IL PRIMO GIORNO DI PRIMAVERA
(di M.Lavezzi - C.Minellono - Mogol - Serio)

  • Anno: 1969
  • Altri titoli: -
  • Interpreti: I Dik Dik

  • HitParade: #1, Settembre 1969
  • Chart annuale: Top 30

  • Altri interpreti: Vanna Brosio
  • Uno dei primi autori italiani a percepire la svolta sinfonica che, a partire dai Beatles di "Revolver" e passando per i Procol Harum, aveva coinvolto quasi tutta la scena musicale d'oltremanica, è stato Mario Lavezzi. Uscito dai Camaleonti per adempiere agli obblighi di leva, Lavezzi ha continuato a scrivere brani musicali, e in questo "Il primo giorno di primavera" ha utilizzato una struttura musicale che ricorda molto da vicino "A whiter shade of pale".

    Il pezzo viene inciso da una giovane torinese ahimé senza spessore e senza personalità. Il suo nome, Vanna Brosio, forse rimane nella memoria di qualcuno perché, dopo aver abbandonato la carriera di cantante, si fa strada in TV come presentatrice, anche se i maligni dicono che fosse stata aiutata in RAI da alcune sue parentele influenti. Praticamente ignorato dal pubblico, il brano gode tuttavia di alcuni passaggi in radio nel programma "Per Voi Giovani" condotto da Renzo Arbore, che sicuramente ne aveva intuito le potenzialità.

    Intanto, i Dik Dik, forti del loro enorme successo con la cover "Senza Luce", cercavano un brano che ne potesse ripetere il risultato commerciale, ma si erano lasciati soffiare dai Camaleonti la versione italiana di "Homburg" ("L'ora dell'amore"), secondo 45 giri dei Procol Harum. Ascoltato il brano di Lavezzi, decidono di inciderlo e lentamente il brano arriva in classifica, molti mesi dopo la pubblicazione della prima versione.

    Il testo risente molto di quanto Mogol sta scrivendo in quegli anni con Lucio Battisti: una storia quotidiana, di un uomo abbandonato dalla sua donna che si perde in un paesaggio metropolitano fatto di autobus, traffico e gente anonima, raccontata con un linguaggio nuovo ed efficace, senza cadere nella retorica o nella banalità.

    (Orlando R.)