Anno: 1960
Altri titoli: -
Interpreti: Floyd Cramer
HitParade: -
Chart annuale: -
Altri interpreti: Lawrence Welk
- Skeeter Davis - Joni James - Conway Twitty - Emmylou Harris |
Il tocco del pianista Floyd Cramer esemplifica magistralmente quel suono che fu
definito "RCA Nashville Sound" dagli studiosi della musica country degli anni '60;
in effetti Floyd, insieme con il chitarrista Chet Atkins e il sassofonista Boots
Randolph, fu l'inventore di questo stile, conosciuto anche come "countrypolitan",
molto lontano da quello dei tradizionalisti del tempo; per alcuni fu un disastro,
per altri un enorme successo commerciale: di certo non lasciò nessuno indifferente.
Gli esponenti più importanti di questo movimento musicale furono Charlie Rich,
Skeeter Davis, Hank Locklin, Don Gibson, Jim Reeves che raggiunsero un grande
successo in tutto il mondo, grazie alle loro canzoni che avevano sì cadenze country,
ma erano temperate da arrangiamenti più moderni e più appetibili per il grosso
pubblico che viveva nelle grandi città americane.
LAST DATE, composta dallo stesso Cramer, fu un grande successo popolare negli States
(numero 2 nella Hit Parade Pop e numero 11 in quella country) ed è eseguita nel più
puro e incontaminato Nashville Sound: una grossa orchestra non invadente in
sottofondo, il celeberrimo coretto Anita Kerr Singers, e il pianoforte di Floyd,
con il suo plin plin, che enuncia la semplice, ma non banale, melodia del brano in
questione, usando la tecnica, da lui pefezionata, denominata "slip note": viene
suonato un tasto, e, una frazione di secondo dopo, un altro tasto; questo genera
una nota unica, con un suono ondulato e particolare: il risultato ascoltabile nel
45 giri non si dimentica. Per esemplificare comunque più facilmente, chiedo al
lettore di andare a risentire il pezzo di Elvis Presley "Anything that's part of you"
(visto che Last Date non è troppo conosciuto in Italia), nel quale il pianista applica
questa tecnica in modo perfetto.
"L'ultimo appuntamento" è oggi un classico, studiato dai giovani studenti americani
di pianoforte come esercizio di tecnica: infatti impegna ambedue le mani, la destra
per la melodia e la sinistra per l'accompagnamento, quasi tutto giocato sulle note
basse dello strumento.
Nel 1961, non si contarono le versioni alternative del brano: Lawrence Welk (N° 21 pop),
Skeeter Davis (N° 5 country e N° 26 pop, cantata), Joni James (N° 38 pop cantata);
sembra però che chiunque abbia preso in mano la canzone, qualche cent se lo sia portato
a casa: Conway Twitty (N° 1 country nel 1972), Emmylou Harris (N° 1 country nel 1983).
Chi saranno i prossimi ?
Purtroppo, Floyd Cramer, il sommo stilista, dal 1997 non è più tra noi: fortunatamente
esistono le sue incisioni, sempre molto signorili, che spaziano in tutti i generi
musicali, dal rock al country, dal natalizio alla revisione dei Beatles, dall'evergreen
ai soundtrack cinematografici e televisivi: una biblioteca immensa della musica americana
di tutti i tempi.
(Giovanni Villata)
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