Anno: 1960
Altri titoli: -
Interpreti: Al Caiola
HitParade: -
Chart annuale: -
Altri interpreti: David Rose -
Billy Vaughn (#8, gennaio 1963; Top 100) - Lone Greene - Ben Cartwright - Johnny Cash
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Il tema conduttore della serie televisiva Bonanza, l'interminabile e, spesse volte,
noiosa saga della famiglia Cartwright, fu incisa, a grande richiesta, da diversi
interpreti nel corso degli anni. Il disco di maggior successo fu prodotto da Don
Costa ed ha per interprete il chitarrista Al Caiola, accompagnato da una grossa
formazione; questa incisione gli permise di arrivare fino al numero 19 della Hit
Parade di Billboard.
L'esecuzione non potrebbe essere piu "twanging" di così: le note delle corde basse
dello strumento raggiungono profondità oceaniche, in aperto contrasto con l'orchestra,
molto cinematografica e spettacolare, che quasi si avvicina ad un ensemble sinfonico.
Come nel tema dei "Magnifici Sette", lo strumentista non si spreca affatto, ma
interviene con pochi e penetranti assoli; del resto, tutti i chitarristi twang,
primo fra tutti Duane Eddy, preferivano suonare poco, lasciando nell'ascoltatore
il desiderio di sentire ancora il loro sound in altri dischi.
La versione ufficiale è comunque quella di David Rose, il compositore della melodia,
ed è proprio quella che si sente nei titoli di testa dei telefilm. Non ricordo di
avere mai sentito la versione di Billy Vaughn (e questo mi stupisce molto): immagino
che, oltre alla chitarra, sia presente la sezione di sassofoni che era una caratteristica
delle sue partiture; mi rimane inspiegabile come abbia potuto questo disco, per me
misterioso, essere entrato in classifica in Italia fino alla Top10.
Esistono versioni cantate, assai interessanti: le più note sono quelle di Lorne Greene,
il vecchio Ben Cartwight in persona (ben più degno di nota il retro del 45 giri con
l'esecuzione originale di Ringo, macellato poi da Celentano in italiano), e di Johnny Cash.
Chi non conosce il soundtrack, potrà sicuramente ritrovarlo nei vecchi telefilm che,
ancora oggi, sono trasmessi saltuariamente dalle più sgangherate TV locali; malignamente,
mi sento di affermare che la musica è la cosa migliore di tutta la serie televisiva.
Mi scuso con i Bonanza Fan Clubs.
(Giovanni Villata)
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