In due mesi di lavoro nasce "A Giulietta queste nostre canzoni" (Zeus BE 0081), un album di grande freschezza musicale che unisce la penna poetica d'autori, spesso in concorrenza tra loro. La copertina dell'album riporta un pentagramma con le firme di tutti i poeti che hanno preso parte alla sua realizzazione, più una dedica: "Alla squillante e meravigliosa voce di Giulietta Sacco abbiamo voluto fare dono di quanto, nel nostro estro creativo, ci è stato possibile scrivere, anche in omaggio a Napoli". Il 33 giri, nonostante non abbia mai varcato i confini regionali, raggiunge vette di vendita altissime. I brani sono bellissimi e la voce di Giulietta insuperabile.

Il motivo traino del 33 giri è "N'ora d'ammore" di Alberto Sciotti e Augusto Visco. La canzone, molto gettonata alla radio, non è ben vista da Giulietta, che, inizialmente, si rifiuta di incidere. All'ascolto del brano, infatti, Donna Giulietta quasi litiga con Sciotti, accusandolo di aver messo sul pentagramma la vita sentimentale della cantante, d'altronde molto travagliata. Pur di convincere Giulietta ad incidere "N'ora d'ammore", il poeta giura sulla sua vita che, di fatto, si sbaglia, perché la canzone nasce da una sua personale storia d'amore. Così Donna Giulietta incide il brano, rimanendo però sempre nel dubbio sulla veridicità della faccenda.

A distanza di quasi un quarto di secolo posso tranquillamente affermare che la Sacco non stava in errore. Alberto Sciotti non ha mai confessato la verità alla cantante: "N'ora d'ammore" è ispirata dalla sofferta storia d'amore che Donna Giulietta viveva in quegli anni con un musicista napoletano. Una storia che ha portato alla Sacco non pochi problemi psicologici. Oggi la canzone è quasi un documento biografico della cantante e, forse per questo, tanto amata dalle cantanti del nuovo panorama musicale napoletano.

Tra le varie versioni incise, segnaliamo quella di Anna Merolla (dal cd "Poesia e musica" Zeus ZS 5192) che, con un'atmosfera musicale quasi surreale, dà calore, dolore e pathos alla canzone, quasi impersonasse Donna Giulietta. Conoscendo la verità su "N'ora d'ammore", la Merolla trasforma il suo canto in un atto d'accusa nei confronti degli uomini che usano le donne.

(Antonio Sciotti)