
L'audizione di Piedigrotta La Canzonetta va in scena l'11 agosto del
1939 al Teatro estivo della G.I.L. Come da consuetudine,
l'organizzazione della manifestazione è affidata al Cav. Francesco Feola
che, per l'occasione, seleziona ben 45 motivi, tra tutti quelli
pervenuti, da presentare alla manifestazione.
La direzione artistica è, affidata, per l'ultima volta, al poeta Gigi
Pisano (nel 1940 Pisano costituisce una propria editoria con il M° Luigi
Cioffi). Il popolare autore di tante macchiette forma un cast di
cantanti notevole, in grado, ovviamente, di lanciare al successo
numerose canzoni. Pisano è, inoltre, in gara con ben 22 motivi sui 45
presentati alla rassegna canora (molti di questi rimangono nella storia
della canzone napoletana). L'Orchestra, per tutti i 45 motivi, è diretta
dal M° Giuseppe Cioffi, mentre la regia dello spettacolo è affidata
sempre a Gigi Pisano.
La presentazione del Fascicolo è affidata a Mario Spera:
"Il nostro fascicolo, che da un trentennio reca pel mondo l'anima musicale
allettatrice e fascinatrice di nostra gente, e che accoglie nelle sue
nitide pagine quanto di emglio han prodotto quest'anno poeti e musicisti
degni interpreti dell'anima napoletana, vede la luce mentre le nostre
canzoni già sono state consacrate al successo e si cantano in tutta
Italia.
Al teatro della G.I.L., al Diana, le tanto attese nostre audizioni hanno
rivestito carattere di eccezionali convegni di arte. Non un posto vuoto,
sale sempre magnifiche e gremite di pubblico elettissimo, e successo
schietto e veramente spontaneo. Il popolo, il giudice supremo, ha
gettato via la zavorra, e canta appunto le nostre canzoni quelle che più
si sono avvicinate al suo spirito, quelle che, fra tutte le altre, hanno
saputo raggiungere con il loro tocco soave le corde della sua
sensibilità, e l'anima sua assetata di canto. Siamo riuscito, come del
resto ogni anno, a far vibrare le corde più armoniose della cetra della
leggendaria Parteope; il pubblico con suo unanime e straordinario
consenso ce lo ha detto ...
... sempre canzoni nuove saranno colte sulle fresche labbra delle nostre
donne ardenti, e sempre canzoni nuove, e veramente belle, diranno il
perpetuarsi della divina melodia di cui Napoli è figlia diletta, e, fra
le belle Città Italiche, conservatrice eterna".
Il cast artistico femminile è notevole e conta la presenza di Tina
Castigliana (40 anni, vero nome Concetta Festa), leader incontrastata
della macchietta femminile. L'ex attrice del popolare commediografo
Raffaele Viviani, lancia al successo ben tre motivi, molto orecchiabili
e divertenti: "M'abbrucia e me fa male" una canzone a doppio senso dove
la Castigliana litiga con un impotente Armando; "Popolo ascordate" dove
la cantante denuncia pubblicamente il tradimento dell'infedelissimo
marito; "Pignatillo pignatillo" una canzone a doppio senso tra la
macchietta e la serenata d’amore. Oltre alla Castigliana, nel cast anche
Elsa Moreno (40 anni, vero nome Malvina Giuliani), Ria Diana (26 anni,
vero nome Rosa Attanasio), che si esibisce, per la prima volta in
un'audizione piedigrottesca, senza la cugina Eva Nova; Maria Darlinghi
(21 anni, vero nome Maria Stefanelli) cantante lirica, proveniente dalla
scuola del Teatro San Carlo di Napoli. Oltre alle suddette, altre
artiste formano il cast femminile, tra cui Nuovo Fiore (Pia Velsi),
Adelina Pretolani, Beatrice Streit, ecc. ecc.
Anche il cast maschile è notevole, formato, in particolare, da Nino
Taranto, Carlo Buti ed Enzo Romagnoli, tre artisti molto popolari. Nino
Taranto (32 anni) è oramai re indiscusso della macchietta. Spazia
indistintamente tra la canzone, il varietà (in coppia con Anna Fougez) e
la sceneggiata (primo comico della nota Compagnia Cafiero-Fumo). Taranto
lancia al successo "Teofilo Pennacchio", "Ah non ne posso più" e "Un
povero petente", tre macchiette che interpreta con la sua tradizionale
paglietta.
Carlo Buti (37 anni) è, in questo periodo, il cantante più richiesto
dalle maggiori audizioni di Piedigrotta. L'artista fiorentino spazia
indistintamente tra la canzone napoletana e quella in lingua. Anche a
questa manifestazione, infatti, gli sono assegnati le delicate
composizioni in lingua "Rosamaria" e "Balcone antico" e la sanguigna
melodia napoletana "Rosa sfrunnata". Enzo Romagnoli (25 anni) che si
firma, in questa occasione, con il nome d'arte di Romagnolo, lancia al
successo delle canzoni del repertorio di giacca, di cui è incontrastato
re. I motivi "E me si frate tu" e "Sienteme figlio" che bissa ogni sera,
sono poi portati in scena, sotto forma di sceneggiata, su tutti i
palcoscenici italiani da diverse compagnie di prosa. Oltre ai suddetti,
altri artisti formano il cast maschile, tra cui Nino Fiorenti (26 anni,
vero nome Antonio Ragusa), figlio della popolare attrice Ida Bella;
Ruggiero Ricco, artista torinese proveniente dal varietà; Gino D'Oro,
cantante partenopeo emigrato a New York, nonchè Gennaro Pisano, Franco
Manco, ecc. ecc.. Completano il cast il Balletto Rosana e la coppia di
fantasisti Streit-Delfriede.
Domina in questa manifestazione, grazie alla presenza di Gigi Pisano tra
gli autori, la canzone comica. Numerosi sono, infatti, i successi della
coppia d'autori Pisano-Cioffi: "Ah non ne posso più", "Lauretta
Popapon", "Popolo ascordate", "Credo suppongo immagino", "Tutto è
rotto", "Come un Topolino", "Un povero petente", "Egloge", "Teofilo
Pennacchio", "M'abbrucia e me fa male", ecc. ecc. Inoltre, tra tanghi,
tarantelle, fox, slow e melodie, è presente alla manifestazione una sola
canzone di guerra "Prode aviator",eseguita da Ruggero Ricco. Il brano
esalta il patriottismo e si completa commemorando gli eroi italiani che
nel cielo sono scomparsi. Intensa e delicata è, infine, la composizione
"Nostalgia di Napoli" che rientra nel genere dei canti di emigrazione.
Le etichette discografiche che stampano i relativi dischi sono: la Voce
del Padrone, la Phonoelectro, la Columbia, l'Odeon e la Marconiphone.
Ovviamente ogni casa discografica fa registrare le canzoni della
Piedigrotta La Canzonetta ai cantanti del proprio team artistico. Per
questo motivo, oggi, c’è il ritrovamento dei brani piedigrotteschi del
1939 eseguiti da altri interpreti. L’etichetta Voce del Padrone, ad
esempio, stampa i brani di Tina Castigliana nell’esecuzione di Ester
Baroni, mentre la Columbia quelli di Nino Taranto da Mario Pasqualillo,
ecc. ecc.
Successivamente alla rassegna canora, l’editoria La Canzonetta pubblica
due fascicoli di Piedigrotta: un piccolo libretto (costo di 1 lira),
dove sono presenti i soli versi dei motivi presentati alla
manifestazione ed un fascicolo grande (costo di 11 lire), dove sono
racchiusi, per canto e piano, 31 dei 45 motivi presentati. Per la
cronaca, la Piedigrotta La Canzonetta, dopo il debutto dell'11 agosto al
Teatro della G.I.L, si sposta in tournèe, dal 19 agosto, al Teatro
Diana, dal 26 agosto al Teatro Italia, dopodiché gira per i maggiori
palcoscenici della Penisola.
ANTONIO SCIOTTI
I MOTIVI PIEDIGROTTESCHI DEL 1939
A cchiù bella campagnola (Cecere-Marino)
Ah non ne posso più (Pisano-Cioffi)
Alla faccia del piramidone (Tortora-Cioffi)
Balcone antico (Tortora-Cioffi)
Bambine baciate di sera (Tortora-Marino)
Bionda bambina (Pisano-Giannini)
Breve sogno (Scotti-De Luca)
Come un Topolino (Pisano-Cioffi)
Credo suppongo immagino (Pisano-Cioffi)
Dint'e suonne (Vilardi-Sannicandro)
Domani (Tortora-Cioffi)
Dormi amore (Coppolecchia-Cioffi)
E me si frate tu (Pisano-Cioffi)
Egloge (Pisano-Cioffi)
Femmena (Pisano-Cioffi)
Io ca te saccio (Vento-Sannicandro)
Io nun penzo a nisciuna (Pisano-Cioffi)
Lauretta Pompapon (Pisano-Cioffi)
Ma chissà perché (Vivoli-Sannicandro)
M'abbrucia e me fa male (Pisano-Cioffi)
Malincunia d'autunno (Coppolecchia-Cioffi)
Na bona cura (Ricciardi)
Napoli t'incatena (Casigli-De Luca)
Nnammurate puverielle (Pisano-Cioffi)
Nostalgia di Napoli (Vilardi-Cioffi)
Ogni amore se ne va (Ricciardi)
Oro di sole (Vilardi-Cioffi)
Pignatillo pignatillo (Pisano-Cioffi)
Popolo ascordate (Pisano-Cioffi)
Prode aviator (Pinto-De Luca)
Rosa sfrunnata (Pisano-Cioffi)
Rosamaria (Coppolecchia-Cioffi)
S'affaccia il sole (Tortora-Cioffi)
Scenario napulitano (Pisano-Cioffi)
Sempre così (Pisano-Cioffi)
Sienteme figlio (Pisano-Cioffi)
Sospiro amaro (Caccavale-Cioffi)
Tarantella italiana (Tortora-Poderico)
Te voglio nzuccarà (Pisano-Cioffi)
Teofilo Pennacchio (Pisano-Cioffi)
Ti rivedrò (Tortora-Cioffi)
Tu nun me può lassà (Pisano-Cioffi)
Tutto è rotto (Pisano-Cioffi)
Un povero petente (Pisano-Cioffi)