Anno: 1896
Altri titoli: dall'opera "La Boheme"
Interpreti: Maria Callas
HitParade: -
Chart annuale: -
Altri interpreti: Renata Scotto
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E' il brano più famoso della famosissima opera "La Boheme" scritta da Giacomo Puccini nel
1896, insieme ai fidi Illica e Giacosa per il libretto (che richiese circa 2 anni affinchè
Puccini ne fosse completamente soddisfatto).
Il plot del dramma è un classico: un ragazzo (Rodolfo) incontra una ragazza (Mimì), il ragazzo
lascia la ragazza, la ragazza muore tragicamente e canta meravigliosamente per il resto della
sua fatale malattia...
Il brano in questione viene cantato durante il primo incontro con Rodolfo che scalda la
manina di Mimì, ma anche sul suo letto di morte, fungendo così da felice (musicalmente...)
sintesi dell'intera opera.
Innumerevoli le citazioni nei film (Il grande imbroglio, Stregata dalla luna, Creature del
cielo), le interpretazioni da parte di cantanti lirici e non, le riprese in servizi e
programmi televisivi.
IL TESTO
Che gelida manina!
Se la lasci riscaldar.
Cercar che giova?
Al buio non si trova.
Ma per fortuna è una notte di luna,
e qui la luna l'abbiamo vicina.
Aspetti, signorina,
le dirò con due parole
chi son, che faccio e come vivo. Vuole?
[Mimì tace: Rodolfo lascia la mano di Mimì,
la quale indietreggiando trova una sedia
sulla quale si lascia quasi cadere affranta
dall'emozione.]
Chi son? Sono un poeta.
Che cosa faccio? Scrivo.
E come vivo? Vivo.
In povertà mia lieta
scialo da gran signore
rime ed inni d'amore.
Per sogni, per chimere
e per castelli in aria
l'anima ho milionaria.
Talor dal mio forziere
ruban tutti i gioielli
due ladri: gli occhi belli.
V'entrar con voi pur ora
ed i miei sogni usati
e i bei sogni miei
tosto son dileguati.
Ma il furto non m'accora,
poiché vi ha preso stanza
la dolce speranza!
Or che mi conoscete,
parlate voi. Chi siete?
Via piaccia dir?
 
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