NON HO L'ETA' (PER AMARTI)
(di M.Panzeri - Nisa - G.Colonnello[non accred.])

  • Anno: 1964
  • Altri titoli: Luna nel blu, No tengo edad, Je suis à toi, This is my prayer, Yumemiru omoi
  • Interpreti: Gigliola Cinquetti

  • HitParade: #1, Aprile 1964
  • Chart annuale: Top 10

  • Altri interpreti: Patricia Carli
  • La vincitrice ufficiale di Sanremo 1964 non ha di che lamentarsi: la sua canzone vende molto bene. Nelle interpretazioni si attiene scrupolosamente allo spartito senza improvvisare nulla, una coloritura, un fuoriprogramma di quelli che hanno fatto la fortuna della Pavone. Niente.
    L'inciso del pezzo che recita "Lascia ch'io viva un amore romantico" richiedeva una voce più potente e, a meno che non si sia sordi, lei non la possedeva ancora. Non possiede nemmeno un senso del ritmo particolarmente sviluppato.
    Il suo modo di cantare, il suo vestire piace alle mamme che la indicano come modello alle proprie figlie ma non piace alle stesse figlie, quelle che acquistano i dischi. È lo stereotipo della ragazzetta che va a Messa con i calzini bianchi mentre le altre coetanee la guardano sconsolate indossando collant. Quella che quando arrivano ospiti a casa si siede al piano ammorbando tutti con il Chiaro Di Luna. Quella che ascolta la radio o vede la tv insieme alla mamma mentre sferruzza. Non usa trucco, smalto, nulla che possa abbellire un visino aggraziato solo dalla giovinezza. Una patata lessa ha più sex appeal di lei. La si ascolta distrattamente, non suscita particolari emozioni.

    I giornali, l'indomani della vittoria, titolano: "Ha vinto l'innocenza". C'è addirittura chi l'appella "la bambina che nessuno ha mai baciato", credendo di creare un soprannome ad effetto, bollandola invece come una sfigata tremenda. Insomma si è creata (o le hanno creato) un personaggio acqua e sapone, melenso, che se all'inizio le farà gioco, col passare degli anni diverrà un etichetta antipatica e quasi indelebile.
    Arrivano inevitabili le proposte cinematografiche: i produttori vogliono che Non ho l'età diventi anche un film, ma la mamma si oppone: Gigliola deve terminare la scuola, e di copioni che prevedono carezze e baci non se ne parla nemmeno!

    Questo è quanto fino al momento ci riserva la Cinquetti, che da qui a tre anni, nonostante una massiccia produzione, faticherà ad entrare in hit parade. Ma naturalmente la Rai, profondamente democristiana e religiosissima di allora, accoglie la fanciulla a braccia aperte riuscendo ad infilarla in ogni trasmissione. "Questa è la cantante che ci voleva", avranno pensato.
    Gigliola è una creatura di Gianni Ravera che la volle a tutti i costi nella competizione di Castrocaro, dedicata alle nuove voci. Comunque non nasce a Castrocaro come artista. Da piccola seguiva tutti i festival e il giorno dopo ripeteva a memoria come una pappagalla tutti i brani, compresi quelli eliminati. E i genitori a dire brava Gigliola. Tanto è vero che il padre la convinse a presentarsi ad un concorso per cantanti a Verona e manco a farlo apposta, vinse.
    Non oso pensare cosa sarebbe potuto succedere se fosse entrata al Casino di Sanremo, quella sera! Non si può certo dire che difetti nella fortuna, quindi. Dopo Sanremo vince anche l'Eurofestival che si svolge a Copenaghen. In due mesi due vittorie prestigiose, le porte spalancate della televisione di stato e appena messo piede a Parigi, nonostante la versione di Patricia Carli sia già al numero 1 in classifica, vende in Francia ben duecentomila copie di Non ho l'età.
    Certo è che anche se la sua carriera dovesse finire qui potrebbe considerarsi soddisfatta ugualmente. Magari non ha l'età ma in compenso c'ha un bel...

    (Christian Calabrese)

    Non ho l'età, canzone vincitrice del Festival di Sanremo del 1964 è cantata in 2 versioni: Gigliola Cinquetti e Patricia Carli. Questo motivo vinse fra lo stupore generale, ma i voti della giuria furono tutti conquistati dalla diciassettenne Gigliola Cinquetti. La giovane cantante veronese aveva partecipato al Festival delle voci nuove di Castrocaro, dove si era imposta con Sull'acqua.

    Il 45 giri non fu il più venduto della rassegna sanremese (venne infatti superato da "Una lacrima sul viso" di Bobby Solo) ma per Gigliola fu il biglietto d'ingresso per l'Europa.
    Il regolamento di allora prevedeva che l'artista vincitore in Italia del Festival potesse partecipare di diritto all'Eurofestival che nel 1964 si svolse in Danimarca a Copenhagen il 21 Marzo. Non ho l'età si aggiudicò anche questa vittoria.

    In HitParade conquistò il primo posto della chart settimanale e in quella annuale si classificò tra i primi 10.

    Curiosità: da Patricia Carli venne fatta anche la versione in francese dal titolo Je suis à toi che arrivò al N.1 nella classifica francese.
    Dopo il successo ottenuto a Copenhagen, Gigliola invece incise la versione tedesca (Luna nel blu), spagnola (No tengo edad), e giapponese (Yumemiru omoi) del brano. Altre versioni, come ad esempio quella inglese (This is my prayer) e olandese furono incise da interpreti diversi, ma in tutto il mondo arrivò comunque la versione originale italiana.

    (Mariangela)