Non si tratta del primo 45 giri del Battisti-cantante, ma è il primo disco che gode di passaggi televisivi e di apporti promozionali importanti, come la partecipazione radiofonica con tanto di intervista e esibizione dal vivo con chitarra acustica a "Per voi giovani" di Renzo Arbore.

La struttura di "Balla Linda", i cambi di ritmo, l'arrangiamento che fonde felicemente le varie parti della canzone, e le soluzioni metriche che spiazzano l'ascoltatore medio, costituiscono una piccola novità nel panorama della musica "popolare" italiana: basti pensare alla frase con cui il brano si apre ("Balla Linda, balla come sai, balla Linda, non fermarti"), a cui i produttori volevano per forza aggiungere un "mai" per non troncare il secondo verso senza una rima. Ci volle tutta la caparbietà del giovane cantautore per far sì che il brano venisse lasciato così come era stato concepito, scardinando così la tradizione della rima baciata e gli immutabili schemi della canzone all'italiana.

"Balla Linda" prevale nelle vendite su "Prigioniero del mondo", ma in ogni caso il successo discografico è modesto (rimane per poche settimane tra i primi 20): la grande affermazione verrà più tardi con "Acqua azzurra, acqua chiara", ma il cantautore viene notato dagli addetti ai lavori e forma un primo seguito di pubblico, incuriosito dal personaggio con la chioma in stile "afro" e i vistosi foulard al collo, e ancor più dalla voce fuori dai canoni del bel canto.

"Balla Linda" fu inciso in inglese dai Grassroots con il titolo "Bella Linda", ottenendo un buon successo: Top Ten in Gran Bretagna, e Top 30 negli USA.

(Orlando R.)