Anno: 1716
Altri titoli: Concerto a 5 per oboe e orchestra in FA, op.7 n.9
Interpreti: I Solisti Veneti di Claudio Scimone
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Albinoni è il tipico rappresentante del barocco musicale italiano, con un gusto preciso e
sottile per l'ampio arco melodico, per l'armonia raffinata e per l'accurata strumentazione.
Il brano in questione è uno dei 24 concerti compresi nelle Opere 7 e 9 di strumenti a fiato
(oboi), con cui Albinoni storicamente getta le basi per un ampliamento dell'orchestra,
insegnando a fondere la sonorità dei fiati con quella degli archi. L'abbiamo scelto non
perchè particolarmente superiore alle altre sue opere, ma come "testimonial" della vastissima
produzione di questo autore, copiato e studiato anche da Bach, che dai maestri veneziani
imparò quasi tutto relativamente alla musica sinfonica.
Se non avete mai sentito alcun brano di Albinoni ma vi è capitato di sentire qualcosa
dei Rondò Veneziano, le sonorità e le atmosfere vi sembreranno molto familiari.
 
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