Anno: 1968
Altri titoli: -
Interpreti: Domenico Modugno
HitParade: #34, Gennaio 1968
Chart annuale: -
Altri interpreti: Negramaro
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Nella seconda metà degli anni sessanta, Domenico Modugno attraversa un
periodo di crisi sul fronte delle vendite discografiche e
dell'ispirazione musicale, anche perché molto impegnato nella sua
carriera parallela di attore teatrale e televisivo. Fatta eccezione per
"Dio, come ti amo", canzone con la quale vince il Festival di Sanremo
nel 1966 in coppia con Gigliola Cinquetti, nessuna delle sue incisioni
va ad occupare posizioni di classifica di un certo rilievo. Negli anni
del beat e della contestazione il cantautore, appena quarantenne,
rischia di essere considerato vecchio e superato, un monumento da
guardare con ammirazione (nella migliore delle ipotesi) ma non da
ascoltare. Stessa sorte che sta angustiando altri suoi colleghi "ex
innovatori", come Gino Paoli e Peppino di Capri.
Nella speranza di dare nuova linfa alla sua carriera di musicista e
interprete, Modugno cambia casa discografica e dalla Curci approda
nuovamente alla RCA, con la quale aveva esordito nel 1954. Il pezzo che
inaugura la nuova serie di incisioni per l'etichetta romana é scritto
insieme al collaboratore di lunga data Riccardo Pazzaglia e si intitola
"Meraviglioso". Dovrebbe partecipare al Festival di Sanremo del 1968, ma
la commissione selezionatrice, della quale fa parte anche Renzo Arbore,
lo boccia unanimemente. Tra i versi che inneggiano alla bellezza della
vita, infatti, si annida la storia di un tentativo di suicidio e la
tragedia di Tenco, avvenuta meno di un anno prima proprio in occasione
della kermesse rivierasca, é una ferita ancora aperta. Modugno é
costretto a ripiegare su un pezzo di Tony Renis ("Il posto mio"), che
eseguirà in coppia con l'autore, e le cose andranno come andranno, cioé
male per tutti e due. Con un verdetto all'italiana, Arbore e compagni
salvano le apparenze (e il fondoschiena) ma gettano via il bambino con
l'acqua sporca, perché la canzone é una di quelle che sembrano scritte
apposta per sbancare il Festival.
Ecco la trama incriminata. E' notte. C'é un uomo sopra un ponte che si
affaccia sulle acque scure meditando di farla finita. Un "angelo vestito
da passante" lo vede e, per distoglierlo dall'insano proposito, gli
intona il classico predicozzo francescano su quanto la vita sia
meravigliosa e quanto meravigliosi siano i suoi doni: il sole, il mare,
l'amore di una donna, l'abbraccio di un amico, il viso di un bambino.
Evidentemente non si tratta di un milanese tradito dalla moglie,
asociale e senza figli, e quindi il lieto fine é assicurato. I due si
allontanano insieme e l'ex aspirante suicida é ancora lì che ripete tra
sé e sé il titolo della canzone. Nonostante l'esclusione dal Festival,
il 45 giri viene immesso sul mercato subito prima di quello contenente
il pezzo sanremese. Non vende moltissimo, ma segna una svolta nella
produzione del cantautore pugliese, facendo da apripista a un nuovo
corso di canzoncine strappalacrime in stile feuilleton che nel giro di
pochi anni restituiranno a Modugno la popolarità e lo scettro delle
classifiche. A partire da "La lontananza", che, musicalmente parlando, é
quasi la copia fotostatica di "Meraviglioso": stessa ritmica, stesso
arrangiamento démodé, ritornelli sovrapponibili. Anche se quello di
"Meraviglioso" é meno ripetitivo e non privo di una certa intensità,
soprattutto quando, nella seconda parte, Modugno canta "ma guarda
intorno a te che doni ti hanno fatto, ti hanno inventato il mare".
L'unica differenza di un certo rilievo tra i due brani é data dal
recitativo, ancora assente in "Meraviglioso" e ampiamente utilizzato ne
"La lontananza", quasi a segnare, più nelle intenzioni che nei fatti,
un'evoluzione stilistica nei confronti del predecessore (al pari di
quanto già avvenuto in "Come hai fatto").
Nel 1971, dopo il grande successo de "La lontananza", la RCA pubblica
una nuova versione di "Meraviglioso" sul lato B di "Dopo lei", canzone
con la quale Mimmo partecipa all'edizione di Canzonissima di quell'anno.
Sarà proprio la versione reincisa del brano a comparire nella
retrospettiva "Tutto Modugno", una serie di sei LP, dati alle stampe nel
'72, nei quali Mister Volare rivisita tutti i successi e le composizioni
più significative della sua, all'epoca, quasi ventennale carriera.
L'incisione del 1968, che aveva come retro "Non sia mai", era stata
invece inclusa nell'album "Domenico Modugno", uscito alla fine dello
stesso anno.
E' invece recentissima una cover-tributo di questo brano fatta
dai conterranei Negramaro ed inclusa nel loro live registrato
allo stadio di San Siro nel 2008.
(Luca)
 
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