( da Deejay Parade )
L'estate trascorsa è stata dominata da alcuni dischi che rimarranno dei classici della
Dance Music: "The Power", "I Can't Stand It", "Found love" e "I say yeah".
Quest'ultimo è una produzione di Stefano Secchi con la voce di Orlando Johnson,
disco che in questa settimana troviamo ancora nelle classifiche dance.
In quella di RadioDeejay invece non c'è, per la rivalità della stessa con Radio 105 di
cui Secchi è Dj e conduttore del programma Discomania.
Al 1° posto della classifica ci sono i LondonBeat con un crossover Dance-Pop ballatissimo che arriverà al N°1 della Billboard Hot100 e della Billboard Hot Dance Music/Club Play. Nonostante fossero usciti 2 Mix diversi di questo brano (realizzati dalla Def Mix), la versione che più viene suonata in discoteca è la traccia che si trova sull'album "In the Blood". I LondonBeat avevano già toccato le Dance Charts italiane nell'agosto 1988 con "There's a beat going on".
Grande periodo per i pezzi a bassa battuta (intorno ai 100 Bpm):
Continua l'ottimo periodo per la Dance Italiana (Spaghetti House). Questa settimana in
classifica ci sono 2 gruppi storici. FPI Project: i DJ/Produttori Marco Fratty, Corrado Presti e Roberto Intrallazzi in quegli anni sono in classifica con dei classici che impongono la Italo-House in tutti i club del mondo. Il loro suono: sample di piano, campioni vocali e cassa house. Le iniziali dei cognomi danno origine agli F.P.I. Project, uno dei gruppi dance italiani più popolari della prima metà degli anni '90. I 3 Dj bergamaschi coadiuvati da Berry (titolare dell'American Disco di Bergamo) hanno venduto un milione e centomila copie con il loro primo singolo "Rich in paradise" sfruttando la forza dell'intro di una hit degli anni '70 "Goin' back to my roots" abbinata ad un sample preso da "Think (about it)" di Lyn Collins. Con la pubblicazione di "Everybody" gli FPI consolidano la propria immagine inserendo la cantante Tina Chris che verrà sostituita da Sonia Davis a partire dall'uscita di "Feel It". Un sound inconfondibile ed il rispolvero di melodie della dance 70/80 rappresentano i cardini della loro produzione. Altre produzioni italiane si affacciano in classifica per la prima volta. Utilizzano suoni, stesura ritmica e sequencer Techno. The End, un progetto di Molella e Phil Jay (Molella aveva già pubblicato in estate "Je Vois") con i remix di Fargetta e Digital Boy. Matogrosso, un progetto di Marco Biondi e Pegoraro. Un Disco Storico in classifica: "Groove is in the heart" dei Deee Lite. Nati nel 1986 dall'unione tra la vocalist Lady Miss Kier (Kieren Kirby americana dell'Ohio) con 2 dj: Super DJ Dmitry (il chitarrista russo Dmitry Brill emigrato in America) e Jungle DJ Towa Towa (Doug Wa-Chung di Tokyo). Unendo house, techno, rap, ambient e funk influenzati dalla comunità drag-queen domineranno la scena New Yorkese e Dance del 1990. In "Groove is in the Heart" ci sono il basso di Bootsy Collins e il sax di Maceo Parker. Sul B-Side un fantastico acappella "What Is Love". Altro gruppo di culto: i KLF. Bill Drummond e Jimi Cauty uniscono la tattica del punk shock-terrorism all'Acid house e diventano uno dei gruppi britannici più venduti di quegli anni. Nel 1992 hanno smesso la loro attività, dichiarando che non avrebbero pubblicato altri dischi fino a quando non fosse stata dichiarata la pace in tutto il mondo. Bill Drummond nel 1977 formò la Punk Band "Big in Japan". I membri della band erano: Holly Johnson (che formerà i Frankie Goes to Hollywood), e Ian Broudie (che formerà i Lightning Seeds). Subito dopo diede vita ai JAMS (Justified Ancients of Mu Mu) con Jimi Cauty. Pubblicò dei singoli sotto il nome Timelords fino a diventare KLF (Kopyright Liberation Front), per poi formare un altro gruppo The Orb. Il singolo "What Time is love?" è il primo volume di una trilogia chiamata "The Stadium House Trilogy". Era entrato nelle classifiche dance in Italia nella sua versione originale già nel dicembre 1988. Arrivano dall'America tanti dischi che fondono House e Hip Hop. The Doc (rapper Texano che subito dopo la pubblicazione del 1° album ebbe un incidente di auto che ne compromise la carriera) che a sorpresa arriva al N°1 nelle classifiche dance Italiane con "Portrait of a masterpiece", Doug Lazy, MonieLove, Poor Pocket Production e i 2 In A Room (gruppo composto dal rapper e produttore Rafael "Dose" Vargas che fecero sfracelli con "Wiggle It", un vero e proprio anthem di quell'anno). Altro arrivo: Adamski, grande e controverso personaggio Inglese. Il suo vero nome è Adam Tinley ed è esploso con il boom dell'acid House d'oltremanica. Dopo aver esordito con la punk band "The Stupid Babies" fu iniziato all'uso del sequencer da Jimi Polo. Nel 1991 pubblicherà un classico della musica dance anni 90: "Killer" brano cantato dal vocalist giamaicano Seal. Sul lato B di "Space Jungle" c'è un altro pezzo molto suonato in discoteca: la psichedelica ed ipnotica "The 2Nd Coming". Da notare che tanti protagonisti della scena House e Acid Inglese di questo periodo siano figli dell'esplosione del Punk di fine anni 70. Ancora in classifica i Technotronic con un disco non eccezionale, almeno non all'altezza dei precedenti. Esplosi nell'estate del 1989 con "Pump Up The Jam" [N°1], hanno bissato il successo con "Get Up" [N°1] e piazzato altri 3 dischi in classifica: "This Beat is Technotronic" [N°1], "Rockin over the beat", "Move this". Tutto nel giro di 1 anno (anche loro ininterrottamente in classifica)!!! Technotronic è un gruppo che arriva dal Belgio che fa capo a Jo Bogaert (vero nome Thomas de Quincy) che, fondendo House e Hip Hop, dà vita a "Pump Up the Jam," con il rap di Ya Kid K (vero nome Manuela Kamosi) che però non appare nella copertina ed è sostituita nei video dalla modella dello Zaire, Felly. David Morales della Def Mix Production è presente in classifica con 4 remix: "I've been thinkin about you", "Wiggle it", "H.O.U.S.E." , "It's a shame". Le etichette dance Italiane che si dividono il mercato sono: Media, Flying,Expanded e New Music.
Dischi Consigliati: Giancarlo Sanese  
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