CHE FARO' SENZA EURIDICE
(di Christopher W. Gluck - R. de Calzabigi)

  • Anno: ca 1762
  • Altri titoli: J'ai perdu mon Eurydice (da "Orfeo ed Euridice")
  • Interpreti: Ebe Stignani / Marilyn Horne

  • HitParade: -
  • Chart annuale: -

  • Altri interpreti: Maria Callas
  • E' la celeberrima aria dell'opera "Orfeo ed Euridice" di Gluck e resta una delle più famose arie di tutti i tempi. Creata per un contralto maschile, è invece diventata nel tempo appannaggio dei contralti femminili: per esempio, della classica Ebe Stignani e della'androgina voce di Marilyn Horne.

    L'opera narra di Orfeo che piange la morte della moglie Euridice, la cerca, la recupera e la riperde nell'aldilà, sino al recupero definitivo per intervento di Amore. L'aria viene eseguita da Orfeo in una oscura spelonca che forma un tortuoso labirinto, allorchè Orfeo riperde per la seconda volta Euridice.


    IL TESTO
    Che farò senza Euridice!
    Dove andrò senza il mio ben!
    Euridice? Oh Dio! rispondi:
    io son pure il tuo fedel.
    Euridice! Ah, non m'avanza
    più soccorso, più speranza
    nè dal mondo, nè dal ciel.
    Che farò senza Euridice!
    Dove andrò senza il mio ben!