Anno: 1967
Altri titoli: -
Interpreti: Luigi Tenco
HitParade: #6, febbraio 1967
Chart annuale: Top 50
Altri interpreti: Dalida
|
Alla notizia che il suo brano, presentato al festival di Sanremo 1967, non è
entrato in finale, Luigi Tenco si congeda bruscamente dagli amici, torna nella
sua stanza dell'Hotel Savoy e si spara un colpo di pistola alla tempia.
Al di la del controverso fatto di cronaca sul quale sono anche stati adombrati
diversi interrogativi, resta il brano: una canzone difficile, amara e profonda
come del resto tutto il repertorio del cantautore genovese: in un'Italia che pur
viveva il cosiddetto miracolo economico, c'erano ancora sacche paurose di povertà
e di indigenza, e non sempre il distacco dai campi e l'avventura verso la città
venivano coronati dal successo, anzi spesso l'impatto con un mondo tanto diverso
dal proprio produceva effetti devastanti.
L'esistenzialismo, il disagio, il male di vivere: come scrisse Enzo Forcella
su "il Giorno" del 28 gennaio 1967, certo non ci si uccide per una canzone, ma
forse ci si può uccidere per tutto ciò che c'è dietro un certo tipo di canzone.
(Maurizio Targa)
 
|