Anno: 1966
Altri titoli: Hurt - Ferita
Interpreti: Fausto Leali
HitParade: #1, Giugno 1967
Chart annuale: Top 10
Altri interpreti: Timi Yuro -
Mina - Elvis Presley - Manhattans - Milva ("Ferita")
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A dispetto del nome orientaleggiante, Timi Yuro č un'italo-americana
dalla voce calda e potente, che irrompe nelle classifiche USA con il
brano Hurt. Hurt viene tradotta letteralmente in
italiano con il titolo di Ferita e Milva la propone come facciata
B di Tre sassi bianchi, uno dei suoi ben sedici 45 giri
pubblicati nel corso del 1962. Il brano passa inosservato, e quattro
anni pił tardi diviene facciata B di una delle tante cover che Fausto
Leali in quegli anni andava incidendo senza eccessivo successo (Se
qualcuno cercasse di te, traduzione di Funny How Love Can Be
degli Ivy League, versionata anche dall'Equipe 84 con un altro titolo,
Spiegami come mai). Molti mesi dopo l'uscita del disco, Leali
viene invitato da Pippo Baudo a Settevoci, e un provvidenziale
incidente tecnico (allora il playback era la regola) impedisce di
mandare in onda la facciata A, per cui il cantante č costretto ad
esibirsi appunto con A chi. La miscela di melodia tradizionale
italiana e di soul rendono questa versione assai pił convincente delle
precedenti, e la quasi involontaria promozione televisiva (ma Baudo
sosterrą molti anni dopo che l'incidente tecnico fu una scusa voluta da
lui che aveva fiutato il successo del brano) permetterą a Leali il salto
di qualitą e la scalata della Hit Parade. Solo dopo questo clamoroso
successo arriva la cover francese di Dalida (Ą qui), artista
sempre pronta a riportare al di qua e al di lą delle Alpi quanto di
meglio fosse stato collaudato dai suoi colleghi, e nel 1983 un tardivo,
ma sentito omaggio di Mina che la ripropone come sigla di una delle
puntate televisive del programma Trenta anni della nostra
storia. All'estero il brano conoscerą un secondo rilancio nel
1975 grazie ai Manhattans, gruppo R&B attivo dalla fine degli anni 50, e
ad Elvis Presley, che ne incide una versione live l'anno
successivo.
(Orlando R.)
 
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