Anno:
1982
Altri titoli:
Interpreti:
Mia Martini
HitParade:
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Chart annuale:
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Altri interpreti: -
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Dopo l'enorme impressione fatta a Sanremo quando si presenta con il brano di Fossati E non finisce mica il cielo, ecco il ritorno di Mia Martini: arrangiamenti moderni e grandi collaboratori per l'album Quante volte... ho contato le stelle.
A parte Shel Shapiro, che oltre a scrivere il brano trainante Quante volte, è anche il produttore dell'intero lavoro, troviamo Mogol, Gianni Bella, Ivano Fossati, Riccardo Cocciante e Maurizio Piccoli. Anche un brano di Mimmo Cavallo, che a quel tempo era la grande promessa della musica del sud. Il disco, indubbiamente interessante, arriva dopo 3 anni di silenzio artistico se si esclude il Festival.
Nella scrittura e nell'arrangiamento di Quante volte si percepisce la mano felice di Shel, ex leader dei Rokes che dopo lo scioglimento del suo gruppo regala come autore una serie di successi a Ornella Vanoni, Gianni Morandi, Mina, tanto per fare qualche nome. Il testo, intenso e vagamente autobiografico, è invece della stessa Mia Martini.
Il 45 giri e l'album non ottengono il successo sperato, nonostante la promozione fatta in TV attraverso uno special dal titolo Lady Musica, e la successiva partecipazione alla gara televisiva Premiatissima, con cui la Fininvest osa sfidare il Fantastico sabato sera targato RAI.
Tra gli altri brani del 33 giri troviamo Bambolina, bambolina che è anche facciata B del singolo, e Stelle, che tratta della solitudine del dopo concerto, di chi canta una sola stagione e del mondo dello spettacolo più marcio che dorato.
Mimì se l'è scritta tutta da sè, e si sente.
(Christian Calabrese)
 
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