| ANNA
 Nel 1970 fu Lucio Battisti insieme al fido Mogol a lanciare sul mercato
un pezzo intitolato semplicemente Anna dal testo e dall'arrangiamento
suggestivi:
 
Hai ragione anche tu cosa voglio di piùun lavoro io l'ho
 una casa io l'ho
 la mattina c'è chi
 mi prepara il caffè questo io lo so
 e la sera c'è chi non sa dir di no.
 Cosa voglio di più, hai ragione tu
 cosa voglio di più, cosa voglio?
 Anna, voglio Anna.
 Non hai mai visto un uomo piangere,
 apri bene gli occhi sai perché tu ora lo vedrai
 apri bene gli occhi sai perché tu ora lo vedrai
 se tu non hai mai visto un uomo piangere
 guardami, guardami.
 
Enorme, quattro anni dopo, fu il successo dei Nuovi Angeli con Anna da
dimenticare. Ma alla malinconia rabbiosa di Battisti si contrappone una
leggerezza e un ritmo del tutto diversi in questo brano ancora
ascoltabile e godibilissimo. 
Nel 1978 è invece il turno di Umberto Tozzi che con il partner
ultraventennale Giancarlo Bigazzi, delizia l'estate degli italiani anche
con questa  Perdendo Anna dal sapore retrò e vagamente jazzistico: 
Bell'incosciente stai perdendo Annalo sai senza Anna che fai
 quelle quattro ragazzine che ha
 cosa credi che
 vengon solo perché hai la macchina.
 E alla partita sto perdendo
 Anna però senza Anna che goals
 forse lei portava male un po'
 chi mi vuole al bar
 al telefono c'è Anna
 
Lucio Dalla l'anno dopo compone una delle sue più belle canzoni,
affiancando il nome "Anna" al maschile "Marco" (Anna e Marco: 
Anna permalosaAnna bello sguardo
 sguardo che ogni giorno perde qualcosa.
 Se chiude gli occhi lei lo sa
 stella di periferia
 Anna con le amiche
 Anna che vorrebbe andar via.
 Marco grosse scarpe e poca carne
 Marco cuore in allarme
 con sua madre e una sorella
 poca vita sempre quella.
 
Bisogna aspettare dieci anni per avere un altro grande hit abbinato a
questo nome ma né vale assolutamente la pena. Infatti nel 1989 Pino
Daniele dedica ad Anna Magnani, una delle stelle più luminose del nostro
cinema, un grandissimo pezzo (Anna verrà, che resta iscritto negli
annali della nostra canzone d'autore: 
Anna verràcol suo modo di guardarci dentro
 dimmi quando questa guerra finirà
 noi che abbiamo un mondo da cambiare
 noi che ci emozioniamo ancora davanti al mare
 Anna verrà
 e sarà' un giorno pieno di sole
 e allora si ti cercherei
 forse per sognare ancora
 ancora ...
 
Altri grandi nomi della nostra musica hanno usato questo bellissimo e
semplice nome di donna per scrivere ottime canzoni. Enrico Ruggeri
scrisse "Anna e il freddo che ha" per la vocalità di Gianni Morandi, lo
stesso Francesco Guccini , in una delle sue escursioni nelle tematiche
femminili, scrisse la gradevole Canzone per Anna, e infine ricordo
anche Anna di Michele Zarrillo. 
 GIULIA
 Un altro nome che vanta grandi canzoni a suo carico è quello di
"Giulia". Nel 1978 fu Antonello Venditti a scrivere una struggente
canzone, intitolata semplicemente Giulia:
 
Giulia, gli occhiali sul naso, ti sfiora la menteparla di uomini e donne come solo lei sa
 e la camera e' bassa e la mano piano piano che scende
 trova la tua tenerezza e la sua verità'.
 Giulia ci sa fare
 Giulia e' intelligente
 Giulia e' qualcosa di più.
 Giulia ti accarezza
 Giulia lotta insieme
 Giulia parla anche per te
 oh e' Giulia che ti tocca
 e' Giulia che ti porta via da me.
 
Mentre nel 1984 il cantautore romano Gianni Togni scrive un'altra
Giulia, brano divertente nel testo e negli arrangiamenti: 
Ho soltanto un cuorete lo do
 non dirmi no,
 o mi sparerò
 ho una vita sola, prendila
 buttala via,
 in un fosso o dove vuoi
 anche all'inferno,
 io ti adorerei
 tu mettimi alla prova
 e vedrai...
 
Vasco Rossi, nel 1987 , chiude il ciclo con Brava Giulia: 
brava Giulia... e brava Giulia...prenditi la vita che vuoi!
 brava Giulia... e brava Giulia!
 sceglitela... certo che puoi...
 brava Giulia... e brava Giulia!
 certo che... certo che puoi!
 scrivilo sui muri...
 io voglio vivere senza mai...
 
Ma a "Giulia" scrivono anche Franco Battiato con Memorie di Giulia,
Massimo Di Cataldo con Icaro e Giulia e i sempreverdi Pooh con Giulia
si sposa. 
 LISA
 Altro nome da hit parade è senz'altro quello di Lisa. Per un'intera
generazione fu un vero e proprio inno all'amore "liceale" la Lisa dagli
occhi blu di Mario Tessuto e Giancarlo Bigazzi:
 
Lisa dagli occhi bluSenza le trecce la stessa non sei più
 Classe seconda b
 Il nostro amore finisce qui
 
Negli anni '80 deve proprio al nome Lisa il suo unico vero successo il
dimenticato Stefano Sani. Mentre è Mango che con Monna Lisa centra un
ennesimo successo nel 1990: 
Monna Lisa saiMonna Lisa non dirmelo mai
 ho paura che ne soffrirei troppo
 chiunque sia non è
 chi può' mettersi mai fra di noi
 fa che sia per te un sogno di troppo
 libera tu sei
 libera se vuoi
 
 MARIA
 E non poteva mancare il nome di donna italiano per eccellenza, ossia
quello di Maria. Lucio Battisti incide La mia canzone per Maria, i
Ricchi e Poveri lanciano sul mercato uno dei loro più risusciti
tormentoni, ossia Mamma Maria ma fu Fabrizio De Andrè a scrivere un
ciclo di canzoni dedicate alla figura di Maria di Nazareth, tutte di
grande spessore poetico:
 
E te ne vai, Maria, fra l'altra genteche si raccoglie intorno al tuo passare,
 siepe di sguardi che non fanno male
 nella stagione di essere madre.
 Sai che fra un'ora forse piangerai
 poi la tua mano nasconderà un sorriso:
 gioia e dolore hanno il confine incerto
 nella stagione che illumina il viso.
 Ave Maria, adesso che sei donna,
 ave alle donne come te, Maria,
 femmine un giorno per un nuovo amore
 povero o ricco, umile Messia.
 
..ed ancora.. 
Volammo davvero, sopra le case,oltre i cancelli, gli orti, le strade
 Poi scivolammo tra valli fiorite
 dove all'ulivo si abbraccia la vite
 Scendemmo là dove il giorno si perde
 a cercarsi da solo nascosto tra il verde
 Egli parlò come quando si prega
 ed alla fine di ogni preghiera
 contava una vertebra della mia schiena
 
 DONNE D'AUTORE
 Molti cantautori hanno misurato il loro talento in canzoni dedicate a
nomi femminili. Ne emergono quadri e profili di donna diversi, ispirati
ai molteplici aspetti della femminilità e dell'universo femminile. Uno
che amava molto raccontare storie di donne era il compianto Ivan
Graziani:
 
Paolina spiritosa, Paolina fiore di rosa.A casa la sera, dopo il lavoro
 due uova dentro al piatto
 la televisione che fa chiasso
 Paolina, Paolina, Paolina, Paolina
 Paolina amara come il sale, su per le vecchie scale
 su per le vecchie scale.
 
---- 
Agnese mi parlava nella sabbia infuocataed io non so perché non l'ho dimenticata.
 Lei mi raccontava di quello che la gente
 diceva del suo corpo con malizia ed allegria
 ed io che sto provando le cose che provavo ieri
 non ho capito ancora se è gelosia
 o se sono prigioniero di questo cielo nero
 e di un ricordo che fa male
 e se continuo a bere i miei liquori inquinati
 è vero che quei giorni non li ho dimenticati.
 
----- 
Chissà che storia avrà Isabella?E dove se ne andrà Isabella?
 "Che mestiere fai?" Le ho chiesto
 "Mi spoglio in un locale
 e guardo intorno a me quelle facce da maiale
 e il mio impresario dice che sono molto brava
 sai ho studiato danza a Reggio Emilia?
 
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Parlava il vecchio insieme a me, nella locandain quella terra, in quella terra d'Irlanda
 "Ascolta, zitto, è lei" Emily piange lì alla sorgente
 e il suo fantasma non può bere.
 Senti il profumo di rosa e tiglio, il suo bisbiglio
 ma perché ti voglio io ancora non lo so.
 Emily, Emily
 Emily, ma che curiosità che ho, Emily.
 
Una grande carrellata di profili femminili e una prova di grande
capacità narrativa. Un capolavoro assoluto di narrazione è senz'altro
Alice di Francesco De Gregori, uno che peraltro non ha mai amato
eccessivamente dedicare canzoni a nomi di donna: 
Alice guarda i gatti e i gatti guardano nel solementre il mondo sta girando senza fretta
 Irene al quarto piano e' li tranquilla
 che si guarda nello specchio e accende un'altra sigaretta
 e Lily Marleen
 bella più' che mai
 sorride non ti dice la sua età
 ma tutto questo Alice non lo sa
 ma io non ci sto più
 grido' lo sposo e poi
 tutti pensarono dietro ai cappelli
 lo sposo e' impazzito oppure ha bevuto
 ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa
 non e' cosi' che se ne andrà'
 
Dedicata al tema del tradimento è Signora Lia , uno dei pezzi più
conosciuti del Claudio Baglioni prima maniera: 
Signora Lia ,staserastai con tuo marito
 sta' tranquilla che non sa,
 non sa che l'hai tradito.
 Ma stasera che hai capito
 di amare solo lui
 senti che hai sbagliato troppo ormai
 senti me hai sbagliato troppo ormai.
 Va va
 signora Lia, stasera
 piangerai da sola.
 Gli hai negato anche il tuo cuore,
 senza una parola.
 
In Elena no Lucio Battisti si fa cantore , forse ai nostri occhi
oramai un po' ingenuamente, della crisi del ruolo maschile: 
La borsa della spesa anche se è vuota lo saimi pesa troppo oramai
 due chili di patate me le scelga però
 piccole o grandi non so
 il prosciutto o no le telefonerò
 detersivi blu devo saperne di più
 Elena no, Elena no
 se sono un uomo più non lo so
 non sgridarmi faccio quello che vuoi
 non mi ribellerò mai
 
Ma sempre "immortale" è la finta incredulità dell'uomo tradito di Non è
Francesca, sicuramente una delle più belle canzoni d'amore italiane: 
Ti stai sbagliando chi hai visto non è,non è Francesca.
 lei è sempre a casa che aspetta me
 non è Francesca.
 se c'era un uomo poi
 no, non può essere lei.
 Francesca non ha mai chiesto di più
 chi sta sbagliando son certo sei tu.
 
Negli anni '80 Luca Carboni scrive una malinconica e profonda canzone
che intreccia i temi dell'amore adolescenziale e della
tossicodipendenza, la bella Silvia lo sai: 
a salvarci erano invece certe canzoniche uscivan dalla radio di silvia tu seduta
 a cercare le stazioni
 che buffo era Luca mentre provava a tenerti la mano
 non potevo non prendervi in giro ma capivo
 che nasceva qualcosa di strano
 e come e' strano incontrarti
 Silvia aspetta, aspetta debbo parlarti.
 Silvia lo sai
 lo sai che Luca si buca ancora
 Silvia lo sai
 lo sai che Luca si buca ancora
 
Una canzone che fa dell'ironia intelligente è Rosalina del grande
Fabio Concato: 
Rosalina Rosalina tutto il giorno in biciclettafino a sera sera
 chissà i polpacci poveretta
 fino a sera sera
 chissà che piedi gonfi avrai
 Rosalina Rosalina tu mi piaci grassottina
 ma quando è sera sera
 ti sento masticare
 ma quando è sera  sera
 t'ammazzi con i bignè.
 
Dedicata a un personaggio storico è Giovanna D'Arco di Fabrizio De
Andrè, che come sempre nel breve spazio di una canzone riesce a
contenere una storia compiuta: 
Attraverso il buio Giovanna d'Arcoprecedeva le fiamme cavalcando,
 nessuna luna per la sua corazza
 nessun uomo nella sua fumosa notte al suo fianco.
 "Della guerra sono stanca ormai
 al lavoro di un tempo tornerei,
 a un vestito da sposa o qualcosa di bianco,
 per nascondere questa mia vocazione
 al trionfo ed al pianto
 
Dedicata sempre ad un personaggio storico è Marylin di Riccardo
Cocciante, inno alla bellezza di Mayrlin Monroe: 
Marylin non dovevi farlo caraanche se stai meglio dove sei
 Marylin son trascorsi molti anni
 ma sei ancora bella qui tra noi
 l'innocenza sa di eternità
 e la luce dei tuoi occhi
 resta sempre accesa, via non va
 Marylin vorrei averti adesso al braccio
 per mostrare a tutti che ci sei
 e sei qui, ritornata dal tuo viaggio
 fidanzata ancora a tutti noi
 
Anche Alberto Fortis dedica una canzone al mito americano. E' invece
storia recente di un Festival di Sanremo, quando Eugenio Finardi dedica
il suo pezzo ad una famosa eroina di videogame, Lara: 
Lara lotta sola contro il mondocerca di sentirlo meno finto.
 Lara vuole andare fino in fondo
 sola persa nel suo labirinto.
 Lei non sa
 che la so vedere
 lei non lo sa
 che le vorrei dire.
 
Ma il Nostro è recidivo, se è vero che uno dei suoi più grandi successi
è la canzone Patrizia: 
Hai il cuore pulitocome appena nevicato
 ma caldo e forte
 come un cavallo imbizzarrito
 che ti fa capace di arrabbiarti
 poi subito di calmarti
 e che di amarmi
 non ha mai dubitato e
 amo il tuo sapore
 di fragole e di panna
 d'estate d'erba appena calpestata
 
Di un'ironia devastante ed agrodolce è Gianna di Rino Gaetano: 
Gianna, Gianna, Gianna sosteneva tesi e illusioniGianna, Gianna, Gianna prometteva pareti e fiori
 Gianna, Gianna, aveva un coccodrillo e un dottore
 Gianna non perdeva neanche un minuto per fare l'amore!
 
Da ricordare è anche questa bella canzone dei Nomadi, che vantano ,
insospettabilmente, molte canzoni "femminili" al loro arco: 
Fischia il treno dell'oriente, scorre e sputa sui binari,il suo fumo è stravagante e gli odori leggendari,
 spinge forte nel tuo diario, dentro il sogno più nascosto,
 scritto già in perfetto orario; voglio amore ad ogni costo!
 Nell'armadio della notte, son rinchiuse le tue stelle
 e di mandorle una pioggia, Michelina hai sulla pelle
 è un passaggio della vita, l'esplosivo e già tagliato
 la tua pelle nella seta sta fiorendo da ogni lato.
 
Umberto Tozzi varia sul tema dedicando ad una bambina adottata, nel
1991, la divertente Ciao Lulù: 
Lulù che parla italianosa dire solo papà
 Lulù che guarda lontano
 noi ci torturiamo
 a chi penserà
 alle foreste distrutte
 al sole di Saigon
 ad un naufragio di notte
 poi prende l'orsetto e ride di noi
 
Amaro ritratto di vita al femminile è quello realizzato dal Venditti
nazionale in Marta: 
Prega Marta nella seranessun Dio risponderà
 ogni giorno una preghiera
 e una falsa libertà
 la giornata è stata dura
 piena di contrarietà
 il lavoro e poi la scuola
 e un ragazzo che non va
 urla Marta non pregare
 se tuo padre chiederà
 il salario o la pagella
 per la sua complicità
 
 REPERTORI AL FEMMINILE
 Ci sono alcuni nomi della nostra musica leggera che hanno dedicato
moltissime canzoni a nomi di donna. E' il caso, ad esempio, di Ivan
Graziani, che ho già trattato nel precedente paragrafo, o di Umberto
Tozzi, al quale ho dedicato un'apposita monografia. Un altro nome
importante è quello di Fabrizio De Andrè. Nel corso della presente
raccolta abbiamo già incontrato le sue canzoni del ciclo di Maria e
Giovanna d'Arco, ma molti altri furono i suoi brani:
 
--- Franziska ---Hanno detto che Franziska è stanca di pregare
 tutta notte alla finestra aspetta il tuo segnale
 quanto è piccolo il suo cuore è grande la montagna
 quanto taglia il suo dolore, più di un coltello, coltello di Spagna
 Tu bandito senza luna senza stelle e senza fortuna
 questa notte dormirai col suo rosario stretto intorno al tuo fucile
 Hanno detto che Franziska è stanca di ballare
 con un uomo che non ride e non la può baciare
 tutta notte sulla quercia l'hai seguita in mezzo ai rami
 dietro il palco sull'orchestra i tuoi occhi come due cani
 
--- Ho visto nina volare ---Mastica e sputa
 da una parte il miele
 mastica e sputa
 dall'altra la cera
 mastica e sputa
 prima che venga neve
 Luce luce lontana
 più bassa delle stelle
 sarà la stessa mano
 che ti accende e ti spegne
 Ho visto Nina volare
 tra le corde dell'altalena
 un giorno la prenderò
 come fa il vento alla schiena
 
--- La canzone di Barbara ---Chi cerca una bocca infedele che sappia di fragola e miele
 in lei la troverà, Barbara. In lei la bacerà, Barbara.
 Lei sa che ogni letto di sposa è fatto d'ortica e mimosa,
 per questo ad un'altra età, Barbara, l'amore vero rimanderà, Barbara.
 E intanto lei gioca all'amore, scherzando con gli occhi e col cuore
 di chi forse la odierà, Barbara, ma poi la perdonerà, Barbara.
 
--- Nancy ---Un po' di tempo di fa
 Nancy era senza compagnia
 all'ultimo spettacolo
 con la sua bigiotteria
 Nel palazzo di giustizia
 suo padre era innocente
 nel palazzo del mistero
 non c'era proprio niente
 non c'era quasi niente.
 
Tutte canzoni di enorme valore poetico-musicale che restano perle
significative di un immenso patrimonio artistico . Altro cantore
raffinato dell'universo femminile è Amedeo Minghi, anche se le sue
canzoni dedicate a nomi di donna non sono poi moltissime: 
--- Denise ---Dentro l'osteria fra tanta gente c'eri tu
 quanto tempo fa non so più'
 chi gridava vino chi voleva pane
 tu col pane e il vino eri lì
 gli occhi della gente non guardavano mai te
 e non si accorgevano mai
 dei tuoi passi stanchi
 la malinconia
 la tua vita spesa cosi
 O Denise come un fiore tu vivevi lì
 O Denise come un fiore nascosto lì
 
--- Emanuela e io ---Emanuela e io, insieme,
 c'hanno spezzato il cuore i grandi.
 Come Africa e Brasile abbracciati.
 Ma c'è di mezzo il mare fra noi.
 Emanuela sola,
 col suo sguardo perduto,
 una bambina annoiata d'estate.
 Io, coi capelli lunghi,
 annodati dal sole,
 come intrecciati dal sale.
 Emanuela vide la mia barca arrivare.
 
Lucio Battisti e Mogol scrissero molte canzoni dedicate a nomi di donna;
abbiamo già incontrato Non è Francesca , Elena no ed Anna, ma ce
ne sono altre: 
--- Ami ancora Elisa ---Adesso son tranquillo
 come un'anatra sul lago
 adesso sono pago,
 infine nel limbo
 della mia sofferta e nuova maturità
 Ami ancora Elisa.
 Ami ancora Elisa.
 
--- Balla Linda ---Occhi azzurri, belli come i suoi
 Linda forse non li hai
 ridi sempre, non parli mai d'amore
 pero' non sai mentire mai
 tu non mi lasci mai
 ti cerco e tu ... e tu ci sei
 ti cerco e tu, mi dai quel che puoi
 non fai come lei, no non fai come lei
 tu non prendi tutto quello che vuoi...
 balla Linda, balla come sai,
 balla Linda, non fermati
 
--- Luisa Rossi ---Luisa Rossi sa bene quel che fa
 Luisa Rossi sa bene quel che fa
 Regala un giorno e poi se ne va.
 Va, lei va
 Va, lei va
 Ride con tutti
 ride con tutti
 sa quel che fa
 va, lei va
 va, lei va
 
Ed infine vale la pena di ricordare il gruppo storico della nostra
musica leggera, ossia i Pooh: 
--- Alessandra ---Che bambino che sarei
 se lasciassi fare a lei
 nel suo corpo nasce un fiore
 per sbaglio o per amore
 che importa: sarò con lei.
 Che bambino che sarei
 se lasciassi fare a lei
 nel suo corpo nasce un fiore
 per sbaglio o per amore
 che importa: sarò con lei.
 
--- Buonanotte Penny ---Ogni domenica così
 cantavo e lei era sempre lì
 capelli sciolti ed occhi blu
 la chiamavan Penny e niente più
 non la conoscevo ancora.
 
--- Lilly ---Lilly è da un pezzo
 che si innamora anche se ha sedici anni
 non li ha fatti ancora
 dice: "io mi conosco"
 dice: "sento che cresco e tra un po' sono donna".
 
--- Giulia si sposa ---Giulia si sposa,
 ma che sorpresa,
 Giulia che
 quand'era insieme a me,
 diventava seria,
 le mancava l'aria,
 se insistevo, vieni a vivere con me,
 diceva: "io do a un uomo tutto,
 ma non accetto che pensi Giulia è mia".
 
--- Linda ---Linda acqua di sorgente
 Linda calda ed innocente
 ho una donna in mente e non sei tu.
 Linda sole dentro gli occhi
 Linda prima che ti tocchi
 prima che succeda tutto ascolta.
 Linda
 ho un dubbio in mente io
 chi è che non ne ha
 però fa che non possa io
 rubarti la tua prima volta
 pensando a un'altra.
 
--- Mary Ann ---Son veloci i giorni e splende sole
 a mezzanotte accanto a lei
 Mary Ann.
 Quando il sole scende
 all'orizzonte sulla spiaggia
 la vedrai
 Mary Ann.
 
 I GRANDI SUCCESSI
 Alcuni grandi brani come Alice, Anna ed altri li abbiamo già passati
in rassegna nei precedenti paragrafi. Ma ci sono alcuni pezzi che hanno
segnato le varie epoche della nostra storia musicale. Negli anni '60 la
ruvida voce di Fausto Leali cantava Deborah:
 
Deborah... mia Deborah...ascoltami, te né prego,... ascoltami...
 da quando hai detto che,
 da quando hai detto che
 non vuoi più bene a me...
 
 Lunghe ali di fuoco
 han coperto la luna
 sopra di me:
 E su prati di sabbia
 corro piangendo
 cercando di te...
 Ti vedo gli occhi di ghiaccio,
 ti vedo gli occhi di ghiaccio
 che non mi amano più.
 
Nel 1968 i Pooh, nella cui formazione militava ancora Riccardo Fogli
inneggiavano alla loro Piccola Katy: 
Piccola Katy, stanotte ho bruciatotutti i ricordi del tuo passato
 tutte le bambole con cui dormivi
 ed il tuo diario che sempre riempivi
 solo con ciò che faceva
 piacere anche di notte l'andava a vedere.
 
 Piccola Katy, oh, oh
piccola Katy oh, oh, oh!
 
E l'anno dopo era Gianni Morandi a furoreggiare con Belinda: 
Bella Belinda è innamorataparla da sola con l'insalata
 non guarda il piatto ma la finestra
 scende una lacrima nella minestra.
 
 Gioca col pane bella Belinda
 fa le palline con la mollica
 nel suo bicchiere bella Belinda
 vede i suoi occhi pieni d'amore
 
 Mille pensieri come farfalle
 mille carezze sui suoi capelli
 brividi dolci lungo le spalle
 più è innamorata e più si fa bella
 
Ma nel decennio d'oro dei venditori di singoli si fecero luce anche
Peppino Di Capri con la celeberrima Roberta e con Daniela, Luigi
Tenco con Angela, Umberto Bindi con Jane, i Dik Dik con Eleonora
credi, Tony Dallara con Cinzia e Caterina ed ancora il Maestro
Fabrizio De Andrè con la splendida La canzone di Marinella: 
Questa di Marinella è la storia verache scivolò nel fiume a primavera
 ma il vento che la vide cosi bella
 dal fiume la portò sopra una stella.
 
 Sola senza il ricordo di un dolore
 vivevi senza il sogno di un amore
 ma un re senza corona e senza scorta
 bussò tre volte un giorno alla tua porta.
 
Negli anni '70 viceversa si ebbero forse le più belle canzoni dedicate a
nomi di donna. Anche molti gruppi si cimentarono in questa pratica
diffusa. I Nuovi Angeli con Anna da dimenticare, gli Alunni del sole
con Liù, i Pooh con i loro indimenticabili successi, ma anche i
Nomadi e la PFM. Tuttavia i Cantautori la fecero ancora da padroni. E
così nel 1976 esplode il successo di Margherita di Riccardo Cocciante,
rabbiosa e splendida dedica alla donna amata: 
E per poi farle cantare le canzoni che ha imparatoio le costruirò un silenzio che nessuno ha mai sentito
 sveglierò tutti gli amanti, parlerò per ore ed ore
 abbracciamoci più forte, perché lei vuole l'amore.
 Poi corriamo per le strade e mettiamoci a ballare
 perché' lei vuole la gioia, perché lei odia il rancore
 poi coi secchi di vernice coloriamo tutti i muri
 case, vicoli e palazzi, perché lei ama i colori.
 Raccogliamo tutti i fiori che può darci primavera
 costruiamole una culla per amarci quando è sera
 poi saliamo sù nel cielo e prendiamole una stella
 Perché Margherita è buona, perché Margherita è bella.
 Perché Margherita è dolce, perché Margherita è vera
 Perché Margherita ama e lo fa una notte intera
 Perché Margherita è un sogno, perché Margherita e il sale
 Perché Margherita è il vento e non sa che può' far male
 Perché Margherita è tutto, ed è lei la mia pazzia
 Margherita è Margherita, Margherita adesso è mia
 Margherita è mia.
 
Tre anni dopo, nel 1979, è Umberto Tozzi a sfondare con Gloria, che
arriverà al numero uno della Top-10 USA con Laura Branighan: 
Gloria sui tuoi fianchila mattina nasce il sole
 entra odio ed esce amore
 dal nome Gloria.
 Gloria,
 manchi tu nell'aria
 manchi come il sale,
 manchi più del sole,
 sciogli questa neve
 che soffoca il mio petto
 t'aspetto Gloria
 Gloria, Gloria chiesa di campagna, Gloria,
 acqua nel deserto, Gloria,
 lascio aperto il cuore, Gloria,
 scappa senza far rumore,
 dal lavoro dal tuo letto
 dai gradini di un altare
 t'aspetto Gloria.
 
Da non dimenticare Agnese di Ivan Graziani, Alice di De Gregori,
Lilly di Venditti, Linda ed Alessandra dei Pooh e molte altre
canzoni già conosciute nei precedenti capitoli. 
Gli anni '80 invece, sono caratterizzati, oltre che dalla Silvia di
Luca Carboni, e dalle Giulia di Gianni Togni e Vasco Rossi, dalle
affermate Nina di Mario Castelnuovo, Per Elisa scritta da Franco
Battiato per Alice, e da un 'altra bella canzone di Vasco Rossi,
Toffee: 
"...ma come..sei già sveglia?....Da quanto tempo sei lì così?
 Hai già preparato il caffè..
 ..saresti proprio una brava moglie!..eh!.."
 oh Toffee...Toffee...Toffee..
 oh Toffee...Toffee...Toffee..
 ..Toffee...Toffee..
 "...passami l'asciugamano!..
 ...quello bianco...lì, sul divano!..
 ..Toffee..
 
Gli ultimi anni hanno visto forse un leggero calo di canzoni al
"femminile" ma comunque non sono mancati grandi successi, come "Laura
non c'è" del romagnolo Nek: 
Laura non c'è, è andata viaLaura non è più cosa mia
 e te che sei qua e mi chiedi perché
 l'amo se niente più mi dà
 mi manca da spezzare il fiato
 fa male e non lo sa
 che non mi è mai passata.
 Laura non c'è capisco che
 è stupido cercarla in te
 io sto da schifo credi e non lo vorrei
 stare con te e pensare a lei
 stasera voglio stare acceso
 andiamocene di là
 a forza di pensare ho fuso.
 Se vuoi ci amiamo adesso se vuoi
 però non è lo stesso tra di noi
 
Ancora il Vasco, reinterpretato anche dalla Mannoia, con Sally: 
Sally e' già stata punitaper ogni sua distrazione
 o debolezza
 per ogni candida carezza
 data per non sentire l'amarezza
 senti che fuori piove
 senti che bel rumore
 Sally cammina per la strada sicura
 senza pensare a niente
 ormai guarda la gente
 con aria indifferente
 sono lontani quei momenti
 quando lo sguardo
 provocava turbamenti
 quando la vita era più facile
 e si potevano mangiare
 anche le fragole
 perché la vita è un brivido
 che vola via
 e' tutto un equilibrio
 
Biagio Antonacci con la sua Iris: 
Iris tra le tue poesie ho trovatoqualcosa che parla di me
 Le hai scritte tutte col blu su pezzi di
 carta trovati qua e là
 
 Dimmi dove, dimmi come e con che cosa ascoltavi la mia
 vita, quando non stavo con te
 E che sapori e che umori, che dolori e che profumi
 respiravi, quando non stavi con me
 
L'innovativo Max Gazzè con Cara Valentina: 
Cara Valentina il tempo non fa il suo doveree a volte peggiora le cose
 credimi pensavo davvero di avere superato il momento difficile
 ed ancora adesso non mi è chiaro lo sbaglio che ho fatto
 se il vero sbaglio è stato il mio
 perché dai miei trent'anni ti aspettavi un uomo col senso del dovere
 perché chi s'innamora non deve dirlo a nessuno nessuno
 
Ma anche Gianluca Grignani scrive per Sandy e gli alfieri del nuovo
millennio italiano, i Lunapop, si cimentano in Cara Maggie: 
Cara Maggie, non fermarti,Tu continua come sempre a pensare
 Perché quella è l'unica cosa che hai
 Perché quello nessuno te lo toglierà mai!
 Cara Maggie, esiste un mondo,
 Sono sicuro esiste un mondo per noi
 Non perché siamo diversi dagli altri,
 Ma perché non moriremo mai!
 
Daniele Moretti
   
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