PIETÀ
(di P.Soffici)

  • Anno: 1964
  • Altri titoli:
  • Interpreti: Vasso Ovale

  • HitParade: -
  • Chart annuale: Top 50

  • Altri interpreti: -
  • Vasso (all'anagrafe Basilio) Ovale costituisce con la sua aria timida da bravo ragazzo l'equivalente maschile della Cinquetti. Davanti al microfono sa far fruttare egregiamente gli abili trucchi del mestiere.
    Timbro non originalissimo ma gradevole, riesce ad arricchire di trovare ritmiche interessanti un brano sostanzialmente melodico e piatto come Pietà. Canzone che, comunque sia, diventa uno degli hit più importanti del 1964, tanto che la casa discografica Pathè farà passare parecchi mesi prima di immettere un altro singolo sul mercato.

    Era questo il secondo disco dell'interprete leccese, figlio di Achille Ovale, un musicista che ebbe le sue maggiori fortune discografiche componendo proprio per il figlio. Ovale padre era il titolare di un'orchestra molto rinomata nell'ambiente artistico.
    Per dare un'idea del livello qualitativo, un gradino sotto un'orchestra in stile Bruno Martino.

    Vasso esordisce a diciotto anni nel 1963 con la versione italiana di Sherry, canzone di Frankie Valli e i Four Seasons. Ignorato completamente o quasi.
    Poi, subito dopo, Pietà che, grazie anche ad alcune fortunate partecipazioni televisive, comincia a marciare molto bene in classifica alla fine del 1963, anno di edizione. Quando, nel maggio '64, la Pathè decide di lanciare il disco estivo dal titolo Con me vivrai l'estate (accoppiato a Non ti cerco più) non si ripete il miracolo del secondo singolo. Altri due singoli con la Pathè, altri due buchi nell'acqua e Vasso, deluso, cambia scuderia e approda all'Ariston. L'anno è il 1966 ma questa è un'altra storia.

    Su Vasso è anche circolata una leggenda metropolitana che lo definisce scomparso nel 1968 a seguito di un incidente stradale. Per sua buona sorte invece ci risulta che sia vivo e vegeto.

    (Christian Calabrese)