TINA CASTIGLIANA
- 'A fuchera -
di Antonio Sciotti


Tina Castigliana è il nome d'arte di Concetta Festa. Nasce a Napoli il 6 maggio 1899 e muore a Napoli il 7 luglio 1981 all'età di 82 anni compiuti. Fin da piccola, la gioiosa Concetta è appassionata dalle canzoncine di sapore comico-brioso, tant'è vero che si costruisce un repertorio musicale quasi tutto recuperato da quello di Luisella Viviani ed in parte da quello di Elvira Donnarumma. E grazie ad una canzone di successo, interpretata dalla Donnarumma, dal titolo "Castigliana", di Genise-Magnani (che la piccola Concetta inserisce spesso nelle sue serate concertistiche), che viene fuori il nome d'arte di Tina Castigliana (a volte anche Tina Castigliano).

Il debutto da professionista della Castigliana avviene nel 1910 al Teatro Eden di Napoli, anche se, essendo ancora una bambina, dovrà attendere alcuni anni perché il palcoscenico diventi in modo definitivo il suo lavoro e la sua professione. Alternando la musica con il teatro di prosa e di sceneggiata, Tina inizia, per tutti i primi vent'anni del '900, un tragitto verso la popolarità.

Nel 1917, il noto commediografo Raffaele Viviani prende in fitto il Teatro Umberto di Napoli e, visto il divieto dei Teatri di Varietà, ordinato dopo "Caporetto", con un gruppo di canzonettiste e di macchiettisti organizza la sua prima compagnia. Tra i nomi dei convocati vi è anche quello di Tina Castigliana con il compito di coprire i ruoli tipici dell'attrice giovane (la prima donna sarà Tecla Scarano, mentre tra i macchiettisti spicca la presenza di Gigi Pisano e Salvatore Costa). Un notevole esordio teatrale per Tina che, successivamente, sempre con Viviani, sarà protagonista di altri lavori.

Lasciato Viviani, l'artista passa alla Compagnia Teatrale del cantautore Armando Gill e, nel 1922, trova il suo primo successo musicale, in occasione della partecipazione all'audizione di Piedigrotta E.A.Mario. Tina, nonostante fosse lontana dal genere macchiettistico che la contraddistinguerà negli anni avvenire, trova successo con Mandulinata a Surriento. Forte del successo musicale, la Castigliana, per tutta la prima metà degli anni '20, ritorna spesso al Festival di E.A.Mario, non tralasciando però il Cafè-Chantant.

Nel 1928 è prima donna al Teatro Trianon del varietà "Marcia reale" con Giovanni Amendola, Bella Elena, Maliarda ed Enzo Salvi. Nello stesso tempo l'artista ritorna al teatro di prosa, prendendo parte, come prima donna, alla Compagnia d'Arte Napoletana diretta da Amedeo Girard e con Gigi Pisano. Numerosi sono i lavori messi in scena, tra cui "Canzona 'mbriaca" di Enzo Lucio Murolo, tratta dalla canzone omonima di Salvatore Di Giacomo ed Eamario.

Nel 1930 la cantante è la star con Luisella Viviani, Alfredo Sivoli e Leo Brandi dell'audizione di Piedigrotta Epifani. Proprio con Brandi la Castigliana duetta nel pezzo Che yazz m'accucchie dove, con un linguaggio americanizzato, i doppi sensi sono divertentissimi, anche se molto scontati.

Nel 1931 Tina lancia il suo primo successo comico Abbracciato col cuscino di Pisano-Cioffi. Il motivo, presentato all'audizione di Piedigrotta La Canzonetta, riscuote tanto successo che da esso è tratta la sceneggiata omonima in tre atti firmata da Oscar Di Maio, messa in scena al Teatro San Ferdinando dalla Compagnia Cafiero-Fumo con Tina Sportelli. Nello stesso anno, la Castigliana partecipa all'audizione di Piedigrotta Santa Lucia dove, nel cast, con Anna Fougez, Ada Algisi, Ettore Fiorgenti, Lia Flirt, Luisella Viviani, Tombolo, Vittorio Parisi e Salvatore Papaccio compare il nome di Eduardo De Filippo.

In questo periodo la cantante ritorna a teatro, col ruolo della prima donna, nella Compagnia Dialettale diretta da Ernesto Murolo. La Compagnia, appena formatasi, conta nel cast, oltre la Castigliana, Giovanni Rescigno, Franz e Amelia Raspantini, Lia Santoro e Arturo Gigliati. Il debutto della Compagnia Dialettale è previsto, nel 1932, con i lavori "Core e mamma", "Piscatore 'e Pusilleco" e "Addio mare 'e Pusilleco". Le tre sceneggiate sono firmate, ovviamente, da Ernesto Murolo che, per l'occasione, debutta come commediografo. In questo periodo l'incontro in compagnia con Arturo Gigliati diventa, per la cantante, fondamentale, perché in seguito, l'autore le scriverà numerose canzoni di successo.

Non di meno quello con Ernesto Murolo che, entusiasta dalle sue qualità recitative, le regala un poemetto che diventa in breve un grosso successo teatrale e discografico "O miercurì d'a Madonna 'o Carmene". Il poemetto, ripreso più tardi da Tecla Scarano e da Nino Taranto, racconta di una madre disperata che chiede alla Madonna del Carmine la salvezza del figlio in guerra. La storia che nasce inizialmente solo come preludio ad uno spettacolo di varietà, diventa tanto popolare che Ernesto Murolo la rimaneggia una seconda volta. Il disco di Tina va a ruba. I napoletani sono particolarmente presi da questa storia di guerra che la Castigliana inserisce definitivamente il poemetto nelle sue serate concertistiche, quasi fosse una canzone cavallo di battaglia. Grazie a questo successo l'artista si scrolla di dosso l'etichetta di simpatica canzonettista per affrontare in maniera diretta il teatro d'arte napoletano.

Nel 1933 Tina, grazie all'amico Ciaramella, parte per una tournèe oltre oceano, debuttando al Teatro Fidanza di New York con la sceneggiata "Gente perduta" tratta dalla canzone omonima di Manlio-Cannio. Per l'occasione Tina ha la soddisfazione di recitare, col ruolo di prima donna, con Farfariello (Eduardo Migliaccio), star napoletana tanto famosa in America. Oltre oceano Tina si fa conoscere sia come attrice di prosa sia come canzonettista. Inevitabile il suo ritorno a New York.

L'anno seguente Tina, trascinata da Gigi Pisano, entra in compagnia con la divina Anna Fougez ed Amedeo Girard, debuttando il 12 agosto 1934 al Lido Dorato di Portici con il capolavoro teatrale di Salvatore Di Giacomo "Assunta Spina". La cantante copre il ruolo di Donna Emilia Forcinella, l'ostetrica, amica della Spina, abbandonata prima dal marito e poi dalla figlia. La Compagnia, dopo il mirabile successo estivo, parte per una tournèe di oltre tre mesi. Inoltre, con Gigi Pisano e Renè Thano (ballerino nonché futuro marito della Fougez), la Castigliana presiede la serata d'onore e d'addio di Anna Fougez (poi ci ripenserà). La divina Fougez presenta le sue ultime creazioni de "La Moda Italiana", passerella ideata e curata dalla medesima. Sempre nel 1934, Tina partecipa ad un grande spettacolo di Natale "Gran Varietà" che vede il debutto di Pina Resal, sorella minore della sfortunata Lina (morirà poco dopo), oltre che la partecipazione dei migliori cantanti del momento: Nicola Maldacea, Vittorio Parisi, Mario Mari, Ettore Fiorgenti, Mario Massa, Alfredo Sivoli, la Verbana, Regina, Carolina ed Elena Bruno.

Nel 1935 la Castigliana partecipa alla Piedigrotta La Canzonetta. Inevitabile la partecipazione della cantante con due motivi scritti dall'amico Pisano: Comm'o fuoco e, in particolare, Non me pozzo ribassà che consegue uno strepitoso successo, rinverdendo le sue doti di cantante-macchiettista. Già alla presentazione del brano (l'audizione si disputa al Teatro Bellini di Napoli) Tina è costretta dalla platea a trissare la canzone, puntualmente ripetuta nel ritornello dal pubblico. Nel 1936 Tina è convocata per l'audizione di Piedigrotta Epifani e questa volta lotta a spalla a spalla con Anna Fougez. La terza presenza femminile scomoda è l'affascinante Zara Prima. La lotta è senza esclusioni di colpi con la Castigliana che riceve dal pubblico un tributo di applausi per l'interpretazione della canzone Tammurriata sbruffona. D'altronde la canzone allegra e comica continua a essere il suo genere preferito che meglio si adatta alla sua sempreverde simpatia.

Intanto, lasciata la Compagnia Dialettale Murolo, Tina è scritturata dalla Compagnia Comica Gigi Pisano, diretta dall'autore. In questo periodo i successi, anche discografici, della Compagnia sono numerosi. Con Gigi Pisano, infatti, per l'etichetta Columbia, la Castigliana incide numerose scenette comiche di successo "A canzonettista e 'o pumpiero", "Dint'a Posta Centrale", "A signora e a lavannara", "E cucchiere d'affitto", "Dint'a tratturia", "O sarto e 'a cammarera" ecc. Da un'idea di Gigi Pisano, inoltre, nasce il varietà "Carovana artistica" dove, oltre al poeta e alla Castigliana, sono presenti Nino Taranto, Eva Nova, Lia Folli, Clara Loredano e Alfredo Jandoli. Lo spettacolo, che debutta il 23 agosto del 1940, ottiene tanto successo che, al Teatro Diana di Napoli, la "Carovana artistica" vi ritorna per ben tre volte.

Nel 1940 la Castigliana è protagonista alla Sala Impero di Napoli dell'audizione di Piedigrotta La Canzonetta intitolata per l'occasione "Piedigrotta di Guerra". Formano il cast, oltre la Castigliana, Leo Brandi, Carmencita, Vittorio Parisi, Gigi Pisano, Clara Loredano, Eva Nova, Giorgio Schottler, Nello Ascoli, Ciro Gino, Zazà e Gallai, Italia Marino, Dina Dini, Bollera e Adelina Petrolani. Quest'audizione, di particolare successo, è replicata successivamente, con lo stesso cast, al Salone Margherita. La Castigliana d'altronde aveva già partecipato al Festival della Canzonetta l'anno prima con Nino Taranto, Elsa Moreno, Enzo Romagnoli, Ria Diana, Gino D'Oro, Maria Darlinghi e altri. Sempre nel 1940, al Teatro Savoia, Tina è protagonista di uno spettacolo di Arte Varia con Franco Mango, Anna Cinese, Ida Ascoli, Lia Lina e Anna La Terza. Per l'occasione presenta i motivi a lei affidati alla Strenna di Piedigrotta Pisano-Cioffi.

Deliziosa e assai gradevole nelle canzoni briose, abile nei passaggi tra il recitato ed il lirico, la Castigliana, che ora gode anche di una popolarità non solo teatrale, decide di prendere un attimo di respiro ed interrompere la sua gloriosa, ma tanto faticata carriera. Superato il periodo bellico, Tina è invogliata a ritornare allo spettacolo, grazie ad una proposta proveniente dal mondo della celluloide. Debutta, infatti, al cinema nel 1946, con il ruolo dell'americanina, nella pellicola di Mario Bonnard "Addio mia bella Napoli" con Clelia Matania, Paolo Stoppa, Fosco Giacchetti e Vera Carmi. Da ricordare che la cantante già aveva partecipato alla sceneggiata di Ernesto Murolo "Addio mia bella Napoli" messa in scena nella Tournèe Scarano. Nella Compagnia, oltre che Tecla Scarano e la Castigliana, si contano Gigi Pisano, Mafalda Vitelli e Frank Amodio. La Compagnia è diretta da Raffaele Di Napoli.

Nel 1948, Tina partecipa all'audizione di Piedigrotta Pisano-Cioffi e lancia, grazie allo strepitoso successo dei brani A fuchera e La zitellona (dell'accoppiata Pisano-Cioffi) un nuovo genere musicale napoletano: la macchietta sussurrata femminile, ossia un'unione fra prosa e musica di solo pianoforte, finalizzata al puro divertimento. Forte di quest'ondata di notorietà, l'artista ci riprova l'anno successivo, sempre all'audizione di Piedigrotta Cioffi, con i brani La manicurista (Pisano-Cioffi) e Parrucchiera per signora (L. e G. Cioffi) che confermano come la macchietta sussurrata sia tanto gradita dal pubblico, nonostante sia scomparso quasi del tutto il Café Chantant insieme alle sue sciantose.

Dal 1949 al 1951, la Castigliana è scritturata dal commediografo Eduardo De Filippo per partecipare ai lavori "La grande magia", (stagione 1949-1950) e "La paura numero uno" (stagione 1950-1951), oltre alle riprese di "Non ti pago", "Le bugie con le gambe lunghe", "Le voci di dentro", "Napoli milionaria", "Filumena Marturano", "Uomo e galantuomo", "Sogno di una notte di mezza estate", "Questi fantasmi", "Il berretto a sonagli" e "Ojè Marì ojè Marì". Sempre nel 1951, a stagione teatrale conclusasi, l'artista abbandona Eduardo e partecipa all'audizione di Piedigrotta Cioffi, dove porta al successo i brani: Io fo tutto e La carbonaia che confermano, ancora una volta, le doti e la verve comica naturale della cantante-attrice.

Nel 1952, Tina ritorna al cinema, partecipando alla pellicola di Luigi Zampa "Processo alla città" (con il ruolo della tenutaria), con Amedeo Nazzari, Silvana Pampanini e Tina Pica, e, nel 1953 al film di Eduardo De Filippo "Napoletani a Milano", con Eduardo, Annamaria Ferrero e Baldassarre Caruso. Nel 1957, ancora cinema per la Castigliana, che gira la pellicola di Francesco Rosi "La sfida" con Rosanna Schiaffino, Josè Suarez e Angela Luce.

Nel 1960, Tina, che nel frattempo ha diminuito tutti i suoi impegni, gira il suo ultimo film "La Contessa Azzurra" di Claudio Gora, con Amedeo Nazzari, Zsa Zsa Gabor e Ugo D'Alessio. E' questa, infatti, la sua ultima fatica di una lunga quanto gloriosa carriera. Qualche partecipazione in spettacoli teatrali e salotti musicali prima del definitivo ritiro.

Tina, nel corso della sua carriera, ha inciso per l'etichetta Columbia, Phonoelectro, Voce del Padrone, Phonotype.


I successi:
  • Abbracciato col cuscino
  • Non mi posso ribassà
  • O miercurì d'a Madonna 'o Carmene
  • Mandulinata a Surriento
  • A fuchera
  • La beccaia
  • Io fo tutto
  • A manicurista
  • Int'a n'ora Dio lavora
  • Parrucchiera per signora
  • Che bellu matrimonio

DISCOGRAFIA PHONOELECTRO 1950-1952
Titolo branoNr. CatalogoAutoriAnno
La zitellonaPhonoelectro 9748Pisano-Cioffi1950
A fucheraPhonoelectro 9749Pisano-Cioffi1950
La carbonaiaPhonoelectro 9991Pisano-Cioffi1951
Io fo tuttoPhonoelectro 9992Pisano-Cioffi1951
La manicuristaPhonoelectro 9993Pisano-Cioffi1951
Carmela GuarracinoPhonoelectro 9994Pisano-Cioffi1951
A guardaportaPhonoelectro 9995Letico-Langella1951
Popolo ascordatePhonoelectro 9996Pisano-Cioffi1951
La beccaiaPhonoelectro 9997Pisano-Cioffi1951
Clementina SantafèPhonoelectro 9998Pisano-Cioffi1951
Che bellu matrimonioPhonoelectro 10.196Gigliati-Barile1952
Chella e sottoPhonoelectro 10.197Ruggiero-Barile1952
Parrucchiera per signoraPhonoelectro 10.198Gigliati-Barile1952
Pa capa e papàPhonoelectro 10.199Gigliati-Barile1952

Antonio Sciotti