LAURA COLOMBO
-'A riggina d'e' tammurriate-
di Antonio Sciotti


Laura Colombo nasce a Napoli nel 1897. Fin da piccola è attratta dalla musica ed in particolare dalla canzone folk. È d'altronde ricordata come la regina delle tammurriate. Laura si sposa giovanissima con Alberto, cantante e pianista, e con il marito forma il Duo Colombo (a New York diventa Duo Colombo's). La cantante alterna, da questo momento, la carriera da solista con le performance in coppia con Alberto.

Il primo successo avviene all'audizione di Piedigrotta Eamario del 1917, quando Laura lancia Tammurriata e 'na vota firmata dal poeta di "Santa Lucia luntana". Il motivo diventa in breve molto popolare e Laura, dividendone le strofe, spesso lo interpreta in duetto con Alberto. Da questo momento inizia la gloriosa carriera della regina della tammurriata, contesa dalle maggiori editorie musicali.

Nel 1919 da sola e con il Duo Colombo partecipa all'audizione di Piedigrotta La Canzonetta. Laura non sfigura alla rassegna musicale dove interpreta, a ritmo di tarantella, il motivo "Chitarre napulitane", ma è con Alberto che consegue un incredibile successo nell'esecuzione del duetto E llampadine di Giuseppe Capaldo (oggi un classico napoletano). Laura chiede allo stesso autore di scriverle anche il motivo da presentare l'anno successivo e Capaldo soddisfa la sua richiesta realizzando "Core e pacchiano".

Voce calda e viscerale, passionale e sanguigna, bellezza tipica meridionale, unisce il canto ed il brio alla mimica teatrale, creando, ad ogni esibizione, dei veri quadri di prosa. Fino a questo momento la regina della tammurriata mai pensava di poter interpretare la melodia. Succede, invece, che Eamario, poeta geniale e testardo, le offre uno dei più bei Canti degli Emigranti: "L'America" da eseguire all'audizione del 1921. Convinta anche dal marito, Laura accetta il pericoloso compito che diventa, ben presto, un tributo d'applausi quando la cantante conclude l'esecuzione de "L'America" al Teatro Umberto di Napoli. Il motivo avvicina sempre di più Laura a New York. In famiglia, infatti, già si parla di partire e tentare la fortuna in America. Ma il progetto è per il momento ancora rimandato.

Nel 1922 Laura è ancora una volta presente alla rassegna musicale organizzata dalla Canzonetta, eseguendo il motivo "Ve spusasse a tutte e tre", poi l'anno successivo è convocata da Libero Bovio per partecipare all'audizione Santa Lucia. "Per opinione concorde di pubblico e di critica, Laura Colombo è la più birichina, la più briosa, la più indiavolata interprete della nostra canzone. Ella è un'autentica stella del varieté. Semplice, varia, multiforme, ma sempre napoletanissima, sa farsi applaudire con delirio, con frenesia, lasciando, nell'animo di chi l'ascolta, il desiderio di udirla ancora. Nell'audizione ha contribuito non poco al trionfo delle nostre belle canzoni".

In quest'occasione Laura incontra, tra il cast cantanti, Gilda Mignonette che parla di America e Leo Brandi che proviene proprio da New York, dove è noto per le sue imitazioni di Charlie Chaplin. Oramai è quasi fatta. L'occasione arriva quando la casa editrice Cerie (Case Editrice Riunite Italia-America) invita la Colombo a partecipare all'audizione italo-americana di Edward Rossi nel 1926.

La regina della tammurriata trova successo con il motivo di Mario Nicolò Tarantella d'e canzone. L'audizione, che è presentata prima a Napoli e poi a New York, porta per lavoro Laura e Alberto in America, dove, senza pensarci un momento, decidono di rimanerci, alla conclusione del loro impegno contrattuale. La regina delle tammurriate non tornerà mai più a Napoli.

La carriera americana di Laura (che inizia già nel 1927 con il contratto discografico per la Brunswick) è tutta un'altra storia. L'artista muore a Brooklyn nel 1949.

ANTONIO SCIOTTI

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