COCKTAIL D'AMORE
(di C.Malgioglio - C.Castellari - M.Mancini)

  • Anno: 1979
  • Altri titoli:
  • Interpreti: Stefania Rotolo

  • HitParade: -
  • Chart annuale: -

  • Altri interpreti: Amanda Lear
  • Cocktail d’Amore era la sigla di chiusura di Tilt, un varietà televisivo del 1979 tutto incentrato sul mondo della discoteca. Mattatrice di questo variopinto show era Stefania Rotolo, una ex “ragazza del Piper” ed ex collettina di Rita Pavone, diventata famosa per avere condotto, un paio d’anni addietro, il programma che per la prima volta aveva fatto entrare la disco music, con relativa ambientazione, nelle case di milioni di Italiani ormai sfiniti dal Tuca Tuca.
    Dopo il successo di Piccolo Slam (questo il nome della trasmissione), per la brava e determinata Stefania cominciarono a fioccare le proposte di lavoro, dentro e fuori dalla RAI. In breve tempo divenne popolarissima, tanto da arrivare a contendere alla Carrà il titolo di soubrette più amata della TV (sembra di ricordare anche qualche scambio di “frecciate” tra le due).
    L’occasione di presentare un programma tutto suo in quella che non si definiva ancora “prima serata” arrivò, per l’appunto, con Tilt, dove, tra un balletto e l’altro, la Rotolo si esibiva anche come cantante. Non era dotata di una grande voce, ma se la cavava un po’ con tutti i generi: canzoni per bambini, brani ritmati come la sigla d’apertura di Tilt (Disco tic, quello per cui “scatenarsi fa chic”!) o lenti sinuosi come, per l’appunto Cocktail d’Amore. Artefici di questo pezzo sono Cristiano Malgioglio, Corrado Castellari (due compositori di canzoni all’epoca gia affermati) e Marcello Mancini, giornalista, autore di programmi per la RAI nonché compagno della Rotolo e suo principale talent scout. Scritta sulla falsariga musicale e ritmica de L’importante è finire, la canzone si avvale di un testo ironico e gay-friendly, con espressioni che lasciano qualche dubbio sull’identità sessuale della persona oggetto delle attenzioni della protagonista (si pensi, per esempio, all’incipit “io vengo sempre qui in discoteca per cercare qualche cosa da amare”). Sapendo benissimo che la pista da ballo è un luogo in cui si possono fare incontri interessanti e facilmente “finalizzabili”, la ragazza dichiara apertamente di frequentarla per avere l’occasione di rimorchiare. Salvo poi domandarsi se quel “boom d’amante” (altra espressione, per così dire, “neutra”) in cui si è imbattuta si trasformerà in una relazione importante o se il tutto durerà solo per il breve ma intenso spazio di un cocktail.

    Il 45 giri della canzone (con Disco tic sull’altro lato) staziona per diverse settimane nei dischi caldi della Hit Parade e dovrebbe preludere ad un intero album composto per la showgirl da Malgioglio e Castellari. Progetto che, purtroppo, non si realizzerà mai per la prematura scomparsa di Stefania.

    Con il passare del tempo, Cocktail d'amore è diventato una specie di “standard televisivo” e, nel 2002-2003, ha dato anche il titolo ad un programma di revival degli anni 80 condotto da Amanda Lear, che ha registrato una sua versione del pezzo per la sigla iniziale.
    Nonostante le numerose “citazioni” del brano in TV (difficile che il Malgioglio pseudo-cantante si lasci sfuggire l’occasione di massacrarlo in diretta), raramente si ricorda il nome di colei che lo portò in classifica, interpretandolo con garbo e professionalità.

    Per chi fosse interessato ad avere la canzone su CD senza rivolgersi alle solite compilation, rammentiamo che essa è contenuta nella bella colonna sonora del film Le Fate Ignoranti di Ferzan Ozpetek.

    (Luca)