Anno: 1970
Altri titoli: -
Interpreti: Bruno Lauzi
HitParade: -
Chart annuale: -
Altri interpreti: Lucio Battisti - Mina -
Johnny Dorelli - Raf
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Tutti conoscono questo brano, entrato ormai tra gli standard della
musica italiana e inciso da decine di artisti. Scritto di getto da Mogol
durante un breve viaggio in autostrada, viene pubblicato sulla facciata
B di uno sfortunato 45 giri ("Mary, oh Mary" è la facciata A e vende
solo 35 mila copie, non entrando neppure tra i primi cento dischi
dell'anno) che apre la collaborazione tra Battisti e Bruno Lauzi.
Il testo è un discorso apparentemente banale tra un uomo e una donna, con
una parte introspettiva, che descrive l'ossessione di lui per un'altra
donna che è andata via. Al gioco di ripetizioni del testo fa riscontro
un giro armonico di accordi semplici, in un crescendo che arriva fino
all'intermezzo strumentale, e riprende alla fine del brano. La melodia
dell'intermezzo, che poi rimane nella memoria di tutti come la parte più
orecchiabile, non è in realtà una invenzione di Battisti, ma
dell'arrangiatore (Gian Piero Reverberi) al quale va il merito di aver
saputo vestire al meglio un brano che, per la sua semplicità, era
destinato a rimanere nel repertorio "minore" del cantautore, e che
invece diviene col tempo un classico della canzone italiana.
Tra le numerosissime versioni, ricordiamo quella "unplugged" dello stesso
Battisti che la ripropone in "Umanamente Uomo" del 1972, di Mina, di
Johnny Dorelli, e più recentemente di Raf.
(Orlando R.)
 
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