KIDDIO
(di B.Benton - C.Otis)

  • Anno: 1960
  • Altri titoli: -
  • Interpreti: Brook Benton

  • HitParade: -
  • Chart annuale: -

  • Altri interpreti: Teddy Randazzo
  • Composta dallo stesso cantante e da Clyde Otis, la canzone fu un altro dei memorabili hit di Brook Benton, nato a Camden, South Carolina nel 1931 e venuto purtroppo a mancare, troppo presto, nel 1988. La pubblicità dell'epoca asseriva che il brano facesse parte della colonna sonora del film italiano "Labbra rosse", vietatissimo ai minori di 16 anni e quindi fortemente appetibile da noi ragazzi di allora, cui erano impedite certe libertà che per i giovani odierni sono normali; oggi, la pellicola potrebbe essere in tutta tranquillità proiettata in un educandato di suore.

    Sono in grado di affermare che Kiddio era veramente inserita nel soundtrack della pellicola, in sottofondo; ciò non pertanto, la versione che si udiva non era quella di Brook Benton, bensì di un carneade non riportato nei titoli di testa e rimasto a me sconosciuto. So altresì che la canzone era stata presentata per la prima volta, nel 1957, da Teddy Randazzo, nel film "Mr. Rock and Roll" con Alan Freed. Insomma, chi diavolo era il cantante di "Labbra rosse"?

    A noi interessa Brook Benton, ed anche questa volta la sua classe immensa non sbaglia: la canzone, ricca di una forte valenza ritmica, parte con un knock-out orchestrale di archi in scivolata, preso però di peso dal soundtrack di "Man with the golden arm"; poi arriva Brook che, con eccezionale swing, ci racconta le sue pene d'amore.

    Costruzione classica anni '60: due strofe, un inciso, altra strofa, altro inciso, ancora strofa, finale, il tutto con variazioni vocali irresisistibili e di alto livello artistico: nessun cantante dell'epoca possedeva quello stile "smooth" che aveva reso l'interprete unico nel suo genere. Forse, se proprio vogliamo spaccare il capello in quattro, Brook Benton ricordava un po' Nat King Cole e un po' Solomon Burke, ma non copiava fortunatamente nessuno dei due. Brook Benton: in due parole, un genio.

    (Giovanni Villata)