Anno: 1964
Altri titoli: If I Had a hammer
Interpreti: Rita Pavone, Trini Lopez
HitParade: #2, Gennaio 1964
Chart annuale: Top 100
Altri interpreti: Les Surfs, Pete Seeger, The Weavers, Peter, Paul and Mary, Hal Prince, Gruppo Italiano, Ivan Cattaneo
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Ballatissimo questo motivo estivo della "Ritissima": un surf travolgente (ballo degli
anni '60) che fu lanciato in tutto il mondo da Trini Lopez. Ma la canzone fu scritta
da Pete Seeger, un cantante folk americano.
Rita conquistò il secondo posto immediatamente in HitParade, poi risultò essere tra i primi
60 dischi più venduti nel corso dell'anno. Vincente senza dubbio la spensieratezza del testo
dove Rita chiedeva un martello per darlo in testa a chi non le andava a genio. (Solo per
questo motivo a mio parere meritava un premio, pensa con la fantasia come ti potevi vendicare di chi non ti andava o ti aveva fatto dei dispetti o ti aveva creato dei dispiaceri, con una martellata ti sentivi subito sollevato!)
Curiosità: in Italia di questo brano è stata lanciata anche un'altra versione, da parte dei
Surfs, un gruppo di negretti simpatici che con il surf si arrangiavano visto che già avevano
lo stesso nome.
(Mariangela)
If I Had A Hammer nasce nel 1963 come una canzone integrazionista, composta dal famoso cantautore folk Pete Seeger e incisa da Peter Paul & Mary. Il brano predica la tranquilla convivenza tra bianchi e neri, e per questo motivo parecchie stazioni nel sud degli USA si rifiutano di trasmetterla.
Trini Lopez, bella faccia da azteco, è uno dei cantanti meglio pagati del momento, anche perché le sue esibizioni dal vivo con orchestra sudamericaneggiante hanno un grande riscontro presso il pubblico americano. Le incisioni, sempre registrate dal vivo, danno modo di rendersi conto della comunicativa dell'artista e della sua maestria nel trascinare gli ascoltatori e il pubblico.
Per la Reprise, casa discografica di Sinatra, Lopez incide una versione surf di If I Had A Hammer che si appresta a lanciare anche in Italia, dove è già in classifica con il rifacimento di America da West Side Story. Trini avrebbe dovuto presentare il brano partecipando alla trasmissione di Mike Bongiorno, La fiera dei sogni, ma sebbene il suo intervento sia già stato registrato, la tv decide di tagliarlo.
Da questa circostanza trae vantaggio Rita Pavone, che ha inciso la versione italiana con testo edulcorato e trasformato in un inno alla ribellione adolescenziale. Rita viene invitata ad un'altra puntata della stessa trasmissione e, oltre a piazzare un altro hit in classifica, si prende il merito di aver lanciato il surf in Italia.
Circolano anche altre versioni della canzone: quella di Hal Prince che ne offre un'interpretazione molto sensuale e calda, e quella dei Surfs, un gruppo di ragazzini di colore provenienti dal Madagascar che troverà un effimero momento di successo in Italia dopo la partecipazione a un Sanremo.
Negli anni ottanta l'ondata di revival produrrà nuove versioni del brano, quali quella del Gruppo Italiano e di Ivan Cattaneo, ma ancor oggi Datemi un martello vive di vita propria come ballo di gruppo e viene eseguita nelle serate a tema.
(Christian Calabrese)
 
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