FIUME AZZURRO
(di L.Albertelli - E.Riccardi)

  • Anno: 1972
  • Altri titoli: -
  • Interpreti: Mina

  • HitParade: #22, ottobre 1972
  • Chart annuale: Top 100

  • Altri interpreti: -
  • Da sempre l'artista italiana più produttiva (più di venti brani all'anno da più di quarant'anni), alla continua ricerca di pezzi da interpretare, Mina è l'unica che presta generosamente ascolto a tutto il materiale sonoro che le viene inviato, anche da parte di autori sconosciuti.

    Dopo il breve, intenso capitolo della collaborazione con Mogol e Battisti, numerosi autori propongono a Mina brani che, anche involontariamente, ricalcano gli stilemi del grande cantautore. Tra Shel Shapiro ("Fate piano") e Dario Baldan Bembo ("Eccomi"), si fanno avanti due professionisti del pop commerciale: Luigi Albertelli ed Enrico Riccardi, che hanno già al loro attivo una clamorosa vittoria al Festival di Sanremo ("Zingara").

    Dopo la mediocre "Uomo", offrono a Mina "Fiume azzurro" che, con i frequenti cambi di ritmo, gli stop e i dialoghi tra voce e orchestra, imita abbastanza sfacciatamente la produzione battistiana. "Fiume azzurro" è il brano di punta del nuovo 33 giri che viene lanciato in occasione della trasmissione "Teatro 10", in onda nella primavera 1972, e che con uno sforzo di creatività porta come titolo il numero di catalogo del disco stesso: "Cinquemilaquarantatre".

    Oltre ad essere lanciata in "Teatro 10", la canzone viene anche inclusa nella scaletta degli spettacoli dal vivo che Mina tiene alla Bussola, ma non conferma il successo ottenuto da "Amor mio" e da "Grande grande grande". Pur interpretata con grande virtuosismo, "Fiume azzurro" si presenta artificiosa e costruita a tavolino; contiene sicuramente tutti gli ingredienti di successo delle canzoni di Battisti, ma è purtroppo priva di anima e di ispirazione.

    (Orlando R.)