Anno: 1960
Altri titoli: I magnifici sette
Interpreti: Al Caiola
HitParade: #3, luglio 1961
Chart annuale: Top 20
Altri interpreti: Quartetto Radar -
Felix Slatkin
|
Esaltante tema conduttore tratto dal film omonimo e composto dal veterano del movie
score Elmer Bernstein al quale si devono bellissime colonne sonore quali "L'uomo dal
braccio d'oro", "Dalla terrazza" e decine di altre. Nel brano in questione, a dominare
è la chitarra in stile "twang" di Al Caiola, noto bandleader e session man sulla piazza
fin dagli anni '40, nato a Jersey City nel 1920; qualcuno lo ricorderà in uno special
televisivo della RAI nel quale, in playback come si usava allora, fingeva di suonare
la chitarra, impalato davanti ad una telecamera fissa.
Il brano è talmente noto che ho vergogna a tentare di descriverlo: su una base di grande
orchestra, la chitarra di Al interviene con poche ed efficaci note, gli inglesi
direbbero "Duane Eddysh Style". Il brano era talmente efficace nella sua rozzezza che
arrivò negli USA al N° 35; comunque, ebbe più successo all'estero che negli States.
Esistono altre versioni strumentali, tra cui quella dell'orchestra di Felix Slatkin,
probabilmente incisa con la Boston Pops; la più curiosa è comunque quella, assolutamente
kitch, cantata in italiano dal Quartetto Radar. Non posso fare a meno di sorridere nel
ricordare i quattro pacifici vocalisti, che, con aria da bounty killers e faccia
grifagna, intonavano la canzone davanti alle telecamere della TV italiana di allora:
un pezzo di storia che è sparito e sarebbe divertente rivedere.
(Giovanni Villata)
|