Anno: 1967
Altri titoli: -
Interpreti: Glen Campbell
HitParade: -
Chart annuale: -
Altri interpreti: Dean Martin -
John Hartford - Aretha Franklin - Tammy Wynette - Jack Green
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Canzone scritta dal geniale autore/interprete/ricercatore/storico/pluristrumentista
John Hartford, purtroppo scomparso troppo presto, che lo incise per la prima volta
in versione semi folk per l'etichetta RCA. Il brano effettivamente presenta
caratteristiche più vicine al folk che al country pop vero e proprio: ha un
andamento sinuoso e rotatorio, le strofe che si avvitano su sè stesse, con effetti
vagamente ipnotici. Le parole sono altamente poetiche, quasi dannunziane. La struttura
musicale ricorda da vicino quella di altre canzoni di successo, precedenti o
successive, quali Elusive Butterfly (Bob Lind), I Take a Lot of Pride in What I am
(Merle Haggard), Snowbird (Anne Murray).
In America il brano arrivò nella classifica settimanale in due riprese, nel 1967 e nel
1968, con un discreto N° 30 country e un N° 39 pop.
Glen Campbell la esegue con convinzione e sentimento; l'enorme orchestra sottolinea
con variazioni continue la linea melodica del brano (quattro stanze eguali), senza
farlo precipitare nella monotonia; certo, il disco è molto lontano dalla secchezza
dell'interpretazione del suo compositore, ma lo stile di Glen era quello. Ricordiamo
che le malelingue solevano dire che il cantante era il più amato dalle massaie
quarantenni un po' frustrate, la stessa diceria è stata ripetuta, anni dopo, per
Julio Iglesias: corsi e ricorsi storici.
La versione di Dean Martin non presenta sostanziali differenze: l'arrangiamento è
più swingato e Dino esegue il pezzo con il suo consueto stile a metà strada tra il
crooner di Las Vegas e l'ubriacone di Nashville. Non si possono contare le
innumerevoli altre incisioni di Gentle on My Mind: qualche nome a caso: Tammy
Wynette, Jack Greene, Aretha Franklin, la migliore del mazzo.
(Giovanni Villata)
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