LA PRIMA COSA BELLA
(di Mogol - N. Di Bari)

  • Anno: 1970
  • Altri titoli:
  • Interpreti: Nicola Di Bari

  • HitParade: #1, marzo 1970
  • Chart annuale: Top 10

  • Altri interpreti: Ricchi e Poveri (#8, marzo 1970 - Top 100)
  • L'ingresso di Nicola Di Bari nel mondo della musica avviene dalla porta del magazzino: tra i tanti mestieri che il giovane foggiano esercita per sbarcare il lunario a Milano, c'è infatti quello di operaio addetto alle presse e al magazzino in un'industria discografica. Il primo successo risale al 1964, quando porta al Cantagiro Amore ritorna a casa, cover di un brano americano. Da allora parte la trafila di partecipazioni alle solite manifestazioni canore, routine inevitabile per chi voleva promuovere i propri dischi in quegli anni: Sanremo, Cantagiro, Disco per l'Estate. In più, una quarantina di serate all'anno da cui, togliendo le spese dei viaggi, del complesso e del vitto, non restava poi granché.
    Il grande salto di qualità non arriva neanche quando nel 1967 viene ingaggiato dalla RCA e il suo repertorio passa da cover di brani rock a raffinate canzoni d'autore. Sono di questo periodo Il mondo è grigio, il mondo è blu di Eric Charden e Eternamente di Chaplin.
    Proprio quando stava dandosi per vinto, proprio quando si era arreso all'evidenza di un mondo dello spettacolo che considerava solo la bella presenza e l'appeal sul pubblico, a discapito della preparazione e della professionalità, proprio quando anche la RCA stava per dargli il benservito, ecco per Nicola Di Bari l'ultima occasione: un brano da cantare a Sanremo in coppia con Morandi.
    Cantare con Morandi non sarebbe stata propriamente un'occasione: se le cose fossero andate bene il merito sarebbe andato al bolognese, se invece fossero andate male, la colpa sarebbe stata del "bruttone" che si era trascinato dietro. Morandi rinuncia, e la RCA destina al suo posto un gruppo abbastanza noto ma senza un vero successo all'attivo, i Ricchi E Poveri. Risultato: La prima cosa bella arriva seconda dietro a Celentano (che vince con la ruffianissima Chi non lavora non fa l'amore), ma il successo è dieci volte maggiore.

    La prima cosa bella è una ballata in stile folk: pochi accordi di chitarra, un testo essenziale e chiaro scritto da Mogol, un ritornello cantabile ma non banale. I Ricchi e Poveri (allora in quattro) danno il loro contributo al brano arricchendolo di impasti vocali in stile spiritual.
    Nicola Di Bari non è tipo da lasciarsi montare la testa. Con la carriera costellata di alti e bassi non si è mai tirato indietro, ricominciando da capo dopo ogni delusione. Diciamo però che le delusioni di Di Bari all'epoca farebbero il successo pieno di un cantante di oggi.
    Ebbene, dopo Sanremo Nicola non ha un giorno libero in tutto l'anno e la sua fortuna è quella di non aver firmato nessun contratto precedente al Festival, visto che nessuno credeva in lui. La sua canzone per l'estate sarà ancora quella sanremese, poi passerà al contrattacco in autunno con Vagabondo, un altro successo che lo porterà ad essere una stella di prima grandezza nei paesi di lingua spagnola, in Europa e in Sudamerica.
    Non so se la cosa possa far piacere o meno al'interessato, ma Maradona ha raccontato che il suo cantante preferito, quando era in Argentina, è stato sempre Nicola Di Bari.

    (Christian Calabrese)