Anno: 1961
Altri titoli: Odio l'estate
Interpreti: Bruno Martino
HitParade: -
Chart annuale: -
Altri interpreti: -
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Uno dei pochi brani italiani riusciti a entrare nel repertorio dei jazzisti di tutto
il mondo è Estate, che non ha mai scalato le classifiche di vendita, ma è diventato
negli anni un piccolo standard. Non c'è pianobar o night club in cui questa canzone non
sia mai stata eseguita, e le incisioni sono innumerevoli: da Chet Baker a Toots Thielemans,
da Joao Gilberto a Michel Petrucciani.
L'autore è Bruno Martino (1925-2000), musicista romano di solida formazione: dopo l'esordio come pianista nell'Orchestra della RAI di Roma nel 1944, Bruno viaggia per tutta l'Europa con il suo gruppo, suonando nei locali notturni un repertorio misto fatto di standards, di brani all'italiana e di composizioni originali. Una volta tornato in Italia, comincia ad affidare le sue composizioni ad artisti anche famosi nell'epoca, quali Renato Rascel e Wilma de Angelis.
La sua carriera discografica come cantante nasce quasi per caso, dopo la defezione di un componente del suo gruppo. Non per questo, tuttavia, Bruno lascia il suo gruppo o rinnega le sue radici di jazzista: anche al Festival di Sanremo, tempio della canzone melodica e commerciale, partecipa un'unica volta (A.A.A. adorabile cercasi, 1961) con un brano gustoso e ricco di swing.
Estate nasce il 12 luglio 1960 con un altro titolo: Odio l'estate, e parla di un amore finito sotto gli "splendidi tramonti" dipinti da questa stagione; viene stampato su etichetta Voce Del Padrone 7 MQ 1461 e sulla facciata B contiene (per contrasto sicuramente voluto) Brr... che freddo!, sempre scritta con Bruno Brighetti. Dopo l'interpretazione ironica e dissacrante di un altro grande jazzista italiano, Lelio Luttazzi, che in una puntata di Studio Uno lo trasforma in TV in "Odio le statue", nelle successive riedizioni viene semplicemente intitolato Estate.
(Orlando R.)
 
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