GRAZIE DEI FIORI
(di M.Panzeri - R.Seracini - Testoni)

  • Anno: 1951
  • Altri titoli: -
  • Interpreti: Nilla Pizzi

  • HitParade: -
  • Chart annuale: Top 10

  • Altri interpreti: -
  • Alla fine di gennaio del 1951, davanti a un pubblico distratto e annoiato, fruitore di consumazioni ai tavolini del salone delle feste del Casinò di Sanremo, si svolge una manifestazione di canzoni nuove, di cui solo più tardi si capirà l'importanza.

    Accompagnati dall'orchestra Angelini, quattro soli cantanti (Achille Togliani, Nilla Pizzi e il Duo Fasano) eseguono alternandosi venti canzoni, e il premio tocca a "Grazie dei fiori". Un arrangiamento a tempo di beguine ("beguine serenata" precisa lo spartito originale) e un triplice cambio di ritmo ne fanno, a suo modo, un brano interessante ed elegante, sicuramente al di sopra degli standard dell'epoca.

    Anche per Nilla Pizzi, non più giovanissima, il brano rappresenta un salto di qualità: proveniente da una lunga gavetta, da incisioni quasi clandestine di brani latinoamericani (sulle etichette dei 78 giri compariva con gli pseudonimi più disparati), da spettacoli per le forze armate e approdata finalmente all'EIAR dopo vari provini sfortunati, Nilla ottiene a 32 anni la sua "incoronazione" a regina della canzone italiana.

    "Grazie dei fiori" passa così alla storia della musica leggera e del costume, ma va ad alimentare lo sciagurato filone strappalacrime delle donne abbandonate, delle mamme infelici e dei vecchi scarponi, che tanta parte avrà nelle edizioni successive del Festival, almeno fino alla rivoluzione di "Nel blu dipinto di blu". L'allora inesistente industria discografica non sfruttò il successo della manifestazione. Basti pensare che i brani del primo Festival furono consegnati alla Cetra solo quindici giorni dopo la fine del Festival. Malgrado ciò, "Grazie dei fiori" riuscì a vendere 35 mila copie: un vero record per quei tempi.

    (Orlando R.)