MALAFEMMENA
(di A.De Curtis)

  • Anno: 1951
  • Altri titoli: -
  • Interpreti: Antonio Basurto - Mario Abbate - Giacomo Rondinella - Sergio Bruni

  • HitParade: #1
  • Chart annuale: Top 10

  • Altri interpreti: Roberto Murolo - Renato Carosone - Teddy Reno - Fausto Leali - Renzo Arbore
  • Totò lo conosciamo tutti: il comico dalla faccia di gomma, il principe (il suo nome completo era S.A.I. Principe Antonio Focas, Flavio, Angelo, Ducas, Comneno, De Curtis, di Bisanzio, Gagliardi) che dall'avanspettacolo passò al cinema divenendo protagonista di tantissimi film snobbati al tempo ma rivalutati dalla critica odierna come vere opere d'arte. Ma non c'è solo il Totò attore: il grande napoletano è stato infatti un artista a tutto tondo, e ad esempio la sua raccolta di poesie 'A livella (la morte, che spiana tutte le differenze) ha avuto un buon successo.

    Ma in questa sede non possiamo non parlare di Totò come musicista: la sua produzione è indubbiamente esemplificata da Malafemmena, che analizzerò brevemente nel seguito, ma consiste di una cinquantina di canzoni, tutte con testo e musica scritte da lui. Totò era fiero delle canzoni che scriveva: ecco un paio di sue citazioni. "Non c'è nessuna discrepanza tra la mia professione, che adoro, e il fatto che io componga canzoni e butti giù qualche verso pieno di malinconia. Sono napoletano, e i napoletani sono bravissimi nel passare dal riso al pianto." "Io scrivo canzoni per hobby e sostengo a spada tratta che le canzoni bisognerebbe scriverle soltanto per hobby, cioè seguendo una passione ed un'ispirazione che non siano minimamente legate a fattori commerciali."

    Poi è anche capitato che una sua canzone, Con te, partecipasse al Festival di Sanremo del 1954, interpretata da Achille Togliani, Natalino Otto e Flo Sandon's e classificata al nono posto; e che nel 1962 Tullio Pane portò L'ammore avesse'a essere a vincere il Festival di Zurigo. Poi naturalmente ci sono le canzoni all'interno dei suoi film. Totò, Peppino e... la Malafemmena di Camillo Mastrocinque lo si ricorda tutti (mentre spesso non si sa che l'anno successivo Armando Fizzarotti diresse Malafemmena sempre ispirata alla canzone), ma non si può dimenticare Carmè, Carmè dal film "Un turco napoletano", Margherita<&i> ne "L'allegro fantasma", Core analfabeta e Levate 'a cammisella in "Siamo uomini o caporali", e Miss, mia cara Miss in "Totò a Parigi".

    Ma torniamo a Malafemmena. Composta nel 1951, la vox populi affermava che fosse stata scritta per vendicarsi di Silvana Pampanini, che Totò aveva incontrato sul set di "47 morto che parla", e che avrebbe risposto alla profferta d'amore dell'attore con la frase "Anch'io ti voglio bene come se fossi mio padre". Ma Totò ha sempre negato con forza la cosa: alla sua ultima compagna Franca Faldini, che un giorno le chiese cosa ci fosse di vero, rispose "Silvana è una ragazza tanto perbene, figurati se potevo darle della Malafemmena!".

    La canzone fu invece scritta contro la moglie Diana, con la quale era ufficialmente separato ma a cui aveva chiesto di restare a convivere fino a che la figlia Liliana avesse compiuto i diciotto anni. Diana però si stufò delle continue avventure amorose del marito, e se ne andò via proprio nel 1951, gettando l'attore nello sconforto più totale. Non per nulla i versi mostrano proprio questo dolore, mischiato tra odio e amore, e legato alla velenosità delle azioni che contrastano con la pubblica facciata della "Malafemmina".

    .mau.