli è stato, oltre che produttore, autore di 'Romanza' e 'Cantico'.

Toni Basil è una delle maggiori esponenti femminile della New Vave. Resa celebre dal brano "Mickey" la troviamo in classifica con l'intero album "Toni Basil", il brano di punta è "Over My Head" che purtoppo non riuscirà a bissare il successo di Mickey (che in America fu un fenomeno di costume) e segnerà la fine della carriera di questa cantante.

La settimana del 4 Febbraio 1984 nella Dance/Disco Top 80 della rivista Americana Billboard al primo posto ci sono i Laid Back con "White Horse" al secondo posto 3 brani delle Pointer Sisters "I Need You , Automatic e Jump (For My Love)" al terzo posto un dei dischi più caampionati e riproposti negli anni 90 il classico di George Kranz "Trommeltanz (Din Daa Daa)".Presenti in classifica anche Toni Basil,Yes e Re-Flex.Fanno la loro apparizione anche gli Art Of Noise con "Beat Box".

 

Giancarlo Sanese