Anno: ca 1762
Altri titoli: J'ai perdu mon Eurydice (da "Orfeo ed
Euridice")
Interpreti: Ebe Stignani / Marilyn Horne
HitParade: -
Chart annuale: -
Altri interpreti: Maria Callas
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E' la celeberrima aria dell'opera "Orfeo ed Euridice" di Gluck e resta una delle più
famose arie di tutti i tempi. Creata per un contralto maschile, è invece diventata nel
tempo appannaggio dei contralti femminili: per esempio, della classica Ebe Stignani e
della'androgina voce di Marilyn Horne.
L'opera narra di Orfeo che piange la morte della moglie Euridice, la cerca, la recupera
e la riperde nell'aldilà, sino al recupero definitivo per intervento di Amore. L'aria
viene eseguita da Orfeo in una oscura spelonca che forma un tortuoso labirinto, allorchè
Orfeo riperde per la seconda volta Euridice.
IL TESTO
Che farò senza Euridice!
Dove andrò senza il mio ben!
Euridice? Oh Dio! rispondi:
io son pure il tuo fedel.
Euridice! Ah, non m'avanza
più soccorso, più speranza
nè dal mondo, nè dal ciel.
Che farò senza Euridice!
Dove andrò senza il mio ben!
 
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