Anno: 1920 circa
Altri titoli: Padmeskoveeye vietchera
(tit. or.) - Il tempo dei mughetti (vers. it.)
Interpreti: Kenny Ball
HitParade: #10, Giugno 1962
Chart annuale: Top 100, 1962
Altri interpreti: Pierre and
Vladimir Svetlanoff (#13, Gennaio 1965) - Tonina Torielli - Eddie Condon
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PADMESKOVEEYE VIETCHERA: dietro questo scioglilingua si cela una dei più famosi
brani di tutti i tempi: una canzone russa la cui origine è incerta ma che tutti
riconoscono fin dalle prime note. Non è ancora chiaro se si tratta di un canto
popolare o sia stata composta veramente da questo Soloviev; in ogni caso è un
tema che fin dagli anni '20 è servito di base per molte esecuzioni in tutti
gli stili: tralasciando la versione degli inizi del secolo appena passato (si tratta
probabilmente di sheet music e non di cilindri o dischi incisi) e quelle dei
fratelli Svetlanoff del 1965, di Tonina Torielli ancora precedente ( Il tempo dei
Mughetti), di Eddie Condon, ecc.ecc., mi soffermo sulla incisione più famosa e di
maggior successo, a tempo di dixieland, ad opera del trombettista cantante inglese
Kenny Ball e i suoi Jazzmen (N° 2 nella hit parade Usa).
Se un aggettivo si deve usare per questo titolo, l'unico appropriato è: "elettrizzante";
dopo un inizio relativamente sommesso, l'alta scuola del gruppo viene fuori in tutta
la sua potenza; la macchina del ritmo, messa in piedi da Kenny e i suoi accoliti
nell'ultima parte dell'esecuzione, colpisce con forza: la tromba enuncia il tema con
piccole variazione, il trombone sottolinea rombando, il clarinetto contrappunta
vigorosamente. Il risultato finale è irresistibile.
Kenny Ball, ancora oggi bravamente operante a 73 anni, ebbe a vendere caterve di
dischi in Inghilterra nei primi anni '60 con le sue esecuzioni sempre divertenti
ed estremamente ballabili: March of Siamese Children, The Green Leaves of Summer,
Sukiyaki, So do I, Acapulco 1920, Rondò, sono solo alcuni dei suoi titoli di maggior
successo, temi molto facili ed orecchiabili. Ricordo anche che il trombettista ha
inciso dischi molto meno commerciali: ho particolarmente nel cuore la sua infuocata
cover del vecchio standard "Original Dixieland One Step".
All'occasione, non dovete perdere per nessun motivo l'ascolto dei suoi Hit:
credetemi, ne vale la pena.
(Giovanni Villata)
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