-Una panoramica sui festival di Piedigrotta- di Antonio Sciotti
L'audizione di Piedigrotta, che si è svolta a Napoli dalla fine dell'800
fino alla fine degli anni '50 del '900, è una manifestazione musicale
organizzata dalle editorie che si costituivano durante il periodo di
riferimento. Le editorie musicali dell'epoca hanno un proprio team di
scritturati, formato da poeti, musicisti, compilatori e cantanti.
Ogni editoria lavora per circa un anno e durante questo periodo si
realizzano, in media, circa una trentina di canzoni inedite da
presentare all'audizione di Piedigrotta, che si svolge tra giugno e
settembre nei maggiori teatri o caffè del periodo.
Le editorie che man mano si costituiscono, creano, all'interno della
propria organizzazione, un gruppo di scritturati, formato da poeti e
musicisti, i quali, con un contratto d'esclusiva, devono impegnarsi a
realizzare un numero minimo di canzoni da presentare alla
manifestazione. Fondamentale, all'interno del gruppo editoriale, è la figura del compilatore (oggi organizzatore), il quale, oltre a svolgere chiaramente il suo ruolo (presentazione dell'audizione di Piedigrotta con un articolo pubblicato sul Fascicolo Musicale), ha il compito di selezionare, secondo i suoi criteri, le numerose canzoni pervenute. Dopo questa prima fase, il compilatore organizza la selezione finale delle canzoni, questa volta insieme agli editori ed ai direttori artistici dell'editoria. Le composizioni migliori sono automaticamente presentate all'audizione piedigrottesca.
L'attività del compilatore non si esaurisce con la scelta dei brani.
Egli, infatti, ha il compito di assegnare, con il consenso degli autori,
le canzoni ai cantanti.
Spesso le editorie più forti (questo succede soprattutto nei primi
trent'anni del '900) organizzano l'audizione in più teatri nello stesso
giorno ed ogni audizione ha un proprio cast di cantanti. Ecco il motivo
per cui una canzone possiede più di un primo interprete.
Per fare un esempio, la famosa canzone "Santa Lucia luntana", presentata
nel settembre del 1919, possiede numerosi primi interpreti.
Ad ogni audizione sono presenti, in media, una decina di cantanti:
quelli più popolari cantano circa quattro canzoni a testa, mentre i
debuttanti non più di due.
L'audizione di Piedigrotta non deve essere confusa con il Festival della
Canzone Napoletana dove, da regolamento, le canzoni da presentare devono
essere in dialetto napoletano. L'audizione, infatti, non prevede la sola
presentazione delle composizioni in dialetto. Anzi, spesso, molte
rassegne presentano più motivi in lingua che in dialetto napoletano.
Troviamo, inoltre, anche altri dialetti presenti alle audizioni (il
siciliano in particolare).
Ogni audizione presenta, all'inizio o durante la gara canora, un
preambolo teatrale interpretato da noti artisti dell'epoca. Spesso si
trovano, infatti, i nomi dei primi attori della Compagnia Teatrale
Cafiero-Fumo, della Compagnia Napoletana Gigi Pisano, della Compagnia
Dialettale Ernesto Murolo, della Compagnia Musicale Armando Gill e
altre.
Trovandoci in anni in cui il disco non è elemento fondamentale per
decretare il successo di una canzone (in ogni caso l'incisione di un 78
giri è prerogativa di soli pochi cantanti), molti brani che trovano,
nell'epoca presentata, grande successo e grande popolarità, non hanno
nessuna documentazione.
Questo perché i pochi cantanti che incidono non trovano il pezzo nelle
loro corde vocali (spesso s'inserisce anche il gusto personale
dell'artista). Un altro motivo è legato alle regole delle case
discografiche dell'epoca: esse fanno incidere, presso le loro sale, solo
i pezzi dell'autore, compositore o cantante che bazzica all'interno del
proprio team.
Le maggiori editorie che disputano audizioni di grande successo sono,
senza dubbio, "La Canzonetta", "Santa Lucia", "Gennarelli", "Bideri",
"Cerie", "Marechiaro", "Bottega dei Quattro", "Eamario", "Epifani", "Di
Gianni", "Izzo", "Pisano-Cioffi", "Rendine", "Santojanni", "Autori
Associati", "Bixio", "Ricordo", "Poliphon", "Speciale", "Rossi", "Gesa",
"Partenope", "Morano", "Giba", "Canzone Partenopea", "Abici" e altre.
Molte di queste editorie hanno vita breve per diversi motivi (in genere
per morte del compilatore o dell'editore) ma, anche nei loro pochi anni
di vita, lasciano tracce e motivi di grande successo. Ad esempio
l'editoria "Bottega dei Quattro" che compete in solo sette edizioni
(dal 1934 al 1940) lancia verso la popolarità internazionale (in
particolare in America) i motivi "Passione", "Mamma non dirmi nulla",
"Guardo in cielo e son felice", "Tammurriata americana", "Serenata 'e
'na femmena", "Tammurriata d'autunno", "Fantasia", "Preferisco il '900"
e altri.
I motivi che sono presentati alle audizioni variano nel tempo secondo
il genere musicale in voga del periodo. Escludendo la melodia (genere
universale e immortale) la canzone sceneggiata e le tammurriate le
troviamo, in particolare, negli anni '20 e '30 del '900, le barcarole e
le serenate ad inizio '900, le macchiette da Cafè-Chantant a fine '800,
le canzoni da night negli anni '50 e le canzoni di guerra negli anni '30
e '40.
Come per il Festival di Sanremo o il Festival della Canzone Napoletana,
anche per le audizioni musicali di Piedigrotta ci sono artisti
onnipresenti.
Ad esempio, sono presenti, per tutti gli anni '30, alle audizioni La
Canzonetta i cantanti Carlo Buti e Ada Bruges. I sovrani delle audizioni
Pisano-Cioffi sono, senza dubbio, Nino Taranto, Tina Castigliana e Mario
Pasqualillo. Durante gli anni '40 del '900 l'audizione di Piedigrotta subisce una trasformazione. Il preambolo teatrale è spesso abolito e la gara musicale si trasforma in una particolare forma di rivista. Ogni audizione, infatti, prende un titolo e scrittura sia ballerini sia danzatori. Ogni audizione, inoltre, ha il conduttore, e gli sketch comici all'interno della rassegna diventano anche tre o quattro. In sostanza la gara canora diventa varietà.
L'interessamento delle case discografiche verso l'audizione cresce a
dismisura. Anticipando i tempi (come succede poi al Festival della
Canzone Napoletana ed al Festival di Sanremo) le etichette musicali
s'interessano di incidere i dischi di tutte le canzoni in gara e
tentano, sotto una rudimentale forma, d'imporre i propri cantanti sul
mercato.
Le audizioni di Piedigrotta più importanti pubblicano, inoltre, per ogni
canzone, la copiella (un foglio con testo e musica del motivo e con la
foto dell'autore o del cantante) che si vende, naturalmente, a costi
inferiori rispetto ai fascicoli. Con la nascita del Festival di Sanremo e del Festival della Canzone Napoletana, la Piedigrotta perde a poco a poco interesse, tanto è vero che alcune editorie si uniscono per mettere in scena le Piedigrottissime. Queste manifestazioni sono le ultime audizioni musicali degli anni '60 del '900. Il poco interesse del pubblico (attirato dai Festival) ed il grande costo economico dell'audizione, sono i motivi principali della definitiva morte della Piedigrotta. Antonio Sciotti
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