QUELLI ERANO GIORNI (Those Were The Days)
(di Daiano / G.Raskin)

  • Anno: 1968
  • Altri titoli: Those were the days
    Le temps des fleurs
    Que tiempo tan feliz
    Aquellos fueron los dias
    An Jenem Tag

  • Interpreti: Mary Hopkin

  • HitParade: #15, dicembre 1968
  • Chart annuale: Top 100

  • Altri interpreti: Sandie Shaw (#18, gennaio 1969, Chart Annuale: Top 100) - Dalida (#18, gennaio 1969) - Gigliola Cinquetti
  • Una giovane gallese dal visetto rotondo e dalla voce un po' infantile irrompe nel 1968 nelle classifiche di tutto il mondo con un successo colossale. Si tratta di Mary Hopkin, appena diciassettenne, scoperta e lanciata nientemeno che da Paul McCartney.
    Paul sentì parlare per la prima volta della Hopkin da Twiggy, famosissima modella della swinging London, che aveva avuto modo di ascoltarla in tv in un programma intitolato Oppurtunity Knocks, una specie di Settevoci inglese.
    Allora Paul prese il telefono e la chiamò chiedendole, a nome della Apple, se fosse interessata a incidere per l'etichetta. Arrivata a Londra scortata dalla mamma, McCartney fece notare alla giovanissima interprete che la sua voce era troppo simile a quella di Joan Baez. Lei disse che avrebbe potuto modulare a suo piacimento il timbro vocale, cosa che fece durante il provino.
    Mancava la canzone. Paul si ricordò di aver sentito a Londra alcuni anni prima un duo folk americano (Gene e Francesca Raskin) cantare un antico brano russo intitolato Dorogo' Dlinnoyu (t.l. "Per una lunga strada"). Gene Raskin aveva composto in inglese un testo nostalgico, che rievoca tempi lontani, ed elaborato la melodia. Il brano era stato interpretato nei primi anni '60 dai "Limelighters" senza alcun esito commerciale, e Paul l'aveva in seguito proposto a Donovan, che non ebbe l'opportunità di inciderlo.
    Richard Hewson, un ragazzo da poco uscito dal conservatorio e al suo primo incarico ufficiale nella Apple, si occupò dell'arrangiamento. Per conservare l'atmosfera folk, decise di utilizzare strumenti acustici (una chitarra, suonata dallo stesso PaulMcCartney, contrabbasso, tuba, banjo, clarinetti, archi e un cembalo originale ungherese) con l'aggiunta di un coro di bambini.

    In Inghilterra raggiunse in men che non si dica la vetta della classifica e in Usa arrivò al secondo posto perchè il primo era già occupato dal suo stesso produttore che insieme ad altri tre amici cantava una canzone dedicata ad una ragazza di nome Jude.
    Those Were The Days diventa subito un successo internazionale e sarà reinterpetato da decine di cantanti e da orchestre. In patria scoppia una grana tra McCartney e Sandie Shaw: la cantante scalza (ora con le scarpe) ha inciso il brano mettendo in difficoltà la giovane protetta di Paul. Lui si dichiara sopreso dall'iniziativa, anche perchè l'ultimo singolo di Sandie (Together) si muove bene nelle classifiche inglesi. Sul Melody Maker appare allora una pagina pubblicitaria della Apple in cui si legge: "Ascoltate Mary Hopkin cantare Those Were The Days, poi ascoltate la versione di Sandie Shaw. Comprate il disco che preferite".
    Curiosità: sembra che una versione sia stata incisa anche da Cynthia Powell, prima moglie di John Lennon.
    Il successo di Mary Hopkin è comunque dieci volte più grande ed ha risonanza mondiale. Le stime di vendita dicono che il disco della nuova popstar si vende al ritmo di 15 mila copie al giorno. I dati arrivati alla Emi, casa che distribuisce l'etichetta dei Beatles, dichiarano le copie vendute ammontare a tre milioni e novecentomila. Un successo al di là di ogni immaginazione.

    In Italia ce ne sono quattro versioni: quella della Cinquetti, di Dalida, di Sandie Shaw e della stessa Hopkin in versione italiana ed inglese. In Germania viene incisa come Am Jenem Tag, in Francia diventa Les temps des fleurs e in Spagna la Cinquetti e la stessa Hopkin la traducono con il titolo di Que tiempo tan feliz e Aquellos fueron los dias. Buon successo anche sul mercato argentino. Con una differenza: a dispetto del titolo, la versione della Hopkin è cantata in inglese. Quella della Cinquetti in spagnolo.

    (Christian Calabrese)