QUANTO E' BELLA LEI
(di D.Pace - M.Panzeri - L.Pilat)

  • Anno: 1972
  • Altri titoli: -
  • Interpreti: Gianni Nazzaro

  • HitParade: #1, Luglio 1972
  • Chart annuale: Top 20

  • Altri interpreti: -
  • Si è sempre considerato un rivale di Massimo Ranieri: stesse origini (umili e napoletane), stesso genere di canzoni, stessa casa discografica. Ma, in quanto a doti vocali e spessore artistico, l'interprete di hit come "Erba di casa mia" e "Vent'anni" stacca Gianni Nazzaro di diverse lunghezze. Ciò non vuol dire che questo cantante, che agli inizi di carriera incideva col nome di Buddy i pezzi dei suoi colleghi più famosi per dischi a buon mercato, non potesse aspirare a qualcosa di più. Invece il successo, quello vero, Nazzaro lo acciuffa una sola volta nel 1972, anno in cui la sua casa discografica, orfana del pupillo Ranieri che sta assolvendo gli obblighi di leva, lo fa partecipare al "Disco per l'estate".

    Il brano si intitola "Quanto è bella lei" ed é composto da Pace, Panzeri e Pilat, una specie di trimurti della canzone disimpegnata e di facile presa che raramente ha fallito il bersaglio delle classifiche (dice niente "Fin che la barca va"?). Al loro fiuto Nazzaro deve la vittoria alla manifestazione, davanti alla Berti e ai "borgatari" Vianella, e il primo posto per diverse settimane in Hit Parade, dove riesce a scalzare dalla vetta nientemeno che il Battisti de "I giardini di Marzo". Non male, per un pezzo dal valore artistico talmente scarso da indurre il suo stesso interprete a rinnegarlo subito dopo i trionfi di Saint Vincent. Ma, si sa, l'Italiano ha un debole per due cose, la melodia e la mamma, e questa canzone gliele serve entrambe su di un piatto d'argento: la prima nella sua forma più tradizionale e casereccia, la seconda nella veste, meno rassicurante del solito, di rivale della fidanzata del figlio.

    Il titolo, infatti, non è, come sembra, una semplice esclamazione, ma un maldestro tentativo, da parte del protagonista, di persuadere l'arcigna genitrice delle virtù di colei che ama: "Quanto è bella lei, tu mamma non lo sai". Subito dopo, però, la tecnica si affina e, c'è da scommetterci, all'udire la frase "quando vedo lei io vedo gli occhi tuoi", la madre sarà ben disposta ad accettare la ragazza e, forse, a farsene una ragione se un bel giorno il rampollo deciderà di abbandonare il tetto natio per sposarla. "Tu la vedrai e capirai", è la conclusione. C'è da augurarsi che anche la signorina capisca e rifletta bene prima di pronunciare il fatidico "sì".

    (Luca)