Anno: 1980
Altri titoli: -
Interpreti: Donatella Rettore
HitParade: #4, Agosto 1980
Chart annuale: Top 20
Altri interpreti: Del Shannon
Midi
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Con questo singolo, scritto con il compagno (d'arte e di vita) Claudio
Rego, Rettore si consacra reginetta delle estati italiane in musica a
cavallo tra anni '70 e '80. Era esplosa nel 1979 con "Splendido
splendente", brano in stile disco-music con un testo in netto anticipo
sui tempi per la sua ironica esaltazione della chirurgia estetica.
Kobra, pubblicato l'anno successivo, segue musicalmente lo stesso stile,
strizzando l'occhio anche al reggae. Il testo questa volta é ricco di
allusioni sessuali e non lascia margini di dubbio sul significato, non
certo zoologico, del titolo: "Il kobra non é un serpente/ma un pensiero
frequente/che diventa indecente/quando vedo te...". L'ironia un pò
surreale prende una piega demenziale nel ritornello, quando un coro in
falsetto ci avverte che "il kobra col sale/se lo mangi fa male/perché
non si usa così...".
Il pubblico però, più che dalle parole, sembra attratto dalla
ballabilità del pezzo e dalla personalità dell'interprete, per la quale
l'immagine assume la stessa importanza della musica: lo dimostrano i
costumi e le acconciature stravaganti, le esibizioni ricche di
coreografie e trovate sceniche, le copertine dei dischi sempre
fantasiose e innovative (quella di Magnifico delirio, album da cui il
brano Kobra é tratto, presenta il volto di Rettore con gli occhi
disegnati e i denti da tigre, dietro ad una vera grata di plastica
colorata). Tutti questi elementi hanno fatto di questa artista una vera
e propria pioniera delle strategie del look. A lei va anche il merito di
avere intuito prima di altri le potenzialità del video musicale nella
promozione di un album: in questi anni, infatti, gli spettatori di
alcune emittenti locali possono ascoltare le canzoni di "Brivido divino"
e di "Magnifico delirio" ad accompagnamento di alcuni filmati che vedono
come protagonista la stessa Rettore nei travestimenti più svariati.
La cantante diventa in sostanza un vero e proprio marchio di fabbrica:
la sua immagine compare su ogni sorta di articoli, dalle magliette ai
fazzoletti, e tutto questo avviene mentre la musica di Kobra invade i
juke-box di tutta Italia, spingendo il 45 giri ai primi posti della
classifica di vendita dove rimane per circa 4 mesi (dal Luglio al
Novembre del 1980). La vittoria al Festivalbar é mancata di pochi voti
ma non quella alla manifestazione collaterale "Vota la voce".
Il successo di Rettore dura ancora per qualche anno, grazie a brani come
"Donatella", di sapore ska, e la controversa "Lamette" che affronta
addirittura un argomento-tabù come quello del suicidio. Ma i gusti del
pubblico sono destinati a cambiare rapidamente con l'avvento in
televisione delle nuove trasmissioni musicali e dei primi canali
tematici che trasmettono solo videoclip. Tra tanti nuovi idoli, più o
meno plastificati, sembra non esserci più posto per Rettore che, oltre
tutto, sceglie di cambiare genere orientandosi verso un rock melodico
che non le si addice particolarmente. La partecipazione al Festival di
Sanremo del 1986 con un brano di stampo tradizionale (ma non brutto)
come "Amore stella" non contribuisce a risollevare le sorti della
cantante che, negli anni successivi, continuerà ad incidere dischi e ad
esibirsi dal vivo anteponendo sempre il rispetto delle proprie scelte
artistiche alla volontà di rientrare nel giro che conta.
(Luca)
 
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