Anno:
1970
Altri titoli:
Interpreti: Michel Delpech (vers. originale e vers.italiana)
HitParade: #2, Giugno 1970
#2, giugno 1970
Chart annuale: Top 10
Top 10
Altri interpreti: Dik Dik (#12, Giugno 1970 - Top 100)
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L'isola di Wight, nel canale della Manica a pochissime miglia dalla costa sud dell'Inghilterra, fu teatro nel 1970 di uno storico raduno musicale durato cinque giorni, durante il quale si esibirono artisti del calibro di Joan Baez, Joni Mitchell, Who, Jethro Tull, Doors, Jimi Hendrix (per il quale questa fu l'ultima esibizione in pubblico) e molti altri.
L'evento è rimasto alla storia non solo per aver riunito insieme così tanti protagonisti del rock, ma anche per aver richiamato sull'isola ben seicentomila giovani, con le immaginabili ricadute, con le solite polemiche con i residenti, e perfino con pesanti strascichi finanziari: la maggior parte dei convenuti, approfittando dell'enorme confusione, riuscì infatti a non pagare il biglietto d'ingresso e gli organizzatori furono costretti a rimettere di tasca propria centinaia di migliaia di sterline.
Da allora in poi, a Wight non ci sarebbe più stato niente di simile, e questo grande happening, nonostante tutto, rimase nel ricordo di tutti come un mito, forse come il risveglio dal sogno utopico dell'amore universale, o come la fine di un'epoca.
A questo evento si ispira il cantautore francese Michel Delpech, per scrivere una ballata ingenua e forse anche un po' ruffiana, che racconta in maniera romanzata la filosofia hippy. Wight is Wight, questo il titolo, riscuote in patria un enorme successo e comincia a circolare anche da noi.
Quando i Dik Dik scelgono questo brano per esibirsi al Cantagiro, qualcuno della loro casa discografica li sconsiglia. La canzone era già un successo nella versione originale e lo stesso Michel Delpech aveva subito preparato L'isola di Wight in lingua italiana per il nostro mercato anche se, stranamente, la gente continuava ad acquistare la versione francese.
Sembrava quindi un po’ tardi per raccogliere frutti sostanziosi da questo pezzo, ma i Dik Dik preparano una cover che non ha nulla da invidiare all'originale: anzi, la loro versione si arricchisce di un gradevole coro laddove l'originale presenta solo un raddoppio di voci.
Oltre al Cantagiro, nella stessa stagione i Dik Dik sono presenti anche al Festivalbar e questo dà modo al gruppo di promuovere il 45 giri, che entra tra i top 20 anche se Delpech ha già mietuto la gran parte degli allori. Nel frattempo, a Monaco di Baviera i Dik Dik sono ospiti di una trasmissione televisiva con riprese effettuate tra gli impianti delle prossime Olimpiadi del 1972. Ne viene fuori una cosa molto interessante, ma la canzone sulla quale contano per conquistare il pubblico tedesco è Piccola arancia. Da una rapida indagine, infatti, risulta questa la canzone più adatta per il palato musicale teutonico. Continua così, lineare e senza crisi, il cammino discografico del gruppo. Sempre buone vendite, ma mai astronomiche. Forse il segreto del loro costante successo.
(Christian Calabrese)
 
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