Anno:
1980
Altri titoli:
Interpreti:
Ivan Graziani
HitParade:
#7 (novembre 1980)
Chart annuale:
Top 50
Altri interpreti: -
|
Il 1980 ha portato a Ivan Graziani un posto in classifica con Firenze
(Canzone triste). Cosa abbastanza strana per un personaggio atipico
come lui. Già il luogo di nascita sta a dimostrare che non era certo
uno qualunque. C’è chi nasce a Roma, chi a Milano, e via dicendo: lui è
nato su un traghetto tra Olbia e Civitavecchia, almeno così vuole la
leggenda. Altrimenti potremmo dire che è nato "tra i sassi di Teramo"
nel 1945, ma questo fa meno effetto. Dall'Anonima Sound, gruppo con
il quale esordisce nel 1967, arriva al contratto con l’etichetta di
Battisti e Mogol. Battisti ama questo personaggio un po’ pazzo, forse
perché loro sono simili in tante cose. Entrambi controcorrente sia
politicamente sia musicalmente, entrambi amanti di sonorità che vanno
dalla musica americana degli anni quaranta ai Beatles. Il bisogno di
spaziare il più possibile e la sperimentazione artistica fanno di
Graziani un grande personaggio della musica italiana, che in fondo non
ha avuto quanto gli sarebbe veramente spettato. Viaggi e
intemperie è il quinto album in sei anni, un disco al di fuori del
conformismo musicale, sempre ai limiti tra paradosso e realtà. Il
brano guida naturalmente è Firenze, che racconta una storia
d’amore sfortunata ruotante intorno a tre personaggi che vivono in una
città non loro per ragioni di studio. La ballata si dipana in un
continuo dialogo tra il soggetto narrante e il Barbarossa, soprannome
dello studente di filosofia irlandese, rimasti senza la donna contesa,
dal momento in cui lei getta nell'Arno i suoi disegni con l’intenzione
di tornarsene a casa sua (io sono nata da una conchiglia... la mia
casa è il mare con un fiume non la posso cambiare). E quando anche
il Barbarossa se ne tornerà in Irlanda con la sua laurea in filosofia,
non ci sarà davvero più nessuno a parlargli di lei, come se non fosse
mai esistita.
Una canzone molto bella che, grazie ad alcuni quadretti musicali ben
congegnati e illustrati (non per niente Ivan Graziani era un ottimo
vignettista e caricaturista!), riesce a dar vita a questi personaggi e a
dare all'ascoltatore la sensazione di aver visto svolgersi davanti ai
propri occhi la storia raccontata.
(Christian Calabrese)
 
|