Anno: 1974
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Interpreti: Claudio Baglioni
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Claudio Baglioni mette in musica una celebre poesia datata 1914 di
Attila Salustri, alias Trilussa, che in maniera forse un tantino
semplicistica ma indubbiamente efficace, tenta di spiegare i giochi di
politica internazionale dell'epoca, l'alternarsi di guerra e pace, di
alleanze e di inimicizie internazionali, di supremi sacrifici cui il popolo
è chiamato per amor di patria o per fantomatici sommi interessi nazionali.
Tutto, sottolinea con passione il poeta, è più biecamente finalizzato al
mero prestigio personale del sovrano, quando peggio non alla sua tasca, i
potenti della terra formano una sodale congrega oligarchica con piena unità
di intenti, il divampare di tanto in tanto di apparenti litigi rientra nelle
regole del gioco, che è quello di schiacciare il popolo e tenersi stretto
per loro il potere, e nelle guerre non vi è traccia di quei sommi intenti
dei quali i potenti tanto si servono per inebriare gli ingenui ed entusiasti
sudditi.
Tutto ha un sapore marcatamente e nostalgicamente d'annata, ed il
poeta si serve dell'immagine di una mamma, la quale, cullando al seno il
proprio bimbo, lo prepara disincantata ad affrontare l'ipocrisia del mondo.
(Maurizio Targa)
 
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